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Statua in bronzo di Confucio
"Niente è più visibile di ciò che è nascosto" - (Confucio)

Confucio (Kongzi 孔子, 551 AC - 479 AC) fu un pensatore e filosofo cinese che diede origine ad una tradizione filosofica e culturale, il Confucianesimo.

Visse in Cina in un periodo d'anarchia e corruzione in cui era forte il bisogno del pensiero illuminato di un saggio. L'essenza del suo insegnamento è la buona condotta di vita e il buon governo dello stato, attraverso la pratica delle virtù principali (carità, giustizia, amor filiale, rispetto della gerarchia), l'osservanza dei riti della tradizione, lo studio. Il miglioramento del singolo individuo condurrà al recupero dell'ordine sociale, per la forza dell'esempio e dell'azione virtuosa.

Non diversamente dai grandi maestri taoisti, Confucio guardava al passato come ad un'età dell'oro, e dal presente veniva respinto al punto di dover riconoscere che solo il Cielo lo comprendeva. La tentazione per il non agire e per l'eremitaggio fu costante e ripetuta, ma, a differenza dei taoisti, gli si presentò come il cedere alla disperazione. Confucio si ostinava a voler intervenire nella politica, fino alla contraddizione con sé stesso ed al ridicolo.

Tra i suoi più grandi scritti, il Lunyu (論語) che è l'opera che più da vicino può darci un'immagine di Confucio e un'eco delle sue parole, e non solo quella predicazione dei letterati dell'epoca.

Citazioni

Confucio:
Il Maestro disse:
A quindici anni mi impegnai a imparare.
A trenta mi sono retto in piedi.
A quarant'anni sono cessati i dubbi.
A cinquanta ho conosciuto la volontà del Cielo.
A sessanta l'orecchio si è fatto obbediente.
A settanta, posso seguire i desideri dell'animo, senza infrangere le regole.


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