Ferrovia Sassuolo-Reggio Emilia
La ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo è una linea ferroviaria di proprietà regionale che collega la città di Reggio nell'Emilia a Sassuolo, in provincia di Modena.
Reggio Emilia-Sassuolo | |
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Stati attraversati | ![]() |
Inizio | Reggio nell'Emilia |
Fine | Sassuolo |
Attivazione | 1883-1892 |
Gestore | FER |
Precedenti gestori | SAFRE (1891-1936) CCFR (1936-1975) ACT (1975-2009) |
Lunghezza | 23 km |
Scartamento | 1435 mm |
Ferrovie | |
Storia
Tratta | Inaugurazione[1] |
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Reggio Emilia–Ventoso | 16 ottobre 1883 |
Reggio Emilia–Veggia | 2 settembre 1891 |
Veggia–Sassuolo | 3 dicembre 1892 |
Il progetto definitivo della ferrovia Reggio Emilia-Ventoso venne approvato con Decreto Ministeriale del 14 dicembre 1881. Lo scartamento previsto fu quello ridotto da 950 mm. La ferrovia venne fatta terminare a Ventoso allo scopo di servire una fabbrica di calce.
Già dal 1879 la provincia aveva firmato un accordo per costruzione e la gestione della nuova linea con la ditta Anaclerio di Napoli. Quest'azienda divenne ben presto oggetto della critica di molti esponenti della politica e della stampa locale, a causa dei ritardi nei lavori e delle continue richieste di modifiche o di finanziamenti alla provincia. Inoltre, una commissione nominata dall'amministrazione provinciale segnalò che la Anaclerio, invece di costruire la strada ferrata su sede propria come previsto dall'accordo e dalla legge, l'aveva realizzata sulla strada Reggio-Scandiano.
Il 16 ottobre 1883 fu aperta al solo traffico passeggeri la linea fino a Ventoso. Il percorso prevedeva le fermate di Buco del Signore, Fogliano, Bosco, Scandiano e Ventoso. Il 1º novembre dello stesso anno fu aperta anche al traffico merci.
In seguito all'apertura del primo tratto della ferrovia Reggio Emilia-Guastalla, avvenuto nel 1886, si decise di introdurre lo scartamento ordinario anche per la tratta Reggio-Ventoso. Con il regio decreto 5 giugno 1890, n. 5597, fu quindi concessa la conversione di scartamento per il tratto fino a Scandiano, mentre il restante percorso fino a Ventoso, lungo 1 500 metri, rimase a scartamento ridotto. Il 6 settembre 1891, quest'ultimo tratto fu chiuso definitivamente e si dovette costruire una nuova stazione di Scandiano, progettata dall'architetto Galli di Brescia.
Il 7 settembre 1891 fu aperta al traffico la tratta Reggio Emilia-Veggia, mentre il 3 dicembre 1892 fu completato il tronco rimanente fino a Sassuolo.
Nel 1936, la gestione della linea passò al CCFR che, nel 1975, divenne ACT.
Il 1º gennaio 2009, l'esercizio venne affidato alla Ferrovie Emilia Romagna (FER).
Caratteristiche
La linea è una ferrovia a binario unico non elettrificato. Lo scartamento adottato è quello ordinario da 1435 mm.
Stazioni
La linea ferroviaria è dotata di dodici stazioni e fermate funzionanti. Alcune stazioni sono dotate di un magazzino merci con relativi binari di raccordo.
Le stazioni ferroviarie, al momento della loro progettazione, furono suddivise in stazioni e fermate.
Le prime si suddividevano a loro volta in primarie (Reggio Emilia, Scandiano e Sassuolo) e secondarie (Castellarano-Veggia).
Le fermate erano invece destinate a quelle località minori che si trovavano lungo la linea. Alcune fermate (Casalgrande, Bosco e Chiozza) vennero poi modificate rispettivamente in stazioni primarie e secondarie. Le fermate presentano un unico stile architettonico. L'edificio è a pianta rettangolare, a due livelli fuori terra e con tetto a due spioventi. Le aperture su entrambi i lati maggiori sono due, simmetriche per ogni fronte e livello.
Scali merci
Per servire il trasporto combinato tra treni e autoarticolati è attivo a Dinazzano uno scalo merci gestito dalla società Dinazzano Po.
Stazioni soppresse o dismesse
Percorso
Stazioni e fermate | ||||||
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linea FER per Guastalla | ||||||
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linee FER per Ciano d'Enza e RFI per Milano
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0 | Reggio Emilia (RFI) | |||||
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linea RFI per Bologna
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0,5 | Reggio Emilia Ospizio
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1 | Reggio Emilia C.C. 22
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5 | Reggio Emilia Due Maestà † 2015
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8 | Bosco
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11 | Pratissolo
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torrente Tresinaro
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12 | Scandiano
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14 | Chiozza
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16 | Casalgrande
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18 | Dinazzano
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20 | Villalunga
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21 | Veggia
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fiume Secchia
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23 | Sassuolo (reggiane)
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raccordo ACT-ATCM | ||||||
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Sassuolo (modenesi) | |||||
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linea FER per Modena |
Traffico
La ferrovia è interessata da un intenso traffico merci, con treni bloccati carichi di argilla provenienti dalla regione tedesca dell'Assia e destinati al polo della ceramica di Sassuolo. La relazione in questione inizia dalla stazione tedesca di Limburg, passando per Mannheim, Basilea, Domodossola, Reggio nell'Emilia fino a Dinazzano Scalo[2][3].
Il convoglio è in doppia trazione simmetrica, trainato da locomotive G2000 delle FER.
Note
- ^ Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007.
- ^ Fabrizio Acquaviva, I treni dell'argilla, in RF Rivista della ferrovia, vol. 8, autunno 2009, p. 40.
- ^ http://www.westerwaelder-bahnen.net/index.php?nav=1000123&lang=1 Sito in tedesco con foto dei treni di argilla lungo il percorso dalla Germania all'Italia.
Voci correlate
Altri progetti
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