2-propanolo
L'alcool isopropilico, (IUPAC propan-2-olo), o 2-propanolo è un alcool incolore e moderatamente volatile, con un forte odore caratteristico non sgradevole se puro.
2-propanolo | |
---|---|
Nomi alternativi | |
alcool isopropilico,
propan-2-olo, isopropanolo, iPrOH | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH3CH(OH)CH3 |
Massa molecolare (u) | 60,10 g/mol |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-661-7 |
PubChem | 3776 |
DrugBank | DBDB02325 |
SMILES | CC(C)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,786 (20 °C) |
Indice di rifrazione | 1,375 (20 °C) |
Solubilità in acqua | (20 °C) solubile |
Temperatura di fusione | −89 °C (184 K) |
Temperatura di ebollizione | 82 °C (355 K) (1013 hPa) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 12 °C (285 K) (c.c.) |
Limiti di esplosione | 2 - 12,7 Vol% |
Temperatura di autoignizione | 425 °C (698 K) |
Simboli di rischio chimico | |
![]() ![]() | |
pericolo | |
Frasi H | 225 - 319 - 336 |
Consigli P | 210 - 233 - 305+351+338 [1] |
Viene spesso denominato "isopropanolo", sebbene tale denominazione sia espressamente citata dalla IUPAC come errata: infatti, se avesse tale nome, l'alcool isopropilico dovrebbe derivare "dall'isopropano", idrocarburo inesistente perché il propano non ha chiaramente isomeri. Tuttavia, il nome è diffuso poiché questo alcool è isomero costituzionale del propanolo (n-propanolo).
Sintesi
L'alcool isopropilico viene prodotto dall'idratazione del propilene, attraverso due vie principali:
1. Metodo indiretto, doppio stadio in fase liquida attraverso l'estere solforico.
L'addizione dell'acido solforico avviene a 20 °C e 10-12 bar (H2SO4 94%) oppure a 60-65 °C e 25 bar con concentrazione acido al 70%. Successivamente diluendo con acqua si idrolizza l'estere solforico. Questo processo viene utilizzato da BP, Shell e Texaco.
- CH3CH=CH2 + H2SO4 → (CH3)2CHOSO3H + H2O → (CH3)2CHOH
2. Metodo diretto, singolo stadio, idratazione in fase gas del propilene.
Le tipiche condizioni operative sono 270 °C e 250 bar su catalizzatori che possono essere WO3/SiO2 con promotori di ZnO (processo ICI) oppure 175-190 °C 25-40 bar catalizzato da H3PO4 su supporti di silice. Su questo schema esistono numerose variazioni di condizioni operative tra i diversi produttori.
Usi
L'alcool isopropilico è usato comunemente come detergente, come blando disinfettante cutaneo (rubbing alcohol) al pari dell'alcol etilico denaturato, come solvente e come additivo nelle industrie e nella stampa offset nonché come importante intermedio per sintesi farmaceutiche e cosmetiche. Viene anche usato come additivo per carburanti, come liquido per i radiatori delle automobili e come disinfettante.
L'alcool isopropilico trova anche impiego come additivo per particolari tipi di benzina per veicoli, perché permette che l'acqua eventualmente presente non si separi in una fase distinta, cosa che farebbe aspirare acqua al motore causandone lo spegnimento.
È anche un ottimo sgrassante che viene spesso usato per la pulizia di dispositivi ottici (lenti, obiettivi fotografici, microscopi) ed elettronici (lenti laser per CD/DVD, nastri magnetici, circuiti stampati), in quanto rispetto all'alcool etilico (etanolo) aggredisce meno i delicati rivestimenti superficiali di questi dispositivi. È inoltre usato come solvente per togliere la pasta termica dalla CPU e anche per pulire i monitor dei computer. Altro utilizzo è nella connessione delle fibre ottiche, in quanto evaporando non lascia residui e non danneggia i piccoli componenti (nell'ordine del decimo di millimetro).
Si usa anche per combattere le infestazioni di cocciniglie sulle piante.
Viene utilizzato nei comuni detergenti lavapavimenti. succubai un pachiderma
Conservazione e tossicità
L'alcool isopropilico è altamente infiammabile, quindi va conservato e maneggiato lontano da scintille, fiamme o fonti di calore. Può determinare effetti tossici se inalato o ingerito; gli effetti sugli umani sono simili a quelli dell'acetone.
Note
- ^ scheda del 2-propanolo su IFA-GESTIS