Tempio di Giove Libertà

tempio scomparso della Roma antica
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Il tempio di Giove Libertà (in latino Aedes Iovis Libertatis, noto anche semplicemente come tempio della Libertà) era un tempio dell'antica Roma, situato sul colle Aventino, dedicato alla Libertà. Di questo tempio non è rimasta traccia e se ne ignora l'esatta posizione, anche se si ritiene che sorgesse presso il tempio di Giunone Regina e la chiesa di Santa Sabina[1] .

Storia

Il tempio della Libertà fu fatto costruire sull'Aventino da Tiberio Sempronio Gracco quando era edile[2] e fu dedicato il 13 aprile dello stesso anno.

Durante la seconda guerra punica, al termine della battaglia di Benevento (214 a.C.), il figlio Tiberio diede il segnale ai soldati vittoriosi di raccogliere tutti i loro bagagli (impedimenta) e di fare ritorno in città, dove furono accolti da una folla festante, che abbracciandoli e congratulandosi con loro, li invitava nelle loro case. Furono quindi allestiti banchetti per tutti nell'atrio delle abitazioni a cui parteciparono anche i soldati romani. Gli schiavi volontari (volones) banchettarono col capo coperto da un pileo o avvolto in una fascia di lana bianca. Lo spettacolo apparve così piacevole che Gracco, una volta tornato a Roma, fece dipingere una rappresentazione di quel giorno nel tempio della Libertà]][2].


Note

  1. ^ Samuel Ball Platner (completato e rivisto da Thomas Ashby), Aedes Iovis Libertatis, in A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Londra, Oxford University Press, 1929, pag. 297 (articolo disponibile on-line su LacusCurtius)
  2. ^ a b Livio, XXIV, 16.14-19

Bibliografia

  • Filippo Coarelli, Guida archeologica di Roma, Verona, Arnoldo Mondadori Editore, 1984.