Mason Vicentino

ex comune italiano

Mason Vicentino (Mason in veneto) è un comune di 3.518 abitanti[4] della provincia di Vicenza.

Mason Vicentino
comune
Mason Vicentino – Stemma
Mason Vicentino – Bandiera
Mason Vicentino – Veduta
Mason Vicentino – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoMassimo Pavan (PDL - Lega Nord) dal 6-6-2009
Territorio
Coordinate45°43′00″N 11°36′00″E
Altitudine150 m s.l.m.
Superficie11,96 km²
Abitanti3 537[1] (31-12-2010)
Densità295,74 ab./km²
FrazioniVillaraspa
Comuni confinantiBreganze, Fara Vicentino, Marostica, Molvena, Pianezze, Schiavon
Altre informazioni
Cod. postale36064
Prefisso0424
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024058
Cod. catastaleF019
TargaVI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 407 GG[3]
Nome abitantimasonensi
Patronosant'Andrea
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mason Vicentino
Mason Vicentino
Mason Vicentino – Mappa
Mason Vicentino – Mappa
Posizione del comune di Mason Vicentino all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale

Geografia fisica

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del territorio vicentino.

Toponimi

Secondo alcune fonti[senza fonte] il toponimo Mason deriverebbe dall'usanza romana di denominare torri, castelli e colonie con il nome di un'antica famiglia; in effetti un certo Papirio Masone fu con­sole nell'anno 522 di Roma e di un altro si fa menzione nel 652. Secondo altri[senza fonte] invece il nome potrebbe provenire da "mansiones", stazione stradale dell'epoca romana, oppure da "mansione", che nel Medioevo significava podere.

Epoca antica

La "mansio" di Mason si trovava lungo la Pista dei Veneti che, proveniente da Sovizzo, toccava Schio e quindi, sempre costeggiando i monti, congiungeva l'Astico al Brenta, passando per Calvene, Lugo, Fara, Breganze, Mason, Mure, Molvena, Pianezze, Marostica, Marsan e Angarano per continuare fino al Piave.

Quando nel 147 a.C. il console Postumio fece costruire la grande strada Postumia, che da Genova conduceva ad Aquileia, la Pista dei Veneti diminuì d'importanza. Intorno all'antica "mansio", fornita di un cambio di cavalli per il servizio postale, sorse gradualmente un villaggio rurale o "pagus" dipendente, durante l'amministrazione romana, dal vicino capoluogo o "vicus" di Breganze.

Medioevo

In seguito la corte de Maxone appare nominata per la prima volta in una carta del 1038, come bene dell'Abba­zia di Nonantola del modenese. Secondo dati raccolti nell'archivio della città del 1262, essa comprendeva però anche Costa Vernese.

La storia civile del paese, dopo la donazione del Pedemonte e dell'Altopiano di Asiago fatta da Berengario al vescovo di Padova Sibicone (prima metà del secolo X), è sempre comunque legata a quella di Breganze. Nell'anno 1227 il villaggio di Mason si ribellò al podestà di Vicenza Alberico da Romano. Nell'anno 1312 i due paesi furono assediati dai padovani.

Non si sa quando il paese divenne comune autonomo: già dal 1300 si parlava di "Comune et di uomini di Mason" nei volumi dei Fondi di Santa Giustina di Padova. Gli Scaligeri tra il 1312 e il 1339 controllarono il territorio di Mason e di Marostica; un capitano aveva funzioni militari e poteri giurisdizionali. Nell'anno 1314 i soldati padovani, desiderosi di riavere Vicenza e di fiaccare lo scaligero, devastarono quanto era rimasto di Mason.

Epoca moderna

Nel lungo periodo di pace della dominazione veneziana, tra il 1404 e il 1797, sorsero magnifiche ville e palazzi ispirati ai modelli classici, voluti dalle potenti famiglie degli Angaran, dei Cerato e dei Chiericati.

Epoca contemporanea

Nel 1700 si concluse il lento tramonto della Serenissima e nell'ottobre del 1796 si ammassarono a Bassano truppe napoleoniche che, secondo il Berti, arrivarono a 10.000 uomini e secondo il Chandler erano addirittura 46.000. Nello stesso anno, tra settembre e novembre, ci furono scontri a Fontaniva e a Nove. Nella battaglia di Nove truppe francesi avanzarono anche da Schiavon e furono mandate ad occupare Marostica. Si può quindi pensare ad una distribuzione delle truppe francesi nella zona, con gravi disagi e sofferenze per la popolazione a causa delle requisizioni e delle ruberie francesi. La storia racconta che Bonaparte entrò a Bassano e prese alloggio in casa Roberti.

Secondo i racconti popolari Ca' Dal Ferro-Carli a Molvena, una vec­chia casa nel sentiero del Buso presso via Riale a Mason e Palazzo Viero in via Pozzo a Villaraspa, divennero stazioni delle numerose truppe napoleoniche. Gli avvenimenti successivi all'ottobre 1797 rivestirono rilevanza politica, perché le città venete e i centri sedi di podesterie assistettero alla partenza dei rettori e sorsero municipalità democratiche.

Quando il 12 maggio 1797 la plurisecolare Repubblica di Venezia cessò praticamente di esistere, si inneggiò alla libertà, all'uguaglianza, alla giustizia, si gioì per l'abolizione dei titoli nobiliari, vennero abbattuti molti stemmi delle casate e i leoni di San Marco. Ma a spegnere progressivamente gli entusiasmi, oltre all'occupazione militare francese, fu l'emanazione di un decreto in base al quale i territori friulano, bresciano e veneto dell'ex-repubblica di Venezia venivano suddivisi in ampi distretti. Bassano, che aveva sin dal 1399 una sua giurisdizione, divenne città subalterna di Vicenza. Fallirono i tentativi d'unione del Veneto alla Repubblica Cisalpina.

L'anno 1809 ricorda un terribile scontro a Ponteselo tra le truppe napoleoniche e i villici, stanchi delle tasse e dei dazi. Ogni speranza si spense poi con il trattato di Campoformio del 1797, quando Napoleone cedette il Veneto all'Austria.

Durante la dominazione austriaca Mason fece parte del Distretto di Marostica e del Dipartimento del Bacchiglione. L'Austria si dimostrò efficiente nell'azione amministrativa, ma politicamente il regime svelò un'immagine illiberale. Anche alcuni cittadini di Mason presero parte, arruolandosi nel Battaglione Volontari Vicentini, ai nobili sforzi della riscossa italiana fino al 1866, anno della III Guerra d'Indipendenza. La ripresa fu difficile e lenta e anche se nel resto d'Europa e nell'ltalia del nord-ovest si fecero sentire gli effetti della rivoluzione industriale, a partire dal 1886 Mason fu colpito dalla crisi economica. La disoccupazione costrinse intere famiglie a partire per il Brasile, l'America e l'Argentina.

Il 1915, anno in cui l'Italia entrò nel primo conflitto mondiale, rappresentò per Mason l'inizio di un nuovo periodo difficile. Il paese infatti si trovò nelle immediate vicinanze delle retrovie del fronte e fu interessato dall'arrivo di centinaia di profughi provenienti dall'Altopiano di Asiago e dalla sistemazione di truppe italiane, francesi e alleate, nonché di attrezzature da campo, tra cui due ospedali. Inoltre non vi fu famiglia che non avesse componenti impegnati nel conflitto. Numerose iscrizioni, nei muri in gesso della soffitta di Ca' Dal Ferro a Molvena, documentano che il territorio fu anche luogo di acquartieramento di gente e soldati francesi, come lo fu del resto anche Casa Laverda, in via Costavernese a Mure, Palazzo Viero a Villaraspa e il Palazzon sulla strada marosticana.

Durante il secondo conflitto mondiale la popolazione si divise tra i due fronti contrapposti, i partigiani e l'esercito nazionale, e visse le dure condizioni di vita imposte dalla distribuzione razionata degli alimenti, dall'occupazione nazista e dai bombardamenti. Villa Angaran Delle Stelle-Cattaneo fu sede di stazionamento di truppe militari tedesche, come del resto servirono agli scopi bellici la scuola comunale e la Filanda Malvezzi.

Il flusso migratorio riprese anche nel dopoguerra e durò fino agli anni sessanta, che videro il rifiorire economico del paese.

Nel 1980 si svolse un referendum per unire i comuni di Mason Vicentino, Molvena e Pianezze in un'unica unità amministrativa, che doveva chiamarsi Colceresa. Il referendum fu bocciato per la contrarietà dei cittadini di uno dei comuni, ma ancora oggi il nome Colceresa è in uso in diverse associazioni e nel caratteristico Sentiero Colceresa, segnale di una forte identità comunque sentita da parte di una buona fetta di cittadinanza.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Variazioni

La denominazione del comune fino al 1867 era Mason. La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1869 aggregazione della frazione Villaraspa, staccata dal comune di Molvena.[6]

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2009 in carica Massimo Pavan Centro-destra Sindaco

Sport

Nel territorio comunale operano squadre di Calcio a 5, Pallavolo e Pattinaggio artistico. È la sede dello Sci Club 2000, cosa molto singolare vista l'assenza di territorio montano. La squadra di calcio è il Colceresa MPM, nata nel 2001 con la fusione tra: A.S. Mason Vicentino, MVM Molvena e A.C. Pianezze San Lorenzo. Milita attualmente in Terza Categoria.

Persone legate a Mason

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 31/08/2010 [1].
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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