Margherita Buy
Margherita Buy (Roma, 15 gennaio 1962) è un'attrice italiana.

Ha recitato nei film La stazione, Maledetto il giorno che t'ho incontrato, Le fate ignoranti, Caterina va in città, I giorni dell'abbandono e Viaggio sola; nella serie televisiva Amiche mie e in varie produzioni teatrali, tra cui La stazione e Due partite.
Nel corso della sua carriera di attrice di cinema ha ottenuto numerosi premi, tra cui: 6 David di Donatello, 6 Nastri d'Argento (a pari merito con Virna Lisi), 5 Globi d'oro ed 11 Ciak d'oro (di cui due Super Ciak d'oro), un Premio Pasinetti a Venezia, una Concha de Plata a San Sebastián e un Premio alla migliore attrice a Mosca, un premio Flaiano e un premio De Sica.
Biografia
Margherita Buy è nata a Roma il 15 gennaio 1962. Cresciuta al quartiere Coppedé, prima di tre sorelle, è figlia di un dirigente dell’Unità sanitaria locale e di una casalinga.
I suoi antenati paterni sono francesi: il suo trisavolo paterno, di origine francese, era un ufficiale medico dell'esercito napoleonico che si trasferì prima in Toscana e poi in Veneto, mentre la famiglia materna dell'attrice invece è di origine toscana.[2]
Durante gli anni del liceo entra in contatto con Andrea Camilleri, docente all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, la cui moglie le dava ripetizioni di latino. Dopo la maturità, conseguita al liceo scientifico Azzarita di Roma, non volendo proseguire gli studi universitari, decide di intraprendere la carriera di attrice provando ad entrare all'Accademia, ma non viene ammessa. L'anno successivo, dopo aver frequentato una scuola privata, riesce a entrare in Accademia.[3]
Diplomatasi all'accademia, Margherita convive con il fidanzato, il collega Sergio Rubini, con il quale si sposerà nel 1991 e dal quale si separerà nel 1993, per poi divorziare definitivamente nell'estate 2012.[3] Ciò non ha compromesso tuttavia la loro simbiosi artistica.
Dal 1996 al 2012 è stata legata al chirurgo Renato de Angelis da cui, nel 2001, ha avuto una figlia, Caterina.
Carriera
Cinema
Maturata una lunga esperienza teatrale, debutta al cinema nel 1986 con La seconda notte di Nino Bizzarri e subito vince il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione, assegnatole dalla Stampa Estera. Nel 1988 viene diretta da Daniele Luchetti in Domani accadrà; torna successivamente a lavorare con il regista nel film La settimana della Sfinge (1990), per la cui parte da protagonista vince la Concha de Plata alla migliore attrice al Festival di San Sebastian, e in Arriva la bufera (1993). Nel 1990 interpreta la giovane protagonista del film La stazione, tratto dalla piece teatrale di Umberto Marino che l'attrice aveva interpretato a teatro al fianco di Sergio Rubini e Ennio Fantastichini. L'opera, diretta per il cinema dal protagonista maschile Rubini, allora marito dell'attrice, vale alla Buy il David di Donatello e il Nastro d'Argento alla migliore attrice protagonista.
Continua a recitare nei film di Rubini anche dopo il divorzio dall'attore e regista nel 1993: ricordiamo le sue partecipazioni in Prestazione straordinaria (1994), Tutto l'amore che c'è (2000), L'amore ritorna (2004). Nel 1991 inizia la sua collaborazione con Giuseppe Piccioni, che la dirige in Chiedi la luna, Condannato a nozze (1993), Cuori al verde (1996) e nel complesso ruolo della suora costretta a confrontarsi con la maternità in Fuori dal mondo (1997), con cui vince il secondo David di Donatello per la migliore attrice protagonista.
Viene diretta da Carlo Verdone nei film campioni d'incassi Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1992), con cui trova popolarità presso il grande pubblico, e Ma che colpa abbiamo noi (2003), da Paolo Virzì in Caterina va in città (2003), che le vale il David di Donatello e il Nastro d'Argento alla migliore attrice non protagonista, da Giovanni Veronesi in Manuale d'amore (2005), con cui vince un nuovo David di Donatello, e in Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso (2010) e da Gabriele Salvatores in Happy Family (2010), rivelandosi sia una valida attrice di commedie leggere sia una capace interprete in film di più amara comicità.
Tra le sue interpretazioni drammatiche più apprezzate ricordiamo il ruolo della vedova che scopre l'omosessualità del marito defunto de Le fate ignoranti (2001) di Ferzan Özpetek, premiato con il Nastro d'Argento, la moglie tradita nel film I giorni dell'abbandono di Roberto Faenza (2005), la madre di una famiglia borghese che affronta al fianco del marito la crisi economica e la povertà in Giorni e nuvole (2007) di Silvio Soldini, con cui vince ancora David di Donatello e Nastro d'argento, la donna in crisi coniugale nel corale Saturno contro (2007), sempre per la regia di Ozpetek, la madre che attende di conoscere il destino della figlia nata prematura in Lo spazio bianco (2009) di Francesca Comencini.
Significative e premiate dalla critica anche le sue collaborazioni con Cristina Comencini, che la dirige in Va' dove ti porta il cuore (1996), Il più bel giorno della mia vita (2002), con cui vince un nuovo Nastro d'Argento alla migliore attrice non protagonista, e nella sua piece teatrale Due partite (da cui Enzo Monteleone ha tratto il film omonimo con Margherita Buy tra le protagoniste), e con Nanni Moretti, che la vuole ne Il caimano (2006), che le vale un altro Nastro d'argento, e in Habemus Papam (2011). Nel 2011 l'attrice riceve il premio per la carriera al Festival de Cine Italiano de Madrid[4]. Nella primavera 2012 esce la pellicola Magnifica presenza di Ferzan Özpetek, in cui Margherita interpreta il ruolo del fantasma di un'attrice di una compagnia teatrale. Torna a lavorare con Giuseppe Piccioni interpretando una preside di liceo nel film Il rosso e il blu, assieme a Roberto Herlitzka e Riccardo Scamarcio.
Nel gennaio 2013 esce al cinema La scoperta dell'alba, seconda opera di Susanna Nicchiarelli, tratta dall'omonimo romanzo di Walter Veltroni. Nell'aprile dello stesso anno esce Viaggio sola, di Maria Sole Tognazzi, in cui l'attrice interpreta il ruolo di un'ispettrice alberghiera e per il quale vince il suo quarto David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Televisione
Lavora saltuariamente in produzioni televisive, prevalentemente in miniserie e film tv, come Incompreso (2002), al fianco di Luca Zingaretti. Nel 2008 è stata una delle quattro protagoniste della fiction Amiche mie, andata in onda su Canale 5.
Curiosità
- È apparsa nel videoclip di Primavera, singolo di Marina Rei, e in quello di La scoperta dell'alba dei Subsonica.
- Ha dichiarato di essere tifosa della S.S. Lazio e anche di avere simpatie per il Vicenza, squadra fondata nel 1902 dal professor Tito Buy, suo bisnonno.
- È stata parodiata con il personaggio di Marilita Loy in Boris - Il film (2011).
- Durante la puntata di Quelli che... andata in onda il 6 gennaio 2013, intervistata da Victoria Cabello per la promozione del film La scoperta dell'alba, ammette di aver perso uno dei suoi David di Donatello.
- Viene citata e corteggiata dal rapper Dargen D'Amico nella canzone Variazioni sul tema nostalgia istantanea.
Filmografia
Teatro
- Ascesa e caduta della città di Mahagonny (1985)
- La stazione (1986)
- Italia - Germania quattro a tre (1987)
- Ce n'esr qu'un debut (1991)
- Separazione (1997)
- La tempesta (1999)
- Due partite (2009)
- Nel nome del padre di Luigi Lunari (2014)
Cinema
- La seconda notte, regia di Nino Bizzarri (1986)
- Domani accadrà, regia di Daniele Luchetti (1988)
- I giorni randagi, regia di Filippo Ottoni (1988)
- Nulla ci può fermare, regia di Antonello Grimaldi (1989)
- La stazione, regia di Sergio Rubini (1990)
- La settimana della Sfinge, regia di Daniele Luchetti (1990)
- Chiedi la luna, regia di Giuseppe Piccioni (1991)
- Maledetto il giorno che t'ho incontrato, regia di Carlo Verdone (1992)
- Condannato a nozze, regia di Giuseppe Piccioni (1993)
- Cominciò tutto per caso, regia di Umberto Marino (1993)
- Arriva la bufera, regia di Daniele Luchetti (1993)
- Prestazione straordinaria, regia di Sergio Rubini (1994)
- Le fils préféré, regia di Nicole Garcia (1994)
- Il cielo è sempre più blu, regia di Antonello Grimaldi (1995)
- Facciamo paradiso, regia di Mario Monicelli (1995)
- Cuori al verde, regia di Giuseppe Piccioni (1996)
- Va' dove ti porta il cuore, regia di Cristina Comencini (1996)
- Testimone a rischio, regia di Pasquale Pozzessere (1996)
- Lilli e il vagabondo (1997) - voce di Lilli (ridoppiaggio)
- Dolce far niente, regia di Noe Caranfil (1998)
- Fuori dal mondo, regia di Giuseppe Piccioni (1999)
- Tutto l'amore che c'è, regia di Sergio Rubini (2000)
- L'ombra del gigante, regia di Roberto Petrocchi (2000)
- Controvento, regia di Peter Del Monte (2000)
- Le fate ignoranti, regia di Ferzan Özpetek (2001)
- Il più bel giorno della mia vita, regia di Cristina Comencini (2002)
- Ma che colpa abbiamo noi, regia di Carlo Verdone (2003)
- Caterina va in città, regia di Paolo Virzì (2003)
- L'amore ritorna, regia di Sergio Rubini (2004)
- Il siero della vanità, regia di Alex Infascelli (2004)
- Manuale d'amore, regia di Giovanni Veronesi (2005)
- I giorni dell'abbandono, regia di Roberto Faenza (2005)
- Il caimano, regia di Nanni Moretti (2006)
- La sconosciuta, regia di Giuseppe Tornatore (2006)
- Commediasexi, regia di Alessandro D'Alatri (2006)
- Saturno contro, regia di Ferzan Özpetek (2007)
- Giorni e nuvole, regia di Silvio Soldini (2007)
- Due partite, regia di Enzo Monteleone (2009)
- Lo spazio bianco, regia di Francesca Comencini (2009)
- L'uomo nero, regia di Sergio Rubini (2009)
- Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso, regia di Giovanni Veronesi (2010)
- Happy Family, regia di Gabriele Salvatores (2010)
- Matrimoni e altri disastri, regia di Nina Di Majo (2010)
- Habemus Papam, regia di Nanni Moretti (2011)
- Com'è bello far l'amore, regia di Fausto Brizzi (2012) - Cameo
- Magnifica presenza, regia di Ferzan Özpetek (2012)
- Il rosso e il blu, regia di Giuseppe Piccioni (2012)
- La scoperta dell'alba, regia di Susanna Nicchiarelli (2013)
- Viaggio sola, regia di Maria Sole Tognazzi (2013)
- Mi rifaccio vivo, regia di Sergio Rubini (2013)
- La gente che sta bene, regia di Francesco Patierno (2014)
Televisione
- Flipper (1983) - Film TV
- Diciottanni - Versilia 1966 (1986) - Serie TV
- Una grande storia d'amore (1987) - Film TV
- La vita che verrà (1999) - Miniserie TV
- Incompreso (2002) - Miniserie TV
- Maigret: La trappola (2004) - Film TV
- Maigret: L'ombra cinese (2004) - Film TV
- Amiche mie (12 episodi, 2008)
- Pinocchio (2008) - Film TV
Documentari
- Margherita. Ritratto confidenziale, regia di Giuseppe Piccioni (2003)
Audiolibri
- Mal di pietre di Milena Agus letto da Margherita Buy, Emons Audiolibri, 2008
- Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, letto da Margherita Buy, Emons Audiolibri, 2013
Premi e riconoscimenti
Margherita Buy detiene il record per il maggior numero di nomination ai David di Donatello in ambito recitativo; infatti, è stata nominata 15 volte, dalla sua prima candidatura nel 1991 per La stazione e La settimana della Sfinge. In totale ne ha 12 come migliore attrice protagonista e 3 come migliore attrice non protagonista.
Inoltre è l'interprete più premiata (assieme a Virna Lisi) ai Nastri d'Argento, il premio del Sindacato dei giornalisti cinematografici italiani; 12 sono infatti le nomination e 6 le sue vittorie.
Nel 2011 ha ricevuto il premio alla carriera al Festival de Cine Italiano de Madrid.[4]
Note
- ^ Recensione di Gian Luigi Rondi per Il Tempo
- ^ Margherita Buy a Io Donna: "L'amore mi fa diventare pazza"., su worldcelebrities.blogosfere.it, blogo informazione indipendente.. URL consultato l'8 settembre 2012.
- ^ a b Cinquantamila giorni - Margherita Buy, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della sera.. URL consultato il 2 gennaio 2014.
- ^ a b Premio per la carriera, su festivaldecineitalianodemadrid.com, Festival de Cine Italiano de Madrid. URL consultato il 1º giugno 2012.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Margherita Buy
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Margherita Buy
Collegamenti esterni
- (EN) 0125540, su IMDb, IMDb.com.
- Margherita Buy commenta il suo ruolo nello spettacolo Due Partite della Comencini
Controllo di autorità | VIAF (EN) 80619012 · ISNI (EN) 0000 0001 1449 6092 · SBN RAVV092960 · LCCN (EN) no2003082184 · GND (DE) 136239218 · BNE (ES) XX1107656 (data) · BNF (FR) cb14160617h (data) · J9U (EN, HE) 987007445116705171 · CONOR.SI (SL) 221170531 |
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