Utente:L'inesprimibile nulla/Sandbox 7
- Spunti di riflessione (Il signore delle mosche)
- Voglia di anarchia (rifiuto principi degli adulti --> zia)
- Lo sfigato e l'adorazione verso il modello dello scugnizzo (tentativo di ottenerne la stima) "Piggy era uno scocciatore; con il suo grasso, il suo miasma, le sue idee pratiche, era noioso ma era sempre abbastanza divertente prenderlo in giro" ("piggy era diverso dagli altri, anche e soprattutto per la sua avversità al lavoro pratico")
- L'adunanza si fa per sola imitazione, senza comprenderne il vero significato --> mediocrità della vita politica, solo emulativa; altrettanto per le elezioni, il brivido della civiltà senza il valore profondo attribuito ("questo gioco delle elezioni era quasi divertente come la conchiglia); professionalizzazione e emulazione dei grandi modelli (esploratori che abbozzano cartine)
- "Giovani palme. Queste non avevano abbastanza terreno per crescere, e, quando raggiungevano un'altezza di sei o sette metri, cadevano e si seccavano, formando un intrico di tronchi incrociati, comodissimi come sedili" (metafora?)
- Paura della morte e dello scorrere del tempo
- Conchiglia metafora del nuovo ma contemporaneamente da parte di Ralph è più un gioco (egocentrismo), Piggy ne trova la funzione pratica; il fascino della scoperta si ha anche in esplorazione (roccia e casino)
- La conchiglia come simbolo del potere, vedi uomo con megafono, vedi simbologia e influenza di questa. Ralph è l'uomo della conchiglia, ciò gli conferisce fascino e potere.
- Emersione di personaggi forti e violenti in potenza, con cerchie di potere ristrette ma assolute --> Terzo tipo: il grande capo.
- "Mi sembra che dovremmo avere un capo che prenda le decisioni". Non esiste secondo questa visione politica senza accentramento del potere, l'uomo non è "animale politico" in sé, senza gerarchia non ha senso (Aristotele contraddetto). Si evidenzia di nuovo questo punto dove si fa una netta distinzione tra uomini e animali sull'identità di chi abbia segnato il sentiero. Tuttavia dal cap III si ha una distinzione della separazione, una discivilizzazione dei ragazzi
- In più punti: Piggy ha l'idea che è sfruttata da altri che se ne attribuiscono il merito, vedi le grandi rivoluzioni dove gli idealisti sono stati soppiantati da gerarchi e politici, le grandi scoperte scopiazzate ecc...
- Di fronte all'uccisione, pur di fronte alla difficoltà obiettiva della sopravvivenza, e per incapacità e per volontà atavica Jack si oppone, non ce la fa. Tuttavia non ammette fino in fondo il fallimento, stava solo scegliendo il punto buono.
- L'essere capi dona una parlantina e un invasamento particolari
- I metodi democratici per quanto utili vengono dettati dall'autorità
- "Faremo delle leggi un sacco di leggi e se qualcuno non ci sta..." 1) la legge pare un semplice costrutto artificiale e pretenzioso capriccio 2) un gioco in sostanza 3) slogan senza reali soluzioni (che si farà in caso di insubordinazione? boh)
- Chi ci salverà? L'influenza delle dicerie nella cultura di massa; l'obiettività di Piggy lo rende impopolare (Nessuno sa dove siamo!)
- La cosa che striscia --> la strategia del terrore nella diffusione di leggende metropolitane ma a livello più alto nelle strategie del terrore, dalla derisione si passa al dilagare (alla risposta obiettiva, che non ci potevano essere causa poca estensione poca preda, si dà poca importanza; ci si basa su percezioni e sogni influenzabili, tipo che ci sia qualcosa che mentre diamo la caccia ci dia la caccia) "c'era un'inquietudine per la quale la certezza razionale non basta" (la paura è un qualcosa di atavico, Ralph sentiva di avere di fronte qualcosa che gli sfuggiva)
- La sopravvivenza è il primo atavico bisogno; "quella semplice affermazione, senza il sostegno di altra prova che il peso della nuova autorità di Ralph, portava luce e felicità." --> voglia di sentirsi rassicurati (si legge ciò che piace)
- La conchiglia da pretesto/gioco viene prima privata del proprio scopo e non rispettata, quindi Piggy la rivendica come propria e se ne impossessa arrogandosi quindi un diritto consequenziale.
- Piggy pur essendo uno sfigatello si avvoca (forse in virtù di ciò e della sua moderata attinenza alle leggi della società ordinaria?) un ruolo di superiorità (ve l'avevo detto io..., volevate il fuoco e l'avete vedi incendio). Piggy ricorda al capo che oltre a onori ha anche oneri.
- L'ordine assoluto crea tristezza ma se mantenuto colla forza è produttivo; alla lunga tende a cedere (vedi divisione contralti tenori per il fuoco)
- La passione per la politica è falsa e legata ai grandi momenti assemblee/elezioni, ma nella pratica non c'è la volontà di coordinare alla libertà la responsabilizzazione. Finché c'è qualcuno che lavora per te, perché lavorare?
- "Tu sei il capo" ora i problemi li risolvi tu.
- Nell'uomo vedi Simon c'è la volontà di essere come dei padri per gli altri, di prendersene cura, parte per altruismo, parte per autosoddisfazione e per sentirsi grandi
- Simbiosi e coordinamento tra ritmi naturali ed umani (anche se rimane influenza culturale tipo orari pasti)
- Divisione tra i grandi e i piccoli, ma questa grandezza quanto è relativa, quanto è relativa la grandezza degli uomini rispetto a ciò che li circonda? (i piccoli non si curano del perché, non partecipano alle altrui emozioni, seguono il fluire delle cose con indifferenza sia quando non li tocca, sia quando li riguarda, obbediscono alle autorità poiché ne subiscono il fascino) A causa del funzionamento relativo della società, a loro volta i piccoli hanno la tendenza a riconoscere dei capi nei loro pari (in alcuni di essi).
- Il fascino della distruzione anche come mezzo di imposizione sugli altri (castelli di sabbia); il controllo sull'altro per sentirsi grande "sentiva di esercitare un potere su delle cose vive, alle quali parlava, dava consigli e ordini", riferito ai granchietti della battigia (il cui spostamento era limitato e dai legnetti, e dai canaletti, e dai golfi formati dalle impronte lasciate sulla sabbia bagnata). --> illusione del dominio, cioè potere non reale ma solo immaginato da parte di colui che ha la pretesa di esercitarlo
- La necessità morale di scusarsi che non nasce per la presenza concreta di un'autorità, ma quasi per un bisogno; l'imbarazzo di scusarsi di fronte a chi è più debole nonostante questa spinta interiore.
- Il senso della vita "Roger l'aveva scampata bella, ma non ci pensò"
- "generazioni di palme", "sasso, avanzo di tempi lontanissimi" sono espressioni che alludono alla continua trasformazione ciclica della materia
- "Eppure c'era uno spazio attorno a Henry, forse cinque metri di diametro, dove non osava colpire: lì, invisibile ma forte, c'era il tabù della vecchia vita. Intorno al bambino accovacciato c'era la protezione dei genitori e della scuola, dei poliziotti e della legge. Il braccio di Roger era condizionato da un a civiltà che non sapeva nulla di lui ed era in rovina" (il rispetto della vita come insito nella cultura umana o come imposizione? Secondo l'autore questo rispetto è condizionato dall'esistenza di una civiltà, poiché per lui l'uomo non è animale politico e sociale; al contrario, se lo fosse, ci sarebbe.)
- "guardava stupefatto, non vedeva più se stesso, ma uno sconosciuto che gli faceva paura" "maschera che affascinava e spaventava" "dietro la quale Jack si nascondeva liberato dalla vergogna e dalla coscienza di sé" La maschera come simulacro del potere "a quella maschera non si poteva disobbedire" potrebbe significare: 1) abbandono dei pregiudizi sociali con i conseguenti rischi 2) il rango sociale conferisce poteri particolari e potenzialmente pericolosi poiché provocano acritica sottomissione
- L'orologio non è più una lotta dell'umano contro il perfetto (eternità, perfezione) ma un'esigenza pratica e una necessità di emancipazione
- Il cibo da passione diventa necessità e oggetto quasi di venerazione tribale "resi conto di esser stati più furbi della bestia, di averle imposto la loro volontà, di averle tolto la vita, bevendogliela quasi, a sorsate inebrianti" "avresti dovuto vedere il sangue!"
- La caccia causa lo spegnimento del fuoco "da una parte c'era il mondo brillante della caccia, della tattica, dei giochi feroci e pieni di destrezza; dall'altra il mondo del senso comune, con le sue aspirazioni e le sue delusioni"
- Il piagnucoloso consenso verso l'avversario da parte dei sottoposti genera una reazione violenta del "grande capo" nei confronti dell'avversario ritenuto più debole. "È stata una vigliaccata" e quindi deve chiedere scusa. Tuttavia questa modalità di scuse nasconde una strategia: se c'è la certezza del perdono da parte della società "parole facili" e ipocrite 1) si può fare, impuniti, ciò che si vuole 2) si fa la parte degli eroi e si va per forza dalla parte del giusto
- L'autorità del capo è rivendicata contro la società per produrre un effetto contro il singolo, tuttavia tutti risento degli effetti negativi.