Sacha Distel, nome d'arte di Sacha Alexandre (Parigi, 29 gennaio 1933Rayol-Canadel-sur-Mer, 22 luglio 2004), è stato un cantante, chitarrista, compositoreattore francese. È stato uno degli artisti francesi di maggiore rinomanza internazionale, apprezzato in tutto il mondo per le sue qualità di cantante, chitarrista di jazz e showman televisivo - ha condotto anche uno show negli Stati Uniti.[1]

Sacha Distel
Sacha Distel fotografato con Gerry Bruno
NazionalitàFrancia (bandiera) Francia
GenereJazz
Pop
Periodo di attività musicale1950 – 2004
Strumentochitarra
Sito ufficiale

Biografia

Chitarrista di talento, iniziò diciassettenne la sua carriera nella formazione dello zio, il compositore e direttore d'orchestra Ray Ventura.

Nei primi anni cinquanta si trasferì per qualche tempo negli Stati Uniti, dove ebbe modo di conoscere e lavorare con jazzisti del calibro di Dizzy Gillespie, Tony Bennett, Quincy Jones.[1]

Il debutto come cantante avvenne nel 1958 e il successo arrivò nello stesso anno, grazie alla canzone Scoubidou, des pommes... des poires, che interpretò per la prima volta al Casinò di Algeri e lo lanciò a livello internazionale.[2]

In Italia è stato ospite di molte trasmissioni televisive e ha partecipato al Festival di Sanremo 1968, cantando il brano No amore in abbinamento con Giuni Russo (al suo debutto con il nome di Giusy Romeo).

Distel ha registrato come cantante più di 200 canzoni ed è stato anche un compositore di colonne sonore.

"Sacha Distel è stato una delle figure più grandi della canzone francese" ha dichiarato il Presidente francese Jacques Chirac il giorno della sua scomparsa.[2]

Vita privata

Dal 1958 al 1959 ha avuto una love story con l'attrice Brigitte Bardot, seguita attentamente dalla stampa scandalistica e che aiutò a lanciarlo nel mondo della musica.[3]. In seguito si è sposato, nel 1963, con la sciatrice francese Francine Bréaud.

Filmografia parziale

Discografia

Note

  1. ^ a b (EN) French singer Sacha Distel dies in BBC.
  2. ^ a b È morto Sacha Distel cantante e chitarrista jazz in La Repubblica del 24 luglio 2004
  3. ^ Brigitte Bardot Mi chiamano B.B., Bombiani Editore, 1997. ISBN 88-452-3092-9

Collegamenti esterni

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