Chiesa di San Procolo (Bologna)

edificio religioso di Bologna
Versione del 14 mag 2015 alle 10:22 di Carlomartini86 (discussione | contributi) (aggiunta info sull'alboni, sepolto lì, con fonti.)

La chiesa di San Procolo, di origine antichissima, venne riedificata dai monaci benedettini cassinesi nel sec. XI ed ebbe volte gotiche a crociera fra il 1383 ed il 1407 per volontà dell'abate Giovanni di Michele.

Chiesa di San Procolo
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia Romagna
LocalitàBologna
Indirizzovia D'Azeglio 52 ‒ Bologna (BO)
Coordinate44°29′23.11″N 11°20′27.67″E
Religionecattolica
Arcidiocesi Bologna
Stile architettonicorinascimentale
Inizio costruzioneXI secolo circa
Sito webwww.chiesadisanprocolo.com

Fra il 1535 ed il 1557 l'architetto Antonio Morandi detto Terribilia costruì la quinta campata della chiesa, il coro ed il campanile e mascherò le volte a sesto acuto per farle sembrare a tutto sesto. Nel 1744 l'architetto Carlo Francesco Dotti diresse la trasformazione interna rifatta dopo il 1826, dopo la quasi trentennale chiusura della chiesa al culto dovuta alle soppressioni napoleoniche.

Al suo interno, nella navata di destra, si trova l'organo costruito da Baldassarre Malamini nel 1580 e con aggiunte ottocentesche di Verati.

Nella chiesa è sepolto il pittore bolognese Paolo Alboni[1][2].

Note

  1. ^ Luigi Crespi, Vite de' Pittori Bolognesi, non descritte nella "Felsina Pittrice", Bologna, Marco Pagliarini, 1769, pp. 274-275.
  2. ^ Ugo Galetti e Ettore Camesasca, Enciclopedia della pittura italiana, vol. 1, Garzanti, 1950, pp. 27-28.