Digital PR

attività online di promozione di prodotti, servizi, progetti o eventi attraverso relazioni digitali
Versione del 11 mag 2015 alle 10:09 di Vituzzu (discussione | contributi) (Bibliografia: nel dubbio meglio rimuovere)

Le digital PR possono essere identificate come quella serie di attività on line volte a promuovere prodotti, servizi, progetti o eventi di un’azienda o di un'organizzazione attraverso relazioni digitali.

La possibilità che gli utenti hanno oggi di recensire e commentare ogni tipo di prodotto o servizio, rende necessaria una forma di relazione più diretta e reciproca e non più rivolta genericamente a tutti come in passato, per questo la P di PR sta per “People” (persone) e non per “Public” (pubblico).
Il pubblico di riferimento non è più solo il giornalista, ma tutti coloro che scrivono e commentano on line e che hanno la capacità di influenzare in qualche modo l’utenza: opinion leader, community manager, blogger, gestori di profili e utenti rilevanti dei social network.
L’obiettivo resta comunque quello di diffondere e far circolare notizie corrette e positive per il prodotto, servizio, progetto o evento che si vuole promuovere. Per dirla con Andy Sernovitz “Il marketing del passaparola consiste nel guadagnare raccomandazioni positive”.

Le aziende che usano le digital PR sono primariamente quelle che vendono i propri prodotti o servizi on line e quelle che si occupano di moda, tecnologie, spettacolo e divertimento, alimentazione e benessere.
Da qualche anno hanno fatto la comparsa in questo mondo anche le aziende farmaceutiche e quelle legate al mondo della salute. L'abitudine degli utenti, che in questo caso sono soprattutto pazienti, alla verifica o alla ricerca di informazioni riguardo alla propria salute on line, ha indotto gli studiosi di marketing farmaceutici a creare il termine "e-patient".

Gli strumenti

Gli strumenti attraverso i quali opera chi si occupa di digital PR sono:

Le attività

Le attività essenziali di chi fa digital PR sono primariamente:

  • L’aggiornamento costante e continuo riguardo alle piattaforme, alle comunità e ai canali in cui il target è presente e attivo
  • La stesura di contenuti che oggi devono anche rispettare alcune regole grammaticali e semantiche volute dai motori di ricerca
  • La gestione di profili social propri e dei propri clienti
  • Il coinvolgimento dei suoi contatti nel progetto
  • La creazione e l’alimentazione del passaparola (o più tecnicamente WOM Word of Mouth)
  • Il monitoraggio della rete e di quanto si dice on line riguardo a quel prodotto, servizio, progetto o evento
  • L’individuazione di alcuni indicatori per valutare il proprio lavoro