Pesticida

prodotto usato per uccidere dei parassiti
Versione del 7 feb 2015 alle 15:58 di DavideMon (discussione | contributi) (aggiunto la sezione Categorie)

Il significato del termine pesticida, derivato dall'inglese “pesticide”, è riferibile ai prodotti destinati a distruggere o controllare qualsiasi organismo nocivo (compresi i microrganismi e le piante infestanti), oppure impedirne o prevenirne i danni, nelle fasi di produzione, lavorazione, conservazione, trasporto e commercializzazione dei raccolti, degli alimenti (per uomini e animali), del legname nonché è riferibile ai prodotti per il controllo di insetti, acari o altri organismi nel settore animale. Non da ultimo, alle sostanze impiegate sulle piante per regolarne la crescita, diradare i frutti o impedirne la caduta precoce.[1]

Utilizzo di pesticidi su un campo agricolo (California).

Con questa ampia definizione, ci si riferisce ai pesticidi non solo relativamente all'agricoltura (coltivazioni, allevamento e forestazione) ma a tutto il mondo vegetale, animale, al settore alimentare, agroindustriale e, per i vettori di malattie, anche all'uomo.

Il termine pesticida, ha talvolta un'accezione negativa, relativa ai potenziali danni alla salute umana, animale e, più in generale, all'ambiente.

Per contro si usa termine pesticida non sono per le sostanze chimiche sintetiche ma anche per quelle naturali (es. piretro) o per quelle biologiche, più propriamente agenti biologici, quali virus, batteri, funghi, ecc.., impiegabili contro altrettanti funghi, insetti o altri organismi nocivi. Queste sostanze (o agenti) sono conosciute con il nome di biopesticidi.

Insieme dei biocidi intersecato con quello dei pesticidi che contiene il sottoinsieme dei prodotti fitosanitari.
Insieme dei biocidi intersecato con quello dei pesticidi che contiene il sottoinsieme dei prodotti fitosanitari.

Ai pesticidi appartengono i prodotti fitosanitari e una parte dei biocidi.

Sebbene l'impiego dei pesticidi determini benefici palpabili[2], esistono risvolti negativi legati alla loro potenziale tossicità nei confronti dell'uomo, degli animali, delle piante stesse e dell'ambiente in generale.

Definizioni

A livello mondiale, l'ONU, più specificatamente la FAO, definisce come pesticida qualsiasi sostanza, singola o miscelata con altre, destinata a distruggere o controllare qualsiasi organismo nocivo, impedirne o prevenirne i danni, inclusi i vettori di malattie umane e animali, le specie indesiderate di piante o animali che causano danni o comunque interferiscono durante la produzione, la lavorazione, la conservazione, il trasporto e la commercializzazione di cibo, di derrate alimentari, di legname e suoi derivati, di alimenti zootecnici, nonché le sostanze che possono essere destinate agli animali per il controllo di insetti, acari o altri organismi nocivi somministrate o applicate ad essi. Sono incluse le sostanze intese per l’utilizzo come regolatori di crescita delle piante, defoglianti, disseccanti, diradanti o anticascola dei frutti. Inoltre quelle applicate alle coltivazioni prima o dopo il raccolto per proteggerlo dal deterioramento durante la conservazione e il trasporto.[3]

L'Unione Europea ha normato i pesticidi nella direttiva sul loro uso sostenible, suddividendoli nelle 2 categorie:

accettando i dettagli sulla definizione e classificazione come da loro rispettive normative.[4]

L'agenzia statunitense EPA ha definito i pesticidi come qualsiasi sostanza, singola o miscelata con altre, destinata a:

  • prevenire o impedire
  • distruggere
  • repellere
  • attenuare

qualsiasi organismo nocivo o i suoi danni, comprendendo anche le sostanze impiegate come regolatori di crescita delle piante, i defoglianti e i disseccanti.[5]

Categorie

I pesticidi sono suddividibili in diverse categorie. La più immediata è in base all'uso, ovvero:

  • insetticidi
  • erbicidi (diserbanti)
  • fungicidi
  • acaricidi
  • semiochimici (feromoni)
  • molluschicidi
  • battericidi
  • topicidi (rodenticidi), talpicidi
  • nematocidi
  • viricidi
  • fitoregolatori
  • repellenti

Usi

I pesticidi sono usati in diversi settori e per risolvere numerosi problemi che attengono alla salute umana, animale e vegetale.

Uno dei principali settori è l'agricoltura, per la protezione o lo sviluppo delle colture (comprese quelle non destinate alla produzione di cibo) e del bestiame.

Importante il comparto agroalimentare (industrie di trasformazione, operatori commerciali, ecc..) e agroindustriale (es. industria tessile e del legno).

Per tutelare la saluta umana, degli animali e degli ambienti domestici, nonché quelli legati alle attività antropiche, si utilizzano i pesticidi, sia contro i vettori di malattie che contro macro e microrganismi (topi, parassiti, muffe, batteri, ecc..) soprattutto in un'ottica di garanzia di igiene e di non deterioramento.

Usi sostenibili

Nel 2009, l'Unione Europea ha emanato la direttiva 128[6] che istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente e promuovendo l’uso della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche ai pesticidi.

Solo i prodotti fitosanitari sono stati presi in considerazione, demandano ad altri specifici provvedimenti l'uso sostenibile anche dei biocidi.

Sono stati previsti piani d’azione nazionali (PAN) attraverso i quali ogni stato membro deve definire i propri obiettivi quantitativi, gli obiettivi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell’utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente e per incoraggiare lo sviluppo e l’introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi al fine di ridurre la dipendenza dall’utilizzo di pesticidi. Gli obiettivi possono riguardare diversi settori di interesse, ad esempio la protezione dei lavoratori, la tutela dell’ambiente, i residui, l’uso di tecniche specifiche o l’impiego in colture specifiche.

Consumi

Sia nel 2006 che nel 2007, il consumo mondiale di pesticidi è stato approssimativamente di 2.350 milioni di kg (2,35 milioni di tonnellate), con gli erbicidi (e regolatori di crescita) al primo posto (39-40%), seguiti dagli insetticidi (17-18%), fungicidi (10%) mentre gli altri pesticidi (nematicidi, fumiganti, miscele e altri pesticidi come zolfo, oli minerali e acido solforico, quest'ultimo usato anche per la produzione di concimi e sanitizzante) in totale hanno rappresentato il 33% dei consumi.[7]

In italia, nel 2013, sono state distribuite 118mila tonnellate di fitosanitari.[8]

Costi e Benefici

Benefici

Indubbiamente i pesticidi hanno procurato all'umanità enormi vantaggi, di cui oggiogiorno non sarebbe possibile farne a meno[9]. Vi sono benefici primari legati direttamente all'uso, ed altri, secondari, connessi ai vantaggi economici, con effetti di lungo termine.

Ai primari fanno riferimento il controllo delle avversità delle piante, dei parassiti animali e delle specie invasive, infestanti, in un'ottica d'incremento e miglioramento della qualità delle produzioni vegetali e zootecniche.

Il controllo dei vettori di malattie animali e umane e, più in generale, di organismi nocivi con la conseguenza di risparmio di vite umani e animali o, almeno, di minori sofferenze. Importante la lotta alle malattie in molte aree del pianeta, di cui molte popolazioni hanno beneficiato[10]. L'esempio principe è il DDT, il quale ha permesso di eradicare o, ridurre fortemente, da alcune aree del pianeta, la malaria. Dopo i successi in Egitto (1939) e in Brasile (1941) partì il "Sardinian project" dal 1946 al 1951 che eliminò radicalmente la malaria dall'isola[11]. Non va dimentica il ruolo dell'OMS che, negli anni, ha promosso e realizzato ampie campagne in diverse zone del globo per l'utilizzo dei pesticidi.

Inoltre il controllo di organismi nocivi e vegetali infestanti nelle attività extra agricole, ovvero nelle altre attività umane, ivi compresi gli ambienti in cui esse si svolgono. Importante il contenimento delle specie vegetali in prossimità delle aree frequentate dall'uomo, alla luce della prevenzione degli incendi o del mantenimento della fruizione delle vie comunicazione, di accesso o a servizio delle attività umane. Non ultima la protezione delle strutture in legno.[10] Oggigiorno la lotta alla mosca domestica e ad altre specie d'insetti molesti negli ambienti domesti, non necessariamente sempre vettori di malattie, è ancora basata sui pesticidi.

La ragione però più rilevante per comprendere l'importanza dell'uso dei pesticidi è data dall'impiego di questi nella lotta contro la fame. Nei paesi in via di sviluppo le perdite dei raccolti, anche nelle fasi di post-raccolta, provocano la morte di 12-15 milioni di bambini all'anno.[10]

Inoltre, nei paesi a forte sviluppo demografico, la salvaguardia di tutte le possibili fonti alimentari risulta una necessità primaria. Per questo motivo, molte derrate alimentari sono soggette a norme di qualità che prevedono la riduzione estrema di attacchi parassitari, già durante la fase di coltivazione, soprattuto a livello degli scambi internazionali. Queste norme hanno spesso indotto l'impiego sistematico, generalizzato dei pesticidi, anche a scopo preventivo, grazie al quale, si è raggiunto un aumento quantitativo e un miglioramento della qualità del cibo.

Gli organismi nocivi che si sviluppano in campo a spese delle colture, sia direttamente (insetti e crittogame), che indirettamente (erbe infestanti) sottraggono all'uomo, si stima, circa un quarto della produzione globale. In questa stima, tuttavia, non sono considerati altri importanti organismi che depauperano le sorgenti alimentari dell'uomo, quali gli insetti dei magazzini, gli acari fitofagi, i nematodi di interesse agrario, i molluschi, i mammiferi roditori. L'erosione totale dovuta a tutti gli organismi dannosi si aggira intorno all'imponente percentuale del 35%. Un esempio, riferito al riso, alimento base di oltre tre miliardi di persone, evidenzia perdite dovute all'azione concomitante di insetti, patogeni ed erbe infestanti, in Asia si aggirerebbe intorno al 55% del prodotto totale.[12]

Costi

I costi dei pesticidi sono sia quelli relativi alla ricerca e sviluppo di nuove sostanze ma soprattutto quelli connessi alla salute umana, animale e, più in generale, all'ambiente.

Note

  1. ^ (EN) FAO - International Code of Conduct on the Distribution and Use of Pesticides - [1]
  2. ^ (EN) ECPA - What are the health benefits of pesticides? [2]
  3. ^ (EN) FAO - International Code of Conduct on the Distribution and Use of Pesticides - [3]
  4. ^ UE - Uso sostenibile dei pesticidi - [4] - (EN) [5]
  5. ^ (EN) EPA - What is a pesticide [6]
  6. ^ UE - Uso sostenibile dei pesticidi - [7] - (EN) [8]
  7. ^ EPA - World Pesticide Amount Used [9]
  8. ^ ISTAT [10]
  9. ^ Treccani - Sergio Bettini, Angelo Sampaolo - Enciclopedia del Novecento (1980) - Vantaggi derivanti dall'uso dei pesticidi [11]
  10. ^ a b c Cooper Jerry, Hans Dobson, The benefits of pesticides to mankind and the environment, in Crop protection, 2007, pp. 2-3.
  11. ^ Giovanni Fronteddu, Il DDT e la malaria, collana Bollettino di storia e ambiente, Bollettino n° 7, Roma, XL edizioni, 2003, pp. 17-21.
  12. ^ Smith R.F., Calvert O.J., Insect pestlosses and dimension of the World food problem, in Pimentel D, Pimentel M, Dimension of the World food problem and losses to pest, a sua volta in World food, pest, losses and the environment. AAAs Selec. Symp. 1978.

Voci correlate

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