Utente:Francesca Russo/sandbox/prima voce

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La Biblioteca Bruno Molajoli presso Castel Sant'Elmo, istituita nel 1993, raccoglie circa 70.000 titoli bibliografici di argomento storico-artistico.

Storia

La biblioteca nasce dalla fusione della Biblioteca d’Istituto della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli, che aveva sede presso il Museo nazionale di Capodimonte, con la Biblioteca del Museo Nazionale di San Martino. Il nucleo originario della collezione libraria proviene dal Palazzo Reale di Napoli dove era la sede della Soprintendenza ai Monumenti della Campania e la Soprintendenza alle Gallerie della Campania. Con l'inaugurazione del Museo di Capodimonte nel 1957 fu predisposto anche il traferimento della biblioteca, che avvenne nel 1961, e che consisteva di circa 4000 volumi

La biblioteca è intitolata a Bruno Molajoli, il soprintendente che aprì nel 1957 il Museo di Capodimonte, stabilento che in esso dovesse esserci la collezione di dipinti e oggetti proveniente dall'allora Museo Nazionale, oggi Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nonché la biblioteca.


Patrimonio

Il patrimonio dell'archivio di stato di Salerno è composto da fondi di provenienza statale, a partire dall'antico regime fino ai giorni nostri, e fondi di origine non statale. Tra i documenti dell'antico regime (fino al 1806) vi sono gli atti delle corti locali, della Regia Udienza Provinciale, del catasto e del catasto onciario. I documenti del periodo napoleonico e della restaurazione comprendono gli atti dell'Intendenza, delle magistrature giudiziarie, del catasto murattiano e i documenti demaniali. Del periodo post unitario fanno parte i documenti relativi alla prefettura ed alle sottoprefetture, all'ordinamento giudiziario, all'Intendenza della Finanza, al Genio Civile, al provveditorato agli studi ed al subeconomato dei benefici vacanti. I fondi di provenienza non statale comprendono protocolli notarili, archivi comunali, dell'amministrazione provinciale, delle corporazioni religiose, archivi privati e l'archivio del Collegio Medico che, a differenza della celebre scuola medica, si occupava di conferire i gradi accademici e di vigilare sui medici e i farmacisti.

La biblioteca dell'archivio conta, invece, un settore di fonti archivistiche, uno di storia, di storiografia, di archivistica, di biblioteconomia, un settore di pubblicazioni a carattere generale, un'importante collezione di periodici che annovera più di cento testate e alcune migliaia di opuscoli che costituiscono le miscellanee. Importanti sono alcuni fondi privati donati all'archivio, il fondo Paolo Emilio Birotti, il fondo Carrano, il fondo Silvestri.

I fondi bibliografici

Piazza d'armi di Castel Sant'Elmo, dove si trova la biblioteca.
Piazza d'armi di Castel Sant'Elmo, dove si trova la biblioteca.



Note


Voci correlate


Collegamenti esterni

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