Utente:Syrio/Bozzoli
Octavia Hill (Wisbech, 3 dicembre 1838 – Londra, 13 agosto 1912[1]) è stata una filantropa e attivista britannica. Fu una riformatrice sociale, che si preoccupò soprattutto di migliorare le condizioni di vita degli abitanti delle città, in particolare di Londra, durante la seconda metà del XIX secolo; fu inoltre una dei fondatori del National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty. [2]
Biografia
Nata a Wisbech, nel Cambridgeshire, era l'ottava figlia di James Hill[1]. L'impegno nelle riforme sociali era già dimostrato da suo nonno, Thomas Southwood Smith, che si occupò del sistema sanitario, da suo padre, il quale si interessò di riforme penali, e anche da sua madre, che dirigeva una scuola per l'infanzia basata sui principi di Pestalozzi[2].
I genitori di Octavia si separarono dopo che suo padre ebbe un collasso nervoso dovuto al fallimento delle sue attività bancarie[2]; nel 1851, all'età di 14 anni, Octavia venne madata a Londra a lavorare presso la Ladies' Co-operative Guild, una cooperativa di stampo socialista cristiano gestita dalla sua stessa madre[2]. A Octavia venne affidato il compito di insegnare alle ragazzine più giovani come realizzare bambole nel negozio della cooperativa[2]. Fu in tale contesto che Hill fece la conoscenza di John Ruskin e Frederick Maurice, abbandonando anche, sotto l'influenza di quest'ultimo, la propria fede unitariana[2].
Hill cominciò a lavorare come copista dopo aver studiato arte con Ruskin, e nel 1856 cominciò ad impegnarsi nell'attivismo sociale allorché Maurice la nominò segretaria per i corsi femminili al Working Men's College[1][2]. In questo periodo di avvicinò a Sophia Jex-Blake e a Barbara Bodichon; verso il 1866, aiutò quest'ultima a organizzare la campagna per l'ottenimento del suffragio femminile in Inghilterra, oltre a farsi coinvolgere in diverse altre campagne per i diritti delle donne[2]. Tuttavia, per quanto impegnata in tale campo, Hill era convinta che il suffragio femminile, ossia l'ottenimento del potere politico, avrebbe minato il ruolo delle donne nell'ambito dei lavori sociali[2].
A partire dal 1865, Octavia Hill cominciò ad acquistare case a Londra che destinava alla riabilitazione e all'alloggio dei poveri; la sua opera andò espandendosi tanto che, alla fine, controllava circa 6000 abitzioni[1].
Morì nella sua casa di Marylebone il 13 agosto del 1912, e dopo le esequie celebrate nella cattedrale di Southwark venne sepolta a Crockham Hill, nel Kent[1].
Note
Bibliografia
- Helene Rappaport, Encyclopedia of Women Social Reformers, vol. 1, ABC-CLIO, 2001, ISBN 1-57607-101-4.
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