Cucciolo e Beppe

personaggi di fumetti italiani

Cucciolo e Beppe sono una coppia di personaggi dei fumetti creati nel 1941 da Antonio Carozzi (pseudonimo utilizzato dallo sceneggiatore Federico Pedrocchi) e dal disegnatore Rino Anzi, da un'idea dell'editore Giuseppe Caregaro, già nell'amministrazione della Mondadori, poi proprietario delle Edizioni Alpe di Milano. Sull'onda del successo di Topolino, furono inizialmente rappresentati come animali antropomorfi poi si trasformarono in esseri umani; la loro carriera è continuata con alterne fortune per oltre mezzo secolo.

Genesi - Gli anni Quaranta

Gli Albi di Scimmiottino. Quasi simultaneamente all'uscita di Panterino (1938) e un anno prima di quella di Codino "la risposta italiana a Topolino" (Edital 1939) [1], un nuovo animale umanizzato tenta di fare concorrenza ai personaggi Disney. Il 1 luglio 1938, pubblicato dalle Edizioni Economiche Italiane, poi Edizioni Alpe, esce il numero 1 della collana Gli albi di Scimmiottino, che graficamente ricorda i mondadoriani "Albi d'Oro" e che prosegue fino al N. 84 del 13 dicembre 1941. Il protagonista, creato da Enver Bongrani e continuato da Rino Anzi e Giuseppe Perego, è una scimmietta (nelle ristampe del dopoguerra è ribattezzata "Cucciolino", quindi "Topy") che agisce in coppia con il maiale Didò, ma nell'ambito della serie compaiono anche fascicoli con avventure realistiche o con altri personaggi comici (come Cignottino e Orsolino di Albano). Nel numero 76, del 4 settembre 1941 esce l'albo Cucciolo e la scure miracolosa, un racconto di genere fantastico-fiabesco interpretato dai cagnolini Cucciolo e Beppe, due personaggi graficamente molto simili a Topolino e Pippo. L'episodio è firmato dal disegnatore Rino Anzi e l'autore della sceneggiatura non è indicato, ma lo stile narrativo è analogo a quello della seconda avventura, Cucciolo nel paese dei Maghi (N. 78, 18 settembre 1941) e delle successive, che portano l'indicazione "Testo di Antonio Carozzi". Dietro questo pseudonimo si cela Federico Pedrocchi (1907 - 1945), grande sceneggiatore Disney, che utilizza il cognome della moglie, in quanto non può firmare con il suo nome una serie concorrente. Cucciolo e Beppe ricompaiono in altri quattro "Albi di Scimmiottino", poi, dopo l'uscita del N. 84, Cucciolo e il bandito Musonero (13 dicembre 1941) la pubblicazione passa da quindicinale a settimanale e assume il nome Gli Albi della Fantasia.

Gli Albi della Fantasia. Per disposizione del Ministero della Cultura Popolare, le nuvolette sono bandite dai periodici per ragazzi, e la nuova collana si distingue dalla precedente in quanto fa uso di testi tipografici in prosa (nel dopoguerra alcune storie, come per esempio Cucciolo e la gara di pesca nello "special" Le imprese di Cucciolo del 1953, vengono ristampate in una nuova versione fumettata).

La coppia Cucciolo - Beppe compare fin dal primo numero della serie (Cucciolo e la stellina spenta, 15 gennaio 1942)[2], la quale, come la precedente, pubblica anche riduzioni di fiabe classiche come il Gatto con gli stivali e saghe cinquecentesche come I Paladini, insieme con serie umoristiche Coriolano e Pantaleo di Walter Faccini (8 albi dal 1943) o Bagolino Frottolini di Da Passano.[3].

Nella storia Cucciolo al concorso inventori (N. 4 del 15 febbraio 1942) i personaggi ritornano dopo aver subito una radicale trasformazionei: da cagnolini parlanti sono divenuti "veri" bambini. Non c'è alcuna spiegazione della metamorfosi, anche se sarebbe stato facile farla operare dalla Fatina Azzurra nel numero precedente (Cucciolo incontra Pinocchio). Cucciolo e Beppe "umani" mantengono le caratteristiche psicologiche. i ricordi, e, vagamente, la fisionomia dei loro predecessori (nella nuova versione la frangetta di Beppe gli conferisce un'espressione particolarmente svanita); sono cambiati invece gli abiti, ora malamente rattoppati, forse nell'intento - mai portato avanti - di farli agire in un setting dickensiano. Beppe partecipa al concorso con un cavallo meccanico, confermandosi un geniale progettista (a dimostrare la continuità con il suo alter-ego canino, cita il suo "Aeroterracqueo", che aveva dato titolo a uno dei racconti "animali"); i due sono affiancati da un terzo bambino, un certo "Pino" (Pinoccho?), che è probabilmente destinato a diventare un personaggio fisso della serie, ma subito scompare dalla scena. Nel racconto Nella terra dei sosia (N. 33, 1943) illustrato da Roberto Peroni (pseudonimo di Ferdinando Corbella), Cucciolo indossa un cappello floscio; e, come Beppe, acquisisce il caratteristico ciuffo; i due cominciano gradualmente a invecchiare, trasformandosi da bambini in ragazzi di età imprecisata. Nel corso di quella storia, i due scoprono una tribù di uomini preistorici tutti uguali tra loro e con l'identico nome "Poldo", personaggi che ritornano in altri tre albi (Nn. 35, 48 e 52). La collana - che come la precedente pubblica alternativamente varie serie - si interrompe con il N. 64 del 1943 prima che escano altri racconti interpretati dai due amici.

Le ragioni editoriali della trasformazione da animali umanizzati in esseri umani non sono mai state appurate. Si può ipotizzare che l'Alpe fosse stata minacciata di una causa per plagio dalla Mondadori/Disney, oppure che Mondadori stesso, con cui Caregaro era imparentato, lo avesse invitato a non tirare troppo la corda, ma l'Italia era in guerra, la Mondadori era stata nazionalizzata (nel 1938 la ragione sociale era divenuta Anonima Periodici Italiani), la redazione si stava trasferendo ad Arona per evitare i bombardamenti, e la Disney era ormai fuori dagli affari italiani, il che rende l'ipotesi improbabile. Forse il MinCulPop riteneva i personaggi animali troppo fiabeschi e preferiva eroi più realistici, magari suscettibili a essere trasformati in Balilla. O forse ancora era una semplice scelta dettata dal gusto personale, scelta che tra parentesi si rivelò vincente vista la longevità della coppia. Sta di fatto che, per ironia della sorte, nell'agosto 1942, sei mesi dopo la trasformazione di Cucciolo, anche Topolino fu sostituito da un alter-ego umano in quanto per disposizione del governo fascista, era vietato utilizzare materiale proveniente dagli USA. Il posto del topo di Walt Disney, che aveva resistito più di ogni altro eroe d'importazione in quanto gradito a Romano Mussolini, fu preso da un bambino di nome Tuffolino: i disegni erano di Per Lorenzo De Vita e i testi - ancora - di Federico Pedrocchi, il quale, forse, si era ispirato alla sua precedente operazione.

I Grandi Racconti Illustrati. Dopo cinque anni, a conclusione della guerra, buona parte delle prime avventure di Cucciolo e Beppe ritornano ne I Grandi Racconti Illustrati (1948), collana in cui si alternano numerosi personaggi soprattutto di genere realistico, come Volpe di Enrico Bagnoli. In tre supplementi vengono ristampate quasi tutte le storie in cui i due sono animali umanizzati (fanno eccezione Cucciolo e il bandito Musonero e Cucciolo incontra Pinocchio). Nell'albo Il Natale di Cucciolo compare un'avventura inedita, Pranzo di fine anno, illustrata da un autore che successivamente firma con il nome "Ranieri" alcune copertine di Gaie Fantasie. Almeno due delle avventure da cagnolini, Cucciolo e l'aeroterracqueo di Beppe e Cucciolo e le superstizioni di Beppe, sono ridisegnate negli anni cinquanta con i protagonisti in forma umana con i titoli L'aeroterracqueo e Beppe super superstizioso; l'autore è probabilmente Raffaele Cormio. [4]

Elenco delle avventure degli anni quaranta

Gli Albi di Scimmiottino

76 (04/09/41) Cucciolo e la scure miracolosa

78 (18/09/41) Cucciolo nel paese dei maghi

80 (02/10/41) Cucciolo e l'aeroterracqueo di Beppe

82 (16/10/41) Cucciolo e le superstizioni di Beppe

84 (13/12/41) Cucciolo e il bandito Musonero

Gli Albi della Fantasia

01 (15/01/42) Cucciolo e la stellina spenta (primo racconto raccontato con didascalie in prosa)

02 (22/01/42) La villa dell'allegria

03 (05/02/42) Cucciolo incontra Pinocchio

04 (15/02/42) Cucciolo al concorso inventori (prima apparizione di Cucciolo e Beppe come ragazzini)

06 (07/03/42) Cucciolo alpinista

10 (10/06/42) Cucciolo e la gara da pesca

12 (24/06/42) Cucciolo e la caccia all'orso

18 (26/08/42) Cucciolo e il concorso fotografico

21 (16/09/42) Cucciolo cacciatore di leoni

23 (21/10/42) Cucciolo e Beppe in crociera. Il biglietto della lotteria

30 (24/12/42) Cucciolo e il Natale nel villaggio

33 (21/01/43) Cucciolo nella terra dei sosia (Prima storia non illustrata da Rino Anzi: disegni di Roberto Peroni [Ferdinando Corbella])

35 (11/02/43) Cucciolo:il Poldo alla riscossa

37 (11/03/43) Cucciolo e il caffé motorizzato

38 (18/03/43) Cucciolo e l'autostazione modello

45 (06/05/43) Cucciolo e la festa mascherata

48 (10/06/43) Cucciolo e le sue tribolazioni

52 (08/07/43) Cucciolo e i guai del Poldo

(Ristampe) I Grandi Racconti Illustrati

Suppl. al 04 del 10/07/'48 Le vacanze di Cucciolo

Suppl. al 08 del 10/09/'48 Cucciolo va in Campagna

Suppl. al 14 del 10/12/'48 Il Natale di Cucciolo

Gli anni cinquanta

Gaie Fantasie. il 15 aprile del 1949, pubblicata da Editoriale Subalpina, che amministrativamente sostituisce la Alpe dopo un fallimento nel periodo bellico (tornerà "Alpe" nel 1950), esce la collana Gaie Fantasie, nota anche come Fantasie allegre e Le Gaie Fantasie di Cucciolo. La serie pubblica storie nuove, qualche ristampa da Gli Albi della Fantasia e alcune storie di Scimmiottino (qui chiamato con il suo nome originale); vi compaiono personaggi già noti come Cucciolo e Coriolano (di Giorgio Rebuffi dal 1951) e molti personaggi nuovi. Tra il 1949 e il 1953 fanno la loro apparizione la giubba rossa canadese Baldo di Luciano Bottaro, Bingo Bongo re del Tongo di Giorgio Rebuffi (poi Carlo Gentina e Sergio Asteriti), Dan Lepre di Giulio Chierchini, La famiglia Chicchirichì di Egidio Gherlizza, la coppia orsetto-pinguino Gianni e Marcello di Enzo Piccardo, poi di Dario Guzzon (uno dei papà di Blek Macigno) e di Egidio Gherlizza, il gatto Maramao di Luciano Bottaro, Mac-Keron di Antonio Terenghi, Meo Bill di Zenobio Baggioli, Nonno Biglio di Gino Gavioli, Poldo di Antonio Terenghi, lo Sceriffo Fox (primo personaggio Alpe di Giorgio Rebuffi, dal N. 3 del 1949), il canguro vagabondo Serafino di Egidio Gherlizza, il pirata Tim di Luciano Bottaro, I tre coniglietti di Giuseppe Perego.

Salvo rare eccezioni i principali protagonisti della collana mantengono l'aspetto di ragazzi dell'ultimo periodo de Gli Albi dell'Allegria; abbigliamento e certi particolari del volto variano di disegnatore in disegnatore, ma Cucciolo è sempre caratterizzato dalla presenza del cappello floscio, quindi di un cappellino dalla lunga visiera che porta fino al 1953. Alla realizzazione delle loro nuove avventure contribuiscono da subito Rino Anzi, Lina Buffolente (che a volte riveste Beppe con pantaloni alla zuava, spesso toglie a Cucciolo il suo tipico ciuffo e lo dota di orecchia a punta da elfo), Ferdinando "Roberto Peroni" Corbella, Egidio Gherlizza (che riveste Beppe con un golf nero), Giuseppe Perego (che gli fa indossare un maglione bianco con una striscia), Dario Guzzon (che ridisegna i personaggi in stile disneyano con occhi "a torta"). Le copertine degli albi dedicati a Cucciolo sono inizialmente opera dell'illustratore Ranieri [5].

Nel 1950 fa la sua apparizione Bombarda (Cucciolo contro Bombarda, N. 18); lo stesso anno compaiono i tre pestiferi nipotini (Cucciolo e Tip, Top e Tap, N. 20, disegni di Ferdinando "Roberto Peroni" Corbella). Nell'episodio Caccia grossa (in L'isola del tesoro e altre storie, N. 27, 1951) esordisce nella serie Giorgio Rebuffi, già noto per Fox. Le istantanee di Beppe (N. 12, 1952, testi di Carlo Chendi) è la prima di tre storie di Luciano Bottaro, già conosciuto per Tim e Maramao. Con Cucciolo e Beppe parrucchieri provetti (N. 20, 1952) ha inizio la produzione di Umberto Manfrin, noto con lo pseudonimo "Manberto"; successivamente l'apporto di Manfrin sarà fondamentale al successo di Tiramolla (vedi più avanti); Negli abissi del Mar-Mellata (N. 5, 1954, testo di Cesare Solini) e Vacanze in Africa (N. 13, 1954) sono rispettivamente la prima storia di Tiberio Colantuoni e di Franco Aloisi. I racconti sono inizialmente semplici e infantili, e per tutto il 1952 convivono con quelli più elaborati realizzati da Rebuffi per Cucciolo formato libretto (vedi più avanti), in cui Cucciolo e Beppe sono rappresentati come adulti. Il punto di congiunzione tra le due versioni dei personaggi è l'albo La banda del filo (N. 5, 1953) disegnato da Rebuffi, in cui compare anche Tiramolla.

Le pubblicazioni continuano fino al 1956, con 144 uscite divise in tre serie in tre diversi formati, numerate a partire da 1 a ogni annata e numerosi supplementi tra cui nel 1953 Cucciolo in 3D, il primo albo italiano a tre dimensioni, sull'onda del boom dei fumetti tridimensonali negli Stati Uniti.

Cucciolo "libretto". La popolarità di Cucciolo è sancita dall'uscita di un albo che porta il suo nome in formato "libretto", lo stesso adottato con grande successo nel 1948 dal Topolino mondadoriano. L'editore Giuseppe Caregaro ritiene infatti di possedere una carta vincente per battersi con quella testata, e in effetti per alcuni anni Cucciolo costituisce il principale concorrente del topo di Disney. [6]. La prima uscita in formato "libretto" è l'albo La strenna di Cucciolo, supplemento al numero 29 di "Gaie Fantasie" del 15 agosto 1951 con il racconto Al fuoco! di Giorgio Rebuffi; il primo numero "regolare" di Cucciolo (mensile, 64 pagg. in bianco e nero e bicolore nero/arancio, Lire 70), è del 1 gennaio 1952.

Giorgio Rebuffi, che si autoritrae nelle vesti del disegnatore "Mister Alt", presenta una coppia di personaggi ora del tutto affrancati dai modelli grafici disneyani. Divenuti adulti, Cucciolo e Beppe appartengono alla middle-class lavoratrice (anche se la loro occupazione non è chiara) e si muovono in un ambiente sempre più urbanizzato; quello che all'inizio era denominato "Il villaggio" diventa gradualmente una città poi battezzata per breve tempo "Cucciolopoli". Nell'avventura Il 1° congresso, il personaggio di testata organizza un grande incontro ("Team Up", come viene definito ai giorni nostri) tra i protagonisti delle storie pubblicate in quel numero del mensile, Fox, Bingo Bongo e Coriolano; altre serie di contorno, molte delle quali già note ai lettori di Gaie Fantasie, compaiono nei numeri successivi. [7] Nei numeri seguenti, per mezzo di brevi raccordi, costruisce un filo conduttore alle varie storie, nell'intento di creare un mondo unificato analogo all'universo Disney. L'autore realizza numerose altre storie "metafumettistiche", in cui viene eliminata la cosiddetta "quarta parete" e i protagonisti della vicenda parlano direttamente con il lettore o interagiscono con la "nostra" realtà, per esempio cancellando le armi dell'avversario con una gomma da disegno. Inventa inoltre nuovi e apprezzati personaggi come il cugino menagramo Giona (1954), l'imprendibile Fantasmak (1954), La Peppa (1956), il cosacco Ivan Ilià (1958), il "Luposki della steppa" Pugacioff (1959); attribuisce un cognome a Beppe ("Dei Bepponi", nel racconto Il certificato [8]), e affina le caratteristiche di personaggi già esistenti, come Bombarda - che aveva disegnato per la prima volta in Corno Nero e la guida infida ("Gaie Fantasie" n. 30, 1951) [9]), trasformandolo da malfattore a full-time in preda agognata dal Lupo Pugacioff.

Il più noto dei personaggi creati graficamente da Rebuffi è Tiramolla, ideato dal giornalista - sceneggiatore Roberto Renzi [10], che fa la sua comparsa in "Cucciolo" N. 8 (1952) in una storia di Cucciolo divisa in 4 puntate (Tiramolla, Il mistero della villa, Il castello d'acciaio, Gli schiavi dello schiavo, poi ristampata come Il mistero della villa). Il successo del "figlio della gomma e della colla" è tale che il 16 luglio 1953 le edizioni Alpe gli dedicano un albo che porta il suo nome con le stesse caratteristiche di "Cucciolo" e a cui è dedicata una voce a parte.

Il logo della rivista subisce due radicali modifiche nel 1963 e nel 1973.

Gli ultimi anni

La scomparsa di Caregaro. Giuseppe Caregaro dirige l'Alpe fino al 1963, anno della sua morte, che segna l'inizio del declino della casa editrice. Lo sostituiscono lo scritttore Leonello Martini, direttore creativo e importante figura amministrativa della casa editrice fin dagli anni '40 (1964-1976), quindi l'ex amministratrice Teresa Comelli, che ne diventa proprietaria nel 1977. Gli autori "classici" come Bottaro e Rebuffi passano a lavori più remunerativi e artisticamente più soddisfacenti; la produzione di nuove storie - realizzate per lo più dai volenterosi Sante Villani, in arte Vilsa e Carlo Signoroni, in arte Willi's - ron riesce a replicare il successo del periodo d'oro degli anni '50 e '60. Fin dagli anni '50 Cucciolo compare in un'infinita serie di ristampe, albi speciali, raccolte nei formati più disparati. [11] Alla fine, dopo effimeri tentativi di rinnovamento, Cucciolo e tutte le altre testate della Casa Editrice Alpe chiudono nel 1987 e i diritti delle storie e dei personaggi, di cui Teresa Comelli si ritiene esclusiva proprietaria, vengono ceduti alla casa editrice Vallardi, generando contenziosi non ancora risolti.

Il rilancio Vallardi. Nel 1990 la Vallardi tenta un rilancio del personaggio nell'ambito di Tiramolla, un settimanale graficamente identico a Topolino pubblicizzato con un grande battage multimediale ma caratterizzato da storie spesso di scarsa qualità. Nei primi mesi del 1993 la pubblicazione scompare dalle edicole; nell'ottobre dello stesso anno la casa editrice Comic Art prova a riproporla in albi mensili in bianco e nero, ma la collana chiude dopo tre numeri.

Ristampe e fan fiction

Dagli anni '90 le storie di Cucciolo e Tiramolla sono oggetto di ristampe e recuperi filologici. In particolare le Edizioni Annexia ( vedi <http://www.ottag.it>) hanno pubblicato a tutto il 2014 otto grossi volumi dedicati alla produzione dei due personaggi, insieme ad altri volumi con altri personaggi firmati da Giorgio Rebuffi, supervisionati e curati dall'editore insieme all'autore stesso. Le uscite sono state sospese nell'Aprile 2015 per questioni di carattere legale scaturite dopo la morte del disegnatore (Ottobre 2014).

Marco Pugacioff (vedi <http://www.mastromarcopugacioff.it/>) è autore di alcuni racconti “fan fiction” interpretati da Cucciolo e Beppe; pubblica inoltre Il Corriere del’Avventura, che dedica molto spazio alle primissime storie dei personaggi, comprese quelle in cui essi compaiono in versione animale.

VITTORIO PAVESIO PRODUCTIONS

- Il grande Pugaciòff (1997)

- Pugaciòff (1996)

- Fox lo sceriffo (1997)

- Le storie di Pugaciòff (1998)

- Tiramolla 1952-2002 (2006) - Volume celebrativo per i 50 anni del personaggio

(Volumi con altri personaggi di Giorgio Rebuffi)

- Robot (1996)

- Robot (1998) - Fascicolo promozionale per Lucca Comics '98

- Lupi gatti e robot (1999)

- Vita a fumetti (1999)

- Robot 2 (2001)

- 4 Fumetti (2003)

- Tom Porcello & Artemidoro (2004)

EDITORIALE REPUBBLICA - L'ESPRESSO

- Tiramolla - Fumetti Serie Oro, Allegato di Repubblica, volume N. 60 (2005)

ASSOCIAZIONE CULTURALE ANNEXIA

- Pugaciòff & dintorni (3 volumi) - Storie del 1959-61 (2007) - Primo blocco della ristampa cronologica restaurata delle avventure del famigerato lupo della steppa comparse sulla testata Cucciolo formato libretto.

- Pugaciòff almanacchi e strenne (2008) - Ristampa cronologica restaurata delle avventure del lupo della steppa comparse sulle strenne trimestrali delle Edizioni Alpe.

- Pugaciòff & dintorni (3 volumi più special con storie inedite) - Storie del 1963-65 (2009) - Secondo blocco della ristampa cronologica restaurata delle avventure del lupo della steppa comparse sulla testata Cucciolo formato libretto.

- Pugaciòff magie e dintorni - Storie del 1966-68 (2012) - Dieci storie, separate dalla cronologia tradizionale, ambientate nel Medioevo.

- Tiramolla 60 (2012) - Primo volume di ristampe delle avventure di Renzi e Rebuffi

- Tiramolla 60+1 (2013) - Secondo volume che conclude le ristampe delle avventure di Renzi e Rebuffi

- Cucciolo e dintorni (2014)

(Volumi con altri personaggi di Giorgio Rebuffi)

- Amarcomix - Tramelogedia comica in atto unico (di Giorgio Rebuffi e Luca Laca Montagliani)

- Il fantasma Aiace e altre storie - Ristampe cronologiche restaurate dei personaggi: Aiace il fantasma, Torquato Porcello ostinato e Giotto il bassotto.

Cucciolo all'estero

Francia. Cucciolo, ribattezzato Pipo, fu pubblicato in Francia nel settembre 1952 dalle Editions Lug, fondate a Lione nel 1950 da Marcel Navarro e Alban Vistel, e fu il primo albo umoristico nel caratteristico "Petit Format" (il nostro formato tascabile). Continuò a uscire puntualmente il 25 di ogni mese per ben 229 numeri, l'ultimo dei quali porta la data di novembre 1961[12]. Un personaggio della rivista era già noto ai lettori francesi: Fox le Shériff (et Lapinos) di Giorgio Rebuffi era infatti pubblicato in Ranch Magazine e Le Petit Shériff Grand Format dalla concorrente Sagédition fin dal 1950. Fox passò alla Lug, ma la Sagé si assicurò Pepito (che ebbe varie collane tra il 1954 e il 1981), nelle cui pagine comparvero altri protagonisti di serie provenienti da Cucciolo e Tiramolla. [13]

Oltre che con Fox, la coppia Pipo - "Concombre" (Beppe) condivise l'albo con Tiramolla (Elastoc) pubblicato fin dal N. 4; con Serafino ("Seraphin"), con Topy/Cucciolino/Scimmiottino qui chiamato Makakos, con Nonno Bigio (fino al 1955), qui denominato Papa Grìndecel e con personaggi realistici come Robin Hood (Robin des bois)[14]. Molte delle prime copertine sono opera del popolare autore Jean Cézard [15]. Nel dicembre 1961 Pipo si fuse con Pim Pam Poum, divenuto per l'occasione Pim Pam Poum Pipo, che pubblicava le malefatte dei monelli americani Katzenjammer Kids (in Italia "Bibì e Bibò") nella versione distribuita da Opera Mundi. La serie terminò con il numero 132 del novembre 1972 [16]. Ai personaggi dell'Alpe furono dedicate altre due collane: Mini Pipo e Maxi Pipo, per cui Jean-Yves Mitton, noto per la sua ottima versione del Grande Blek, creò i personaggi di Popoff, cuginetto di Pugacioff e della lupetta Troika. I rapporti tra Alpe e Lug furono molto stretti; tramite il già citato Lionello Martini e l'agente Arnalda Maffi molti autori italiani iniziarono a collaborare direttamente con il mercato d'oltralpe.

Nel 1976 le Edizioni Alpe realizzarono direttamente per il mercato francese il mensile Elastoc (Tiramolla) <http://www.bd-pf.fr/Serie-1477-elastoc.html>, ma l'iniziativa non ebbe successo e si interruppe dopo 12 numeri pubblicati in due formati (Nn. 1 a 7: 15x22; poi tascabile).

Germania, Tra il 1954 e il 1956 Cucciolo uscì in 38 albi ripresi da Gaie Fantasie pubblicati da Alfons Sermau Verlag. Il personaggio fu ribattezzato Der Lustige Augustin ("Il divertente Augustin"); il titolo riecheggia quello di una popolare canzone viennese, Ach, du lieber Augustin ("Oh, mio caro Augustin"), e Augusto è in Germania un nome comico per eccellenza in quanto designa il pagliaccio contrapposto al "Bianco".

Grecia, Oι Πέπο και Κάρλο, "Pepo e Carlo" ovvero Cucciolo e Beppe nell'edizione greca, furono protagonisti insieme agli altri personaggi provenienti dalle testate italiane Cucciolo e Tiramolla dell'albo contenitore Τιραμόλα ("Tiramola"), pubblicato dalla casa editrice Καμπανά (Kabanas) a partire dal 1970 e proseguito per circa 1000 numeri. Il termine "Tiramola" è entrato a fare parte del lessico greco con un significato molto diverso da quello italiano ("Persona irresoluta e inconcludente"): ancor oggi designa qualcuno in grado di destreggiarsi e assorbire i colpi quasi fosse fatto di gomma, come il calciatore Nick Vamvakoulas, così soprannominato. Un altro personaggio dell'Alpe, Σεραφίνο ("Serafino"), ottenne un'impensabile successo; gli fu dedicato un albo nel 1969, e la serie continuò per un migliaio di numeri, molti dei quali disegnati localmente da Isaak Moskidi.

Note

  1. ^ Editori a Milano (1900-1945), repertorio, a cura di Patrizia Caccia, 2013 pag. 129 riporta che Mario Conte, proprietario della Edital, editrice dei romanzi polizieschi Gialli K e delle collane de Il Giornale dei bambini, Albi Mundus e I Cartoni Animati'/Codino, era «forse lo stesso proprietario delle Edizioni economiche italiane, poi Edizioni Alpe.»
  2. ^ Vedi Guida al fumetto italiano, ed. Epierre
  3. ^ Vedi:http://www.mastromarcopugacioff.it/Umorismo.htm
  4. ^ Vedi le storie nella collana spillata Le storie di Cucciolo N. 3 dell'11 febbraio 1960 e N. 5 dell'11 marzo 1960
  5. ^ Tra i copertinisti ricorrono "Adry", Franco Aloisi, Luciano Bottaro, Lina Buffolente, Carlo Gentina, Egidio Gherlizza, Dario Guzzon, Giuseppe Perego
  6. ^ Vedi: Cucciolo & dintorni, di Giorgio Rebuffi, edito dall'associazione culturale Annexia nel 2014
  7. ^ Nella prima annata di Cucciolo compaiono le storie di Bingo Bongo e di suo figlio Lippo Lappo (di Giorgio Rebuffi), Birba & Spacca e Buffalo Brill (ambedue di Giuseppe Perego), Coriolano e il gorilla pugilatore Pantaleo (qui di Giorgio Rebuffi, poi di Antonio Terenghi e Luciano Bottaro), lo Sceriffo Fox e Conny (Giorgio Rebuffi), Giacomino (Zenobio Baggioli), La famiglia Chicchirichì (Egidio Gherlizza), Gianni e Marcello (qui di Egidio Gherlizza), Nonno Bigio (Gino Gavioli), il piccolo corsaro Pepito (Luciano Bottaro), Poldo (Antonio Terenghi), il vagabondo Serafino (Egidio Gherlizza), Topy e Didò (già "Scimmiottino", e poi "Cucciolino") (di Rino Anzi e altri disegnatori; vedi <http://www.mastromarcopugacioff.it/FumettiSito/Cucciolino.htm>. Seguono molti nuovi personaggi di questi e altri autori, tra cui Carlo Peroni, Bonvi, Silver.
  8. ^ Retronika, 30 maggio 2014
  9. ^ Come indica Luciano Tamagnini in Cucciolo & dintorni del 2014.
  10. ^ Tra gli altri sogettisti e sceneggiatori degli anni '50, oltre a gran parte degli autori dei disegni, citiamo Carlo Chendi, Attilio Mazzanti ("Alex Murray"), Andreina Repetto, Alfredo Saio, Cesare Solini
  11. ^ Di seguito alcuni dei titoli di copertina (non necessariamente corrispondenti a quelli “ufficiali” della registrazione in tribunale, in cui i fascicoli sono di solito accreditati come supplementi) collegati alla collana Cucciolo; la maggior parte delle testate, di cui è indicato l’anno d’inizio, sono raccolte (R) o pubblicano ristampe (RIST); l’elenco non ha pretese di completezza e non include le altrettanto numerose pubblicazioni collegate a Tiramolla né quelle dedicate ad altri personaggi Alpe. Storie e fiabe, 1951 (R di Gaie Fantasie con pochi albi inediti) poi albi originali (Strenna di Cucciolo, Almanacco di Cucciolo, Super Strenna e altri), 1955 - Il (primo, secondo…) libro di Cucciolo (poi Il Nuovo Libro di Cucciolo, Raccolta di Cucciolo, Tutto Cucciolo) (R di Cucciolo), 1952 - Il Grande Cucciolo e Super Cucciolo (R di Storie e Fiabe), 1959 - Le storie di Cucciolo (RIST), 1959 – I giuochi di Cucciolo, 1960 - Raccolta Storie di Cucciolo, Selezione Storie di Cucciolo (R Storie di Cucciolo), 1961 - Cucciolo gigante (RIST; grande formato), 1961 - Cucciolo Raccolta (R di Cucciolo Gigante), 1962 - Le avventure di Pugacioff (8 volumi RIST). 1963. Di gran parte di queste testate escono anche supplementi fuori serie.
  12. ^ http://www.bedetheque.com/serie-24837-BD-Pipo-Lug.html
  13. ^ Tra i personaggi pubblicati dalla Sagé parallelamente a quelli pubblicati dalla Lug: Bingo Bongo di Giorgio Rebuffi, Bufalo Brill di Giuseppe Perego, Caribu di Antonio Terenghi, Nonno Bigio di Gavioli (dal 1955 con il nome di "Pêre Ernest") Poldo di Antonio Terenghi, Teddy Sberla di Antonio Terenghi, Trik e Trak di Franco Aloisi.
  14. ^ Vedi: http://www.mastromarcopugacioff.it/Articoli/quandoRebuffiVegliava.htm
  15. ^ http://www.bedetheque.com/auteur-2202-BD-Cezard.html
  16. ^ http://www.bedetheque.com/serie-20473-BD-Pim-Pam-Poum-Pipo-Mensuel.html

Bibliografia

  • Teresa Comelli, Breve cronistoria delle Edizioni Alpe, in fanzine WOW n. 40, primavera 1983, Luigi Bona editore.
  • Giorgio Rebuffi, Walhalla Speciale Cucciolo Story, Comixcomunity, 2004.
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