A.C. Carpi
Il Carpi Football Club 1909, noto più semplicemente come Carpi, è una società calcistica italiana con sede nella città di Carpi, in provincia di Modena. Costituita nel 1909 e rifondata nel 2000,[2] attualmente milita in Serie B. Dalla stagione 2015-2016 militerà in Serie A.
Carpi FC 1909 Calcio ![]() | |
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Falconi, Chèrp, Biancorossi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Carpine |
Inno | "Forza Carpi" Paolo Belli - Valerio Carboni |
Dati societari | |
Città | Carpi |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1909 |
Rifondazione | 2000 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Sandro Cabassi (4 144[1] posti) |
Sito web | www.carpifc1909.it |
Palmarès | |
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Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie B 1 campionato di Seconda Divisione 1 campionato di Serie C 1 campionato di Lega Pro Seconda Divisione 3 campionati di Serie D |
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Si invita a seguire il modello di voce |
La squadra emiliana, gioca le partite casalinghe allo stadio Sandro Cabassi. I colori sociali sono il bianco ed il rosso, da cui il soprannome Biancorossi.[2] Al termine della stagione 2012-2013 ha conquistato la prima storica promozione in Serie B. Il 28 aprile 2015, i biancorossi ottengono la loro prima, storica, promozione in Serie A.
Nella sua storia, a livello nazionale, gli emiliani hanno conquistato un campionato di Seconda Divisione, uno di Serie B, uno di Serie C, uno di Lega Pro Seconda Divisione e tre di Serie D. A livello regionale, il Carpi vanta invece un torneo di Promozione, uno di Prima Divisione e due di Prima Categoria.[2]
Storia
Le origini
Il Club è stato fondato nell'estate del 1909 dallo studente Adolfo Fanconi come Jucunditas (dal latino = "felicità") iniziando poi le attività ufficiali il 19 ottobre dell'anno stesso, per cambiare denominazione in Associazione Calcio Carpi dopo la fine della Prima guerra mondiale[2]. La prima sede ufficiale fu il "Caffè degli Svizzeri", in Piazza Vittorio Emanuele (attuale Piazza Martiri) nello stabile che il padre di Adolfo Fanconi, Riccardo, vendette qualche anno dopo a Dorando Pietri, rientrato dall'America[2].
Dopo alcuni anni di attività a carattere occasionale, nel 1913-1914 lo Jucunditas partecipò al suo primo campionato ufficiale, quello emiliano-veneto di Promozione, piazzandosi alle spalle dell'Audax Modena. L'anno successivo vinse il girone e perse la finale contro il Verona. La guerra sospese i campionati fino al 1919, ma quando i campionati ripresero, la società emiliana, che nel frattempo aveva assunto la denominazione di A.C. Carpi, venne ammessa al campionato di Prima Categoria, la massima serie dell'epoca. A quell'epoca la Prima Categoria era strutturata in campionati regionali: le migliori due di ogni raggruppamento eliminatorio regionale si sarebbero qualificate alla fase nazionale che metteva in palio lo scudetto. A causa del dominio in campo regionale di società di alto valore quali Bologna e Modena, tuttavia, il Carpi non riuscì mai a superare la fase regionale, classificandosi 4º nel girone unico emiliano nel 1919-1920 e 5º e ultimo nel girone A emiliano nel 1920-1921. Proprio in virtù dell'ultimo posto nel 1920-1921, avrebbe dovuto retrocedere in Promozione, ma fu successivamente ripescato[2].
Gli anni venti
Nemmeno l'assenza delle 24 maggiori società italiane dal campionato FIGC 1921-1922 per protesta (cfr. Progetto Pozzo e Prima Divisione 1921-1922) portò giovamento alla società emiliana: nonostante l'assenza delle grandi regionali (Bologna, Modena e Mantova), che avevano deciso di disputare il campionato della C.C.I., il Carpi non riuscì a qualificarsi al girone finale emiliano, chiudendo al secondo posto nel girone B a pari merito con la SPAL e dietro alla Virtus Bologna, ma perdendo il conseguente spareggio qualificazione con la SPAL (a Bologna, 15 gennaio 1922: Spal-Carpi 3-1). Nel frattempo il Carpi partecipò alla prima edizione della Coppa Italia ma fu eliminato al secondo turno. Il Compromesso Colombo, che portò alla riunificazione dei campionati (nel 1921-22 si disputarono infatti due campionati: quello FIGC e quello CCI), sancì la riduzione della Prima Divisione Nord a sole 36 squadre e la retrocessione a tavolino di diverse società, tra cui proprio il Carpi, nel nuovo campionato cadetto di Seconda Divisione.
Retrocesso, il Carpi disputò nella stagione 1922-1923 un ottimo campionato: vincendo il girone D della Seconda Divisione Nord, si qualificò ai gironi di semifinali: vincendo anche la semifinale B disputata contro Atalanta ed Edera Pola, perse la finale per il titolo contro la Biellese (0-1 e 1-1). Nonostante il secondo posto assoluto nel campionato cadetto, non venne tuttavia promosso in massima serie per il blocco delle promozioni resosi necessario per la riduzione dei ranghi della Prima Divisione da 36 a 24 squadre per l'Italia Settentrionale. Nelle stagioni successive la società non riuscì più a trovare lo slancio giusto per lottare per la promozione, ma riuscì a rimanere nel campionato cadetto (ribattezzato Prima Divisione nel 1926) fino al 1928. Nel 1926-1927 prese parte alla seconda edizione della Coppa Italia, qualificandosi agli ottavi di finale eliminando al secondo turno l'Oderzo, al terzo turno l'U.S. Milanese e ai sedicesimi la Carrarese. Gli ottavi di finale non vennero però mai disputati perché la competizione fu annullata per mancanza di date disponibili.
Nel 1928-1929 la FIGC decise di attuare la riforma del girone unico: il torneo di massima serie a due gironi, la Divisione Nazionale, si sarebbe scisso a partire dalla stagione 1929-1930 in due serie: la Divisione Nazionale Serie A (o semplicemente Serie A) e la Divisione Nazionale Serie B (o semplicemente Serie B). Il campionato nazionale di Prima Divisione venne dunque declassato a terzo livello della scala dei valori federali.
Gli anni trenta
Il Carpi disputò quindi diversi campionati di Prima Divisione, con piazzamenti incostanti: nel 1930-31 e nel 1933-34 arrivò addirittura la retrocessione sul campo in Seconda Divisione emiliana, anche se in entrambi i casi il Carpi fu successivamente riammesso in Prima Divisione per allargamento quadri. A partire dalla stagione 1935-1936 la FIGC decise di trasformare la Prima Divisione in Serie C (o per usare il nome completo Divisione Nazionale Serie C): solo le migliori sei di ogni girone di Prima Divisione 1934-1935 si sarebbero qualificate al nuovo campionato di Serie C, mentre le rimanenti sarebbero state declassate nel nuovo campionato di Prima Divisione Regionale: il Carpi non riuscì a salvarsi (ovvero a qualificarsi alla Serie C), retrocedendo in Prima Divisione emiliana.
Nella stagione 1935-1936 vinse tuttavia il campionato emiliano di Prima Divisione, venendo promosso in Serie C. Seguirono una serie di stagioni altalenanti nelle quali la squadra ottenne salvezze sofferte: nella stagione 1937-1938 arrivò addirittura la retrocessione in Prima Divisione sul campo, ma il Carpi fu successivamente ripescato. Nei medesimi anni il Carpi prese parte a diverse edizioni della Coppa Italia, non riuscendo però a superare i primi turni eliminatori.
Gli anni quaranta
I campionati migliori dell'anteguerra furono quello 1940-1941 e quello 1942-1943, entrambi conclusisi con il 5º posto nel proprio girone di Serie C. I campionati continuarono fino alla stagione 1942-1943, anno in cui la guerra costrinse la FIGC alla necessaria sospensione dell'attività ufficiale.
Il primo campionato del dopoguerra vide il Carpi ancora in Serie C: nel 1945-1946 la società emiliana vinse il girone I gestito della Lega Nazionale Alta Italia, ma fu escluso dalle finali per la promozione in Serie B causa indisciplina. Nei campionati successivi il Carpi attraversò un periodo di crisi di risultati e a ciò si aggiunse la decisione della FIGC di ridurre la Serie C da 18 a 3 gironi (poi ampliati a 4) a partire dalla stagione 1948-49: ciò avrebbe significato che tra le partecipanti alla Serie C 1947-1948 solo le vincenti dei gironi si sarebbero salvate, quelle tra la 2ª e la 11ª posizione sarebbero state declassate nel neocostituito campionato interregionale di Promozione, mentre le peggio piazzate ancora sarebbero state retrocesse in Prima Divisione Regionale. Nel 1947-1948 il Carpi non fu mai in lotta né per confermarsi in Serie C, né tantomeno limitare i danni venendo ammessa alla Promozione: con un disastroso 16º posto nel girone A della Serie C, venne retrocesso direttamente in Prima Divisione emiliana.
Nei due campionati successivi il Carpi disputò il campionato di Prima Divisione emiliana, centrando la promozione in Promozione al termine della stagione 1949-1950.
Gli anni cinquanta
Nei due campionati successivi ottenne due terzi posti consecutivi nel girone G di Promozione, lottando per la promozione in Serie C nel primo caso e riuscendo invece a qualificarsi al nuovo campionato di IV Serie nel secondo caso. Dopo tre stagioni in cui il Carpi chiuse a metà classifica in IV Serie, al termine della stagione 1955-56 arrivò la retrocessione in Promozione emiliana, ma il Carpi venne poi ripescato in luogo di un club di Marano Vicentino. Tre anni dopo (1958-1959), tuttavia, il Carpi retrocedette di nuovo in Prima Categoria emiliana e questa volta non intervenne un ripescaggio a salvare il club dalla retrocessione. In Prima Categoria emiliana il Carpi rimase per tre stagioni, per poi tornare in Serie D al termine della stagione 1961-1962. Dopo un campionato di ambientamento (7º posto nel girone C della Serie D), nel 1963-1964 arrivò la promozione in Serie C, grazie alla vittoria del girone C della Serie D dopo vittoria nello spareggio promozione col Bolzano.
Dagli anni sessanta agli anni ottanta
Tra il 1964 e il 1966 disputò il campionato di Serie C, salvo poi ritornare in Serie D. Per avere un ritorno nella terza serie nazionale si dovrà attendere il 1974-1975, ma il ventesimo posto finale coinciderà con una nuova retrocessione in D.
Le stagioni che vanno dall'1982-1983 all'1986-1987 vide il Carpi, militante in Serie D, sfiorare la promozione in serie C, uscendo sempre beffata da squadre come Sassuolo, Orceana, Suzzara e Sarzanese.
Nella stagione 1986-1987 c'è la fusione con l'Athletic Carpi, un'altra squadra cittadina, in quel momento in Promozione. La stagione 1987-1988 vide il Carpi, allenato da mister Cresci, arrivare secondo in classifica dietro il Cecina, ma venne ripescata in serie C2 per meriti sportivi e solidità economica della società. La squadra fu affidata ad Ugo Tomeazzi e nella stagione 1988-1989 riuscì (anche grazie alla striscia di risultati utili consecutivi, 21) ad arrivare seconda dietro il Chievo Verona e ad essere promossa in Serie C1.
Gli anni novanta
Dal 1989 al 1999 il Carpi disputa il campionato di Serie C1. Dal 1989-1990 al 1991-1992 la squadra è allenata da Tomeazzi che la porta a tre salvezze (un ottavo, un tredicesimo e un nono posto). Nel 1992-1993 arriva sulla panchina biancorossa Ciaschini ma, dopo un buona partenza, la squadra retrocede. Nell'estate del 1993 però viene ripescata e inizia un nuovo ciclo con Gianni De Biasi in panchina che vedrà il Carpi arrivare a metà classifica per tre anni di fila e mettere in mostra giocatori come Emanuele Cancellato e Luigi Beghetto.
Nel 1996-1997 arriva sulla panchina del Carpi Luigi De Canio. Questa stagione si rivelerà la migliore stagione dei biancorossi: guidati da Marco Materazzi, autore di 7 gol nel girone d'andata, la squadra si trova prima in classifica ma il recupero del Treviso e la vendita da parte della società di due giocatori essenziali come Matteo Pivotto e lo stesso Marco Materazzi, porteranno ad un inevitabile calo. Alla fine della stagione regolamentare, grazie anche ai 13 gol di Cristiano Masitto, si classificò al terzo posto con conseguente possibilità di disputare i play-off. Dopo aver eliminato il Saronno nella doppia semifinale, gli emiliani si trovarono di fronte il Monza forti del migliore piazzamento in campionato e quindi con la possibilità di essere promossi in serie B anche in caso di pareggio alla fine dei tempi regolamentari. La finale fu giocata sul campo neutro di Ferrara e, nonostante la spinta di 5 000 tifosi carpigiani al seguito, vide la vittoria del Monza (nelle cui file militavano Antonino Asta, Christian Abbiati e Omar Milanetto) per 3-2.
Gli anni successivi videro un disimpegno economico da parte della società. Nel 1997-1998 la squadra, guidata da Walter De Vecchi arrivò a metà classifica ma nella stagione 1998-1999 e in quella successiva, 1999-2000, la squadra si classificò ultima, dapprima in C1 e poi in C2.
Gli anni duemila
Nel 2000, dopo un'annata in Serie C2 culminata con la retrocessione nei Dilettanti, l'Associazione Calcio Carpi fallisce. Nasce così il Calcio Carpi, che verrà iscritto al campionato di Eccellenza. La prima stagione vide il Carpi giocare nel girone romagnolo e concludere la stagione al decimo posto.
La stagione successiva, 2001-2002, si svolgerà in pieno travaglio societario. La squadra disputa un campionato di vertice, ma la società rischia un nuovo fallimento in corso d'anno. Sarà un imprenditore della vicina Mirandola, Franco Cavicchioli, a rilevare l'attività sportiva del Carpi Calcio (assorbita dal nascente Carpi Fc 1909) ad inizio 2002 e a permettere così ai ragazzi guidati da Raffaello Papone di centrare il secondo posto nel girone emiliano dell'Eccellenza e, grazie alle vittorie negli spareggi nazionali contro Massalombarda e Sacilese, di tornare in Serie D.
Da allora la nuova società, con Fausto Salami alla presidenza, milita in Serie D, disputando sempre campionati in cui arriva a metà classifica. Nell'estate del 2009, l'intera compagine proprietaria della seconda squadra cittadina, la Dorando Pietri (già Kennedy, neopromossa in Serie D), entra nel Carpi Fc 1909. Come negli anni Ottanta, la fusione inaugura subito un nuovo ciclo vincente. Al termine del campionato successivo, 2009-2010, i carpigiani, sotto la guida di Giancarlo D'Astoli, giungono secondi nel girone D alle spalle del Pisa e maturano il diritto a disputare i play-off. L'avventura termina rocambolescamente a Pianura, dove i locali ribaltano il 5-0 dell'andata con un incredibile 8-2. Il risultato sportivo consente comunque, il 4 agosto 2010, il ripescaggio Lega Pro Seconda Divisione (la ex-C2). Il Carpi torna così a calcare i campi professionistici dopo dieci anni di assenza.
Gli anni duemiladieci
La stagione 2010-2011 in Seconda Divisione si conclude con la vittoria del proprio girone e la promozione in Prima Divisione, dopo essere rimasti in testa alla classifica per 29 giornate su 30 e aver resistito alla tentata rimonta della Carrarese fino all'ultima giornata. Il Carpi arriva inoltre secondo in Coppa Italia Lega Pro perdendo entrambe le finali contro la Juve Stabia (a fine stagione promossa in Serie B dopo aver vinto i play-off di Prima Divisione), dopo aver vinto in semifinale sul campo della Nocerina, che al termine della stagione vincerà il campionato di Prima Divisione, ottenendo la promozione in Serie B.
A fine stagione, insieme a Tritium e Latina, vincitrici rispettivamente del girone A e del girone C, il Carpi ha preso parte alla Supercoppa di Lega Pro di Seconda Divisione, come vincitrice del girone B. La prima sfida, tra Latina e Tritium, terminò col punteggio di 0-1. La seconda sfida vide impegnati allo Stadio Giglio di Reggio Emilia Carpi e Latina; il Carpi si impose per 1-0. Il 28 maggio la sfida decisiva tra Tritium e Carpi, disputata a Trezzo sull'Adda, si concluse a reti inviolate. La Supercoppa fu vinta dalla Tritium grazie alla differenza reti in gare esterne.
Nella stagione 2011-2012 il Carpi torna a giocare in terza serie, adesso Prima Divisione, dopo dodici anni dall'ultima presenza. A causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio Sandro Cabassi, i biancorossi devono giocare tutta la regular season allo stadio Giglio di Reggio Emilia. Il Carpi inizia il campionato vincendo le prime tre partite (compreso lo 0-3 a tavolino contro il Viareggio) e si ritrova in testa alla classifica. Ma dopo un pareggio e tre sconfitte consecutive che fanno perdere il primato al Carpi il tecnico Massimiliano Maddaloni viene esonerato. Al suo posto arriva Egidio Notaristefano che conduce il Carpi al terzo posto finale qualificandosi così per i play-off. Superato il Sorrento in semifinale (vittoria 1-0 in trasferta e sconfitta 0-1 in casa), il Carpi incontrerà in finale la Pro Vercelli. Lo 0-0 esterno dell'andata sembra favorire il Carpi, ma al ritorno i biancorossi perdono a sorpresa 3-1 al Braglia di Modena e vedono infrangere il sogno della Serie B.
La stagione 2012-2013 viene disputata davanti al pubblico del Cabassi, restaurato e messo a norma per la categoria. Dopo la delusione dell'annata precedente, la panchina viene affidata alla coppia Tacchini-Cioffi e sorprendentemente il Carpi è primo alla fine del girone d'andata. Ma un solo punto nelle prime sei partite del girone di ritorno fa uscire i biancorossi addirittura dalla zona play-off. La coppia Tacchini-Cioffi viene così esonerata e al loro posto arriva l'esperto Fabio Brini che ridà identità e gioco al Carpi, che chiude il campionato al terzo posto qualificandosi per il secondo anno consecutivo ai play-off. In semifinale gli emiliani eliminano il Südtirol, vincendo 2-1 in trasferta e pareggiando 2-2 in casa. La finale è contro il favoritissimo Lecce. La gara di andata è vinta 1-0 dal Carpi grazie al gol di Mehdi Kabine, mentre nella sfida di ritorno in Puglia il Lecce si porta in vantaggio ma è raggiunto dal pareggio dello stesso Kabine al 74’ minuto, risultato che promuove i biancorossi emiliani in Serie B.[3]
La stagione 2013-2014 verrà ricordata come la prima storica in Serie B. Stefano Vecchi, precedentemente al Südtirol, succede a Fabio Brini sulla panchina. Il mercato riserva tante sorprese: partono Perini e Arma, due pilastri della promozione, mentre Kabine resta svincolato. In entrata arrivano giocatori di esperienza quali Emanuele Pesoli, Filippo Porcari e Alessandro Sgrigna e tante giovani promesse come Simone Romagnoli, Lorenzo Lollo, Jerry Mbakogu, Roberto Inglese e Luca Bertoni, oltre al gradito ritorno di Ledian Memushaj dopo una stagione tra le file del Lecce. La stagione inizia con la trasferta di Terni e la sconfitta per 1-0 con rete di Antenucci su rigore. Alla seconda giornata il Carpi è costretto a giocare allo Stadio Braglia per via del mancato completamento dei lavori al Cabassi. La gara viene sospesa dopo 27 minuti, sul punteggio di 0-0, per un guasto all'illuminazione dello stadio. La prima vittoria stagionale arriva alla terza giornata contro lo Spezia per 2-0 con reti di Concas e Inglese. Alla quarta giornata si disputa la prima partita ufficiale al Cabassi contro l'Empoli persa 0-2. Il 17 novembre 2013 si disputa il derby tanto atteso tra Modena e Carpi, vinta per 3-2 dai biancorossi con reti di Sgrigna, Romagnoli e Concas. Il Carpi chiude il girone d'andata all'ottavo posto con 30 punti e 9 vittorie in 20 gare disputate. Il mercato di gennaio si conclude col botto: partono Nocchi, Liviero, Kirilov, Della Rocca e Çani ed entrano Simone Colombi, Elia Legati, Raffaele Bianco, Acosty e Matteo Ardemagni. Il 17 marzo Vecchi viene esonerato, decisive le sconfitte contro Reggina e Cittadella e il pareggio contro il Padova e i soli 9 punti conquistati in altrettante gare. Il nuovo allenatore è Giuseppe Pillon che riportà tranquillità al gruppo raccogliendo, in 13 gare disputate, 5 vittorie, 5 pareggi e solo 3 sconfitte con una striscia positiva di 6 giornate. Le straordinarie vittorie contro il Trapani e la capolista Palermo, l'ottimo pareggio contro un Modena diretto ai playoff e le solide prestazioni contro Pescara, Varese e Juve Stabia, portano ad una tranquilla salvezza il Carpi che chiude la stagione al dodicesimo posto con 59 punti.
La stagione 2014-2015 vede quindi il Carpi di nuovo ai nastri di partenza del campionato di Serie B. Il debutto è a Livorno in una partita che si concluderà con il risultato di 1-1. Gli emiliani restano imbattuti nelle prime cinque giornate prima di venire sconfitti per 2-0 dalla Virtus Entella alla sesta giornata. Il campionato proseguirà con ottimi risultati e infatti la squadra biancorossa chiuderà il girone di andata in testa con 9 punti di vantaggio sul Bologna (eguagliato il record del Palermo della stagione precedente). La grande cavalcata proseguirà anche nel girone di ritorno e nel turno infrasettimanale del 28 aprile 2015, con il pareggio casalingo per 0-0 contro il Bari, il Carpi conquisterà con 4 giornate di anticipo la prima storica promozione in Serie A.
Cronistoria
Cronistoria del Carpi Football Club 1909 | |
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Colori e simboli
Colori
Fin dalla fondazione della società, i colori sociali sono stati il bianco e il rosso.[2] La prima divisa solitamente è bianca con inserti rossi, nella seconda invece, a colori invertiti, predomina il rosso.[2]
Simboli ufficiali
Stemma
L'attuale stemma della società è composto da uno scudo nel cui interno nella parte sinistra ci sono tre strisce rosse, mentre nella parte destra prende posto un carpine sradicato sormontato da un falco ad ali aperte; tale figura è presente anche nello stemma della città di Carpi,[5] ed è posto su sfondo bianco.[6] Nella parte alta dello scudo appare la dicitura, nera, CARPI FC 1909.[6]
Dal 1962 al 1970 è stato utilizzato uno scudo nel quale il carpine era collocato al centro ed inserito in un ovale, su sfondo bianco, ai cui lati comparivano due strisce rosse.[6] In cima all'ovale compariva la dicitura dorata A.C. CARPI, mentre al di sotto la data di fondazione, ovvero 1909.[6] Dal 1979 al 2000 è stato utilizzata una versione molto simile, eccezion fatta per delle lievi modifiche grafiche volte ad ammodernare lo stemma.[6]
Inno
L'inno del Carpi si intitolava Forza Carpi ed è opera dell'orchestra "Gli amici di Carpi".[7] Nell'aprile 2015, in occasione della prima promozione in Serie A, esce il nuovo inno ufficiale scritto da Paolo Belli (già interprete dell'inno della Juventus), accompagnato dal coro formato dagli stessi calciatori biancorossi.[8] L'inno è cantato dal cantautore Valerio Carboni.
Strutture
Stadio
Il primo campo da gioco sul quale il Carpi disputò le sue prime partite fu uno spiazzo situato fuori le mura di porta Mantova, utilizzato fino a quel momento come foro boario;[2] quivi il Carpi vi disputò soprattutto amichevoli con squadre dei paesi vicini.[2]
Nel 1928 venne inaugurato l'impianto che ancora oggi ospita i match casalinghi degli emiliani;[2] situato fuori porta Modena, il nuovo polisportivo venne allora dedicato all'ex allenatore Mario Papotti, per poi cambiar definitivamente nome nel dopoguerra in stadio Sandro Cabassi, in memoria del giovane partigiano aderente al Fronte della gioventù modenese morto nel 1944.[2] L'impianto subì le più importanti opere di restyling nella seconda metà degli anni trenta, in occasione della promozione in Serie C della squadra,[2] e nell'estate del 2011, con il salto in Lega Pro Prima Divisione.[9] Queste ultime ingenti opere di modifica, hanno obbligato il Carpi a "trasferirsi" momentaneamente allo stadio Giglio, moderno impianto della città di Reggio Emilia.[10]
Il Cabassi è stato riaperto il 27 maggio 2012 in occasione della semifinale di ritorno dei play off tra Carpi e Sorrento.[11]
Centro di allenamento
Società
Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.[12]
- CDA
- Claudio Caliumi - Presidente
- Stefano Bonacini - Amministratore delegato e socio di maggioranza
- Roberto Marani - Socio di maggioranza con delega al settore giovanile
- Area tecnica
- Cristiano Giuntoli - Direttore sportivo
- Aldo Preite - Responsabile area tecnica
- Roberto Canepa - Responsabile area tecnica settore giovanile
- Matteo Scala - Segretario generale e team manager
- Giuseppe Pompilio - Responsabile area scouting
- Giuseppe Valentino - Dirigente accompagnatore 1ª squadra
- Segreteria
- Area amministrativa
- Area marketing e comunicazione
- Simone Palmieri - Responsabile marketing
- Paolo Ferrari - Ufficio marketing
- Stefano Gozzi - Responsabile comunicazione
- Enrico Ronchetti - Ufficio stampa
- Davide Corradini - Responsabile web e social network
- Sicurezza e tifosi
Sponsor
- ?-2012 Macron
- 2012-oggi Sportika
Settore giovanile
Il Carpi dispone di un settore giovanile composto da formazioni che disputano i campionati Pulcini Regionali, Esordienti Provinciali e Regionali, Giovanissimi Regionali e Nazionali, Allievi Nazionali e Primavera.[13]
Allenatori e presidenti
Fonte:[2]
- 1919-1923 Karl Hort
- 1923-1924 Alfredo Scacchetti e Adolfo Fanconi
- 1924-1925 Giuseppe Forlivesi e Luca Mariani
- 1925-1926 Alfredo Scacchetti
- 1926-1927 Luca Mariani
- 1927-1928 Alfredo Scacchetti e Castone Setti
- 1928-1930 Alfredo Scacchetti e József Ging
- 1930-1931 Alberto Dotti
- 1931-1934 Guglielmo Reggiani
- 1934-1935 József Ging
- 1935-1936 Gino Vandelli
- 1936-1937 Antonio Moretti
- 1937-1938 Afro De Pietri
- 1938-1939 Antonio Moretti
- 1939-1940 Gastone Boni
- 1940-1941 Róbert Winkler
- 1941-1942 József Zilisy
- 1942-1943 Antonio Moretti
- 1943-1944 Arnaldo Sentimenti
- 1945-1947 Afro De Pietri
- 1947-1948 Afro De Pietri
- 1948-1951 Antonio Moretti
- 1951-1952 Alcide Ivan Violi
- 1952-1954 Antonio Moretti
- 1954-1955 Antonio Moretti
- 1955-1956 Guerrino Siligardi
- 1956-1957 Ruggero Salar
- 1957-1958 Astro Galli
- 1958-1959 Silvano Trevisani
- 1959-1960 Antonio Moretti
- 1960-1961 Angelo Barbi
- 1961-1962 Evaristo Malavasi
- 1962-1963 Evaristo Malavasi
- 1963-1965 Ivano Corghi
- 1965-1966 Gino Giaroli
- 1966-1969 Primo Sentimenti
- 1969-1970 Guido Roncarati
- 1970-1971 Tommaso De Pietri Tonelli
- 1971-1972 Ivano Corghi
- Oriello Lugli e Guerrino Siligardi
- 1972-1974 Guerrino Siligardi
- 1974-1975 Dino Binacchi
- Evaristo Malavasi
- Guerrino Siligardi
- 1975-1976 Giuliano Piovanelli
- 1976-1978 Giancarlo Ansaloni
- 1978-1979 Giovanni Brenna
- 1979-1980 Gianfranco Borsari
- 1980-1981 Giancarlo Tassi
- 1981-1983 Michele Benedetto
- 1983-1984 Mario Vivani
- 1984-1985 Alberto Novelli
- 1985-1986 Franco Panizza
- 1986-1987 Franco Panizza
- 1987-1988 Franco Cresci
- 1988-1992 Ugo Tomeazzi
- 1992-1993 Giorgio Ciaschini
- 1993-1996 Giovanni De Biasi
- 1996-1997 Luigi De Canio
- 1997-1998 Walter De Vecchi
- 1998-1999 Luigi Sacchetti
- 1999-2000 Francesco Paolo Specchia
- 2000-2001 Federico Rossi
- 2001-2002 Raffaello Papone
- 2002-2003 Raffaello Papone
- 2003-2004 Roberto Notari
- 2004-2005 Gianluca Presicci
- Eugenio Sgarbossa
- Alessandro Baiesi
- Francesco Cristiani
- 2005-2007 Roberto Notari
- 2007-2008 Roberto Notari
- 2008-2009 Enrico Zanasi
- 2009-2010 Francesco Cristiani
- 2010-2011 Stefano Sottili
- 2011-2012 Massimiliano Maddaloni
- 2012-2013 Gabriele Cioffi e Daniele Tacchini
- 2013-2014 Stefano Vecchi
- 2014-2015 Fabrizio Castori
- 1919-1922 Giuseppe Papotti e Teotimo Vellani
- 1922-1926 Giuseppe Papotti
- 1926-1931 Ugo Calzi
- 1931-1935 Arnaldo Salvaterra
- 1935-1937 Agostino Braghiroli e Enzo Mailli
- 1937-1938 Enrico Martini (Commissario)
- 1938-1942 Agostino Braghiroli e Enzo Mailli
- 1942-1943 Agostino Braghiroli
- 1943-1944 De Ferraris
- 1945-1946 Marino Cambi
- 1946-1947 Ercole Morselli
- 1947-1948 William Boschini
- 1948-1952 Mario Setti
- 1952-1955 Vittorio Paltrinieri
- 1955-1960 Solferino Vecchi
- 1960-1963 Remigio Baroni
- 1963-1974 Gian Pietro Bonaretti
- 1974-1980 Claudio Boni
- 1980-1981 Brenno Caffarri
- 1981-1984 Walter Righi
- 1984-1987 Enzo Mantovani
- 1987-1989 Graziano Rustichelli
- 1989-1994 Bruno Ronchi
- 1994-1998 Alfredo Saltini
- 1998-1999 Massimo Labia
- 1999-2000 Floriano Gallesi
- 2000-2001 Vincenzo Codeluppi
- 2001-2002 Salvatore Bagni
- 2002-2003 Franco Cavicchioli
- 2003-2009 Fausto Salami
- 2009-2011 Marcello Rossi
- 2011-2015 Claudio Caliumi
Calciatori
Capitani
- Fabio Caselli (2010-2011)[14]
- Gabriele Cioffi (2011-2012)[15]
- Emanuele Pesoli (2013-2014)[16]
- Filippo Porcari (2014-2015)[17]
Il Carpi e le Nazionali di calcio
- Italia
Nessun calciatore è stato convocato nella Nazionale italiana maggiore. Tuttavia, alcuni calciatori hanno esordito nella Rappresentativa Under-21: in ordine cronologico, Francesco Ripa, nel 1994[18] e Matteo Liviero, nel 2013;[19] inoltre proprio Matteo Liviero ha giocato anche nella Nazionale Under-20, esordendo sempre nel 2013.[19] Andrea Barbi nel 1992 è stato convocato nella Nazionale Under-18,[20] mentre Mario Pugliese nel 2015 nella Nazionale Under-19.[21]
- Altre nazionali
Gli unici calciatori stranieri ad aver giocato con le proprie nazionali durante il periodo di militanza nel Carpi sono stati gli albanesi Ledian Memushaj[22] ed Edgar Çani,[23] esordienti entrambi nel 2013.[24]
Palmarès
Competizioni nazionali
- Serie C: 1
- Serie D: 3
Competizioni regionali
- Promozione: 1
Altri piazzamenti
- terzo posto: 1996-1997
- secondo posto: 1988-1989
- secondo posto: 2001-2002
- secondo posto: 1935-1936
- terzo posto: 1924-1925
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1° | Prima Categoria | 3 | 1919-1920 | 1921-1922 | 4 |
Serie A | 1 | 2015-2016 | |||
2° | Seconda Divisione | 4 | 1922-1923 | 1925-1926 | 8 |
Prima Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | ||
Serie B | 2 | 2013-2014 | 2014-2015 | ||
3° | Prima Divisione | 7 | 1928-1929 | 1934-1935 | 32 |
Serie C | 13 | 1936-1937 | 1974-1975 | ||
Serie C1 | 10 | 1989-1990 | 1998-1999 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2011-2012 | 2012-2013 | ||
4° | Promozione | 2 | 1950-1951 | 1951-1952 | 26 |
IV Serie | 5 | 1952-1953 | 1958-1959 | ||
Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 13 | 1962-1963 | 1977-1978 | ||
Serie C2 | 3 | 1978-1979 | 1999-2000 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2010-2011 | |||
5° | Campionato Interregionale | 7 | 1981-1982 | 1987-1988 | 16 |
Serie D | 9 | 1980-1981 | 2009-2010 |
In 81 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale nella Lega Nord nel 1922:
- Campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
I | Promozione | 1 | 1914-1915 | 9 | |
Prima Divisione | 3 | 1935-1936 | 1949-1950 | ||
Prima Categoria | 3 | 1959-1960 | 1961-1962 | ||
Eccellenza | 2 | 2000-2001 | 2001-2002 |
In 12 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello regionale in Promozione nel 1914:
Statistiche di squadra
Statistiche individuali
- 329 Claudio Pressich
- 282 Aurelio Dotti
- 254 Giancarlo Magnani
- 243 Simone Teocoli
- 239 Giuseppe Pantaleoni
- 232 Carlo Forghieri
- 226 Luigi Silvestri
- 224 Vittorio Soliani
- 220 Archimede Pellizzola
- 217 Raffaello Papone
- 78 Gianfranco Poletto
- 78 Giorgio Vernizzi
- 76 Armando Onesti
- 57 Alberto Bonaretti
- 50 Enrico Gherardi
- 40 Marco Gibertini
- 36 Mauro Sberveglieri
- 34 Armando Aguzzoli
- 33 Ennio Bergonzini
- 33 Stefano Roncarati
Tifoseria
Storia
Gli Ultras a Carpi nascono alla fine degli anni 70 e precisamente nel 1979[25], in contemporanea con la partecipazione della squadra al campionato di serie C appena conquistato. I gruppi presenti dagli anni 70 ad oggi sono: i Panthers '79, gli Ultras Carpi '88, Orgasmo Biancorosso '89, Guidati Dal Lambrusco '89, Mucchio Selvaggio '89, i Mods '92, i Wild Dogs '92, il Collettivo Avariato '93, i Fighters '09, Irriducibili '83 , Casual Carpi 1.3.1.2.
Gemellaggi e rivalità
La rivalità più sentita dagli Ultras carpigiani è quella con il capoluogo Modena.[26] Altre rivalità storiche con Suzzara[26], Mantova[26], e Sassuolo. Quest'ultima nata soprattutto dopo i violenti incidenti accaduti nell'estate del 2014 vicino a Scandiano, attraverso lo scontro tra le due tifoserie con diverse pietre lanciate dai supporter neroverdi, prima dell'amichevole tra le due squadre a Carpineti.
Considerando la rivalità con i modenesi, sono nati nel tempo amicizie e veri e propri gemellaggi. Tra le prime, quelle con Como,[26] Carrarese,[26] Vicenza[26] e Trapani[26]. Tra le seconde quella con la SPAL, iniziata nel 1992 e poi trasformatasi in accesa rivalità nel 1999.[26] Altre amicizie sono state strette con Chioggia[26] e Fano.[26] Nel primo anno di Serie B è nato il gemellaggio con la Virtus Entella[26].
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 3 settembre 2014.
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Staff tecnico
Dal sito internet ufficiale della società.[27]
- Fabrizio Castori - Responsabile tecnico prima squadra
- Giandomenico Costi - Allenatore in seconda
- Roberto Perrone - Allenatore dei portieri
- Matteo Pantaleoni - Preparatore atletico
- Andrea Nuti - Collaboratore tecnico
- Davide Zanasi - Collaboratore tecnico
- Riccardo Levrini - Fisioterapista
- Andrea Bolognesi - Fisioterapista
- Davide Salati - Fisioterapista
- Giampiero Patrizi - Responsabile area tecnica
- Vincenzo Tronci - Medico sociale
- Christos Tsatsis - Medico sociale
- Fabrizio Pinto - Medico sociale
- Christian Fieni - Osteopata
- Claudio Sternieri - Magazziniere
- Gianni Lodi - Magazziniere
Note
- ^ Stadio "Sandro Cabassi", su carpifc1909.it, http://www.carpifc1909.it/. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Storia, su carpifc1909.it, http://www.carpifc1909.it/. URL consultato il 27 ottobre 2007.
- ^ Kabine eroe nell’inferno di Lecce, su messaggeroveneto.gelocal.it. URL consultato il 18 giugno 2013.
- ^ Il campionato fu definito "misto" perché non fu possibile organizzarlo secondo la categoria di effettiva di merito acquisita alla fine del campionato 1942-1943 (per il Carpi la Serie C).
- ^ Stemma Comune di Carpi, su comuni-italiani.it, http://www.comuni-italiani.it/. URL consultato il 22 aprile 2015.
- ^ a b c d e Scudetto Carpi, su scudettitalia.altervista.org, http://scudettitalia.altervista.org/. URL consultato il 22 aprile 2015.
- ^ Forza Carpi - Inno A.C.Carpi - Orchestra "Gli amici di Carpi", su youtube.com, https://www.youtube.com, 1º gennaio 2013. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Carpi, l’inno ufficiale è di Paolo Belli, su gazzettadimodena.gelocal.it, http://gazzettadimodena.gelocal.it/, 19 febbraio 2015. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Carpi, ok al nuovo stadio Cabassi Lavori per 1 milione e 200 mila euro, su ilrestodelcarlino.it, http://www.ilrestodelcarlino.it/, 6 luglio 2011. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ Il Carpi gioca al Giglio, su gazzettadimodena.gelocal.it, http://gazzettadimodena.gelocal.it/, 24 maggio 2011. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ Calcio – Play-Off: Carpi-Sorrento si giocherà al “Cabassi”, su irpinianews.it, http://www.irpinianews.it/, 18 maggio 2012. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ Organigramma societario, su carpifc1909.it, http://www.carpifc1909.it/. URL consultato il 22 aprile 2015.
- ^ Staff tecnico - giovanili, su carpifc1909.it, http://www.carpifc1909.it/. URL consultato il 26 aprile 2015.
- ^ Il capitano Caselli: «Carpi, spirito vincente», su ricerca.gelocal.it, http://ricerca.gelocal.it/, 24 novembre 2009. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Carpi, Gabriele Cioffi rinnova sino al 2013, su tuttomercatoweb.com, http://www.tuttomercatoweb.com/, 7 luglio 2011. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Carpi, intervista esclusiva all’ex capitano Emanuele Pesoli: “Sono il primo tifoso della squadra”, su parlandodisport.it, http://www.parlandodisport.it/, 30 gennaio 2015. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ UFFICIALE: Carpi, rinnova il capitano Porcari, su sportivissimo.me, http://sportivissimo.me/, 3 agosto 2014. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Convocazioni e presenze in campo, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ a b Convocazioni e presenze in campo, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Convocazioni e presenze in campo, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Convocazioni e presenze in campo, su figc.it, http://www.figc.it/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Ledian Memushaj, su national-football-teams.com, http://www.national-football-teams.com/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Edgar Çani, su national-football-teams.com, http://www.national-football-teams.com/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ Carpi F.C. 1909, Carpi, su eu-football.info, http://eu-football.info/. URL consultato il 21 aprile 2015.
- ^ [1]
- ^ a b c d e f g h i j k Claudio “Freccia”, Curva Ospiti - I tifosi del Carpi, su pianetaempoli.it, 15 febbraio 2014. URL consultato il 18 aprile 2014.
- ^ Staff tecnico, su carpifc1909.it, http://www.carpifc1909.it/. URL consultato il 22 aprile 2015.
Bibliografia
- Ciccio Guerrino Siligardi, Un grido solo: forza Carpi!, Il Portico, 1991.
- Davide Setti, Carpi FC 1909-2009, cento anni in biancorosso, Sigem, 2009.
- Carlo Fontanelli; Fabio Garagnani; Enrico Gualtieri; Enrico Ronchetti, La grande storia del Carpi. 1903-2013: dal Prato del Mercato alla Serie B, Empoli, Geo Edizioni, 2013.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) A.C. Carpi, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.