Regno di Sarawak

regno dell'Asia sud-orientale, esistito dal 1841 al 1946

Il regno di Sarawak era uno Stato situato nel Borneo e costituito dal britannico Sir James Brooke nel 1841. Ottenne l'indipendenza dal sultanato del Brunei come compenso per l’aiuto da lui dato al locale sovrano nella lotta alla pirateria e alla repressione di una rivolta. Nel 1888 Charles Anthony Johnson Brooke, il successore e nipote di James Brooke, accettò il protettorato del Regno Unito che durò fino al 1946, quando il terzo rajah Charles Vyner Brooke gli cedette i suoi diritti al trono. Dal 1963, Sarawak è uno Stato federato della Malesia.[1]

Regno di Sarawak
Regno di Sarawak – Bandiera
Regno di Sarawak - Stemma
Motto: Dum Spiro Spero
Regno di Sarawak - Localizzazione
Regno di Sarawak - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeKingdom of Sarawak
Lingue ufficiali
InnoGone Forth Beyond The Sea
CapitaleKuching
Dipendente da Impero Britannico
Politica
Forma di governomonarchia
(regno)
Capo di Statorajah (re)
Organi deliberativiconsiglio generale
Nascita1841 con James Brooke
Causaindipendenza dal sultanato del Brunei
Fine1946 con Charles Vyner Brooke
Causacessione dei diritti dell'ultimo raja al Regno Unito
Territorio e popolazione
Bacino geograficoBorneo
Massima estensione124.450 kq
nel secolo XX
Popolazione800.000 abitanti circa
nel secolo XX
Economia
Valutadollaro di Sarawak
Risorseagricoltura, minerali
Commerci conImpero britannico
Religione e società
Religioni preminentiCristianesimo
Religioni minoritarieIslam
Classi socialinobiltà, clero, popolo
Mappa del Sarawak nel 1908
Evoluzione storica
Preceduto da Sultanato del Brunei
Succeduto da Sarawak

Storia

Il territorio del Sarawak faceva parte del sultanato del Brunei, nell' isola del Borneo. Durante il regno di Pangeran Indera Mahkota, Sarawak era infestato da pirati e rifugio dei guerriglieri. Il sultano del Brunei Omar Ali Saifuddin II (1827-1852) ordinò a Pangeran Muda Hashim nel 1839 di ristabilire l'ordine, e fu durante questo periodo che James Brooke visitò per la prima volta Sarawak. Pangeran Muda Hashim chiese aiuto a James Brooke per sopprimere ribelli e pirati, ma questi rifiutò. Durante il secondo soggiorno nella regione, nel 1841, Brooke accettò di assistere Pangeran Muda Hashim. I pirati e gli insorti furono sconfitti quello stesso anno ed il sultano ricompensò Charles cedendogli Sarawak e Sinian a James Brooke. Successivamente, il 24 settembre 1841, Pangeran Muda Hashim gli conferì il titolo di rajah di Sarawak (rango equivalente a quello di re) e Brooke fondò la dinastia dei “Rajah Bianchi di Sarawak”.[2]

Divenne sovrano senza alcun intento colonizzatore o imperialistico; le sue avventure affascinarono l'immaginario dei britannici, dando l’impulso a molti avventurieri di partire verso mete esotiche, seguendo l'esempio del romanzo di Rudyard Kipling, L'uomo che volle essere re.[3]

James Brooke, il primo Rajah Bianco, ricevette un vasto territorio dal sultano, che fu espanso sensibilmente col passare del tempo sia da lui stesso che dai suoi successori, affittando o acquistando altre terre dal monarca del Brunei.

L’invasione giapponese

Durante la seconda guerra mondiale Sarawak, come protettorato britannico, fu coinvolto nel conflitto contro la Germania nazista. Come nella grande guerra, fu implicato solo marginalmente nelle operazioni belliche, limitandosi a fornire materiale e mezzi. Le risorse del Sarawak, che era un obiettivo strategico importante nel caso di un attacco giapponese, furono tutte utilizzate per il supporto alle forze armate inglesi. Quando la guerra del Pacifico incominciò nel dicembre del 1941, Sarawak si schierò contro il Giappone, unitamente alle forze alleate, come parte dell'impero britannico.[4]

Un distaccamento di fanteria dell'esercito indiano e alcuni cannoni antiaerei furono spediti nel Sarawak per sostenere i locali rangers (il piccolo esercito realizzato dai Brooke). Il territorio fu occupato dalle truppe dell'impero del Giappone, che approfittarono delle esigue difese del regno. Il rajah Vyner era in visita in Australia durante l’invasione e riuscì a tornare a Sarawak solo dopo la liberazione, nel 1945. Vani furono i precedenti tentativi di ritorno e di infiltrare nella giungla truppe paracadutate che organizzassero la lotta contro i giapponesi. La Marina di Sarawak fu utilizzata dai britannici durante le campagne nell'Estremo Oriente. Nel 1945, Sarawak ed il resto del Borneo furono liberati dall'esercito australiano.[5]

Cessione al Regno Unito

Dopo la seconda guerra mondiale, Vyner Brooke cedette Sarawak alla Corona Britannica, in cambio di un sostanzioso vitalizio per sé e la propria famiglia. Il nipote di Charles, Anthony Brooke, fu designato nuovo sovrano, con il rango di Rajah Muda, dalla maggioranza dei membri del parlamento di Sarawak (Consiglio Negri) inizialmente contrari alla cessione al Regno Unito. Poi, però, dovettero cedere e al Brooke rimase soltanto il titolo.[6]

Amministrazione

 
Francobollo del 1871 con l'effigie di Charles Brookr

Inizialmente James Brooke (ricordato da Emilio Salgari nel romanzo I pirati della Malesia, scritto nel 1896) amministrò il paese come uno stato vassallo del sultanato del Brunei. Quando assunse il controllo dell'area intorno a Kuching nel 1841, il sistema di governo si basava sull'inefficace modello in vigore nel Brunei. James impostò una riforma e creò un servizio civile composto da funzionari britannici. Invitò le missioni anglicane al fine di istituire chiese e scuole, nel tentativo sia di avvicinare gli abitanti locali alla cultura inglese, sia di attrarre coloni britannici che intendessero cambiare vita e migrare in Borneo. James mantenne molte delle usanze e dei simboli della vicina monarchia malese, combinati con il suo deciso sistema governativo. Si batté in modo particolare per garantire che le usanze e credenze dei nativi come i dayak, gli iban, fossero conservate e rispettate. Scelse come successore il nipote Charles Brooke, che divenne il secondo rajah di Sarawak e seguitò ad acquistare terreni dal sultano del Brunei, portando il territorio del regno alle dimensioni odierne.[7]

Gli succedette come terzo e ultimo rajah Charles Vyner Brooke che, dopo un inizio difficile, avviò importanti riforme politiche tra cui quella concessa nel 1941, prima dell'invasione giapponese, con cui trasferiva parte dei poteri sovrani al Council Negri, il parlamento di Sarawak. Il 1 luglio 1946 dovette abdicare e cedere il reame al Regno Unito con lo status di colonia della corona. Morì il 9 maggio 1963.[8]

Economia

 
Moneta con il profilo di Charles

I Brooke adottarono una politica paternalista, volta a tutelare gli 'indigeni' dallo sfruttamento capitalista, ma anche a raggiungere livelli di sviluppo simili a quelli conseguiti in altre colonie dell'Impero Britannico. James gettò le basi per l'espansione del Sarawak ed il nipote Charles fu il principale esecutore, facendo costruire edifici pubblici e ampliando i confini dello Stato.[9]

I Brooke erano decisi a impedire che i popoli di Sarawak venissero 'sfruttati' dagli interessi economici occidentali e formarono la Compagnia del Borneo per collaborare con i britannici nella gestione dell'economia.

L'eredità architettonica della dinastia è tuttora visibile in molti edifici del XIX secolo, ricordo dell'epoca coloniale. A Kuching si trovano l'Astana, residenza reale poi del governatore inglese, il vecchio museo di Sarawak, il Forte Margherita, il Forte di piazza, il palazzo di Giustizia Vecchia e il Brooke Memorial.

Rajahs di Sarawak (1841-1946)

 
Il palazzo reale (Astana), Kuching
 
Palazzo reale: sala di rappresentanza
 
Tombe dei raiahs nella chiesa di San Leonardo, Sheepstor (Inghilterra)
Ritratto Nome Regno Consorte Note
  James Brooke 24 settembre 1841 - 11 giugno 1868 non sposato gli succedette il nipote Charles
  Charles Brooke 3 agosto 1868 -
17 maggio 1917
Rani Margaret Alice Lili de Windt figlio di Emma Brooke, sorella di James
  Charles Vyner Brooke 24 maggio 1917 -
1 luglio 1946
Rani Sylvia Brett la monarchia fu abolita e il titolo ereditato dal fratello Bertram

Note

  1. ^ Singapore-Malesia, p. 21
  2. ^ Runciman, p, 38
  3. ^ Singapore-Malesia, p. 30
  4. ^ Reece, p. 54
  5. ^ Brooke, p. 41
  6. ^ runciman, p. 233
  7. ^ Runciman, pp. 188-190
  8. ^ Runciman, p. 293
  9. ^ Runciman, p. 77

Bibliografia

  • AA. VV., Singapore-Malesia, Meridiani n. 52, Editoriale Domus, Rozzano (MI) 1997.
  • Ranee Margaret Brooke, My life in Sarawak, London 1913.
  • R.H.W. Reece, The Name of Brooke: the end of White Rajah Rule in Sarawak, London 1993.
  • Steven Runciman, Il rajah bianco. La vera storia di James Brooke e della sua dinastia, Rizzoli, Milano 1977.

Voci correlate

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