Gaio Mazio
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Gaio Mazio Calvena, in latino Gaius Matius Calvena, noto per lo più semplicemente come Gaio Mazio[1], (... – fl. 1° secolo a.C.), è stato uno scrittore romano, noto per la sua amicizia con Giulio Cesare e Cicerone.
Biografia
Era membro della gens Matia, parteggiò per Giulio Cesare durante la guerra civile romana, e aiutò Cicerone nei suoi rapporti con Cesare nel 49 e 48 a.C. Dopo l'assassinio di Cesare, Mazio, un fervido cesariano, si preoccupo dei gravi pericolo potentiali, che potevano comprendere ribellioni nelle Gallie o rivolte delle legioni di Cesare. Quando Ottaviano giunse a Roma, Mazio divenne uno dei suoi sostenitori. Mazio e Ottaviano organizzarono nel 44 a.C. il giochi per onorare il dittatore assassinato. Una corrispondenza epistolare tra Cicerone e Mazio avvenuta più tardi nel 44 fa parte delle lettere di Cicerone (ad familiares, XI .27 segg.).
Un Gaio Mazio (PW 2) è nominato come amico e collaboratore di Cesare Augusto. Era appartenente all'ordine equestre, e scrisse tre volumi di gastronomia. Apicio gli accredita un "macinato alla Mazio" (minutal Matianum) [2]; Plinio il vecchio afferma che aveva inventato un tipo di potatura degli arbusti. Non è chiaro se si tratti della stessa persona o di una successiva generazione. Plinio sostiene anche che il malus matianus, un tipo di mela, prende nome da lui[3].
Note
- ^ PW 1
- ^ De re coquinaria Liber IV - Pandecter
- ^ N.H. XV, 14-15
Bibliografia
- Frank Frost Abbott, The Common People of Ancient Rome (Scribner's, 1911) online at [1]
- (EN) William Smith (a cura di), Calvena, C. Matius, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, I, 1870.