Benevento Calcio
Il Benevento Calcio nota più semplicemente come Benevento, è una società calcistica italiana con sede nella città di Benevento. Milita in Lega Pro, la terza serie del campionato italiano di calcio. Disputa le partite interne presso lo stadio Ciro Vigorito.
Benevento Calcio Calcio ![]() | |
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Stregoni, Giallorossi | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Strega |
Dati societari | |
Città | Benevento |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Lega Pro |
Fondazione | 1929 |
Rifondazione | 1953 |
Rifondazione | 1990 |
Rifondazione | 2005 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | Gaetano Auteri |
Stadio | Ciro Vigorito (25.000 posti) |
Sito web | www.beneventocalciospa.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie C2 2 Campionati di Serie D 1 Campionato Nazionale Dilettanti |
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Si invita a seguire il modello di voce |
I calciatori del Benevento sono conosciuti in tutta Italia come gli Stregoni.
Storia
Dalle origini agli anni cinquanta
Il calcio a Benevento è nato nel 1929, in cui la prima società nacque con la denominazione di Associazione Calcio Benevento, che giocava sul campo Meomartini realizzato da don Francesco Minocchia con l'ausilio di calciatori residenti nella città di Benevento e sito nel rione Libertà della città delle Streghe. Nel suo primo decennio di vita vinse i campionati di Terza, Seconda e Prima Categoria, poi, nella stagione 1934–35 prese parte per la prima volta al campionato nazionale di Serie C, disputando un eccellente torneo grazie alla guida tecnica dell'ungherese Halmos.
Tre anni dopo, nella stagione 1938–39, vinse la «Targa Capocci» (torneo cui parteciparono 22 squadre) vincendo in finale contro la Scafatese per 5-1, poi, nell'immediato dopoguerra l'A.C. Benevento fece buoni campionati di Serie C dove nella stagione 1945-1946 arrivò per primo conquistando la promozione in Serie B ma rinunciandoci per problemi finanziari. Le successive stagioni, i giallorossi arrivarono tra le posizioni di alta classifica senza tuttavia ottenere la promozione fra i cadetti.
Negli anni cinquanta va segnalata la folcloristica ma abile figura di Oronzo Pugliese che allenò la compagine sannita nel 1952. Dopo un anno, tuttavia, arrivò la chiusura della società storica, oberata dai debiti.
Gli anni sessanta e settanta
Fallita l'antica squadra, ebbe campo libero il secondo club cittadino, i dilettanti della San Vito che, dopo sette anni, approdarono in Serie C come S.S. Benevento. Dopo aver disputato un campionato in terza serie nel 1960-1961, classificandosi al quarto posto, fece seguito il ritorno in Serie D nel 1961-1962, ove la S.S. Benevento ne prese il posto per un triennio.
Nel 1966 da una fusione di compagini cittadine nacque la Polisportiva Benevento. Dopo otto campionati di fila in Serie D, nel 1974 ci fu il gran ritorno in Serie C. Sotto la presidenza di Bocchino arrivarono un quarto posto, un secondo posto nella stagione 1975-1976 con Piero Santin in panchina che mantenne la squadra al primo posto (poi nel finale due punti nelle ultime quattro gare) e seguì un quarto posto nel torneo 1976-1977.
Nel 1978-1979, in concomitanza con la ristrutturazione della Serie C, nacque la Società Sportiva Calcio, mentre l'anno successivo ci fu l'inaugurazione dello stadio Santa Colomba. Sotto la presidenza dell'avvocato Ernesto Mazzoni, coadiuvato di volta in volta da imprenditori locali, la SSC Benevento disputò nove campionati ininterrotti in Serie C1.
Gli anni ottanta
Da segnalare la quinta piazza raggiunta con la guida tecnica di Gastone Bean (1981-82) e il sesto posto con allenatore Francesco Liguori (1983-84) che valsero la partecipazione degli stregoni alla Coppa Italia contro squadre di serie A e B. Dopo una prima retrocessione nel 1986, a cui seguì un miracoloso ripescaggio, il Benevento retrocesse in serie C2 nel 1987 nonostante l'ottima rosa di calciatori.
A due salvezze risicatissime in quarta serie negli anni 1988 e 1989 (ambedue con Maurizio Simonato alla guida tecnica), seguì la retrocessione a tavolino in Interregionale per mancato versamento della fidejussione (che non fu coperta per tutti i 400 milioni richiesti dalla FIGC ma solo per 320). Pertanto, per soli 80 milioni, il Benevento fu costretto ad abbandonare il calcio professionistico. Ne derivò un anonimo campionato in Interregionale disputato con una squadra composta per lo più da calciatori sanniti.
Gli anni novanta
Nella stagione 1990-1991 nacque lo Sporting FC Benevento. Il nome della nuova società fu scelto dai tifosi in seguito a un sondaggio telefonico fatto durante una trasmissione televisiva dell'epoca. Alla presidenza c'era Mario Peca, il quale non mantenne le promesse ma ebbe il merito di risvegliare la passione dei tifosi beneventani. Il campionato fu vinto ma ebbe un epilogo amaro nello spareggio per la promozione contro la Juve Stabia (vincitrice di un altro girone). In seguito alla sconfitta la società venne rilevata da un gruppo di imprenditori napoletani che dopo un semestre, vista la totale disaffezione e ostilità della tifoseria, cedettero la mano alla famiglia Cotroneo. Dopo un'annata di transizione, per l'anno sportivo 1993-94 fu allestita una squadra d'alto livello che ricalcava per gran parte quella della stagione 1990-91 a cominciare dallo stimato Luigi Boccolini come trainer. Trascinata da una formidabile coppia d'attacco composta da Nicola D'Ottavio e Silvio Paolucci, vero lusso per l'Interregionale, il Benevento ebbe ben presto vita facile sulla rivale Nocerina, finendo per stravincere il torneo.
Con il ritorno nel campionato professionistico la rosa fu confermata con qualche innesto. La squadra, pur non brillando nel gioco, conquistò il terzo posto che valse la qualificazione ai play-off per la prima volta nella storia. La compagine di Boccolini fu subito estromessa dal Savoia (sconfitta fuori casa per 2-0 e pareggio interno per 3-3).
La stagione successiva fu particolarmente tribolata e culminò con la salvezza raggiunta nell'ultima partita: in un drammatico testacoda contro il Frosinone, gli stregoni s'imposero per 1-0, evitando i playout e mandando all'aria i sogni di promozione della squadra ciociara che si era presentata da capolista.
Seguirono due ottimi campionati di vertice. Nel 1996-97 gli stregoni, allenati da Massimo Silva, ebbero una partenza a razzo per poi cedere, con il passare delle giornate, la testa della classifica alla Battipagliese, che vinse il torneo. Classificatosi al secondo posto, il Benevento affrontò i playoff con tutti i favori del pronostico e con un'eccezionale partecipazione ed entusiasmo di pubblico. Dopo aver eliminato il Catanzaro in semifinale (0-0 fuori casa e vittoria interna per 2-0), però, fu beffato in un'infuocata finale ad Avellino dalla Turris (0-2) allenata dall'ex Esposito. Resta questa la "trasferta" seguita dal maggior numero di tifosi sanniti con ben ottomila unità. In città ci furono notevoli polemiche soprattutto per un alterco tra il direttore sportivo Nicola D'Ottavio e il centravanti Sossio Aruta.
Nella stagione successiva la società rinforzò ulteriormente la rosa. Prima di nuovo con Silva e poi con Pino Raffaele in panca, in un campionato molto equilibrato al vertice, il Benevento non riuscì a trovare lo spunto per vincere direttamente il torneo dovendo ritentare la promozione mediante i playoff. Come l'anno prima, gli stregoni, dopo aver eliminato lo spumeggiante Sora (con due vittorie per 1-0 ed entrambe con reti firmate da Francesco Passiatore), cedettero in finale: sul campo neutro di Lecce furono infatti sconfitti dal Crotone per 2-1, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. Fu l'ultima partita della famiglia Cotroneo che cedette la mano a Renato Pedicini ai vertici della società.
La squadra, guidata da allenatore Francesco Dellisanti, termina il torneo al quarto posto, apprestandosi a disputare i play-off. Dopo aver eliminato ancora una volta il Catanzaro (vittoria per 2-1 in casa e pareggio 1-1 in Calabria), il Benevento approdò per il terzo anno consecutivo in finale.
Il 13 giugno 1999, allo stadio di via Del Mare a Lecce, la squadra sconfisse il Messina per 2-1 in una partita che vide nella ripresa gli stregoni andare sotto di un gol, per poi subito ristabilire la parità con Bertuccelli. A sei minuti dalla fine dei supplementari arriva il gol di Rosario Compagno, che regalò il primo trionfo in un campionato professionistico al calcio sannita e il ritorno in Serie C1.
Approdato in Serie C1 il Benevento vi disputerà sei campionati consecutivi. Le prime due stagioni i giallorossi ottengono due salvezze proprio all'ultima giornata in casa (nel 1999-00 vittoria con l'Arezzo per 2-1; nel 2000-01 vittoria contro l'Andria per 2-1).
Gli anni duemila
Nella stagione 2001-02 la salvezza è ancora più tribolata in quanto arriva dopo i playout contro la Nocerina (vittoria per 1-0 a Nocera e sconfitta interna per 1-0).
Dopo aver disputato nell'anno successivo un torneo anonimo da centroclassifica, nella stagione 2003-04 approdano - dopo un'entusiasmante rincorsa - ai playoff. Nella semifinale promozione, dopo aver sconfitto in casa 1-0 il Crotone, al ritorno arriva una sconfitta per 3-1 in una partita molto discussa e caratterizzata da clamorosi errori arbitrali ai danni del Benevento[1].
La stagione 2004-05 vide i sanniti lottare per l'accesso ai playoff fino a due giornate dal termine e chiudere con un lusinghiero settimo posto. Alla luce delle gravi inadempienze fiscali emerse, però, la società del presidente Spatola viene retrocessa a tavolino in serie C2. Fu scritta così la parola fine al capitolo Sporting Football Club.
Nell'estate 2005 viene costituita la società per azioni Benevento Calcio capitanata da un imprenditore biellese, Older Tescari, che non viene accolto con simpatia per via di una campagna acquisti modesta e inadatta. A marzo del 2006, con la squadra in caduta libera nella classifica e fuori dalla zona playoff, al timone della società giungono i fratelli Ciro e Oreste Vigorito. Il Benevento riesce a classificarsi al quarto posto ma viene eliminato in semifinale dalla Sansovino.
La stagione successiva la squadra è affidata a Danilo Pileggi che viene ben presto sostituito da Gianni Simonelli. Giocando un ottimo calcio, i sanniti riescono a recuperare i punti di distacco dal Sorrento e a sfiorare la promozione che sfuma per un soffio. Ai play-off, dopo aver superato il Monopoli, il Benevento vede sfumare tra le mura amiche il ritorno in Serie C1 a opera del Potenza (sconfitta per 1-0 e pareggio casalingo per 1-1).
La stagione 2007-08 è praticamente senza storia con la compagine di Simonelli che ha vita facile vincendo il campionato con quattro turni di anticipo regalando alla città il ritorno in serie C1. In questa stagione il Benevento, per la prima volta nella sua storia, approda anche in finale della Coppa Italia di Serie C ma viene battuto per 5-0 dal Bassano nella gara d'andata (inutile l'1-1 del ritorno).
Nelle stagioni a seguire la società tramite faraoniche campagne acquisti senza precedenti appronta delle squadre di altissimo livello e punta senza mezzi termini al raggiungimento della serie B. I Vigorito dimostrano ben presto una managerialità d'alto livello, investendo molto, oltre che sul parco giocatori di prima squadra, anche nel settore giovanile e nelle strutture.
Nella stagione 2008-09 gli stregoni contendono la vittoria al Gallipoli fino all'ultima giornata, ma la compagine salentina la spunta per un solo punto. Ai playoff l'eliminazione del Foggia (0-0 e 2-2) sembra spalancare le porte alla serie cadetta soprattutto in virtù del pareggio conseguito (1-1) a Crotone. Incredibilmente nella finale di ritorno, davanti a oltre 20mila spettatori, il Benevento viene sconfitto per 1-0 sul proprio terreno dalla sua "bestia nera".
La stagione 2009-10 vede il fortissimo Novara troncare ben presto le gambe alle concorrenti e il Benevento esprimersi con rendimento altalenante anche in seguito al via vai di allenatori: Acori viene prima esonerato e sostituito da Camplone per poi essere richiamato a quattro giornate dal termine. Nell'ultimo mese consegue dieci punti che valgono il sorpasso sul Lumezzane e la qualificazione ai playoff. La lotteria di fine torneo non arride per l'ennesima volta ai giallorossi che vengono fatti fuori dal Varese (2-2 in casa e sconfitta per 2-1 in Lombardia).
Gli anni duemiladieci
La stagione 2010-11 comincia con una clamorosa novità: ad essere chiamato a dirigere la squadra è Agatino Cuttone, allenatore caduto da anni nel dimenticatoio. Dopo un inizio disastroso (solo quattro punti in quattro gare), la squadra mette insieme una striscia vincente frutto di sette vittorie e tre pareggi che le valgono la conquista del secondo posto. Le ultime tre gare del girone d'andata, però, decretano definitivamente i limiti del gioco di Cuttone che viene esonerato quando la compagine giallorossa era staccata di sette lunghezze dalla primatista Nocerina. Anche il nuovo allenatore, Giuseppe Galderisi, non riesce a dare una marcia in più e il campionato termina con il Benevento al secondo posto staccato di undici lunghezze dalla vetta. Come in passato la squadra sannita viene estromessa dai playoff: la Juve Stabia ha la meglio vincendo per 1-0 l'andata e impattando per 1-1 il ritorno. La succitata stagione verrà soprattutto ricordata per la dipartita dell'amministratore delegato Ciro Vigorito, avvenuta il 26 ottobre 2010. Tutta la città e la provincia invocheranno l'intitolazione dello stadio al compianto dirigente che avverrà con delibera della giunta comunale il 2 novembre, a distanza di soli sette giorni dalla scomparsa.
La stagione 2011-12, che ha visto il Benevento per la prima volta nella sua storia partire con una penalizzazione (sei punti poi ridotti a due[2]), è cominciata con il ritorno sulla panchina di Simonelli, avvicendato dalla 15ª giornata da Carmelo Imbriani e Jorge Martinez come allenatore in seconda. Il Benevento terminerà la stagione al sesto posto, perdendo quindi la possibilità di partecipare ai play-off.
Sotto cattivi auspici è cominciata la stagione 2012-13: durante il ritiro precampionato l'allenatore Carmelo Imbriani ha dovuto rinunciare all'incarico per gravi motivi di salute[3], lasciando il posto al suo vice. Alla luce degli scadenti risultati conseguiti (tre vittorie e quattro sconfitte), Jorge Martinez ha rassegnato le dimissioni[4]. Al posto dell'allenatore uruguayano, la società ha chiamato alla guida tecnica Guido Ugolotti[5] il quale, dopo aver portato la squadra in zona play out, è stato esonerato[6] per far posto all'ex allenatore dell'Empoli Guido Carboni[7]. Perdendo 2-0 a Pisa nella penultima giornata di campionato, il Benevento perde anche in questa stagione la partecipazione ai play-off.
La stagione 2013-2014 comincia con Guido Carboni alla guida della squadra, che punta almeno alla qualificazione ai play-off per la promozione in Serie B. Dopo un inizio di stagione stentato, il tecnico viene esonerato il 20 gennaio 2014: fatale è la sconfitta in casa del Lecce per 0-2. Al suo posto viene chiamato Fabio Brini che porta il Benevento fino ai play-off, dopo aver chiuso il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2013-2014 al 7º posto. L'11 maggio 2014 ottiene una vittoria in casa del Catanzaro per 2-1. In semifinale, il 18 maggio 2014, perde in casa del Lecce per 0-2.
La stagione 2014-2015 vede la conferma di Fabio Brini alla guida tecnica della squadra. A causa dei numerosi infortuni sopraggiunti durante lo svolgimento del campionato, vengono annessi alla rosa Stefano Layeni, Riccardo Allegretti e Gaetano D'Agostino, rispettivamente l'8 ottobre, il 13 novembre e il 1º dicembre del 2014.
Cronistoria
Cronistoria del Benevento Calcio | |
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Colori e simboli
Il simbolo della squadra del Benevento è la Strega in quanto Benevento viene definita la "città delle streghe" per via dei riti pagani che i longobardi svolgevano nei pressi del fiume Sabato. I colori sociali giallo-rosso sono legati al vessillo comunale. La squadra rappresenta la città e la provincia di Benevento (il Sannio) e per questo i tifosi vengono anche chiamati Sanniti.
Strutture
Stadio
Il Benevento disputa le sue partite interne presso lo Stadio Ciro Vigorito, in precedenza denominato "Santa Colomba". L'opera fu realizzata a sette anni di distanza dal progetto iniziale; in un primo momento i lavori furono dati in appalto a una ditta siciliana a cui poi subentrò il cavaliere Costantino Rozzi, presidente dell'Ascoli Calcio, che dall'aprile del 1978 riuscì a realizzare l'impianto in tempi eccezionalmente brevi. Per l'inaugurazione fu disputata un'amichevole tra il Benevento e la stessa compagine marchigiana.
Inizialmente la capienza era di 25.000 posti, di cui 2.500 destinati per le poltroncine della Tribuna. All'inizio degli anni novanta, per motivi di ordine pubblico, la commissione provinciale sui pubblici spettacoli, per consentire l'agibilità, impose la rimozione di metà dei posti della Tribuna, e il numero delle poltroncine scese a 1.300.
A metà degli anni novanta furono realizzate alcune vie di fuga sul terreno di gioco e la capienza fu ridotta a 20.000 unità. Dopo la recente normativa sugli stadi questa è stata limitata a 12.847 spettatori.
Centro di allenamento
Gli stregoni si allenano sul terreno dell'antistadio che dal 19 settembre 2013 è intitolato al compianto calciatore ed ex allenatore del Benevento Calcio, Carmelo Imbriani. La cerimonia è stata promossa dal Comune di Benevento e dalla società sannita ed ha visto svolgersi al termine un'amichevole tra i Giovanissimi Professionisti del Benevento Calcio e del Napoli.[12]
Società
Il Benevento Calcio è una società per azioni che ha come presidente Oreste Vigorito.
Organigramma societario
- Oreste Vigorito - Presidente
- Diego Palermo - Vice presidente
- Ferdinando Renzulli - Amministratore delegato
- Salvatore Di Somma - Direttore Sportivo
- Giovanni Mastrangeli - Segretario Generale
- Iris Travaglione - Responsabile della comunicazione
- Maurizio Romano - Area contabilità
- Valeria Maiello - Addetto segreteria
- Michele Siniscalchi - Addetto segreteria
- Alessandro Cilento - Team manager
- Federica Festa - Delegato sicurezza stadio
- Marciano D'Avino - Vice delegato sicurezza stadio
- Alessandro Cilento - Delegato rapporto con i tifosi
- Antonio Micco - Magazziniere
Sponsor
- 1994-1995 Erreà
- 1996-1998 DEGI
- 1998-2001 Erreà
- 2001-2005 Zeus Sport
- 2005-2007 Legea
- 2007-2009 Erreà
- 2009-2013 Mass
- 2013-2014 Legea
- 2014- Frankie Garage Sport
- 1983-1985 Wierer
- 1986-1987 Santal
- 1994-1997 Liquore Strega
- 1997-1998 CTM
- 2000-2001 Gaiatel
- 2001-2002 BLPR SpA
- 2002-2003 Vini DOC del Sannio
- 2003-2004 Terme Di Telese
- 2004-2005 MANGIARSANniO
- 2005-2006 Pasta Rummo
- 2006-2007 IVPC
- 2007-2008 FIP Srl
- 2008-oggi Italian Vento Power Corporation
Settore giovanile
Nella stagione 2008-2009 la formazione Berretti del Benevento, capitanata da Stefano Furno, si è laureata Campione d'Italia. Nella finale contro il Monza si è imposto in casa per 3-2 e, al ritorno in Brianza, ha pareggiato 1-1. Si è trattato, questo, di uno storico traguardo: per la prima volta una squadra di calcio beneventana ha conquistato un tricolore.
Allenatori e presidenti
- 1929-1934 ...
- 1934-1935 Armand Halmos
- 1935-1936 József Zilisy
- 1936-1937 De Palma[14] poi Giuseppe Cavanna[14]
- 1937-1943 ...
- 1945-1946 Giuseppe Viani
- 1946-1947 Brioschi
- 1947-1949 ...
- 1949-1950 Ferenc Hirzer
- 1950-1951 Ferenc Plemich
- 1951-1952 Oronzo Pugliese
- 1952-1957 ...
- 1957-1958 Giovanni Busoni poi Mario Capone
- 1958-1960 ...
- 1960-1962 Carlo Maluta
- 1962-1963 Francesco Lamberti
- 1963-1964 Mario Zidarich
- 1964-1966 ...
- 1966-1967 Munno[15]
- 1967-1968 Angelo Forgione poi Umberto De Angelis
- 1968-1969 Umberto De Angelis
- 1969-1970 Elia Greco
- 1970-1971 Antonio Lionetti
- 1971-1972 Elia Greco
- 1972-1973 Pietro Santin
- 1973-1974 / Francisco Lojacono[16]
- 1974-1975 Pietro Santin poi / Francisco Lojacono
- 1975-1976 Pietro Santin
- 1976-1977 Andrea Bassi
- 1977-1978 Nicola Chiricallo
- 1978-1979 Rosario Rivellino poi Antonio Gianmarinaro
- 1979-1980 Lamberto Leonardi poi Nicola Chiricallo poi Graziano Landoni[17][18]
- 1980-1981 Graziano Landoni poi Lino De Petrillo
- 1981-1983 Gastone Bean
- 1983-1984 Francesco Liguori
- 1984-1985 Giuseppe Materazzi
- 1985-1986 Mario Facco poi Romano Mattè
- 1986-1987 Rosario Rampanti
- 1987-1989 Maurizio Simonato
- 1989-1990 Antonio Rocca
- 1990-1991 Luigi Boccolini
- 1991-1992 Mario Zurlini poi Gesualdo Albanese
- 1992-1993 Gesualdo Albanese poi Rosario Rivellino
- 1993-1995 Luigi Boccolini
- 1995-1996 Salvatore Esposito poi Adriano Lombardi poi Cesare Ventura
- 1996-1997 Massimo Silva
- 1997-1998 Massimo Silva poi Pino Raffaele
- 1998-2000 Francesco Dellisanti
- 2000-2001 Francesco Dellisanti poi Francesco Paolo Specchia
- 2001-2002 Luciano D'Agostino poi Giorgio Rumignani poi Pietro Santin
- 2002-2003 Nello Di Costanzo
- 2003-2004 Nello Di Costanzo poi Corrado Benedetti
- 2004-2005 Corrado Benedetti poi Raffaele Sergio
- 2005-2006 Claudio Gabetta poi Carlo Florimbi poi Francesco Paolo Specchia[19]
- 2006-2007 Danilo Pileggi poi Gianni Simonelli
- 2007-2008 Gianni Simonelli
- 2008-2009 Aldo Papagni poi Antonio Soda
- 2009-2010 Leonardo Acori poi Andrea Camplone poi Leonardo Acori
- 2010-2011 Agatino Cuttone poi Giuseppe Galderisi
- 2011-2012 Gianni Simonelli poi Carmelo Imbriani
- 2012-2013 Jorge Martinez poi Guido Ugolotti poi Guido Carboni
- 2013-2014 Guido Carboni poi Fabio Brini
- 2014-2015 Fabio Brini poi Juan Landaida e Daniele Cinelli
- 1929-? Francesco Minocchia
- 1942-1943 Vesce
- 1945-1946 Mariano Russo
- 1953-1963 Licurgo Bartolucci
- 1963-1977 Italo Bocchino
- 1978-1979 Ciro Verde
- 1979-1981 Ernesto Mazzone
- 1981-1982 Donato Callisto
- 1982-1983 Romano Monero
- 1983-1984 Leonardo Lampugnale
- 1984-1986 Ernesto Mazzone
- 1986-1988 Antonio Paglia (Amm. unico)
- 1988-1989 Giovanni Perugini
- 1989-1990 Guido Sparandeo
- 1990-1991 Mario Peca
- 1991-1996 Mario Cotroneo
- 1996-1998 Gianraffaele Cotroneo
- 1998-2001 Renato Pedicini
- 2002-2005 Giuseppe Spatola
- 2005-2006 Older Tescari
- 2006-2015 Oreste Vigorito
- 2015- Fabrizio Pallotta
Giocatori
Palmarès
Competizioni nazionali
- Serie C: 1
- Serie C2: 1
- Serie D: 2
Competizioni giovanili
- 2008-2009
Altri piazzamenti
- finalista: 2007-2008
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Prima Divisione | 1 | 1934-1935 | 40 | |
Serie C | 17 | 1935-1936 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 15 | 1978-1979 | 2004-2005 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 6 | 2008-2009 | 2013-2014 | ||
Lega Pro | 1 | 2014-2015 | |||
4º | Seconda Divisione | 1 | 1931-1932 | 26 | |
IV Serie | 4 | 1952-1953 | 1958-1959 | ||
Serie D | 11 | 1959-1960 | 1973-1974 | ||
Serie C2 | 10 | 1987-1988 | 2007-2008 | ||
5º | Campionato Interregionale | 3 | 1989-1990 | 1991-1992 | 5 |
Campionato Nazionale Dilettanti | 2 | 1992-1993 | 1993-1994 |
Il Benevento ha partecipato complessivamente a 71 stagioni sportive a livello nazionale. Sono considerate professionistiche, in ossequio alle NOIF della FIGC in tema di tradizione sportiva cittadina, le 49 annate giocate in Serie C, C1, C2 e Lega Pro. Sono escluse le annate dal 1953 al 1956 e dal 1965 al 1967, nelle quali il Benevento ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano.
Statistiche individuali
Record calciatori
Aggiornato al 27 aprile 2015
- 230 Stefano Mastroianni (1992-2001)
- 193 Roberto Ranzani (1970-1976)
- 191 Diego Palermo (2005-2011)
- 186 Cesare Ventura (1978-1984)
- 180 Pier Graziano Gori (2006-2010; 2012-2014)
- 171 Giuseppe Orsini (1990-1995; 1996-1997)
- 152 Gianpiero Clemente (2007-2011)
- 152 Giancarlo Zotti (1985-1991)
- 147 Mario Massaro (1997-2000; 2004-2006)
- 139 Carmelo Imbriani (2002-2003; 2004-2005; 2006-2009)
- 131 Marco Cacitti (1978-1980; 1981-1984)
- 130 Juan Manuel Landaida (2007-2013)
- 128 Luciano Orati (1981-1985)
- 126 Riccardo Laurenti (1982-1983; 1984-1986; 1992-1993)
- 121 Carlo Luisi (1997-1999; 2000-2003; 2012)
- 117 Gianclaudio Iannucci (1971-1976)
- 110 Roberto Cazzani (1978-1981; 1987-1988)
- 109 Emanuele D'Anna (2009-2013)
- 106 Emiliano Dei (1998-2002)
- 104 Felice Evacuo (2008-2011; 2013-2014)
- 100 Vincenzo De Liguori (2004-2005; 2008-2010)
- 97 Gianluca Di Giulio (1998-2002)
- 90 Stanislao Bozzi (1981-1982; 1983-1984)
- 86 Massamasso Tchangai (2002-2006)
- 65 Nicola D'Ottavio (1990-1991; 1993-1995)
- 50 Felice Evacuo (2008-2011; 2013-2014)
- 27 Antonio Di Nardo (2002-2005)
- 26 Enrico Polani (2006-2008)
- 23 Sossio Aruta (1996-1997; 2000-2001; 2001-2002)
- 21 Luigi Molino (2003-2005)
- 18 Umberto Eusepi (2014-oggi)
- 18 Dragutin Ristic (1992-1993)
- 16 Stanislao Bozzi (1981-1982; 1983-1984)
Tifoseria
Storia
La tifoseria del Benevento è unita in curva sud (secondo anello) con il nome di "Curva Sud 1929 Benevento" che raggruppa altre diverse piccole realtà ultras come i "Mods Benevento" e gli "Sconvolts 1996", mentre al primo anello sono presenti solo le "Teste Matte 1996".
Gemellaggi e rivalità
I tifosi degli stregoni contano un gemellaggio con gli oplontini e dunque con i "Fratelli" sostenitori della squadra campana di Torre Annunziata, il Savoia.[20][21]
Amicizie sono sostenute con Lecce e le tifoserie siciliane di Catania e Acireale[20], con i lombardi della Pergolettese. Dal 2011 esiste una amicizia con i tifosi della Pro Vercelli. Un'amicizia ormai sciolta vedeva legati i giallorossi campani ai rossoneri foggiani.
Le rivalità più accese sono per lo più nei riguardi di altre tifoserie campane come quelle di Avellino,[20][21] Juve Stabia,[20][21] Nocerina,[20][21] Cavese,[21] Turris,[21] Casertana[21] e Battipagliese.[21]
In Puglia i rapporti sono tesi con le tifoserie di Bari,[20][21] Taranto,[20][21] Foggia[21] e Monopoli.[20][21] Altre rivalità sono sostenute con i calabresi di Catanzaro[20][21] e Crotone,[20][21] con i laziali del Frosinone e con i lucani del Potenza.[20][21]
Organico
Rosa
Rosa e numerazione aggiornate al 2 Luglio 2015
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Staff tecnico
- Gaetano Auteri- Allenatore
- Sebastiano Aprile - Preparatore dei portieri
- Alessandro Ciullini - Preparatore atletico
- Mario Luciano - Responsabile sanitario
- Raffaele Fuiano - Medico sociale
- Walter Giorgione - Medico sociale
- Ernesto Galliano - Fisioterapista
- Raffaele Canonico - Nutrizionista
Note
- ^ «Sospetti sulla partita Crotone-Benevento». Striscia la notizia del 17-05-2006, su striscialanotizia.mediaset.it. URL consultato l'11-09-2011.
- ^ «Scommesse, ridotta penalità al Benevento, su ansa.it.
- ^ Imbriani: «Farò gol anche al destino», su tuttolegapro.com.
- ^ Martinez si è dimesso, su beneventofree.it.
- ^ Benevento, arriva Ugolotti, su tuttolegapro.com.
- ^ L'avventura di Ugolotti è durata 93 giorni, su beneventofree.it.
- ^ Benevento, è Carboni il nuovo allenatore, su tuttolegapro.com.
- ^ Il Littoriale, 21 ottobre 1938, pag. 4
- ^ a b c La Storia - Pagina 2, su beneventocalcio.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
- ^ Il miracolo calcistico della Sanvito nella Benevento del 1960, su bmagazine.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
- ^ La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
- ^ Il 19 settembre intitolazione dell’antistadio a Carmelo Imbriani, su ilquaderno.it, http://www.ilquaderno.it/, 13 settembre 2013. URL consultato il 30 luglio 2014.
- ^ Organigramma Societario, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 10 giugno 2014.
- ^ a b La Serie C / Benevento-MATER, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, 21 novembre 1936 n. 286 pag. 4. URL consultato il 20 ottobre 2014.
- ^ http://benevento.ottopagine.net/2014/10/24/i-precedenti-sorridono-al-benevento-aversa-mai-vittoriosa-sui-giallorossi/
- ^ http://benevento.ottopagine.net/2014/08/31/zica-benevento-sei-favorito-ma-contro-lischia-attento-alle-insidie/
- ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 313
- ^ Almanacco Illustrato del calcio 1972, edizioni Panini, pag. 316
- ^ Specchia nuovo allenatore, su tvsette.net. URL consultato l'11-09-2011.
- ^ a b c d e f g h i j k Tifonet
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Tifoseria beneventana
- ^ Prima squadra - lo staff, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 10 giugno 2014.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) Benevento Calcio, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.