Sandokan
Sandokan, soprannominato la Tigre della Malesia e la Tigre di Mompracem, è un personaggio immaginario e protagonista di numerosi romanzi d'avventura del ciclo dei pirati della Malesia creato dal celebre scrittore veronese di romanzi d'avventura Emilio Salgari, adattati successivamente in film, miniserie televisive, serie animate, film per la tv e fumetti.
Sandokan | |
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Lingua orig. | Italiano |
Autore | Emilio Salgari |
1ª app. in | Le tigri di Mompracem |
Ultima app. in | La rivincita di Yanez |
Interpretato da |
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Voce orig. |
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Caratteristiche immaginarie | |
Soprannome | Tigre della Malesia Tigre di Mompracem |
Sesso | Maschio |
Etnia | Bornese |
Origine del nome
Il nome Sandokan è stato ispirato a Salgari dal nome di un centro costiero sito nel Borneo nord-orientale, Sandakan, che significa "pegno scaduto": la città fu infatti lasciata in pegno dal Sultano di Sulu al governatore locale come garanzia di un prestito che poi non restituì mai.[1]
Alcune delle avventure scritte dall'autore veronese (Il Re del Mare, Alla conquista di un impero, La caduta di un impero, La rivincita di Yanez) hanno una base storica, come dimostrato da alcuni studi.[1]
Il ruolo
Nei romanzi del "primo ciclo di Sandokan", il personaggio è il protagonista assoluto, con tre importanti eccezioni: la prima è costituita dal secondo romanzo del ciclo, I misteri della jungla nera (titolo originale Gli amori di un selvaggio), che narra le avventure di Tremal-Naik e Kammamuri contro i Thugs delle Sunderbunds, comandati dal feroce Suyodhana. In questo romanzo, nel quale anche l'ambientazione non è quella malese, Sandokan non compare affatto (come del resto Yanez e i tigrotti stessi). La seconda eccezione la si trova ne Il Re del Mare (1906); in questo caso Sadokan è quasi del tutto assente e il posto di personaggio fulcro è affidato a Yanez. Il pirata malese appare solo nella parte seconda del romanzo. La terza e ultima eccezione la si trova ne Il Bramino dell'Assam, nel quale Sandokan risulta praticamente assente, nonostante venga nominato svariate volte
Il "secondo ciclo di Sandokan", frutto dell'ultima produzione salgariana (che più s'avvicina al personaggio di Yanez), in realtà è quasi un "ciclo di Yanez". Da Il Bramino dell'Assam in avanti, infatti, l'azione si svolgerà nel reame di Yanez mentre Sandokan viene introdotto come personaggio secondario o, a volte, persino minore; ad esempio, nel libro La riconquista del Mompracem, Sandokan appare solo dopo molte decine di pagine, lasciando il ruolo di personaggio fulcro a Yanez. Questo romanzo è anche l'ultimo ad ambientazione malese.
Sandokan riapparirà solo ne La rivincita di Yanez, nel quale i due fraterni amici Yanez e Sandokan si ritrovano finalmente per sconfiggere assieme il loro ultimo nemico, il rajah Sindhia. Nonostante il titolo, peraltro, in questo romanzo è soprattutto il pirata malese a giocare spesso un ruolo chiave; Sandokan, quindi, ritorna al suo consueto ruolo di protagonista della vicenda romanzesca, mentre Yanez ritorna ad assumere un ruolo da co-protagonista.
Personaggio
Aspetto
Sandokan è dipinto come una sorta di pirata gentiluomo. È alto, affascinante, molto muscoloso, slanciato ed attraente[2]. Le caratteristiche che maggiormente risaltano in Sandokan sono il suo sguardo freddo, la bellezza affascinante, la sua aria truce e severa, i grossi turbanti sulla sua testa, ma soprattutto i suoi occhi nerissimi, in grado di affascinare e di incutere terrore a qualsiasi nemico[2]. Salgari, nelle sue descrizioni, precisa molto spesso l'eleganza del pirata. Sandokan è solito indossare vestiti sfarzosi all'orientale: vestiti di seta rossa trapunta in oro, lunghi stivali di pelle rossa a punta rialzata ecc.[3]. L'abbigliamento del pirata è quindi in contrasto con i suoi sudditi, i quali sono trascurati e si presentano per la maggior parte "mezzi nudi".
Nel primo romanzo, Le tigri di Mompracem, Salgari afferma che Sandokan è più giovane di Yanez, specificando l'età del portoghese intorno ai trentatré o ai trentaquattro anni[2]. Questa affermazione porta a delle incongruenze nel successivo romanzo del ciclo, I pirati della Malesia, nel quale Sandokan ha un'età compresa tra i trentaquattro e i trentacinque anni quando dovrebbe avere un'età avanzata visto che tra il primo libro e il secondo passano almeno 7 anni (il primo cominciava nel 1849 mentre il secondo nel 1856), e inoltre viene descritto nel secondo romanzo più vecchio di Yanez, stavolta con un'età compresa tra i trentadue e i trentaquattro anni[3]. Le incongruenze cronologiche, tuttavia, sono molto frequenti nei romanzi di Salgari e non riguardano solo Sandokan, ma anche altri personaggi o addirittura eventi[4].
Personalità
Sandokan è un pirata, che combatte eroicamente contro il colonialismo britannico, un eroe puro, un personaggio monolitico e privo di dubbi. Mosso da un odio inguaribile nei confronti degli inglesi e del Raja bianco James Brooke – responsabile dalla strage della sua famiglia – lotta con ogni mezzo per la libertà del suo minuscolo regno, l'isola di Mompracem, minacciata, invasa, e infine riconquistata da lui stesso. Spesso si parla di Sandokan come corsaro, ma i corsari erano muniti di regolari "patenti di corsa" che venivano accordate da alcuni stati o iniziavano gli eventi bellici solo dopo regolari azioni di guerra, tutte cose che Sandokan non fa; inoltre il corsaro si accanisce di solito contro le navi di una sola nazione mentre Sandokan attacca e depreda tutte le navi che incontra, almeno all'inizio del ciclo.
Nonostante ciò, Sandokan è in realtà il figlio di Kaigadan, un sovrano del Borneo ucciso insieme alla sua famiglia dal Raja Bianco, un ex prigioniero degli inglesi. Sandokan è, quindi, di stirpe reale ed ha l'obbiettivo principale di vendicarsi degli inglesi e quello di riprendersi il suo regno, cosa che riuscirà nel romanzo Sandokan alla riscossa.
Personaggio da romanzo d'appendice, il principe Sandokan è un combattente formidabile, coraggioso, spietato con i nemici che odia, generoso con coloro che è costretto a uccidere nelle sue vendette e fedele fino alla morte con gli amici. Oltretutto è dotato di nervi molto saldi ma non è in grado di sopprimere le proprie emozioni ed agire freddamente senza lasciarsi condizionare dalla situazione e perciò viene reputato dall'amico fraterno Yanez de Gomera come un uomo avventato che si scaglia contro il pericolo senza neanche rifletterci troppo. Yanez diventa così una sorta di "regolatore" del pirata malese ed è lo stesso portoghese a consigliare a Sandokan di fare attenzione e di essere prudente, come accade prima del viaggio per Labuan[5].
Sandokan non dimostra intenzioni negative e appare come un pirata retto e ligio al dovere dotato di una grande forza interiore e capace di provare genuini sentimenti d'affetto nei confronti dei suoi "tigrotti" (ovvero i suoi sudditi), i quali a loro volta lo amano e lo temono. Sandokan non ama uccidere i suoi nemici, ma è disposto a farlo se necessario. In caso, poi, che i nemici si arrendano e si dimostrino valorosi, Sandokan è disposto a salvargli la vita e a ricoprirli di doni; ad esempio, durante il viaggio a Sarawak, la "Tigre della Malesia" si dimostra generoso con il capitano dell'Helgoland regalando a quest'ultimo una bussola d'oro, due pistole e un anello ornato di un "diamante grosso come una nocciola"[6]. Il capitano, a seguito di questi doni, definirà il pirata come "l'uomo più strano che abbia incontrato nella vita"[6].
Salgari affianca a Sandokan come amico fraterno il fedele Yanez de Gomera, un ironico e divertente gentiluomo portoghese, con l'eterna sigaretta in bocca e la battuta pronta.[2] Sarà proprio quest'ultimo a rivelare a Sandokan l'esistenza di Marianna Guillonk, soprannominata la Perla di Labuan, donna dalla bellezza unica che Sandokan tenterà di incontrare nel romanzo Le tigri di Mompracem di cui si innamorerà perdutamente, venendo anche ricambiato dalla donna. Il loro sarà un amore "impossibile" poiché Lady Marianna era nipote di un lord inglese (James Guillonk), stretto collaboratore del governatore James Brooke, detto "lo sterminatore dei pirati", ovvero l'antagonista per eccellenza del pirata della Malesia. Sandokan riuscirà, dopo molte lotte, a conquistare la donna, annunciando contemporaneamente il suo addio alla pirateria[7]. La bella storia sarà però destinata a durare poco poiché Marianna morirà di colera poco tempo dopo e verrà sepolta nella città di Batavia. Le avventure del romanzo successivo (I pirati della Malesia) si svolgono quando lei è morta già da due anni. Ed è proprio in questo romanzo e nei seguiti che Sandokan verrà visto sotto una luce malinconica. Sarà, infatti, tormentato molto dal ricordo della sua amata sposa anche perché un'altra eroina, Ada Corishant, amata da Tremal-Naik e al centro di lunghe avventure, era la figlia di un fratello della madre di Marianna, il capitano Harry Corishant[8]. I lineamenti di Ada appaiono assai simili a quelli della defunta Marianna e in più occasioni Sandokan, al vederla, rimane turbato dal ricordo dell'amata[9]. In virtù dei meriti acquisiti salvando Ada, James Guillonk finirà per riappacificarsi con Sandokan e collaborerà a farlo evadere quando questi sarà catturato da James Brook.
Armi
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Scimitarra
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daga de mano
In genere le armi utilizzate da Sandokan sono la scimitarra e il kriss, un tipico pugnale malese con lama avvelenata spesso con succo di upas a biscia (ma talvolta diritta o appena ricurva). Sandokan impugna, spesso, la scimitarra con due mani, ma è comunque in grado di mantenere la spada con una sola mano.
Interpreti
Kabir Bedi
Kabir Bedi è, nell'immaginario collettivo, l'attore che più di tutti e per più lungo tempo è stato legato al personaggio di Sandokan. All'epoca del suo ingaggio nel ruolo di Sandokan nello sceneggiato omonimo del 1976, si presentò ai provini per il ruolo di Tremal-Naik[10]. Nonostante il fisico "grassoccio", la produzione assunse l'attore per la parte del protagonista Sandokan. L'attore fu, quindi, costretto ad allenarsi pesantemente ed imparò ad andare a cavallo e a nuotare[10]. Lo sceneggiato si rivelò un grandissimo successo e spinse gli autori a ideare un seguito dal titolo La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!, sempre interpretato da Bedi. In entrambi i film, l'attore è doppiato in italiano da Pino Locchi[11][12].
Nella miniserie televisiva Il ritorno di Sandokan, Sandokan è interpretato sempre da Kabir Bedi, con la voce italiana di Massimo Corvo[13]. Successivamente Bedi interpretò Sandokan anche in un'altra miniserie diretta da Sergio Sollima, intitolata Il figlio di Sandokan[14].
Nel 2007 Kabir Bedi interpreta nonno Kabir Dahvi nella quinta stagione di Un medico in famiglia, di cui il personaggio di Cettina si innamora anche se sposata. Dopo averlo visto molte volte da lontano una volta avvicinatasi guardando il suo sguardo ammaliante lo scambia per Sandokan, anche se Kabir rimane incredulo a tale affermazione, come se non sapesse chi sia. Inoltre altra coincidenza, nella stessa stagione della serie, Carole André interpreta Caterina Morelli, attrice e cantante lirica italo-francese che da giovane era innamorata di Kabir ricambiata (rimando alla coppia Sandokan-Marianna) ma lui era già promesso ad un'altra donna. Una volta rivista, nell'ultima puntata della stagione, Caterina e Kabir finalmente coronano il loro sogno d'amore.
Serie animata
Nelle serie a cartoni animati della Mondo TV, Sandokan è doppiato nella prima stagione da Francesco Pezzulli e dalla seconda in poi da Fabrizio Vidale[15] Nella serie è sempre in compagnia di un camaleonte di nome Paco.
Adattamenti
Fumetti
- Sandokan, di Hugo Pratt e Mino Milani, Rizzoli Lizard, 2009.
Note
- ^ a b Bianca Maria Gerlich, Sandokan personaggio storico, in Oriente Moderno, LXXVI, 1996.
- ^ a b c d e Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem, cap. 1 - "I pirati di Mompracem".
- ^ a b Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 3 - "La Tigre della Malesia".
- ^ Le avventure di Sandokan nei romanzi originali e apocrifi
- ^ Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem, cap. 2 - "Ferocia e generosità".
- ^ a b Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 8 - "La baia di Sarawack".
- ^ Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem, cap. 32 - "L'ultima pugna della Tigre".
- ^ Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 3 - "La Tigre della Malesia".
- ^ Emilio Salgari, I pirati della Malesia, cap. 5 - "La caccia all’Helgoland".
- ^ a b Kabir? Era grassoccio e si muoveva come Gloria Swanson..., su cerca.unita.it.
- ^ presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Sandokan"
- ^ presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "La Tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!"
- ^ presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Il ritorno di Sandokan"
- ^ Il figlio di Sandokan, su archivio.raiuno.rai.it.
- ^ presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA ANIMAZIONE: "Sandokan"