Porcellana delle Nove

porcellana prodotta fra il 1752 e il 1802 a Nove in provincia di Vicenza, nella manifattura di Pasquale Antonibon
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Giovanni Battista Antonibon discendeva da una famiglia di produttori di maioliche di Bassano e dal 1728 aveva ottenuto il privilegio di fondare la sua manifattura di ceramica fine alle Nove di Bassano. Dal 1752 suo figlio Pasquale cominciò la produzione della porcellana.

Piatto, 1750-1770

A partire dal 1781 divenne sempre più importante il ruolo di Francesco Parolin, che alla fine divenne l'unico gestore della Manifattura. Lo stile era tipicamente rococò: i soggetti delle statuine erano le maschere della commedia dell'arte, i suonatori e i danzatori; mentre il vasellame era decorato con paesaggi, scene portuali, episodi storici.

Tuttavia, nel 1802 Parolin cedette la fabbrica a Giovanni Baroni, sotto la cui direzione la manifattura operò la svolta verso lo stile neoclassico. I vasi presero la forma di allungate urne greche, mentre fra le scene dipinte vi erano tipicamente quelle delle guerre napoleoniche.

Nel 1825 Baroni rivendette la fabbrica alla famiglia Antonibon, che però continuò solo la produzione di ceramiche.

Bibliografia

  • A.A.V.V., Dizionario biografico Treccani, voce Antonibon
  • Eileen Aldridge, Porcelain, The Hamlyn Publishing Group, Londra, 1969 (trad. it. La porcellana, Milano, Mondadori, 1970)

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