Vincenzo Capecelatro
Vincenzo Capecelatro (Napoli, 1815 – Firenze, 1874) è stato un musicista e compositore italiano.
La madre, valente pianista, gli insegnò le prime nozioni musicali [1] Studiò composizione e nel 1834 scrisse i suoi primi lavori: una Messa ed alcune romanze[1].
Esordì a ventidue anni, nel 1837, presso l'Accademia Filarmonica di Napoli, con l'opera lirica La soffitta degli artisti, titolo che fa pensare alla Bohéme che Giacomo Puccini comporrà molti anni dopo (1896)[1]. Altre sue opere sono: Mortedo (1845), David Riccio (poesia di Andrea Maffei), Teatro alla Scala di Milano (1850) con Sofia Cruvelli: un sonoro fiasco, Gastone di Chanley (1854) [1], la romanza Il sogno (1864).
Un suo abbraccio a Giuseppe Verdi, nel 1848, durante la prima della Luisa Miller al San Carlo di Napoli, seguito dal crollo di una quinta, sembrò confermargli l'ingiusta fama di jettatore [2] [3].
Note
- ^ a b c d Fonte: C. Ambiveri, Operisti minori nell'Ottocento italiano, riferimenti in Collegamenti esterni.
- ^ Cronaca di un amore sofferto, articolo di Guido Barbieri, la Repubblica, 14 giugno 2009, Archivio.
- ^ Julian Budden, Le opere di Verdi, Torino, EDT, 1985, volume 1, p. 483, Google Libri
Collegamenti esterni
- Vincenzo Capecelatro in Operisti minori dell'Ottocento italiano, di Corrado Ambiveri, Gremese editore, 1998, pp 34-35. Google Libri. URL acceduto il 5 giugno 2014.
- Vincenzo Capecelatro in "Internet culturale - Cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane". URL acceduto il 5 giugno 2014.
- Vincenzo Capecelatro in "WorldCat Identities". URL acceduto il 5 giugno 2014.
- Lavori di Vincenzo Capecelatro nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale URL acceduto il 5 giugno 2014.