Fertilizzante
I fertilizzanti sono quelle sostanze utilizzate in agricoltura e giardinaggio che permettono di migliorare la fertilità del terreno. A seconda del tipo di miglioramento che vanno ad apportare al suolo si suddividono in:
- Concimi
- Ammendanti
- Correttivi
Concimi
Sono quei fertilizzanti che apportano al terreno i nutrienti direttamente utilizzabili dalla pianta. Sono 12 gli elementi indispensabili allo sviluppo della pianta ed al compimento del suo ciclo vitale in modo ottimale. Essi si possono suddividere in macroelementi e microelementi, a seconda che essi siano necessari alla pianta in dosi elevate o in quantità minime. Ciò non significa che i microelementi siano meno importanti, tanto è vero che in caso di assenza o scarsità di questi la pianta può giungere sino alla morte.
Macroelementi
Sono suddivisi in macroelementi primari (o semplicemente macroelementi) e in macroelementi secondari (o mesoelementi).
Macroelementi primari
Sono gli elementi necessari alla pianta in quantità più elevate e, almeno storicamente (oppure, oggi, in agricoltura biologica), sono quelli più limitanti le rese.
- Azoto
- Fosforo
- Potassio
Macroelementi secondari (mesoelementi)
Solitamente sono già presenti nel terreno in quantità non limitanti.
- Calcio
- Magnesio
- Zolfo
- Ferro
Ferro e Calcio possono scarseggiare in zone equatoriali soggette a forti dilavamenti.
Microelementi
Agiscono in quantità limitatissime, svolgendo però un ruolo fondamentale dato che entrano nella costituzione degli enzimi.
- Boro
- Manganese
- Rame
- Zinco
- Molibdeno
A seconda se contengono o meno carbonio, i concimi si distingono in concimi organici e concimi minerali.
Concimi minerali
Sono concimi che non contengono carbonio. A seconda che contengano azoto, fosforo o potassio vengono definiti rispettivamente concimi azotati, fosforici o potassici.
Concimi organici
Sono concimi che contengono carbonio. Possono essere naturali o di sintesi (es: urea).
Metodi di concimazione
Le concimazioni sono contraddistinte in:
- Concimazione di fondo
- Concimazione di presemina
- Concimazione di copertura
Concimazione di fondo
Viene effettuata con elementi che si fissano particolarmente nel terreno,come il fosforo. Consiste nel concimare una settimana prima della semina, arando immediatamente dopo lo spargimento dei concimi, in modo da facilitarne la disponibilità.
Concimazione di presemina
Come quella di fondo, ma senza l'aratura. Effettuata in terreni con scarsità colloidali.
Concimazione di copertura
Effettuata in presemina o con la coltura in atto
Gli elementi principali
L'azoto, il fosforo e il potassio Gli elementi sottoelencati vengono detti Macroelementi della fertilità. Questa denominazione è riferita all'elevato quantitativo di cui la pianta abbisogna per un accrescimento armonioso e privo di sintomatologie da carenza minerale.
Oltre ad essi, è essenziale la presenza dei Microelementi della fertilità, ioni come Ferro e Manganese, che vengono utilizzati dalla pianta in quantitativi minori ma che, in caso di carenza, producono sintomatologie evidenti come le Clorosi che provocano ingiallimento fogliare. Questi ultimi elementi, proprio perchè necessari in bassi quantitativi, solitamente non abbisognano di un reintegro nel terreno mediante concimazione. Può comunque presentarsi il caso in cui sia necessario un intervento correttivo.
L'azoto
Per le piante l'azoto è un elemento essenziale: esso provvede alla costruzione di proteine e determina il grado di assorbimento di altri componenti come il fosforo. Viene assorbito in due forme: nitrica e ammoniacale.
Nella forma nitrica viene assorbito velocemente dalle piante, e i risultati sono visibili a breve termine. Purtroppo ha un grave difetto, l'elevata dilavabilità, e cioè raggiunge molto velocemente gli starti più profondi del terreno, diventando inutilizzabile. Nella forma ammoniacale si ha un lento rilascio d'azoto, e quindi minore dilavabilità. Questo è dovuto alla maggiore quantità di ioni NH4+, che si legano facilmente ai colloidi del terreno. Di conseguenza i concimi nitrici sono indicati per bisogni immediati, quelli ammoniacali per bisogni a lungo termine (alla semina).
Fenomeni di carenze ed eccessi d'azoto
La carenza d'azoto può significare: un accorciamento del ciclo biologico della pianta; una colorazione giallognola del terreno; clorosi fogliare con conseguente necrotizzazione dei tessuti; crescita lenta. L'eccesso d'azoto ha come effetti: squilibri nel ciclo biologico della pianta; una mancata lignificazione dei tessuti, che rende soggette le piante agli agenti meteorici e ai parassiti; foglie di maggiori dimensioni e molto verdi.
Il fosforo
Il fosforo è un elemento di cui la pianta non necessita in grande quantità, ma la sua mancanza può provocare gravi problemi alla pianta: esso è estremamente importante al momento della fioritura. Si concentra nelle zone giovanili della pianta, è importante per il metabolismo energetico e nelle reazioni di sintesi, demolizione e trasformazione. Inoltre aumenta la velocità di maturazione del prodotto finale, e ne rende migliore la qualità esteriore. Favorisce anche la radicazione. Il fosforo è caratterizzato da una scarsa mobilità: una volta distribuito nel terreno è bene che si proceda ad un aratura che ne faciliti l'assorbimento da parte delle piante.
Fenomeni di carenza di fosforo
Una carenza di fosforo avrà come conseguenze piante esili, a portamento eretto e con una crescita stentata. Generalmente gli effetti sono molto simili alla carenza d'azoto. È difficile riscontrare casi di eccesso d'azoto.
Il potassio
Il potassio è un elemento che la pianta assorbe facilmente e in gran quantità. L'assorbimento però può essere limitato dalla presenza di altri cationi, come il calcio. Nella pianta è presente soprattutto nelle parti giovanili, e rimane libero nei succhi cellulari sottoforma di sali diversi. Adeguate dosi di potassio fanno si che la pianta assorba l'acqua con più facilità, aumenta la resistenza al gelo e favorisce la sintesi proteica, aumentandola produzione di ATP.
Fenomeni di carenza di potassio
Il primo effetto della carenza di potassio è la diminuzione del turgore cellulare delle piante colpite, foglie esili e decolorazione centrale. Di conseguenza, una necrosi generalizzata delle foglie che fa assumere alla pianta uno stato di appassimento. Rari i casi di eccesso potassico.
Titolazione
I concimi vengono classificati in base alla titolazione: una serie di numeri che indica in percentuale la quantità di azoto, fosforo e potassio presenti rispettivamente nel concime. Ad esempio un concime con titolazione 30-20-25 avrà il 30% di azoto, il 20% di fosforo e il 25% di potassio.
Concimi semplici e concimi composti
I concimi semplici sono quelli in cui è presenti un solo elemento (o azoto, o fosforo , o potassio). Ad esempio il nitrato del Cile è un concime semplice, infatti è presente unicamente azoto. I concimi composti sono suddivisi a loro volta in concimi binari e concimi ternari, in relazione alla quantità di elementi presenti. Sono concimi binari i quelli fosfo-potassici (PK), quelli nitro-potassici (NK) e quelli fosfo-azotati (NP). I concimi ternari presentano tutti e tre gli elementi.
Ammendanti
Sono quei fertilizzanti che migliorano la struttura del terreno; sono quindi sostanze che modificano le caratteristiche fisiche del suolo.
Correttivi
Sono quei fertilizzanti che vanno a modificare la reazione del terreno, ovvero il pH.