Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani
«L'educazione eleva la potenza ingenita dell'anima e il buon costume la irrobustisce: dove questo manca, la colpa guasta anche i ben nati»
Il liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani è un istituto di istruzione secondaria di secondo grado di Roma; istituito nel 1885, è tra i licei più antichi della capitale d'Italia ed è noto per il ruolo svolto durante i moti studenteschi del sessantotto.
Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Roma |
Indirizzo | Viale delle Milizie 30 |
Coordinate | 41°54′46.08″N 12°27′48.96″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1921-23 |
Inaugurazione | 1923 |
Uso | Scuola superiore |
Realizzazione | |
Architetto | Vincenzo Fasolo |
Si trova all'estremità meridionale del quartiere della Vittoria al numero 30 di viale delle Milizie, strada che marca il confine tra detto quartiere e il rione Prati; amministrativamente la scuola fino al 2012 ricadeva nel territorio del XVII Municipio, ora accorpato con il Municipio Roma I.
La struttura in cui si trova il liceo Mamiani è sotto i vincoli delle belle arti, come prezioso esempio di neo-barocco dei primi del XX secolo ed è, inoltre, il primo edificio costruito a Roma sotto il Regno d'Italia con specifiche finalità scolastiche. Ospita, inoltre, l'omonimo museo di fisica e scienze naturali, una ricca collezione di strumenti scientifici e campionari biologici dei primi anni del secolo scorso.
Cenni storici
La sede
Il liceo fu istituito con R.D. del 26 luglio 1885 e intitolato a Terenzio Mamiani[1], intellettuale e politico, già ministro della Pubblica Istruzione.
Per i primi quattro anni scolastici fu ospitato dal Collegio Romano, istituto di proprietà della Compagnia di Gesù[2], in coabitazione con il liceo classico Ennio Quirino Visconti.
Il 21 maggio 1889 il Mamiani ottenne la sua prima sede indipendente nell'antico palazzo Sora, in corso Vittorio[3], oggi al civico 217.
Nell'ottobre 1923, infine, il liceo trovò la sua definitiva sede in viale delle Milizie 30, al confine tra il rione Prati e l'allora recente quartiere della Vittoria; l'edificio è opera dell'architetto Vincenzo Fasolo, il quale ideò una struttura che proponeva appositamente la divisione tra ambienti direzionali, quelli destinati all'insegnamento e quelli di servizio[4].
I primi decenni
Sin dai primi decenni del ventesimo secolo, in concomitanza con gli anni dell'amministrazione comunale radical-democratica di Ernesto Nathan (sindaco di Roma tra il 1907 e il 1913), si avviò il formarsi di una cultura laica e democratica all'interno dell'istituto. In quel periodo, infatti, frequentarono il liceo futuri personaggi politici di spicco, quali l'azionista (e poi socialista) Emilio Lussu, i comunisti Emilio Sereni e Manlio Rossi Doria e l'estensore del Manifesto di Ventotene, Altiero Spinelli. Il carattere laico e anticlericale del liceo si accentuò con il citato trasferimento nella sua sede definitiva di viale delle Milizie, abitato in prevalenza da funzionari dello Stato liberale e costruito, dopo la presa di Roma, in modo che nessuna strada avesse come sfondo prospettico la cupola di San Pietro, pur essendo situato nelle immediate adiacenze del Vaticano.
Il Mamiani, l'antifascismo e la Resistenza romana
Durante il Fascismo, nonostante la presenza di importanti insegnanti favorevoli al regime, quali Alfredo Panzini, firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti, il Mamiani fu uno dei centri dai quali iniziò a svilupparsi quella coscienza antifascista che originò poi la volontà di resistenza all'occupazione nazista da parte di numerosi giovani romani[5].
Nei GAP romani che, tra le altre azioni di resistenza, condussero anche l'attacco di via Rasella, erano presenti numerosi giovani ex alunni quali Antonello Trombadori, Marisa Musu e Maria Teresa Regard[6]. Anche Lucio Lombardo Radice, Giaime Pintor e due medaglie d'oro per la resistenza, Maurizio Giglio e Raffaele Persichetti, provenivano o avevano sostenuto la maturità al Mamiani.
Provenienti dal Mamiani anche i due protagonisti del circolo culturale radical-democratico riunito intorno al settimanale Il Mondo, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari.
Dopo la Liberazione il Mamiani fu, per breve tempo, ospedale militare della Quinta Armata USA e, per un periodo più lungo, sede di quello del corpo sanitario dell'esercito indiano al seguito dell'impero britannico[7].
Il secondo dopoguerra e la contestazione studentesca
Gli anni quaranta e cinquanta furono un periodo nel quale l'ambiente scolastico si attenne all'orientamento filo-cattolico della Roma borghese dell'epoca. Tra i docenti di quel periodo figurano infatti un servo di Dio, Igino Giordani, e un venerabile della Chiesa cattolica, padre Mariano da Torino.
Degli anni sessanta spicca la figura del preside Raffaele Tullio, socialista democratico e presidente dell'Associazione nazionale dei presidi, che voleva rendere il Mamiani la Eton College d'Italia[8]. Tale impostazione didattica generò per reazione la contestazione studentesca: il Mamiani fu la prima scuola superiore romana a essere occupata dagli studenti (15-16 marzo 1968)[9]. Il 26 marzo 1968 si tenne al Mamiani la prima assemblea autorizzata legalmente della scuola italiana[10].
Il collegio dei docenti dell'istituto inflisse tuttavia sanzioni disciplinari ad alcuni studenti ritenuti responsabili delle agitazioni, fatto questo che fu oggetto di un'interrogazione parlamentare su iniziativa di alcuni deputati comunisti, che causò un acceso dibattito alla Camera il 28 ottobre successivo tra i firmatari dell'interrogazione e il sottosegretario alla Pubblica Istruzione[11]. A seguito dell'emanazione di una restrittiva circolare dell'allora ministro Giovanni Battista Scaglia (27 novembre 1968), il Mamiani fu nuovamente occupato tra il 10 e l'11 dicembre successivo[12]. Fu grazie a tale agitazione che il nuovo ministro Fiorentino Sullo, dopo aver parlamentato personalmente con gli studenti (17 dicembre 1968)[13], concesse il diritto di assemblea in orario scolastico a tutti gli istituti superiori d'Italia e avviò la riforma degli esami di maturità, tuttora sostanzialmente vigente nell'ordinamento italiano.
Museo di fisica e scienze naturali
Il Museo di fisica e scienze naturali di Roma si trova all'interno del liceo, ed è visitabile su prenotazione. Il progetto di valorizzazione del patrimonio museale è cofinanziato dal M.I.U.R. con il patrocinio del Museo della storia della scienza di Firenze.[senza fonte]
Comprende collezioni e strumenti di meccanica, acustica, ottica, termologia, elettromagnetismo, botanica, zoologia, paleontologia, litomineralogia, astronomia, chimica, microscopia e stereoscopia.
Il numero reperti è di 2200, circa, e il loro stato di conservazione è buono/discreto.
L'epoca di formazione delle collezioni è inizio del XIX secolo fino alla metà del XX secolo e la datazione dei reperti è tra il XIX e XX secolo ed è in corso un'attività di restauro conservativo che ha finora interessato 193 strumenti mentre l'attività di catalogazione ne ha interessati 207.
Il Museo si è arricchito di tre vasi etruschi originali e di un collezione di strumenti di matematica dei primi anni del XX secolo.
Museo - Laboratorio di matematica "Lucio Lombardo Radice"
Tra gli oggetti trovati durante le ricerche nei meandri del Liceo sono emersi una grande scatola di solidi geometrici e un regolo calcolatore. Da qui l'idea, nata nel 2010, di raccogliere altri reperti, in gran parte donati e in parte riprodotti, e alloggiarli in un ambiente del Liceo insieme ai testi scientifici della Biblioteca ricostruendo anche un’aula con gli ultimi banchi originali del 1924. [14]
Il progetto MamianiLab
Nel 2014 nasce il progetto MamianiLab allo scopo di valorizzare, anche tramite un sito web dedicato [15], il patrimonio museale del liceo Mamiani e divulgare, preservandola, la documentazione relativa alle molteplici attività correlate quali conferenze, mostre e percorsi didattici.
Il liceo nella cultura di massa
Si trovano scene ambientate al liceo Mamiani nei seguenti film:
- Terza liceo di Luciano Emmer (1953)[16]; il liceo figura anche nell'ideale sequel del film, Basta! Adesso tocca a noi! (1990)[17];
- Letto a tre piazze di Steno (1960);
- Nel sole di Aldo Grimaldi (1967);
- Profondo rosso di Dario Argento (1975); in esso figura come scuola media, e viene ribattezzata Leonardo da Vinci;
- Come te nessuno mai (1998) e Ricordati di me (2003) di Gabriele Muccino; il regista, tra l'altro, è un ex alunno dell'istituto.
- Immaturi (2010) di Paolo Genovese;
Il romanzo Porci con le ali, di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera (1976), «diario sessuo-politico di due adolescenti», ha come protagonisti Rocco e Antonia (alter-ego dei due autori), studenti del Mamiani[18]; il film che ne seguì, la cui lavorazione iniziò nell'ottobre 1976 sotto la regia di Paolo Pietrangeli, avrebbe dovuto essere girato proprio in tale scuola; tuttavia, subito dopo l'inizio delle riprese, la troupe fu oggetto di contestazioni e lancio di gavettoni da parte del collettivo femminista, cosa questa che indusse la produzione ad abbandonare il luogo[19]. Unica scena in cui il liceo figura è quando la protagonista Antonia (interpretata da Cristiana Mancinelli) lascia il motorino proprio di fronte all'ingresso su viale delle Milizie.
La scuola in cui si svolgono le vicende dei protagonisti della miniserie televisiva I liceali (2008-) è il liceo Mamiani, anche se nella finzione narrativa è ribattezzato "liceo Colonna"[20][21].
Persone legate al liceo Mamiani
Docenti
- Federico Chabod (1901-1960), storico;
- Carlo Diano (1902-1974), grecista, filologo e filosofo;
- Igino Giordani (1894-1980) scrittore, giornalista, direttore del quotidiano Il Popolo;
- Carlo Grabher (1897-1968), critico letterario, decorato nella prima guerra mondiale;
- Giuliano Manacorda (1919-2010), docente universitario e storico della letteratura italiana
- Padre Mariano, al secolo Paolo Roasenda (1906-1972)[22], primo conduttore televisivo di argomenti religiosi;
- Alfredo Panzini (1863-1939), scrittore e critico letterario;
- Francesco Trombadori (1886-1961), pittore;
- Carlo Vignoli (1878-1938), dialettologo e filologo.
Alunni
- Sandro Acerbo, al secolo Alessandro Ancidoni (1955-), doppiatore e dialoghista;
- Giovanni Battista Bachelet (1955-)[23], fisico e politico;
- Gaspare Barbiellini Amidei (1934-2007)[24], giornalista, già direttore del quotidiano Il Tempo;
- Fabrizio Barca (1954-), economista e politico, Ministro del Governo Monti;
- Pierluigi Battista (1955-)[25], giornalista, scrittore e conduttore televisivo;
- Gianni Bezzi (1958-), giornalista sportivo e conduttore televisivo;
- Gianni Borgna (1947-2014),musicologo, saggista e politico[26];
- Vincenzo Cabianca (1925-), ingegnere e urbanista;
- Achille Campanile (1899-1977)[27], scrittore, drammaturgo, umorista;
- Guido Calogero (1904-1986), filosofo;
- Gabriella Carlucci (1959-), conduttrice televisiva e politica;
- Milly Carlucci (1954-), pattinatrice, conduttrice televisiva, attrice e cantante, sorella maggiore di Gabriella;
- Roberto Della Seta (1959-), politico e ambientalista;
- Laura Delli Colli (1954-), critico cinematografico e scrittrice;
- Eugenio De Paoli (1953-), giornalista televisivo, direttore di Rai Sport;
- Stefano Folli (1949-), giornalista, direttore della Voce Repubblicana e del Corriere della Sera;
- Maurizio Giglio (1920-1944), medaglia d'oro al valor militare, vittima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine;
- Stefano Ianne (1963-), compositore, musicoterapeuta ed editore;
- Simona Izzo (1953-), attrice, doppiatrice e regista;
- Adele Maria Jemolo (1925-1970), virologa e partigiana, compresa tra i Giusti tra le nazioni nel 1968;
- Tommaso Landolfi (1908-1979), scrittore, poeta;
- Lucio Lombardo Radice (1916-1982), matematico, pedagogo e partigiano;
- Marco Lombardo Radice (1947-1989), scrittore e psichiatra, figlio di Lucio;
- Emilio Lussu (1890-1975), scrittore, antifascista, ufficiale pluridecorato nella Prima guerra mondiale e politico, fondatore del Partito Sardo d'Azione;
- Beatrice Luzzi (1970-)[28], attrice e regista;
- Manetti Bros., i fratelli Marco e Antonio Manetti, registi televisivi, cinematografici e di videoclip, hanno entrambi frequentato il liceo Mamiani.
- Corrado Mantoni, in arte Corrado (1924-1999), conduttore radio-televisivo;
- Marcello Masi (1959-), giornalista, direttore del TG2;
- Matteo Matteotti (1921-2000), politico, figlio di Giacomo;
- Melania Gaia Mazzucco (1966-)[29], scrittrice;
- Giulia Michelini (1985-), attrice;
- Gabriele Muccino (1967-), regista e sceneggiatore;
- Silvio Muccino (1982-), attore e regista, fratello minore di Gabriele;
- Marisa Musu (1925-2002)[30], partigiana, medaglia d'argento al valor militare, giornalista;
- Claudio Napoleoni (1924-1988), economista e politico;
- Giulio Onesti (1912-1981), dirigente sportivo, presidente del CONI e membro del CIO;
- Mario Pannunzio (1910-1968), politico, giornalista, direttore del settimanale Il Mondo;
- Raffaele Persichetti (1915-1943), maturato come privatista; medaglia d'oro al valor militare alla memoria, caduto durante la battaglia di porta San Paolo del 10 settembre 1943;
- Nicola Piovani (1946-), musicista, Premio Oscar per le musiche del film La vita è bella;
- Giaime Pintor (1919-1943), giornalista e scrittore antifascista;
- Giaime Pintor (1950-1997), giornalista musicale; nipote del precedente;
- Michele Plastino (1950-), giornalista sportivo e conduttore televisivo;
- Anna Proclemer (1923-2013)[31], attrice teatrale, partner di Giorgio Albertazzi;
- Maria Teresa Regard (1924-2000)[6][30], partigiana, prigioniera dei tedeschi a via Tasso, Medaglia d'argento al valor militare, giornalista e scrittrice;
- Manlio Rossi Doria (1905-1988), economista, politico e accademico[32];
- Eugenio Scalfari (1924-), politico, giornalista, fondatore e direttore del quotidiano la Repubblica;
- Emilio Segrè (1905-1989), Premio Nobel per i suoi studi sulla fisica nucleare e subnucleare;
- Emilio Sereni (1907-1977)[32], scrittore, agronomo, politico antifascista, due volte ministro;
- Daniele Silvestri (1968-)[33], cantante;
- Marino Sinibaldi (1954-), giornalista radio-televisivo, direttore di Radio 3;
- Altiero Spinelli (1907–1986), politico e scrittore italiano, perseguitato dal fascismo, estensore del Manifesto di Ventotene e membro della Commissione europea[34];
- Alberto Taraglio (1959-), sceneggiatore e regista;
- Lucia Travaini (1953-), numismatica;
- Antonello Trombadori (1917-1993), giornalista, critico d'arte e partigiano, figlio di Francesco;
- Ivana Vaccari (1954-), giornalista sportiva e conduttrice televisiva.
Note
- ^ Rosso di lusso, pag. 294
- ^ Rosso di lusso, pag. 293
- ^ Rosso di lusso, pagg. 293, 295
- ^ Liceo Mamiani : La nostra storia, su liceomamiani.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Progetto Comenius "Fascismo - esilio - resistenza", su liceomamiani.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ a b Regard, pagg. 19 e succ.
- ^ Vita con gli indiani al quartiere delle Vittorie di Roma, su digilander.libero.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Rosso di lusso, pagg. 33 e succ.
- ^ Rosso di lusso, pag. 141
- ^ Rosso di lusso, pagg. 156-58
- ^ Camera dei Deputati, Resoconto della seduta di lunedì 28 ottobre 1968 (PDF), in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Atti parlamentari - V Legislatura - Discussioni, 28 ottobre 1968, pp. 2591-2603. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Rosso di lusso, pagg. 233 e succ.
- ^ Rosso di lusso, pagg. 247 e succ.
- ^ Il Museo-Laboratorio di matematica del Liceo Mamiani sul sito MamianiLab, su mamianilab.it, Patrizia Cassieri.
- ^ Il sito MamianiLab, su mamianilab.it.
- ^ Scheda film «Terza liceo» (1953), su cesarch.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Scheda film «Basta! Adesso tocca a noi!» (1990), su cesarch.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Porci con le ali, pagg. 42, 92, 144
- ^ Rosso di lusso, pag. 292
- ^ Cristina Argento, I liceali, Gasparri protesta e l'istituto è davvero occupato, in Corriere della Sera, 26 novembre 2009. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Il Mamiani contro I liceali, in Libero news, 27 maggio 2008. URL consultato il 21 gennaio 2011.
- ^ Padre Mariano da Torino, al secolo prof. Paolo Roasenda, su liceomamiani.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Giovanni B. Bachelet: curriculum scientifico, su giovannibachelet.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Gaspare Barbiellini Amidei, Il dominio degli storni, in Corriere della Sera, 14 novembre 2001. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Claudio Sabelli Fioretti, Intervista a Pierluigi Battista, in Sette, 30 settembre 1999. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Aldo Cazzullo, E l'ex PCI che amava Evola e Pound "convertì" Buzzanca, in Corriere della Sera, 31 marzo 2006. URL consultato il 23-1-2011.
- ^ Achille Campanile : Al liceo, su campanile.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Bea in sintesi, su beatriceluzzi.com. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Silvana Mazzocchi, Vite parallele. L'ostinata passione di Annalisa e Melania, in D - La Repubblica delle donne, 15 ottobre 1996. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ a b Maria Teresa Regard, su liceocavour.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ Primi amori, su annaproclemer.it. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ a b Luigi Musella, La scuola di agricoltura di Portici nell'esperienza di Manlio Rossi Doria e di Emilio Sereni, in Studi storici, n. 3, luglio-settembre 1989.
- ^ Gino Castaldo, Con Gino e l'Alfetta canto contro l'ipocrisia, in la Repubblica - Roma, 16 giugno 2007. URL consultato il 23 gennaio 2011.
- ^ http://www.liceomamiani.it/mamiani/Archivio%20notizie/a.sc.2011-2012/MamianiProgram%5B1%5D.pdf Ricordando la Dichiarazione Schuman nella scuola di Altiero Spinelli
Bibliografia
- Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, Porci con le ali, Milano, Mondadori, 2001 [1976], ISBN 88-04-49157-4.
- Paola Ghione e Mauro Morbidelli, Rosso di lusso. I primi anni della contestazione nel liceo Mamiani, Roma, Bulzoni, 1991, ISBN 88-7119-300-8.
- Maria Teresa Regard, Autobiografia 1924-2000. Testimonianze e ricordi, Roma, FrancoAngeli, 2010, ISBN 978-88-568-1718-8.