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Cantù
comune
Cantù – Veduta
Cantù – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoClaudio Bizzozero (lista civica) dal 21-5-2012
Territorio
Coordinate45°44′00″N 9°08′00″E
Altitudine369 m s.l.m.
Superficie23,25 km²
Abitanti39 900[1] (31-12-2013)
Densità1 716,13 ab./km²
FrazioniCantù Asnago, Cascina Amata, Cascina Varenna, Fecchio, Mirabello, Vighizzolo
Comuni confinantiAlzate Brianza, Brenna, Capiago Intimiano, Carimate, Cermenate, Cucciago, Figino Serenza, Mariano Comense, Orsenigo, Senna Comasco, Vertemate con Minoprio
Altre informazioni
Cod. postale22063
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013041
Cod. catastaleB639
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanticanturini
Patronosant'Apollonia
Giorno festivo9 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cantù
Cantù
Cantù – Mappa
Cantù – Mappa
Localizzazione del comune di Cantù nella provincia di Como
Sito istituzionale

Cantù (Cantü in dialetto brianzolo, pronuncia fonetica IPA: /kanˈty/), è un comune italiano di 39.900 abitanti della provincia di Como, in Lombardia. È il ventisettesimo comune più popoloso della Lombardia.

Storia

Le origini

L'origine del nome di Cantù risalirebbe a Canturium, che può derivare dalla popolazione insubrica dei Canturigi o da Cantores, indicante una Cantoria presso qualche edificio religioso. La sua storia inizia nel V secolo a.C. con la fondazione di Galliano, primo nucleo abitato, da parte dei Galli Insubri. Nel I secolo a.C., il villaggio gallico viene conquistato dalle legioni romane.

Cantù nell'Alto Medioevo

Nel V secolo d.C., Galliano grazie ad un discreto sviluppo culturale e religioso diventa una pieve e nel 483, con un decreto di papa Gelasio I all'arcivescovo di Milano Teodoro dei Medici, viene dichiarata Corte Reale con altre terre. Nel 605 circa, il territorio canturino si separa da quello comasco, dato che quest'ultimo diventa diocesi suffraganea del Patriarcato di Aquileia.

Cantù dall'Anno Mille

 
Ariberto da Intimiano (raffigurato nell'abside della basilica di Galliano) offerente il modello della chiesa.

Verso la fine del X secolo, a Intimiano si costituisce una curtis, che comprende anche Galliano. Da Gariardo, nobile e signore della curtis, nasce Ariberto, futuro arcivescovo di Milano. Nel 1004 - 1005 Ariberto da Intimiano ristruttura, o forse riedifica, la basilica di Galliano (esistente dal V secolo) e, il 2 luglio del 1007, la consacra a San Vincenzo. Cantù (che si chiama fino al XV secolo Canturio) fa parte del Contado della Martesana e dal 1118, a fianco di Milano, partecipa alla decennale lotta contro Como, subendo una grave sconfitta nel 1124. In seguito, unito alla Lega Lombarda, affronta l'Imperatore Federico I Barbarossa e, con l'aiuto di Como, riesce a respingerlo nel 1160. Dopo la caduta di Milano, ospita l'arcivescovo Enrico Sertala e i nobili milanesi scacciati dal popolo e, a fianco dei Visconti, partecipa alle guerre contro i Torriani, nel XIII secolo.

Il Rinascimento

Cantù fu anche teatro delle contese tra Guelfi e Ghibellini e nel XIV secolo si dichiara indipendente da Milano. Nel 1324 diventa signoria di Gaspare Grassi che la fortifica con numerose torri. Tornata sotto l'influenza viscontea, venne travagliata dalle lotte tra i vari pretendenti.

Nel 1449 Francesco Sforza inviò il capitano di ventura Antonio Centelles a Cantù. Alla fine dell'anno e nel gennaio del 1450 venne sconfitto in due scontri con i Veneziani condotti da Jacopo Piccinino. In seguito al sospetto che volesse cambiare bandiera venne fatto imprigionare da Francesco Sforza prima a Lodi e poi nel castello di Pavia.

Cantù venne donata da Francesco Sforza a Polidoro Sforza Visconti. Nel 1475 viene affidata in feudo ai conti Pietrasanta che vi erigono un castello in cima al colle centrale, poi distrutto nel 1527 da Gian Giacomo Medici.

Cantù dal Cinquecento ai giorni d'oggi

Dal 1500, Cantù perde il suo aspetto strategico e diventa una cittadina operosa nel centro di un vasto comprensorio. Infatti si hanno notizie della produzione artigianale dei chiodi e del pizzo a tombolo e nella prima metà dell'Ottocento, infine, inizia la produzione artistica del mobile. Ma la fioritura dell'artigianato canturino, in un periodo di intenso sviluppo industriale, è data dall'istituzione di una Scuola d'Arte per l'arredamento nel 1882, la prima del genere sorta in Italia.

Monumenti e luoghi di interesse

 
La Basilica di Galliano

Altri luoghi d'interesse

  • Basilica parrocchiale di San Teodoro (fine XI secolo)
  • Basilica prepositurale di San Paolo (XI secolo)
  • Cappella della Madonnina (XI secolo)
  • Chiesa dei Santi Michele e Biagio (1932)
  • Chiesa di San Carlo (1967)
  • Chiesa di Sant'Ambrogio e Antico Monastero (1570)
  • Chiesa di Santa Maria e Monastero delle Benedettine (XVII secolo, 1093)
  • Mosaico - Lucio Fontana 1955 - 1957
  • Porta Archinzi (1324)
  • Santuario della Madonna dei Miracoli (1554)
  • Villa Brugnola - Cappella dell'Immacolata Concezione (XVII secolo)
  • Villa Calvi - Palazzo Comunale (XIX secolo)

Società

Per secoli inclusa nella Provincia di Milano, Cantù fu spostata in Provincia di Como da Napoleone a titolo sperimentale nel 1797 e definitivamente nel 1801. Il primo Consiglio comunale fu eletto nel 1830.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Etnie e minoranze straniere

Gli stranieri residenti nel comune sono 3.843, ovvero il 9,7% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[4]:

  1.   Albania, 657
  2.   Romania, 366
  3.   Marocco, 360
  4.   Ghana, 292
  5.   Tunisia, 255
  6.   Pakistan, 247
  7.   Cina, 221
  8.   Rep. Dominicana, 212
  9.   Ucraina, 146
  10.   Nigeria, 114

Cultura

Istruzione

Scuole

  • Istituto Comprensivo CANTÙ 1 (INFANZIA: "Il Faro" e "La Lanterna" di via Colombo e "L'Aquilone" di via Daverio; PRIMARIA: "Giovanni Paolo II" di via Colombo e "Ernesto Bianchi" di via Daverio; SECONDARIA di 1º GRADO: "Pellegrino Tibaldi" di via Manzoni).[2]
  • Istituto Comprensivo CANTÙ 2 (PRIMARIA: la "Bruno Murani", la "Ottavio Marelli" e quella nella frazione "di Fecchio"; SECONDARIA di 1º GRADO: "Francesco Anzani").[3]
  • Centro di formazione professionare "Achille Grandi" e.n.a.i.p.
  • Istituto "Santa Marta" (Primaria e Secondaria di Primo Grado)
  • Istituto "Cardinal Ferrari"
  • Liceo Scientifico Statale "Enrico Fermi"
  • Liceo Classico Statale "Enrico Fermi"
  • Liceo Linguistico Statale "Enrico Fermi"
  • Liceo Artistico "Bernardino Luini"
  • Istituto Statale d'Arte "Fausto Melotti"
  • Istituto Polifunzionale Industriale e per Geometri "Antonio Sant'Elia"
  • Liceo Scientifico Sportivo "Antonio San'Elia"

Musei

  • Museo Galleria del Design e dell'Arredamento (CLAC)

(Collezione Bruno Munari - Razionalismo italiano - Neoliberty - Archivio Storico della Selettiva)

  • Biblioteca del Design e dell'Arredamento
  • Riva1920-Museo del legno
  • Spazio espositivo Villa Calvi
  • Piazza delle Stelle (museo itinerante sulla Pallacanestro Cantù)

Media

A Cantù sorse nel 1977 una delle prime emittenti televisive libere del comasco: la storica Cantivù. Nello stesso anno nacque l'emittente Radio Cantù (originariamente Radio Cantù Brianza) ancora in attività.

Musica

  • Nuova Scuola di Musica di Cantù
  • Accademia Orchestrale e Orchestra Sinfonica del Lario
  • Orchestra Giovanile di Cantù
  • Ass. Gruppo Folkloristico Natale Brambilla "I Fregamüsun" - Vighizzolo di Cantù
  • Corpo Musicale "La Brianzola" Cantù
  • Corpo Musicale "La Cattolica" Cantù
  • Corpo Musicale "Ranscet" Cantù
  • Corpo Musicale "Giuseppe Verdi" - Vighizzolo di Cantù

Persone legate a Cantù

Manifestazioni

  • La Giubiana (ultimo giovedì di gennaio): secondo tradizione viene bruciato nella piazza principale un fantoccio raffigurante una donna, dopo averlo fatto sfilare per le vie del paese. L'evento ricorda la condanna a morte di una donna che si narra abbia tradito i compaesani consegnando le chiavi della città ai Comaschi, durante la guerra Milano - Como, in cui Cantù era schierata contro la prima. (Manifestazione a cura della Pro Cantù)
  • Carnevale (sabato antecedente la prima domenica di quaresima secondo il rito ambrosiano) tradizionale sfliata di carri allegorici e gruppi mascherati, negli ultimi anni si è affermato come il più grande "Carnavale Ambrosiano"
  • Santa Apollonia e fiera - mercato (9 febbraio)
  • Fiera d'agosto (15 e 16 agosto)
  • Fiera del Crocifisso (3º mercoledì di ottobre)
  • Festival organistico internazionale "Città di Cantù"
  • Premio Letterario Nazionale "Il Tombolo" Città di Cantù (Organizzato dalla Pro Cantù) www.procantu.co.it
  • "Il Mese del Libro" Convegno sul libro oggi - il libro e il mobile - il libro in strada (Organizzato dalla Pro Cantù)
  • Concorso Internazionale per Pianoforte e Orchestra "Città di Cantù" [4]

Economia

 
Cascina di Santa Naga, nella frazione Fecchio

L'economia canturina è tradizionalmente basata sull'industria. Il fattore principale e il più appreso è quello della produzione artistica del mobile e del pizzo che rende Cantù una cittadina famosa.

Un altro settore artigianale importante, che occupa donne merlettaie, giovani e anziane, canturine, è la lavorazione del pizzo di Cantù.

Infrastrutture e trasporti

In automobile:

In treno: Il territorio comunale è servito da due stazioni ferroviarie:

In aereo:

In autobus: La società che gestisce le autolinee da e per Cantù è principalmente l'ASF AutoLinee della provincia di Como [5]; in particolare passano per Cantù le linee:

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
30 novembre 1997 25 maggio 2002 Edgardo Arosio Lega Nord Sindaco [5]
26 maggio 2002 21 maggio 2012 Tiziana Sala Lega Nord Sindaco [6][7]
22 maggio 2012 in carica Claudio Bizzozero Liste Civiche Sindaco [8]

Gemellaggi

Sport

  • La Libertas Brianza è la squadra di pallavolo cittadina, che svolge attività sia a livello giovanile che professionistico. Attualmente la prima squadra milita nel campionato di serie A2 (secondo livello nazionale) dopo essere stata per molti anni in Serie B1 e disputa le proprie partite interne al Palasport Parini.

Impianti sportivi

  • Palazzetto dello Sport Parini
  • Stadio Comunale di Cantù
  • Campo sportivo di Cantù (via Milano)
  • Centro Sportivo Toto Caimi
  • Centro Sportivo di Cascina Amata
  • Centro Sportivo di Asnago
  • Piscina Comunale di Cantù (via Giovanni XXIII): vasca da 25 metri, tribune
  • Centro sportivo via Andina
  • Palasport Pianella (a Cucciago)

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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