Giuseppe Picciola

scrittore, italianista e insegnante italiano (1859-1912)

Giuseppe Picciola (Parenzo, 26 settembre 1859Firenze, 18 giugno 1912) è stato uno scrittore e patriota italiano.

Biografia

Nato a Parenzo nell'allora Istria asburgica, di idee irredentiste venne per questo perseguitato dagli austriaci e nel 1878 andò esule a Pisa dove all'università si laureò in letteratura italiana[1][2].

Nel 1882 l'irredentista triestino Guglielmo Oberdan confidò a lui e a Salomone Morpurgo di essere l'organizzatore dell'attentato a Trieste per uccidere l'arciduca Carlo Ludovico, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe[3].

Era estimatore e amico di Giosuè Carducci e amava il suo patriottismo[4].

Sposò nel 1891 Beatrice "Bice" Vaccaj, figlia del deputato e sindaco di Pesaro Giuseppe Vaccaj (1836-1912)[5], da quel momento rimase sempre legato alla città marchigiana e fu anche presidente della sezione locale della Società Dante Alighieri[6].

Il 16 agosto 1896 pronunciò il discorso di inaugurazione ufficiale per l’inaugurazione del monumento a Terenzio Mamiani[7]opera di Ettore Ximenes[8].

Insegnò nelle scuole di Pesaro, fu poi preside del Liceo-Ginnasio di Pesaro, poi di quello di Ancona e nel 1909 divenne preside al Liceo "Galileo Galilei" di Firenze[9].

Morì a Firenze nel 1912 a 52 anni; venne sepolto a Umago, non lontano da Parenzo, dove riposa tuttora[10].

A Pesaro sono state dedicate al Picciola una scuola media (ora dedicata a don Gianfranco Gaudiano)[11]e una via[12].

 
Epitaffio in onore di Giuseppe Picciola al Collegio degli Scolopi di Firenze.

Bibliografia

  • Stanze dell'Orlando furioso, 1883
  • Versi, 1884
  • Rime, 1899
  • Versi, 1890
  • Letterati triestini, 1893
  • Giosuè Carducci, 1901
  • Matelda, 1902
  • Antologia carducciana. Poesie e prose scelte e commentate da Guido Mazzoni e Giuseppe Picciola, Bologna, Zanichelli, 1907, pp. 85-86.
  • Poeti d'oltre confine, 1914

Note

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie