Caccia al coniglio (film 1940)

Film d'animazione del 1940 diretto da Tex Avery

Conigli e carote (A Wild Hare) è un film del 1940 diretto da Tex Avery. È un cortometraggio d'animazione della serie Merrie Melodies, prodotto dalla Leon Schlesinger Productions e uscito negli Stati Uniti il 27 luglio 1940, distribuito dalla Warner Bros. Conigli e carote è considerato da molti storici del cinema la prima apparizione di Bugs Bunny.[1][2] Il titolo originale è un gioco di parole sull'espressione "wild hair" ("capelli selvaggi"), e fu il primo di una lunga serie di giochi di parole tra "hare" ("lepre") e "hair" ("capelli") che sarebbero apparsi nei titoli dei corti successivi del personaggio. Il gioco di parole è sviluppato mediante una parte della canzone "I'm Just Wild About Harry" riprodotta nella colonna sonora dei titoli di testa.

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Paese di produzioneUSA
Durata8 min
Genereanimazione
RegiaTex Avery
SceneggiaturaRich Hogan
ProduttoreLeon Schlesinger
MontaggioTreg Brown
MusicheCarl W. Stalling
AnimatoriVirgil Ross, Charles McKimson, Robert McKimson, Rod Scribner
SfondiJohn Didrik Johnsen

Il film fu candidato per l'Oscar al miglior cortometraggio d'animazione.[3] Un altro candidato era Un gatto messo alla porta (il primo corto della serie Tom & Jerry), diretto da William Hanna e Joseph Barbera e prodotto da Rudolf Ising. Entrambi i candidati persero a favore di La via lattea, un'altra produzione MGM di Ising.

L'11 aprile 1941 il corto fu la base di uno sketch tra i doppiatori Mel Blanc e Arthur Q. Bryan nel programma radiofonico The Al Pearce Show, seguito da un'intervista preparata a Leon Schlesinger. Benché non esistano registrazioni della puntata, la sceneggiatura è reperibile online.[4] Dopo essere stato rieditato il 17 giugno 1944 con l'insegna "Blue Ribbon", Conigli e carote fu incluso integralmente (nella versione Blue Ribbon) in due documentari: Bugs Bunny Superstar (1975) e What's Up, Doc? A Salute to Bugs Bunny (1990).

Trama

Taddeo, dopo aver seguito le impronte di Bugs Bunny, arriva alla sua tana e usa una carota come esca, che Bugs riesce a prendere senza che Taddeo possa catturarlo. Così il cacciatore infila il fucile nella tana, per poi ritrovarsi la canna annodata come un pretzel. Si mette quindi a scavare nel buco, mentre Bugs emerge da un'altra uscita e gli chiede cosa stia facendo. Taddeo gli dice che sta cercando di catturare un coniglio, così Bugs gli fa capire di essere lui il coniglio in questione. Dopo avergli giocato alcuni tiri mancini sfuggendo alle sue trappole, Bugs si offre di dare a Taddeo l'opportunità di sparargli. Quando l'uomo lo fa, Bugs finge un'elaborata scena di morte, facendo addirittura piangere Taddeo. Mentre il cacciatore si sta disperando, Bugs gli dà un calcio nel sedere, gli infila un sigaro in bocca e se ne va facendo un balletto. Infine il frustrato Taddeo, spinto alla follia dalle buffonate del coniglio, si allontana piangendo. Bugs, stupito dal comportamento dell'uomo, comincia a suonare la sua carota come un piffero, eseguendo il brano "The Girl I Left Behind Me", e marcia con una gamba rigida verso la sua tana come il pifferaio nel dipinto The Spirit of '76 di Archibald Willard.

Produzione

 
Bugs e Taddeo in una scena del corto

Vari registi della Leon Schlesinger Productions, a partire dal 1938, avevano diretto dei cartoni animati incentrati su un cacciatore che insegue un coniglio, con diversi approcci ai personaggi sia del coniglio che del cacciatore.[5] Conigli e carote è però noto per essere il primo in cui appare il vero Bugs Bunny, così come per aver stabilito il classico aspetto del cacciatore Taddeo.[2] Anche se gli animatori avrebbero continuato a sperimentare con il design di Taddeo per qualche altro anno, il suo look qui fu la base per il suo design finalizzato. Il design e il carattere di Bugs Bunny continueranno ad essere affinati negli anni successivi, ma l'aspetto generale, la voce e la personalità del personaggio vennero stabilite in questo cartone animato. L'animatore Virgil Ross raccontò della creazione del nome e della personalità del personaggio in un'intervista pubblicata nel n. 19 del 1989 della rivista Animato!.[6] Bugs non viene nominato in questo film, ma sarebbe stato chiamato così per la prima volta nel suo corto successivo, La lepre domestica, diretto da Chuck Jones. Le prime frasi di entrambi i personaggi - "Dovete fare molto silenzio, sono a caccia di conigli" per Taddeo, e "Che succede, amico?" per Bugs Bunny - sarebbero diventate dei tormentoni attraverso tutti i loro film successivi.

Il noncurante atteggiamento mastica-carota di Bugs, come spiegato molti anni dopo da Chuck Jones, Friz Freleng e Bob Clampett, viene dal film Accadde una notte, da una scena in cui il personaggio di Clark Gable è appoggiato contro un muro e mangia le carote più rapidamente di quanto possa inghiottirle (come Bugs avrebbe poi fatto spesso), dando istruzioni con la bocca piena al personaggio di Claudette Colbert, durante la sequenza di autostop. Questa scena era così famosa all'epoca che la maggior parte delle persone capirono immediatamente la connessione.[7]

La frase "Che succede, amico?" venne aggiunta dal regista Tex Avery per questo film. Avery spiegò più tardi che era un'espressione comune in Texas, da dove veniva, e lui non aveva una grande opinione della frase. Ma quando questo corto venne proiettato nei cinema, la scena di Bugs che mastica tranquillamente una carota, seguita dal disinvolto "Che succede, amico?", andò contro ogni aspettativa del pubblico anni quaranta di come un coniglio potrebbe reagire a un cacciatore, e causò un completo pandemonio nel pubblico, che andò in delirio. A causa della reazione travolgente, dopo ciò Bugs mangia una carota e pronuncia qualche versione della frase in quasi tutti i suoi cartoni animati, a volte del tutto fuori contesto rispetto a questo uso originale.[8]

Riedizione Blue Ribbon del 1944

Il 17 giugno 1944 la Warner Bros. rieditò questo cartone animato come una Blue Ribbon Merrie Melody. Vennero rieditati anche molti altri cartoni animati.

Cambiamenti nella Blue Ribbon

  • Il titolo originale venne cambiato in The Wild Hare.
  • Nella versione originale, quando Bugs chiede a Taddeo "Indovina chi è?", la seconda risposta di Taddeo è Carole Lombard. Nella riedizione, distribuita dopo la morte della Lombard in un incidente aereo, "Carole Lombard" venne ridoppiata con "Barbara Stanwyck".
  • Per una frazione di secondo si può vedere che il copyright della schermata iniziale cambia da MCMXLIV (l'anno della Red Ribbon) a MCMXL (l'anno della versione originale) con un grosso contorno nero (così da non far vedere la scritta precedente).

Questo e Coniglio in umido furono gli unici cartoni animati di Bugs Bunny finiti nel pacchetto a.a.p. ad essere rieditati come Blue Ribbons. Questo perché la WB iniziò a far pagare di più i cinema per mostrare cartoni animati di Bugs Bunny (escluse le ristampe) rispetto ad altri cartoni animati WB. Di conseguenza, sarebbe passato più di un decennio prima che un altro cartone animato di Bugs Bunny venisse rieditato - a quel punto, nelle ristampe rimanevano i titoli originali.

Edizioni home video

DVD

Il cortometraggio è incluso nel cofanetto DVD Warner Bros. Home Entertainment: Collezione Oscar d'animazione e in Looney Tunes: Collezione Bugs Bunny.

Note

  1. ^ (EN) Michael Barrier, Hollywood Cartoons: American Animation in Its Golden Age, New York, Oxford University Press, 1999, ISBN 0195167295. URL consultato il 3 aprile 2015.
  2. ^ a b (EN) Joe Adamson, Bugs Bunny: Fifty Years and Only One Grey Hare, New York, Henry Holt and Company, 1990, ISBN 0805011900.
  3. ^ (EN) THE 12TH ACADEMY AWARDS - 1941, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 3 aprile 2015.
  4. ^ (EN) Sceneggiatura della puntata (PDF), su ottr.org, Old Time Radio Researchers Group, 16 maggio 1941. URL consultato il 3 aprile 2015.
  5. ^ Blanc, Mel; Bashe, Philip (1988). That's Not All, Folks!. Warner Books. ISBN 0-446-39089-5 (Softcover), ISBN 0-446-51244-3 (Hardcover)
  6. ^ "Termite Terrace Tenancy: Virgil Ross remembers".
  7. ^ It Happened One Night film review by Tim Dirks, Filmsite.org.
  8. ^ Adamson, Joe (1975). Tex Avery: King of Cartoons, New York: De Capo Press. OCLC 59807115

Voci correlate

Collegamenti esterni