Energia nucleare in Giappone
Nel 2011 l'energia nucleare in Giappone ha generato il 18,1% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese[1].







A giugno 2011, sono presenti in questa nazione 18 centrali elettronucleari in funzione che dispongono complessivamente di 51 reattori operativi, uno in costruzione e 7 dismessi.
Si sta edificando una nuova centrale elettronucleare dotata di un reattore.
Vi sono anche altre due centrali elettronucleari chiuse con un reattore ciascuna, Fugen Atr a Tsuruga e Jpdr a Oharai (vicino di Mito).
Storia
Gli Inizi
Eventi a seguito del terremoto del Tōhoku del 2011
Il terremoto del Tōhoku del 2011 ha innescato una serie di incidenti ad alcune centrali nucleari del Giappone e impianti del ciclo del combustibile che hanno portato anche ad esplosioni, parziali fusioni delle barre di combustibile, fuga di materiale radioattivo e contaminazione di aree circostanti l'impianto di Fukushima Dai-ichi (Fukushima I). Sono state coinvolte dagli eventi naturali anche le centrali di Fukushima Dai-ni, Onagawa, Tokai ed il Centro di riprocessamento di Rokkasho con conseguenze minori o nulle sulla sicurezza o l'ambiente.
Sospensione del programma nucleare e stress test
Il successivo 6 maggio il premier giapponese Naoto Kan ha chiesto la chiusura temporanea della centrale nucleare di Hamaoka, a sud di Tokio, in quanto giudicata ad alto rischio sismico. Questa misura avrà lo scopo di provvedere ad aumentare le misure preventive per un evento sismico e conseguente possibile tsunami.[2] A metà maggio 2011, viste anche le continue notizie negative sul fronte della soluzione del disastro, ha deciso di abbandonare i piani per 14 nuovi reattori.[3]
A fine febbraio 2012 erano in funzione solo 2 dei 51 reattori giapponesi (Tomari 3 e Kashiwazaki-Kariwa 6), tutti gli altri reattori sono o incidentati o sono stati spenti per le normali procedure di manutenzione e ricarica del combustibile, ed in attesa del completamento degli stress test (completati solo dai reattori Ohi 3 e 4), non sono stati riavviati per la mancanza dei permessi specifici.[4]
Ripercussioni economiche ed energetiche
Il 5 maggio è stato poi spento per le periodiche manutenzioni e la ricarica del combustibile l'ultimo reattore funzionante, quello di Tomari 3, rendendo quindi la nazione per la prima volta dopo 42 anni senza alcun reattore produttivo[5], oltre a questo, senza i suoi impianti, il Giappone si trova a dover utilizzare altre fonti energetiche per sopperire ai suoi bisogni. Secondo i dati del Japanese Atomic Industry Forum, il paese dovrà affrontare una carenza di elettricità del 12% nell'estate 2012, nel frattempo sono state necessarie ulteriori importazioni di combustibili fossili che stanno costando annualmente circa 40 miliardi $, o 333 $ per persona, mentre le sue emissioni di anidride carbonica sono aumentate a circa il 14% rispetto ai livelli del 1990.[6]
Il post-fukushima
Nel 2013 50 reattori nucleari sono stati riavviati e sono tornati in funzione, mentre altri due sono in costruzione[7]. È inoltre in programma la costruzione di nove ulteriori reattori[8]. Al 2014 in Giappone ci sono 48 reattori elettronucleari funzionanti, 11 reattori in spegnimento permanente e uno in spegnimento a lungo termine[7].
Programma nucleare militare
Il programma nucleare militare giapponese, noto come Genzai Bakudan, si sviluppò in due differenti progetti: uno sotto l'egida della Marina Imperiale giapponese e l'altro sotto l'egida dell'Esercito Imperiale giapponese ma entrambi non arrivarono a compimento prima della sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale.
Programma nucleare futuro
Ciclo del Combustibile
Arricchimento
Produzione del combustibile
Riprocessamento
Reattori di ricerca
Gestione dei rifiuti e depositi geologici
Produzione di uranio
Centrali elettronucleari
Tutti i dati della tabella sono aggiornati a settembre 2013
Reattori operativi[7] | ||||||
Totale: 50 reattori per complessivi 44.215 MW | ||||||
Reattori in costruzione[7] | ||||||
Totale: 2 reattori per complessivi 2.650 MW | ||||||
Reattori pianificati ed in fase di proposta[8] | ||||||
Totale programmati: 9 reattori per complessivi 12.947 MW Totale proposti: 3 reattori per 4.145 MW complessivi | ||||||
Reattori in arresto a lungo termine[7] | ||||||
Totale: 1 reattori per complessivi 246 MW | ||||||
Reattori dismessi[7] | ||||||
Totale: 9 reattori per complessivi 4.337 MW | ||||||
NOTE:
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Note
- ^ (EN) IAEA - PRIS database - Nuclear Power Plant Information - Nuclear Share in Electricity Generation.
- ^ (EN) Hamaoka asked to shut down
- ^ Technology Review published by MIT - A Worldwide Nuclear Slowdown Continues - 18/5/2011
- ^ (EN) Last Kansai reactor goes off line
- ^ Giappone senza nucleare: si spegne l'ultimo reattore ancora attivo
- ^ (EN) Last Japanese reactor in outage
- ^ a b c d e f AIEA: Nuclear Power Reactors in Japan
- ^ a b (EN) WNA - Nuclear Power in Japan
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su energia nucleare in Giappone
Collegamenti esterni
- (EN) IAEA - Nuclear Power Reactors in the World, 2012 edition
- (EN) http://www.world-nuclear.org/info/inf79.html
- (EN) http://www.iaea.org/programmes/a2/ Database di tutti i reattori al mondo