Konstantin Veličkov

scrittore bulgaro
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Konstantin Velichkov (Pazardzhik, 1855 - Grenoble, Francia, 3 novembre 1907), scrittore bulgaro.

Studia nel Liceo di Costantinopoli (1874). Insegna lingua bulgara e francese, storia e geografia a Pazardzhik (1874-1876), è presidente del chitalishte "Vyzraghdane" nella città natale. E' membro del comitato rivoluzionario a Pazardzhik . Insieme a Todor Kableshkov partecipa attivamente alla preparazione dell'Insurrezione di Aprile (1876). Viene arrestato e condannato a morte dai turchi. Rimane per diversi mesi in prigione; viene salvato dalla commissione europea, che sta indagando sulle violazioni di legge durante la represione dell'insurrezione. E' scrivano nell'Esarcato bulgaro (1876-1877). Dopo la guerra di liberazione Russo-turca ritorna a Pazardzhik . Viene eletto membro, e dopo, presidente del Consiglio provinciale amministrativo a Pazardzhik (1878) e rappresentante popolare nel Consiglio regionale (1879-1885); è direttore dell'istruzione pubblica (1884-1885) in Rumelia Orientale. Studia giurisprudenza in Francia (ottobre 1880 - agosto 1881). E' deputato nel IV Parlamento (maggio 1886). Durante il regime di Stefan Stambolov emigra a Firenze, Italia (1887-1889), dove studia pittura; è professore di lingua francese nel ginnasio bulgaro di Odrin (odierna Edirne) (1890-1891) e Istanbul (1891-1892) . Ritorna in Bulgaria all'inizio di giugno 1894. Viene eletto presidente della direzione del Partito Popolare e deputato nel VIII parlamento. Ricopre le cariche di ministro dell'edilizia pubblicha e delle comunicazioni (1894), della pubblica istruzione (1894-1897), del commercio e dell'agricoltura (1897-1898). Nel 1898 passa al Partito Progressista Liberale. E' rappresentante diplomatico a Belgrado (1902-1904). Per decisione di R. Petrov viene richiamato dalla carica prima del tempo e mandato in pensione. Deluso dalla realtà politica e sociale e con la salute peggiorata, K. Velichkov emigra di nuovo. Muore a Grenoble; dopo due anni i suoi resti vengono riportati a Sofia. E' membro effettivo dell'Accademia delle Scienze bulgara (1884).

L'attività pubblica di Konstantin Velichkov dall'inizio è legata alla cultura ed alla letteratura. Ancora diciassettenne, traduce insieme a G. Nicolov l'opera di Victor Hugo "Lucrezia Borgia". Traduce anche il dramma di Aleksandr Pushkin "La sirenetta". Il dramma di K. Velichkov "Nevianka e Svetoslav" viene portata in scena nel 1872; pubblica la sua prima poesia nel 1874 nella rivista "Chitalishte". Dopo la fine del liceo Velichkov fa conferenze nella città natale, organizza rappresentazioni teatrali, in cui partecipa come attore. Velichkov è uno degli organizzatori e sostenitori dell'Associazione della ginnastica fisica, è eletto membro del loro Comitato superiore con sede a Plovdiv(1879). Nello stesso periodo diventa capo redattore del giornale "Naroden glas" (La voce popolare). A Plovdiv Velichkov si dedica ad attività letteraria frenetica: scrive drammi, novelle e racconti, articoli, poesie ed altro. Per sua iniziativa insieme ad Ivan Vazov redigono "L'antologia bulgara" (1884), che per la prima volta fa conoscere ai lettori i capolavori della letteratura europea; gran parte delle traduzioni e opera di Velichkov. Partecipa insieme a Vazov nella redazione (1881-1884) della rivista "Nauka" (Scienza); dopo che questa rivista è soppressa i due fondano una delle prime pubblicazioni esclusivamente letterarie in Bulgaria - la rivista "Zora" (L'alba) (1885). Quando Vazov diventa redattore della rivista "Dennizta" (La stella mattutina), Velichkov gli spedisce da Istanbul le prime otto poesie dalla raccolta "Lettera da Roma" e un articolo di critica letteraria su Ljuben Karavelov. Compone due antologie per le scuole elementari e le superiori, che escono nel 1890 a Solun (attuale Tessalonica). Prepara un corso di storia generale della letteratura, che viene stampato più tardi a Pazardzhik. Particolarmente fruttuoso è il periodo dall'estate 1891 fino alla metà del 1892, quando ritorna a Istanbul. Qui crea gran parte dei suoi "Carigradski soneti" (Sonetti da Costantinopoli) e poesie per bambini, finisce "Lettere da Roma", traduce il dramma di Shakespeare "Macbeth" e "La Divina Commedia" di Dante, comincia a scrivere le memorie "V tymnica" (In prigione). Lavora per le riviste letterarie "Misyl" , "Bulgarski pregled", "Lycha". Fonda la rivista "Uchenicheska beseda" (1900-1904), pubblica ed è redattore della rivista "Letopisi" (Cronache) (1899-1905). Su iniziativa di Konstantin Velichkov viene aperta la Scuola Statale d'arte a Sofia, istituisce il Consiglio supremo d'istruzione presso il Ministero della pubblica istruzione. Velichkov fonda (1896) la rivista "Uchilishten pregled", crea la legge per depositare due esemplari di tutti le opere pubblicate nella Biblioteca Nazionale di Sofia e Plovdiv. Velichkov è uno dei fondatori e presidente onorario dell'Associazione di arte e cultura; partecipa ad organizzazione di biblioteche scolastiche e sale di lettura ed altro. Conosce il francese, l'italiano e la lingua russa e fa tantissime traduzioni, spinto dalla nobile idea di allargare gli orizzonti del lettore bulgaro. Oltre alla "Divina Commedia" di Dante Alighieri, Velichkov traduce le opere di Sofocle, Teocrito, Orazio, Francesco Petrarca, Torquaro Tasso, Giosue Carducci, Lorenzo Stecchetti, William Shakespeare, Moliére, Heinrich Heine, Aleksandr Pushkin, Nikolaj Nekrasov, Jazikov ed altri. Come critico letterario scrive le biografie degli scrittori risorgimentali Georghi S. Rakovski, Vasil Drumev, Petko Slavejkov, Dobri Vojnikov, Grigor Pyrlichev, Ljuben Karavelov e Hristo Botev; scrive recensioni delle opere di Vazov, Pejo Javorov, Anton Strashimirov, Kiril Hristov, Elin Pelin, Canko Cyrkovski, Trifon Kunev ed altri. Velichkov dipinge. I suoi dipinti sono esposti nella Galleria Nazionale d'arte, Galleria d'arte di Sofia, Galleria d'arte a Plovdiv, Pazardzhik e nelle collezioni private.

Le opere di Kostantin Velichkov sono state prodotte nelle pause tra i suoi molteplici impegni politici. Tanti suoi libri sono stati pubblicati dopo la sua morte. Persona di erudizione europea, Velichkov è un entusiasta risorgimentale nell'attività di elevare il livello culturale della popolazione. I drammi che lui scrive e traduce ed a volte mette personalmente in scena, hanno lo scopo di elevare il livello del teatro bulgaro. La poesia di Velichkov esprime lirismo e toni nostalgici, dedicati alla patria. Questi motivi caratterizzano anche le sue poesie per i bambini. Arricchisce la lingua bulgara, soprattutto con le traduzioni. La stilistica del "V tymnicata" (In prigione) intreccia immagini realistiche dei fatti e un sentito lirismo. Velichkov è autore di tante opere a sfondo memorialistico. Le novelle e i racconti di Velichkov fanno parte della letteratura bulgara. Introducono nuovi momenti nella prosa bulgara. "Lettere da Roma" è un libro eccezionale non solo per i suoi tempi. Anche oggi ci fa stupire la grande erudizione culturale dell'autore.

Opere

  • Nevianka e Svetoslav, dramma, 1874
  • Vincenzo e Angelina, dramma, 1882
  • Storia generale della letteratura, 1891
  • Talasymyt, (Il vampiro) 1893
  • Detska gusla, 1894
  • Lettere da Roma, 1895
  • In prigione, 1899
  • Sonetti da Costantinopoli, 1899
  • Nel momento decisivo, 1901