Coppa del mondo per club FIFA
La Coppa del mondo per club FIFA (ing. FIFA Club World Cup) è una competizione calcistica per club che assegna il titolo di campione del mondo.
Coppa del mondo per club FIFA | |
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Sport | |
Tipo | Club |
Federazione | FIFA |
Organizzatore | FIFA |
Titolo | FIFA Club World Cup winner (vincitore della Coppa del mondo per club FIFA) (de iure) FIFA World champion (campione del mondo della FIFA) (de facto) |
Cadenza | Annuale |
Apertura | dicembre |
Partecipanti | Vincitori dei tornei continentali delle sei confederazioni affiliate alla FIFA, più il vincitore del campionato nazionale del paese ospitante |
Formula | Eliminazione diretta |
Sito Internet | fifa.com |
Storia | |
Fondazione | 2000 (edizione pilota)[1] 2005 |
Detentore | Real Madrid |
Record vittorie | Barcellona (2) Corinthians (2) |
Ultima edizione | Coppa del mondo per club FIFA 2014 |
File:Trofeu SPFC - Mundial2005 01.jpg Trofeo o riconoscimento | |
Fin dalla sua prima edizione hanno diritto a partecipare le squadre vincitrici dei tornei continentali organizzati dalle sei confederazioni appartenenti alla FIFA. Quindi oltre agli europei vincitori della UEFA Champions League e ai sudamericani detentori della Coppa Libertadores, che fino al 2004 si contendevano in gara unica la Coppa Intercontinentale, alla competizione prendono parte anche i campioni centro-nordamericani della CONCACAF Champions League, quelli africani della CAF Champions League, quelli asiatici della AFC Champions League e quelli dell'Oceania dell'OFC Champions League. Inoltre dal 2007 partecipa anche la squadra vincitrice del campionato della nazione ospitante.
In continuità con la Coppa Intercontinentale, fino al 2008 la manifestazione si è disputata stabilmente in Giappone. A partire dall'anno successivo invece il paese organizzatore viene selezionato dalla FIFA, similmente a quanto avviene per le competizioni per squadre nazionali. Ogni paese si aggiudica l'organizzazione di due edizioni consecutive.
Formula
Dal 2007 la formula del torneo prevede un turno eliminatorio preliminare tra la squadra campione oceaniana e quella vincitrice del campionato del Paese ospitante.
La vincente di tale spareggio accede al primo turno a eliminazione diretta cui già sono presenti le tre squadre campioni continentali centro-nordamericana, africana e asiatica. Tali quattro squadre sono accoppiate per sorteggio in un turno eliminatorio a partita unica; le vincitrici affrontano le due semifinaliste di diritto, le campioni d'Europa e del Sudamerica.
Le semifinaliste vincenti disputano la finale per il primo posto, quelle sconfitte per il terzo. Le due squadre sconfitte nel primo turno disputano altresì la finale per il quinto posto.
Il regolamento prevede che, qualora la vincitrice di una delle competizioni continentali sia del paese ospitante, il posto della vincitrice del campionato locale è preso dalla finalista perdente del torneo continentale. Questa eventualità è occorsa in due casi, nelle edizioni 2007 e 2008: nel primo caso è stata ammessa la squadra iraniana del Sepahan, nel secondo quella australiana dell'Adelaide United; entrambe avevano perso le rispettivi finali dell'AFC Champions League contro club giapponesi.
Storia
La Coppa Intercontinentale
La prima manifestazione ufficiale che si prefiggeva di individuare la migliore squadra calcistica di club al mondo fu, nel 1960, la Coppa Intercontinentale. Inizialmente la formula della competizione prevedeva una doppia sfida, in Europa e in Sud America, più un eventuale spareggio, che venne successivamente abolito. La competizione divenne sempre meno attraente per i club europei nel corso degli anni sessanta, per il trattamento poco sportivo che le squadre sudamericane offrivano nelle partite interne alle squadre europee. In particolare una trasferta del Milan in terra argentina vide gesti di violenza ai danni dei calciatori italiani, uno dei quali, Nestor Combin, originario del paese sudamericano, venne arrestato al termine della partita. Questi episodi e la difficoltà a trovare una collocazione stabile nel calendario causarono la riluttanza delle squadre europee ad affrontare le trasferte sudamericane, mettendo a rischio la sopravvivenza del torneo stesso.
In seguito la competizione ritrovò stabilità grazie all'interessamento della casa automobilistica giapponese Toyota. Dal 1980 il torneo fu ridotto ad una sola gara, giocata nel mese di dicembre in Giappone, prima a Tokyo poi a Yokohama, e alla coppa vera e propria fu affiancata la Toyota Cup (Coppa Toyota), premio offerto dallo sponsor del torneo.[2]
La prima edizione del Mondiale per club
Fu sul finire del secolo che la FIFA, che dalla sua fondazione aveva sempre limitato le sue attività nell'ambito delle formazioni nazionali, cominciò a manifestare interesse per un proprio ingresso diretto nel business sempre più fiorente intorno alle società di club. Infatti la Coppa Intercontinentale, cioè la manifestazione che laureava il club campione del mondo, era gestita direttamente dalle due confederazioni continentali, la UEFA e la CONMEBOL. Ma il massimo organismo del calcio cominciò a pensare ad una manifestazione che comprendesse squadre da ogni parte del pianeta.[3]
Fu così che nel gennaio 2000 fu organizzata la prima edizione del Campionato mondiale per club, cui vennero invitati i campioni delle sei confederazioni continentali, più una seconda formazione per l'Europa (il Real Madrid campione del mondo in carica) ed il Sud America (il Corinthians campione del Brasile, paese ospitante). Alcuni club rinunciarono e furono sostituiti, le otto società rimaste furono radunate in due gironi i cui vincitori disputarono la finale. Il torneo, svoltosi in Brasile, si contraddistinse però per la sufficienza con cui fu affrontato dalle due compagini europee, il Real Madrid e il Manchester United.
La FIFA tentò di mettere in piedi una seconda edizione nel 2001 in Spagna, ma il progetto naufragò di fronte ad una serie di difficoltà oggettive. Il primo limite fu, chiaramente, quello della impossibilità di trovare spazio in un calendario sempre più intasato d'impegni. Il secondo problema fu congiunturale e legato al fallimento del partner commerciale incaricato di sovraintendere alla manifestazione. La questione più insolubile, però, era quella relativa alla permanenza della Coppa Intercontinentale che, agli occhi dei tifosi, rappresentava la vera competizione atta a laureare i campioni del mondo, relegando i vincitori del torneo della FIFA quasi al rango di involontari usurpatori. Fu così che la FIFA intavolò una serie di trattative con la Toyota per arrivare ad una soluzione, anche se una prima idea che mirava al ritorno dell'Intercontinentale alla formula dell'andata e ritorno (nel quadro di un'organizzazione ora gestita dalla federazione mondiale) fallì nel 2001.
La Coppa del Mondo per club
La successiva edizione nacque nel 2005 quando FIFA e Toyota trovarono l'accordo per un torneo organizzato dalla federazione e sempre sponsorizzato dalla casa automobilistica nipponica. La quadratura del cerchio fu trovata ideando una manifestazione che riprendesse esplicitamente e si ponesse chiaramente nel solco della vecchia Coppa Intercontinentale, ma che al contempo ne costituisse un'evoluzione. La Coppa Toyota del Campionato del Mondo per club FIFA (ing. FIFA Club World Championship Toyota Cup) si sarebbe svolta nello stesso luogo, nello stesso periodo e con lo stesso sponsor dell'Intercontinentale. A tal fine i campioni d'Europa e del Sud America non si sarebbero più incontrati direttamente in finale, ma avrebbero dovuto affrontare preliminarmente in semifinale le due vincenti delle eliminatorie. La formula dell'eliminazione diretta garantiva inoltre snellezza, rapidità e interesse al torneo.
La prima edizione, che vide l'affermazione del San Paolo sul Liverpool, comportò dunque il pensionamento della vecchia coppa del 1960, sostituita da un nuovo trofeo che richiama, tuttavia, abbastanza chiaramente quello classico, seppur in una forma più moderna (il pallone che viene sostenuto raffigura le varie aree geografiche del globo). Dal 2006 il nome originario della competizione è stato semplificato in Coppa del Mondo per club.
Dal 2007 la squadra vincitrice della manifestazione applica sulla propria divisa il FIFA Club World Cup Champions Badge, un piccolo stemma che indossa fino alla successiva edizione. Questa novità è stata presentata ufficialmente il 7 febbraio 2008 a Zurigo nel quartier generale della FIFA dal suo segretario Jerome Valcke, in presenza dell'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, all'epoca detentore del trofeo.
L'edizione del 2009, che ha visto l'affermazione del Barcellona sull'Estudiantes, è stata la prima Coppa del Mondo per club disputata al di fuori del Giappone, mentre nell'edizione del 2010 si è assistito per la prima volta ad una finale diversa dalla tradizionale sfida fra i campioni europei e quelli sudamericani: a rompere il duopolio è stata la squadra congolese del TP Mazembe, grazie alla vittoria in semifinale sui brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre. Gli africani hanno poi perso nella finalissima contro l'Inter per 3-0.
Dopo le due edizioni disputate negli Emirati Arabi Uniti, nelle due edizioni del 2011 e del 2012 il trofeo è tornato nuovamente in Giappone, mentre le due edizioni successive sono state assegnate al Marocco.[4] La federazione calcistica giapponese ha però già espresso interesse per tornare ad ospitare l'evento negli anni 2015 e 2016.[5]
L'edizione del 2012 ha visto il debutto, per la prima volta in competizioni FIFA, di due tipi di goal-line technology,[6] ovvero dei mezzi finalizzati a segnalare quando il pallone entra effettivamente in rete. Al Nissan Stadium di Yokohama è stato testato il GoalRef, al Toyota Stadium di Tokyo invece l'occhio di falco, un sistema già in uso in altri sport, ad esempio il tennis.[7]
Nell'edizione 2013, vinta dai tedeschi del Bayern Monaco, si è avuta la seconda finale fra una squadra europea ed un'africana, il Raja Casablanca. I marocchini, da quando la Coppa del mondo ha sostituito l'Intercontinentale, sono la prima squadra rappresentativa del paese ospitante ad aver raggiunto la finale.
Il Mondiale per club 2014 vede la vittoria del Real Madrid, che il 20 dicembre conquista il trofeo battendo 2-0 in finale il San Lorenzo.[8]
Trofeo e premi
La coppa assegnata alla squadra vincitrice è stata disegnata in occasione dell'edizione del 2005, la prima in continuità con la Coppa Intercontinentale. Pesa 5,2 chilogrammi, è alta 50 centimentri e la sua base ha un diametro di 20 cm. Realizzata da un'impresa di design inglese, di Birmingham, la coppa rappresenta il globo sostenuto da sette pilastri: sei adiacenti simboleggianti le squadre rappresentative di ogni continente, e uno più isolato simboleggiante la squadra vincitrice. I materiali utilizzati per le diversi parti della coppa sono molteplici: ottone, rame, argento, alluminio, cromo, rodio, e altri metalli placcati in oro.[9]
La squadra vincitrice, dal 2007, ha anche il diritto di esporre sulla propria maglia il FIFA Club World Cup Champions Badge, fino allo svolgimento dell'edizione successiva. Ai membri delle squadre piazzatesi ai primi tre posti vengono assegnate delle medaglie, rispettivamente d'oro, d'argento e di bronzo. Inoltre a tutte le squadre partecipanti viene donata una targa ricordo. La FIFA, così come in altre sue manifestazioni, al termine della Coppa del mondo per club assegna a una delle squadre uno speciale premio per il fair-play, sulla base di punteggi assegnati da un apposito gruppo di studio della confederazione mondiale.[10]
Lo stesso gruppo di studio ha il compito di individuare un gruppo di giocatori fra i quali individuare il migliore del torneo. Le prime tre posizioni sono poi assegnate tramite una votazione svolta fra i rappresentanti dei media.[10]
Palmarès
Statistiche
Vittorie per club
Club | Vittorie | Anni |
---|---|---|
Barcellona | 2 | 2009, 2011 |
Corinthians | 2 | 2000, 2012 |
San Paolo | 1 | 2005 |
Internacional | 1 | 2006 |
Milan | 1 | 2007 |
Manchester Utd | 1 | 2008 |
Inter | 1 | 2010 |
Bayern Monaco | 1 | 2013 |
Real Madrid | 1 | 2014 |
Vittorie per nazione
Nazione | Vittorie | N°Squadre | Anni |
---|---|---|---|
Brasile | 4 | 3 | 2000, 2005, 2006, 2012 |
Spagna | 3 | 2 | 2009, 2011, 2014 |
Italia | 2 | 2 | 2007, 2010 |
Inghilterra | 1 | 1 | 2008 |
Germania | 1 | 1 | 2013 |
Vittorie per confederazione
Confederazione | Vittorie | N°Nazioni | N°Squadre |
---|---|---|---|
UEFA | 7 | 4 | 6 |
CONMEBOL | 4 | 1 | 3 |
Riconoscimenti accessori
Note
- ^ Data del Campionato del Mondo per club, torneo con formula e trofeo diversi dall'attuale.
- ^ Le magnifiche 7 di Abu Dhabi 2010, lechampions.it, 29 novembre 2010. URL consultato il 29 novembre 2010.
- ^ In realtà l'idea di ricomprendere anche Africa ed Asia nella competizione mondiale aveva origini antichissime risalenti addirittura agli albori dell'Intercontinentale. CorSport, 29 settembre 1960
- ^ (EN) Reforms will be carried out, FIFA.com, 17 dicembre 2011. URL consultato il 17 dicembre 2011.
- ^ (EN) Japan keen to stage future Club World Cups, soccerex.com, 20 dicembre 2011. URL consultato il 21 dicembre 2011.
- ^ (EN) Goal-line tech to debut at Club World Cup, su supersport.com, 5 luglio 2012. URL consultato il 3 novembre 2012.
- ^ Lino Garbellini, Addio gol fantasma, arriva la tecnologia, su corriere.it, 6 dicembre 2012. URL consultato il 6 dicembre 2012.
- ^ Real Madrid-San Lorenzo 2-0: Ramos e Bale portano i Blancos sul tetto del Mondo, su goal.com, 20 dicembre 2014. URL consultato il 21 dicembre 2014.
- ^ (EN) FIFA Competition trophies (PDF), su fifa.com. URL consultato il 22 dicembre 2012.
- ^ a b (EN) Regulations FIFA Club World Cup 2012 (PDF), su fifa.com. URL consultato il 22 dicembre 2012.
- ^ a b Edizione non sostitutiva della Coppa Intercontinentale
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale della FIFA
- Statistiche, schede e tabellini su Transfermarkt.it