Microdot
Un microdot è un testo o un immagine che viene considerevolmente ridotta per nascondere l'informazione da destinatari inconsapevoli. I microdot normalmente sono circolari con un diametro di circa un millimetro ma possono essere di varie forme e dimensioni, oltre che a esser realizzati con vari materiali come poliestere e metallo. Il nome deriva dal fatto che i microdot spesso avevano la dimensione e la forma di un punto tipografico. Erano spesso nascosti sotto forma di punto di fine periodo o come punto sulle lettere i e j. I Microdot rappresentano un approccio stenografico alla protezione dei messaggi.

Storia
Nel 1870 durante la guerra Guerra franco-prussiana, Parigi era sotto assedio e i messaggi venivano inviati mediante piccioni viaggiatori. Un fotografo parigino René Dagron utilizzò una tecnica fotografica di restringimento per permettere ad ogni piccione di trasportare un elevato volume di messaggi.[1] Tuttavia, le immagini non erano così piccole come i moderni microdot.[2]
Un'applicazione più recente dei microdot venne effettuata nella seconda guerra mondiale a fini stenografici. Venne inoltre usata anche successivamente in molti paese per passare messaggi attraverso canali postali insicuri. La tecnica prevedeva l'utilizzo di tinture di anilina, mentre poi successivamante di strati di alogenuro d'argento, in quanto quest'ultimo era ancora più difficile da trovare. Come in molti altri casi della storia dello spionaggio anche sulla paternità della tecnica c'è una controversia. Il tedesco Professor Zapp è ritenuto da alcuni l'inventore della tecnica, e un punto a suo favore è che un kit spia della seconda guerra mondiale viene chiamato Attrezzatura Zapp. Allo stesso tempo, altri affermano che anche Emanuel Goldberg abbia inventato la tecnica.[3][4]
In Germania, dopo la costruzione del muro di Berlino, delle speciali telecamere venne usate per generate microdot utilizzati per esser inseriti in delle lettere e inviati mediante la posta normale. Questi microdot spesso non vennero notati dagli ispettori, a causa del fatto che le informazioni potevano esser lette utilizzando un microscopio.
Gli inspettori della posta britannici si riferivano ai microdot con il nome "duff", dato che erano distributi come l'uva passa all'interno del budino di grasso chiamato "plum duff".
Note
- ^ Kipper, Gregory. Investigator's Guide to Steganography. Boca Raton: Auerbach Publications, 2003.
- ^ J.D. Hayhurst, The Pigeon Post into Paris 1870-1871, (privately published), 1970.
- ^ Michael Buckland, Emanuel Goldberg and His Knowledge Machine: Information, Invention, and Political Forces, Libraries Unlimited, 2006.
- ^ Histories, Heritages, and the Past: The Case of Emanuel Goldberg, Michael K. Buckland [collegamento interrotto]
Bibliografia
- White, William. The Microdot: History and Application. Williamstown, NJ: Phillips Publications, 1992.