51º Stormo
Il 51º Stormo è uno stormo da ricognizione e appoggio tattico dell'Aeronautica Militare Italiana, operativo con il velivolo AMX. Dipende dal Comando delle Forze da Combattimento di Milano e oggi ha sede presso l'aeroporto di Istrana.
51º Stormo | |
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Descrizione generale | |
Attivo | 1º ottobre 1939 - oggi |
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Tipo | Stormo |
Compiti | Operazioni di attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie |
Sede | Aeroporto di Istrana |
Velivoli | AMX |
Decorazioni | ![]() ![]() |
Parte di | |
Reparti dipendenti | |
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fonte Coccarde Tricolori 2010[1] | |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Lo stormo, intitolato alla memoria del sergente pilota Ferruccio Serafini ha come reparti dipendenti il 103º Gruppo e il 132º Gruppo.
Storia
Le origini
Il 51º Stormo della Regia Aeronautica venne costituito a Ciampino, in provincia di Roma, presso l'omonimo aeroporto il 1º ottobre 1939, accorpando due Gruppi di volo: il già presente 20º Gruppo, (scorporandolo dal 52º Stormo) composto dalla 351ª, 352ª e 353ª Squadriglia ed il neocostituito 21º, composto dalla 354ª, 355ª e 356ª Squadriglia. Il nuovo Stormo venne affidato al comando del tenente colonnello pilota Umberto Chiesa ed equipaggiato con il caccia biplano Fiat C.R.32, il caccia monoplano Fiat G.50 ed alcuni esemplari di IMAM Ro.41 da addestramento per la formazione e la pratica del personale volante e dei Caproni Ca.111 e Ca.133 da trasporto.[2]
Come nacque il distintivo del 51º Stormo
Nei tardi anni trenta la rivalità scaturita da diverse scuole di pensiero fra i reparti da caccia, che si ritenevano elitari, e quelli da bombardamento era accesa da una nuova diatriba. Gli equipaggi dei bombardieri sostenevano che un tale velivolo avesse la facoltà e la possibilità di difendersi, in volo livellato, dalle incursioni della caccia avversaria tramite le proprie postazioni difensive mentre i piloti da caccia sostenevano la propria capacità di contrastare ed impedire le missioni di bombardamento tattico.[3]
Principale portavoce della tesi pro bombardieri era il 12º Stormo BT equipaggiato con i Savoia-Marchetti S.M.79 "Sparviero", a quell'epoca il trimotore dotato delle migliori prestazioni velocistiche in servizio nella Regia Aeronautica. Il reparto allora comandato dal colonnello pilota G. Giordani e basato presso l'aeroporto di Ciampino Nord, vantava i successi ottenuti nella gara internazionale di velocità aerea "Istres-Damasco-Parigi" ed in alcune crociere a lungo raggio ed i velivoli in dotazione avevano dipinto sulla fusoliera lo stemma di reparto costituito da tre Sorci Verdi.[3]
Affidato al comando del colonnello pilota Tessore, basato sullo stesso aeroporto ma al lato opposto, Ciampino Sud, era stanziato il 52º Stormo Caccia Terrestre, equipaggiato con il caccia biplano Fiat C.R.32, un modello oramai al limite della vita operativa e dalle prestazioni oramai non all'altezza di velivoli concettualmente più moderni, per altro in procinto di essere sostituito con modelli più recenti.[3]
Durante una prima missione simulata, volta ad addestrare i reparti in condizioni operative, venne ordinato agli S.M.79 del 12º Stormo di raggiungere Roma per individuare la zona da bombardare ed ai C.R.32 del 52º Stormo Caccia di difendere la capitale dall'attacco dei bombardieri. In quell'occasione le prestazioni superiori degli "Sparviero", capaci di una velocità massima superiore, ebbero facilmente ragione degli avversari permettendo al 12º Stormo di aggiudicarsi la manovra consolidando la sicurezza nei "bombardieri" che la loro specialità avesse raggiunto la superiorità tattica.[3]
Non molto tempo dopo venne ordinato di ripetere una simile missione, nuovamente con gli S.M.79 dei "Sorci Verdi" nel ruolo di bombardieri aggressori e con il reparto da caccia nel ruolo di difensore della città. In questa occasione però, oltre ai C.R.32 del 52º Stormo partecipò all'azione simulata anche la 351ª Squadriglia del costituendo 51º Stormo equipaggiata con i nuovi e più moderni monoplani Fiat G.50.[3]
Al comando del capitano pilota Aldo Alessandrini, la 351ª, grazie alle superiori caratteristiche generali del G.50, riuscì ad impedire ai "Sorci Verdi" di portare a buon fine l'attacco alla capitale. Alla fine della missione, all'apice di una grande euforia per aver sconfitto i blasonati avversari, i piloti dei caccia coniarono una frase destinata a diventare famosa e ripresa come motto popolare: "Finalmente i signori dei "Sorci Verdi" hanno trovato il loro gatto!". Per meglio suggellare il goliardico sfottò, il tenente pilota Vincenzo "Bill" Sant'Andrea, dotato di buona mano nel disegno, ridipinse l'elemento verticale dell'impennaggio di uno dei G.50 sostituendo il Lupo Rosso su fondo Nero con la dicitura "Hostibus Terror" (fino ad allora distintivo ufficiale del reparto) con un "Gatto nero" che scompagina tre "sorcetti verdi". L'idea piacque talmente che venne deciso di adottare il disegno estemporaneo come distintivo del 51º Stormo Caccia.[3]
La storia del "Gattaccio" e dello sfottò arrivò comunque a conoscenza dello Stato Maggiore dell'Aeronautica che non approvò del tutto il nuovo simbolo. Non volendo far sfigurare troppo i "Sorci Verdi" del 12º Stormo da bombardamento, reparto che con la sua notorietà aveva glorificato le imprese del regime fascista ed al quale apparteneva Bruno Mussolini (figlio terzogenito del Duce), si decretò che i tre topolini dovevano essere dipinti in grigio anziché in verde; a malincuore i piloti del 51º Stormo ottemperarono alla disposizione.[3]
Con l'entrata dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, il 22 settembre 1940 (sciolto il 51º Stormo) il 20º Gruppo venne inviato in Belgio come reparto costituente il Corpo Aereo Italiano (CAI), per affiancare la Luftwaffe nelle missioni nell'ambito della Battaglia d'Inghilterra. Dato che oramai erano operazioni belliche volte a sollevare il morale del reparto, il maggiore Mario Bonzano (comandante del Gruppo) si assunse la responsabilità della decisione che da tempo covava nell'animo dei suoi uomini. Come gesto scaramantico e di buon augurio ordinò che si ridipingessero nuovamente in verde i tre sorcetti. Da allora il "Gatto nero con i tre topolini verdi" rimase l'invariato emblema del 51º Stormo.[3]
Seconda guerra mondiale
Con l'entrata del Regno d'Italia nella seconda guerra mondiale, al 51º viene affidata la difesa di Roma e Napoli. Nel marzo 1942, gli aerei vennero sostituiti con i più recenti ed efficaci Macchi M.C.202 con i quali lo stormo venne rischierato in Sicilia per iniziare le operazioni su Malta.
Dopo la firma dell'armistizio di Cassibile, il 51º Stormo si ricostituì sull'aeroporto di Lecce con i gruppi 20º, 21º e 155º, operando all'interno dell'Aeronautica Cobelligerante Italiana; fu equipaggiato con i caccia Macchi M.C.205 ex Regia Aeronautica e con i Supermarine Spitfire Mk.VB ceduti dalla Royal Air Force, operando prevalentemente nel teatro bellico dei Balcani.
Il dopoguerra
Nel dopoguerra, il 51º Stormo, equipaggiato con Spitfire Mk.IX e gli statunitensi ex USAAF North American P-51 Mustang e Republic P-47 Thunderbolt, si trasferì sull'aeroporto di Treviso.
Il 1º febbraio 1953 il 51º Stormo divenne 51ª Aerobrigata iniziando a operare sull'aeroporto di Istrana, in provincia di Treviso. Negli anni successivi la linea di volo dell'Aerobrigata vide avvicendarsi i Republic F-84G Thunderjet, i Republic F-84F Thunderstreak, i North American F-86K Sabre e, per un breve periodo, anche i Fiat G.91R. Nel settembre 1963 fu la volta dei Lockheed F-104G Starfighter. Nel settembre 1967 l'Aerobrigata tornò ad essere 51º Stormo. Nel giugno 1969 il 22º Gruppo del 51º Stormo fu il primo reparto dell'A.M. equipaggiato con l'F-104S.
Nel gennaio 1985 il 155º Gruppo si trasferì a Ghedi transitando sul Panavia Tornado. Nel gennaio 1989, al 51º Stormo venne assegnato il 103º Gruppo, il primo operativo sul caccia italo-brasiliano AMX. Dopo il collocamento in posizione "quadro" del 22º Gruppo, il 25 febbraio 1999, nel 51º Stormo fu inquadrato un secondo gruppo AMX, il 132º del disciolto 3º Stormo di Villafranca. Lo stesso anno, il 103º e il 132º Gruppo parteciparono all'operazione Allied Force svolgendo missioni nei cieli della Bosnia a supporto dei contingenti NATO. Il 29 luglio 2014 il il 51º Stormo ha ricevuto il 101º Gruppo O.C.U. (Operational Conversion Unit) [4].
Lo Stormo oggi
Alle dipendenze del 51º Stormo “Ferruccio Serafini”, dislocato sull'aeroporto di Istrana (Treviso), operano il 103º Gruppo Caccia Bombardieri ("Davide Velut"), il 132º Gruppo Caccia Bombardieri Ricognitori ("I quattro gatti") su AMX, il 101º Gruppo O.C.U. (Operational Conversion Unit) su AMX ed AMX-T[5], il Gruppo Manutenzione Aeromobili (GEA), il 451º Gruppo STO, il 551º Gruppo SLO e il Gruppo Protezione delle Forze.
Onorificenze
— Cielo di Malta, della Tunisia, del Mediterraneo, dei Balcani, dell' A.S. e della Russia, 10 giugno 1940 - 8 maggio 1945. Decreto Presidente della Repubblica 1º luglio 1952 (Bollettino Uff. 1952 disp. 18)
— Cieli dell'A.S., Mediterraneo, Napoli, Sicilia e Sardegna, 23 maggio 1942 - 2 agosto 1943. Regio Decreto 2 giugno 1944 (Bollettino Uff. 1944 disp. 19)
Note
- ^ Lista dei reparti, in Coccarde Tricolori 2010, 2010, pp. 129-130.
- ^ Costituzione del 51º Stormo, su Circolo del 51, http://www.circolo51.it/index.php. URL consultato il 29 gennaio 2011.
- ^ a b c d e f g h Come nacque il distintivo del 51º Stormo, su Circolo del 51, http://www.circolo51.it/index.php. URL consultato il 29 gennaio 2011.
- ^ fonte: sito Aeronautica Militare http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/20140729_Cambio101gruppo.aspx
- ^ fonte: sito Aeronautica Militare http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/20140729_Cambio101gruppo.aspx
Voci correlate
Collegamenti esterni
- 51º Stormo, su Il portale dell'Aeronautica Militare, http://www.aeronautica.difesa.it/Pagine/default.aspx. URL consultato il 29 gennaio 2011.
- Circolo del 51, su circolo51.it. URL consultato il 29 gennaio 2011.