Utente:Falco-85/Sandbox6
Attilio Tamaro (Trieste, 14 luglio 1884 – Roma, 20 febbraio 1956) è stato uno storico, giornalista e diplomatico italiano.
Vita
Formazione
Figlio di Giovanni - un operaio ai cantieri del Lloyd originario di Pirano - e di Giuseppina Gerlaz - una popolana di Contovello, sull'altipiano triestino - Attilio Tamaro nacque nella Trieste dell'ultimo cinquantennio di vita dell'Impero Austro-ungarico, in un clima sempre più segnato dal conflitto nazionale tra italiani e sloveni.
Cresciuto all'insegna di un fervente patriottismo, fece gli studi superiori al Ginnasio comunale (attuale ginnasio-liceo "Dante Alighieri"), luogo di formazione di molta della futura élite intellettuale e politica triestina. Sviluppata una passione, oltre che per la pittura, per le materie classiche, una volta ottenuta la maturità nel 1902 Tamaro si recò a Vienna iscrivendosi alla Facoltà di filosofia della locale università. Qui seguì in particolare i corsi di Robert von Schneider in archeologia, di Franz Wickhoff in storia dell'arte e di Eugen Bormann in epigrafia. L'anno seguente si spostò ad Innsbruck, ove rimase coinvolto mesi dopo negli scontri che contrapposero gli studenti di lingua tedesca a quelli di lingua italiana: favorevoli questi ultimi all'Università italiana a Trieste (alle cui manifestazioni in città Tamaro fu più volte partecipe), e ottenuta l'istituzione di una facoltà in lingua italiana nell'ateneo tirolese, negli scontri ingaggiati contro di loro dai colleghi di lingua tedesca (assieme alle organizzazioni pangermaniste del Tirolo), al pari di altri 136 studenti delle regioni italofone dell'Impero Tamaro rimase ferito e venne anche arrestato dalla polizia imperiale. Nel 1905 decise infine di terminare gli studi universitari a Graz, forse con l'intento di seguire i corsi sempre in storia dell'arte di Josef Strzygowski (membro autorevole della Wiener Schule der Kunstgeschichte), col quale l'anno seguente discusse infatti la tesi di laurea intitolata Die Tarentinen Terrekotten des Museo Civico in Triest.
Tra il 1906 e il 1908 lavorò quindi a Pola, in qualità di archivista e bibliotecario per conto della Giunta Provinciale del Margraviato d'Istria, partecipando in particolare alla catalogazione dei reperti di arte romana e bizantina emersi dai precedenti scavi archeologici in Istria.
Note
Bibliografia
- S. Cavazza, G. Trebbi (a cura di), Attilio Tamaro e Fabio Cusin nella storiografia triestina. Atti del Convegno in ricordo di Arduino Agnelli. Trieste 15-16 ottobre 2005, Trieste, Deputazione di storia patria della Venezia Giulia, 2007.
- Luciano Monzali, Tra irredentismo e fascismo. Attilio Tamaro storico e politico, in Clio. Rivista trimestrale di studi storici, XXXIII, n. 2, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1997, pp. 267-301.
- Marino Bonifacio, Cognomi di Pirano e dell'Istria (III), Comunità degli Italiani "Giuseppe Tartini", Pirano, Il Trillo, 2000.