Discussione:Ninco Nanco
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Città conquistate
Ho tolto dalle città conquistate Avigliano perchè non fu mai nelle mani dei briganti poichè possedeva un buon sistema difensivo. --- MoDs92 (msg) 14:04, 7 apr 2009 (CEST)
Ho letto , infatti, che Ninco Nanco restò sempre amareggiato per non essere riuscito a conquistare la "sua" Avigliano. D'altro canto, poi, non mi pare che Avigliano conservi un buon ricordo del brigante , dato che sul sito del paese non viene neanche nominato , al contrario di Crocco che nella sua Rionero è osannato anche dopo 150 anni! Qualcuno mi sa dire chi era veramente la compagna di Ninco Nanco? Alcuni testi dicono Maria a' pastora altri Filomena Di Pecora , altri ancora Maria Lucia Di Nella ( quest'ultima,tra l'altro,risulta essere stata la compagna di suo fratello!). Capisco che essendo bello e brigante ne abbia avute parecchie di donne ma ci deve pur essere una a cui ha tenuto più delle altre!!
Scusate ... non leggo fonti primarie.
- Primarie in che senso? Sii più chiaro. --Generale Lee (posta) 00:29, 29 mar 2012 (CEST)
Buoni o cattivi?
Trovo un po' contraddittoria questa voce. Da una parte si dipinge Ninco Nanco come un violento, si presenta una famiglia disagiata, si pretende che "denunci alla polizia un torto subito" specificando che si faccia giustizia da solo (ma avete presente cos'era l'Italia rurale del tempo?pensate che fossimo ai giorni nostri?), poi però si dice che i cittadini del luogo raccontano a Levi che era violento solo per difendersi. Ricordiamo che i briganti erano difensori del popolo da parte degli occupanti piemontesi che appartenevano ad un altro stato.
- Era esercito italiano e sia sotto il Borbone che il Savoia la giustizia fai da te non era ammessa. Non siamo in blog come modo di scrittura. Niente è dipinto, ma riportato con fonti. --Bramfab Discorriamo 23:39, 10 dic 2014 (CET)
- Scusa, a questo punto devi correggere anche il "sabaudo" con cui si qualifica l'esercito che serviva i Savoia, francesi di origine e lingua. Il ducato dei Savoia era uno stato diverso da quello delle due Sicilie, non penso che sia una novità che introduco io oggi.E poi non sono citate le fonti delle scorribande del N.N.che invece dipingono un personaggio feroce e privo di morale. Non capisco quale sia il problema a specificare che "la schiera di popolani si ribellarono ai soprusi e alle repressioni" dell'esercito piemontese. E cito come fonte la stessa wikipedia in https://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Pontelandolfo_e_Casalduni dove si evince lo scempio e le violenze perpetrate dai bersaglieri piemontesi sulla popolazione fedele al legittimo re borbone, come rappresaglia per l'uccisione di 45 soldati. Possibile che si debba ancora discutere su questa storia? che non sia una buona volta condivisa?
- I briganti difensori del popolo (e della corona borbonica) è la favola dura a morire che ci raccontano i revisionisti odierni. I briganti non difendevano nessuno, esistevano sotto tutti i regimi monarchici e ammazzavano chiunque (e ripeto chiunque) veniva percepito da loro come nemico o traditore. In mezzo a loro c'era di tutto e di più: il misero contadino, il renitente alla leva, l'ex soldato borbonico, l'ex garibaldino e l'avanzo di galera. Potremmo stare le ore qui a discutere sulla complessità del brigantaggio, un fenomeno che non si può descrivere in due parole. Che abbia avuto una natura "sociale" è fuori discussione, ma ciò non significa che vi fossero nobili intenzioni da parte dei briganti. E' stata una guerra civile dove era difficile stabilire chi fosse il buono e chi il cattivo, crimini e atrocità furono commessi sia dai briganti che dall'esercito italiano. D'altra parte il governo non ha saputo gestire la situazione e non si è mai sforzato di capire le vere ragioni della rivolta meridionale. --Generale Lee (posta) 10:25, 11 dic 2014 (CET)