San Vincenzo (quartiere di Genova)

San Vincenzo era il sestiere esterno alle Cinqueentesche Mura Vecchie, ma interno alle seicentesche Mura Nuove.

Era pertanto inizialmente un sestiere di ingresso alla città storica. Prende il nome dalla chiesa di San Vincenzo.

Passava per esso la antica aurelia romana, sul tracciato dell'attuale via San Vincenzo.

Come quartiere semiesterno alla città antica, comprendeva un borgo, quello attorno a via San Vincenzo, una zona diorti (orti di Abrara, nella zona di via XX Settembre, e una parte a monte (San Vincenzo alto, esternamente all'Acquasola e sino alla zona dello Zerbino.


La progressiva urbanizzazione del sestiere

Ai due assi viari storici di via San Vincenzo e poco distente e quasi ad essa parallela della biforcazione delle vie della Consolazione e di Abrara, a seguito del piano dell'architetto Carlo Barabino, verso gli anni '40 dell'Ottocento si realizzarono le attuali via e piazza Colombo e Galata. Quindi il costruito si estese a monte, sempre a seguito del piano del Barabino del 1825, con i quartieri di via Assarotti e della circonvallazione a monte. Infine dopo il 1892 il tratto di via della Consolazione e di via Abrara venne totalmente modificato dalla realizzazione dell'attuale via XX Settembre.


Edifici monumentali:

  • Chiesa ddi N. S. della Consolazione
  • Resti della chiesa di Santo Spirito (via San Vincenzo)
  • Resti della chiesa di San Vincenzo trasformati dall'architetto G.B. Resasco nella palazzina degli Ufficiali (via San Vincenzo)