Benevento Calcio

club calcistico italiano di Benevento

Il Benevento Calcio nota più semplicemente come Benevento, è una società calcistica italiana con sede nella città di Benevento. Milita in Lega Pro, la terza serie del campionato italiano di calcio. Disputa le partite interne presso lo stadio Ciro Vigorito.

Benevento Calcio
Calcio
File:Beneventostemma.png
Stregoni, Giallorossi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Giallo-Rosso
SimboliStrega
Dati societari
CittàBenevento
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoLega Pro
Fondazione1929
Rifondazione1953
Rifondazione1990
Rifondazione2005
PresidenteItalia (bandiera) Fabrizio Pallotta
AllenatoreGaetano Auteri
StadioCiro Vigorito
(25.000 posti)
Sito webwww.beneventocalciospa.it
Palmarès
Titoli nazionali1 Campionato di Serie C2
2 Campionati di Serie D
1 Campionato Nazionale Dilettanti
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

I calciatori del Benevento sono conosciuti in tutta Italia come gli Stregoni.

Storia

Dalle origini agli anni cinquanta

Il calcio a Benevento è nato nel 1929, in cui la prima società nacque con la denominazione di Associazione Calcio Benevento, che giocava sul campo Meomartini realizzato da don Francesco Minocchia con l'ausilio di calciatori residenti nella città di Benevento e sito nel rione Libertà della città delle Streghe. Nel suo primo decennio di vita vinse i campionati di Terza, Seconda e Prima Categoria, poi, nella stagione 193435 prese parte per la prima volta al campionato nazionale di Serie C, disputando un eccellente torneo grazie alla guida tecnica dell'ungherese Halmos.

Tre anni dopo, nella stagione 193839, vinse la «Targa Capocci» (torneo cui parteciparono 22 squadre) vincendo in finale contro la Scafatese per 5-1, poi, nell'immediato dopoguerra l'A.C. Benevento fece buoni campionati di Serie C dove nella stagione 1945-1946 arrivò per primo conquistando la promozione in Serie B ma rinunciandoci per problemi finanziari. Le successive stagioni, i giallorossi arrivarono tra le posizioni di alta classifica senza tuttavia ottenere la promozione fra i cadetti.

Negli anni cinquanta va segnalata la folcloristica ma abile figura di Oronzo Pugliese che allenò la compagine sannita nel 1952. Dopo un anno, tuttavia, arrivò la chiusura della società storica, oberata dai debiti.

Gli anni sessanta e settanta

Fallita l'antica squadra, ebbe campo libero il secondo club cittadino, i dilettanti della San Vito che, dopo sette anni, approdarono in Serie C come S.S. Benevento. Dopo aver disputato un campionato in terza serie nel 1960-1961, classificandosi al quarto posto, fece seguito il ritorno in Serie D nel 1961-1962, ove la S.S. Benevento ne prese il posto per un triennio.

 
Il Benevento 1974-1975.

Nel 1966 da una fusione di compagini cittadine nacque la Polisportiva Benevento. Dopo otto campionati di fila in Serie D, nel 1974 ci fu il gran ritorno in Serie C. Sotto la presidenza di Bocchino arrivarono un quarto posto, un secondo posto nella stagione 1975-1976 con Piero Santin in panchina che mantenne la squadra al primo posto (poi nel finale due punti nelle ultime quattro gare) e seguì un quarto posto nel torneo 1976-1977.

Nel 1978-1979, in concomitanza con la ristrutturazione della Serie C, nacque la Società Sportiva Calcio, mentre l'anno successivo ci fu l'inaugurazione dello stadio Santa Colomba. Sotto la presidenza dell'avvocato Ernesto Mazzoni, coadiuvato di volta in volta da imprenditori locali, la SSC Benevento disputò nove campionati ininterrotti in Serie C1.

Gli anni ottanta

Da segnalare la quinta piazza raggiunta con la guida tecnica di Gastone Bean (1981-82) e il sesto posto con allenatore Francesco Liguori (1983-84) che valsero la partecipazione degli stregoni alla Coppa Italia contro squadre di serie A e B. Dopo una prima retrocessione nel 1986, a cui seguì un miracoloso ripescaggio, il Benevento retrocesse in serie C2 nel 1987 nonostante l'ottima rosa di calciatori.

A due salvezze risicatissime in quarta serie negli anni 1988 e 1989 (ambedue con Maurizio Simonato alla guida tecnica), seguì la retrocessione a tavolino in Interregionale per mancato versamento della fidejussione (che non fu coperta per tutti i 400 milioni richiesti dalla FIGC ma solo per 320). Pertanto, per soli 80 milioni, il Benevento fu costretto ad abbandonare il calcio professionistico. Ne derivò un anonimo campionato in Interregionale disputato con una squadra composta per lo più da calciatori sanniti.

Gli anni novanta

Nella stagione 1990-1991 nacque lo Sporting FC Benevento. Il nome della nuova società fu scelto dai tifosi in seguito a un sondaggio telefonico fatto durante una trasmissione televisiva dell'epoca. Alla presidenza c'era Mario Peca, il quale non mantenne le promesse ma ebbe il merito di risvegliare la passione dei tifosi beneventani. Il campionato fu vinto ma ebbe un epilogo amaro nello spareggio per la promozione contro la Juve Stabia (vincitrice di un altro girone). In seguito alla sconfitta la società venne rilevata da un gruppo di imprenditori napoletani che dopo un semestre, vista la totale disaffezione e ostilità della tifoseria, cedettero la mano alla famiglia Cotroneo. Dopo un'annata di transizione, per l'anno sportivo 1993-94 fu allestita una squadra d'alto livello che ricalcava per gran parte quella della stagione 1990-91 a cominciare dallo stimato Luigi Boccolini come trainer. Trascinata da una formidabile coppia d'attacco composta da Nicola D'Ottavio e Silvio Paolucci, vero lusso per l'Interregionale, il Benevento ebbe ben presto vita facile sulla rivale Nocerina, finendo per stravincere il torneo.

Con il ritorno nel campionato professionistico la rosa fu confermata con qualche innesto. La squadra, pur non brillando nel gioco, conquistò il terzo posto che valse la qualificazione ai play-off per la prima volta nella storia. La compagine di Boccolini fu subito estromessa dal Savoia (sconfitta fuori casa per 2-0 e pareggio interno per 3-3).

La stagione successiva fu particolarmente tribolata e culminò con la salvezza raggiunta nell'ultima partita: in un drammatico testacoda contro il Frosinone, gli stregoni s'imposero per 1-0, evitando i playout e mandando all'aria i sogni di promozione della squadra ciociara che si era presentata da capolista.

Seguirono due ottimi campionati di vertice. Nel 1996-97 gli stregoni, allenati da Massimo Silva, ebbero una partenza a razzo per poi cedere, con il passare delle giornate, la testa della classifica alla Battipagliese, che vinse il torneo. Classificatosi al secondo posto, il Benevento affrontò i playoff con tutti i favori del pronostico e con un'eccezionale partecipazione ed entusiasmo di pubblico. Dopo aver eliminato il Catanzaro in semifinale (0-0 fuori casa e vittoria interna per 2-0), però, fu beffato in un'infuocata finale ad Avellino dalla Turris (0-2) allenata dall'ex Esposito. Resta questa la "trasferta" seguita dal maggior numero di tifosi sanniti con ben ottomila unità. In città ci furono notevoli polemiche soprattutto per un alterco tra il direttore sportivo Nicola D'Ottavio e il centravanti Sossio Aruta.

Nella stagione successiva la società rinforzò ulteriormente la rosa. Prima di nuovo con Silva e poi con Pino Raffaele in panca, in un campionato molto equilibrato al vertice, il Benevento non riuscì a trovare lo spunto per vincere direttamente il torneo dovendo ritentare la promozione mediante i playoff. Come l'anno prima, gli stregoni, dopo aver eliminato lo spumeggiante Sora (con due vittorie per 1-0 ed entrambe con reti firmate da Francesco Passiatore), cedettero in finale: sul campo neutro di Lecce furono infatti sconfitti dal Crotone per 2-1, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio. Fu l'ultima partita della famiglia Cotroneo che cedette la mano a Renato Pedicini ai vertici della società.

La squadra, guidata da allenatore Francesco Dellisanti, termina il torneo al quarto posto, apprestandosi a disputare i play-off. Dopo aver eliminato ancora una volta il Catanzaro (vittoria per 2-1 in casa e pareggio 1-1 in Calabria), il Benevento approdò per il terzo anno consecutivo in finale.

Il 13 giugno 1999, allo stadio di via Del Mare a Lecce, la squadra sconfisse il Messina per 2-1 in una partita che vide nella ripresa gli stregoni andare sotto di un gol, per poi subito ristabilire la parità con Bertuccelli. A sei minuti dalla fine dei supplementari arriva il gol di Rosario Compagno, che regalò il primo trionfo in un campionato professionistico al calcio sannita e il ritorno in Serie C1.

Approdato in Serie C1 il Benevento vi disputerà sei campionati consecutivi. Le prime due stagioni i giallorossi ottengono due salvezze proprio all'ultima giornata in casa (nel 1999-00 vittoria con l'Arezzo per 2-1; nel 2000-01 vittoria contro l'Andria per 2-1).

Gli anni duemila

Nella stagione 2001-02 la salvezza è ancora più tribolata in quanto arriva dopo i playout contro la Nocerina (vittoria per 1-0 a Nocera e sconfitta interna per 1-0).

Dopo aver disputato nell'anno successivo un torneo anonimo da centroclassifica, nella stagione 2003-04 approdano - dopo un'entusiasmante rincorsa - ai playoff. Nella semifinale promozione, dopo aver sconfitto in casa 1-0 il Crotone, al ritorno arriva una sconfitta per 3-1 in una partita molto discussa e caratterizzata da clamorosi errori arbitrali ai danni del Benevento[1].

La stagione 2004-05 vide i sanniti lottare per l'accesso ai playoff fino a due giornate dal termine e chiudere con un lusinghiero settimo posto. Alla luce delle gravi inadempienze fiscali emerse, però, la società del presidente Spatola viene retrocessa a tavolino in serie C2. Fu scritta così la parola fine al capitolo Sporting Football Club.

Nell'estate 2005 viene costituita la società per azioni Benevento Calcio capitanata da un imprenditore biellese, Older Tescari, che non viene accolto con simpatia per via di una campagna acquisti modesta e inadatta. A marzo del 2006, con la squadra in caduta libera nella classifica e fuori dalla zona playoff, al timone della società giungono i fratelli Ciro e Oreste Vigorito. Il Benevento riesce a classificarsi al quarto posto ma viene eliminato in semifinale dalla Sansovino.

La stagione successiva la squadra è affidata a Danilo Pileggi che viene ben presto sostituito da Gianni Simonelli. Giocando un ottimo calcio, i sanniti riescono a recuperare i punti di distacco dal Sorrento e a sfiorare la promozione che sfuma per un soffio. Ai play-off, dopo aver superato il Monopoli, il Benevento vede sfumare tra le mura amiche il ritorno in Serie C1 a opera del Potenza (sconfitta per 1-0 e pareggio casalingo per 1-1).

La stagione 2007-08 è praticamente senza storia con la compagine di Simonelli che ha vita facile vincendo il campionato con quattro turni di anticipo regalando alla città il ritorno in serie C1. In questa stagione il Benevento, per la prima volta nella sua storia, approda anche in finale della Coppa Italia di Serie C ma viene battuto per 5-0 dal Bassano nella gara d'andata (inutile l'1-1 del ritorno).

Nelle stagioni a seguire la società tramite faraoniche campagne acquisti senza precedenti appronta delle squadre di altissimo livello e punta senza mezzi termini al raggiungimento della serie B. I Vigorito dimostrano ben presto una managerialità d'alto livello, investendo molto, oltre che sul parco giocatori di prima squadra, anche nel settore giovanile e nelle strutture.

Nella stagione 2008-09 gli stregoni contendono la vittoria al Gallipoli fino all'ultima giornata, ma la compagine salentina la spunta per un solo punto. Ai playoff l'eliminazione del Foggia (0-0 e 2-2) sembra spalancare le porte alla serie cadetta soprattutto in virtù del pareggio conseguito (1-1) a Crotone. Incredibilmente nella finale di ritorno, davanti a oltre 20mila spettatori, il Benevento viene sconfitto per 1-0 sul proprio terreno dalla sua "bestia nera".

La stagione 2009-10 vede il fortissimo Novara troncare ben presto le gambe alle concorrenti e il Benevento esprimersi con rendimento altalenante anche in seguito al via vai di allenatori: Acori viene prima esonerato e sostituito da Camplone per poi essere richiamato a quattro giornate dal termine. Nell'ultimo mese consegue dieci punti che valgono il sorpasso sul Lumezzane e la qualificazione ai playoff. La lotteria di fine torneo non arride per l'ennesima volta ai giallorossi che vengono fatti fuori dal Varese (2-2 in casa e sconfitta per 2-1 in Lombardia).

Gli anni duemiladieci

La stagione 2010-11 comincia con una clamorosa novità: ad essere chiamato a dirigere la squadra è Agatino Cuttone, allenatore caduto da anni nel dimenticatoio. Dopo un inizio disastroso (solo quattro punti in quattro gare), la squadra mette insieme una striscia vincente frutto di sette vittorie e tre pareggi che le valgono la conquista del secondo posto. Le ultime tre gare del girone d'andata, però, decretano definitivamente i limiti del gioco di Cuttone che viene esonerato quando la compagine giallorossa era staccata di sette lunghezze dalla primatista Nocerina. Anche il nuovo allenatore, Giuseppe Galderisi, non riesce a dare una marcia in più e il campionato termina con il Benevento al secondo posto staccato di undici lunghezze dalla vetta. Come in passato la squadra sannita viene estromessa dai playoff: la Juve Stabia ha la meglio vincendo per 1-0 l'andata e impattando per 1-1 il ritorno. La succitata stagione verrà soprattutto ricordata per la dipartita dell'amministratore delegato Ciro Vigorito, avvenuta il 26 ottobre 2010. Tutta la città e la provincia invocheranno l'intitolazione dello stadio al compianto dirigente che avverrà con delibera della giunta comunale il 2 novembre, a distanza di soli sette giorni dalla scomparsa.

La stagione 2011-12, che ha visto il Benevento per la prima volta nella sua storia partire con una penalizzazione (sei punti poi ridotti a due[2]), è cominciata con il ritorno sulla panchina di Simonelli, avvicendato dalla 15ª giornata da Carmelo Imbriani e Jorge Martinez come allenatore in seconda. Il Benevento terminerà la stagione al sesto posto, perdendo quindi la possibilità di partecipare ai play-off.

Sotto cattivi auspici è cominciata la stagione 2012-13: durante il ritiro precampionato l'allenatore Carmelo Imbriani ha dovuto rinunciare all'incarico per gravi motivi di salute[3], lasciando il posto al suo vice. Alla luce degli scadenti risultati conseguiti (tre vittorie e quattro sconfitte), Jorge Martinez ha rassegnato le dimissioni[4]. Al posto dell'allenatore uruguayano, la società ha chiamato alla guida tecnica Guido Ugolotti[5] il quale, dopo aver portato la squadra in zona play out, è stato esonerato[6] per far posto all'ex allenatore dell'Empoli Guido Carboni[7]. Perdendo 2-0 a Pisa nella penultima giornata di campionato, il Benevento perde anche in questa stagione la partecipazione ai play-off.

La stagione 2013-2014 comincia con Guido Carboni alla guida della squadra, che punta almeno alla qualificazione ai play-off per la promozione in Serie B. Dopo un inizio di stagione stentato, il tecnico viene esonerato il 20 gennaio 2014: fatale è la sconfitta in casa del Lecce per 0-2. Al suo posto viene chiamato Fabio Brini che porta il Benevento fino ai play-off, dopo aver chiuso il campionato di Lega Pro Prima Divisione 2013-2014 al 7º posto. L'11 maggio 2014 ottiene una vittoria in casa del Catanzaro per 2-1. In semifinale, il 18 maggio 2014, perde in casa del Lecce per 0-2.

La stagione 2014-2015 vede la conferma di Fabio Brini alla guida tecnica della squadra. A causa dei numerosi infortuni sopraggiunti durante lo svolgimento del campionato, vengono annessi alla rosa Stefano Layeni, Riccardo Allegretti e Gaetano D'Agostino, rispettivamente l'8 ottobre, il 13 novembre e il 1º dicembre del 2014.

Cronistoria

Cronistoria del Benevento Calcio
  • 1929 - Fondazione dell'Associazione Calcio Benevento.
  • 1929-1930 - 7º nel girone B di Terza Divisione Campana.


  • 1941 - Nasce il Gruppo Universitario Fascista Benevento[9]
  • 1941-1942 - in Prima Divisione Campana.
  • 1942-1943 - 3º in Prima Divisione Campana.
  • 1943-1945 - pausa bellica.
  • 1945-1946 - 1º nel girone D di Serie C della Lega Sud con partecipazione a titolo onorifico. Non viene promosso in Serie B per motivi finanziari.
  • 1946-1947 - 1º nel girone B e 6° nel girone finale della Lega Sud di Serie C.
  • 1947-1948 - 2º nel girone A della Lega Sud di Serie C.
  • 1948-1949 - 2º nel girone D di Serie C.
  • 1949-1950 - 6º nel girone D di Serie C.

  • 1950-1951 - 12º nel girone D di Serie C.
  • 1951-1952 - 13º nel girone D di Serie C.   Retrocesso in IV Serie.
  • 1952-1953 - 14º nel girone G di IV Serie. Retrocesso, il club si scioglie per problemi finanziari.
  • 1953 - L'Associazione Calcio Sanvito Benevento[10], piccola società dilettantistica da anni attiva in città, si ritrova ad essere il principale club beneventano.
  • 1953-1954 - 1° in I Divisione della Campania.   Promosso in Promozione.
  • 1954-1955 - partecipa al girone A della Promozione Campana.
  • 1955-1956 - 1º nel girone A della Promozione Campana.   Promossa in IV Serie.
  • 1956-1957 - 17º nel girone H di IV Serie.
  • 1957-1958 - 6º nel girone G della II Categoria Interregionale.
  • 1958-1959 - 4º nel girone H dell'Interregionale.
  • 1959-1960 - 1º nel girone F di Serie D.   Promosso in Serie C.
Cambia nome in SS Sanvito Benevento[senza fonte].

L'Associazione Calcio Sanvito Benevento e l'Associazione Sportiva Benevento si fondono: nasce la Società Sportiva Benevento.[9]
  • 1963-1964 - 3º nel girone E di Serie D.
  • 1964-1965 - 18º nel girone F di Serie D.   Retrocesso in Prima Categoria.
  • 1965-1966 - 5° nel girone A di Prima Categoria.
Dalla fusione tra la Società Sportiva Benevento e la Fiamma Sannita nasce la Polisportiva Benevento.[9]
  • 1966-1967 - 6º nel girone A di Prima Categoria Campana.   Ammesso alla Serie D a completamento organici.
  • 1967-1968 - 10º nel girone G di Serie D.
  • 1968-1969 - 12º nel girone G di Serie D.
  • 1969-1970 - 13º nel girone G di Serie D.

Fase a gironi della Coppa Italia Semiprofessionisti.
? della Coppa Italia Semiprofessionisti.
? della Coppa Italia Semiprofessionisti.
Sedicesimi di finale della Coppa Italia Semiprofessionisti.
Cambia denominazione in Sportiva Calcio Benevento.[senza fonte]
Fase a gironi della Coppa Italia Semiprofessionisti.
Fase a gironi della Coppa Italia Semiprofessionisti.

? della Coppa Italia Semiprofessionisti.
Qualificazioni ai sedicesimi di finale della Coppa Italia Serie C.
Girone eliminatorio della Coppa Italia.
Ottavi di finale della Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi della Coppa Italia Serie C.
Girone eliminatorio della Coppa Italia.
Semifinali della Coppa Italia Serie C.
  • 1985-1986 - 17º nel girone B di Serie C1. Retrocesso in Serie C2, poi riammesso in C1 per completamento degli organici a seguito del fallimento del Palermo in serie B.
Fase a gironi della Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi della Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi Coppa Italia Serie C.
  • 1988-1989 - 14º nel girone D di Serie C2.   Retrocesso in Interregionale per inadempienze finanziarie.
Fase a gironi Coppa Italia Serie C.
  • 1989-1990 - 5º nel girone L del Campionato Interregionale.
  • 1990 - Nasce il FC Sporting Benevento.[11]

Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1998-1999 - 4º nel girone C di Serie C2. Vince la finale play-off con il Messina.   Promosso in Serie C1.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase ad eliminazione diretta di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2003-2004 - 5º nel girone B di Serie C1. Perde la semifinale play-off con il Crotone.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 2005 - Nasce il Benevento Calcio.
  • 2005-2006 - 4º nel girone B di Serie C2. Perde la semifinale play-off con il Sansovino.
  • 2006-2007 - 2º nel girone C di Serie C2. Perde la finale play-off con il Potenza.
Primo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Finalista di Coppa Italia Serie C.
Perde il triangolare di Supercoppa di Lega di Serie C2.
Terzo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia.
Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Terzo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Secondo turno di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro.

Colori e simboli

Il simbolo della squadra del Benevento è la Strega in quanto Benevento viene definita la "città delle streghe" per via dei riti pagani che i longobardi svolgevano nei pressi del fiume Sabato. I colori sociali giallo-rosso sono legati al vessillo comunale. La squadra rappresenta la città e la provincia di Benevento (il Sannio) e per questo i tifosi vengono anche chiamati Sanniti.

Strutture

Stadio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Ciro Vigorito.

Il Benevento disputa le sue partite interne presso lo Stadio Ciro Vigorito, in precedenza denominato "Santa Colomba". L'opera fu realizzata a sette anni di distanza dal progetto iniziale; in un primo momento i lavori furono dati in appalto a una ditta siciliana a cui poi subentrò il cavaliere Costantino Rozzi, presidente dell'Ascoli Calcio, che dall'aprile del 1978 riuscì a realizzare l'impianto in tempi eccezionalmente brevi. Per l'inaugurazione fu disputata un'amichevole tra il Benevento e la stessa compagine marchigiana.

Inizialmente la capienza era di 25.000 posti, di cui 2.500 destinati per le poltroncine della Tribuna. All'inizio degli anni novanta, per motivi di ordine pubblico, la commissione provinciale sui pubblici spettacoli, per consentire l'agibilità, impose la rimozione di metà dei posti della Tribuna, e il numero delle poltroncine scese a 1.300.

A metà degli anni novanta furono realizzate alcune vie di fuga sul terreno di gioco e la capienza fu ridotta a 20.000 unità. Dopo la recente normativa sugli stadi questa è stata limitata a 12.847 spettatori.

Centro di allenamento

Gli stregoni si allenano sul terreno dell'antistadio che dal 19 settembre 2013 è intitolato al compianto calciatore ed ex allenatore del Benevento Calcio, Carmelo Imbriani. La cerimonia è stata promossa dal Comune di Benevento e dalla società sannita ed ha visto svolgersi al termine un'amichevole tra i Giovanissimi Professionisti del Benevento Calcio e del Napoli.[12]

Società

Il Benevento Calcio è una società per azioni che ha come presidente Oreste Vigorito.

Organigramma societario

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Staff dell'area amministrativa[13]
  •   Oreste Vigorito - Presidente
  •   Diego Palermo - Vice presidente
  •   Ferdinando Renzulli - Amministratore delegato
  •   Salvatore Di Somma - Direttore Sportivo
  •   Giovanni Mastrangeli - Segretario Generale
  •   Iris Travaglione - Responsabile della comunicazione
  •   Maurizio Romano - Area contabilità
  •   Valeria Maiello - Addetto segreteria
  •   Michele Siniscalchi - Addetto segreteria
  •   Alessandro Cilento - Team manager
  •   Federica Festa - Delegato sicurezza stadio
  •   Marciano D'Avino - Vice delegato sicurezza stadio
  •   Alessandro Cilento - Delegato rapporto con i tifosi
  •   Antonio Micco - Magazziniere
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Cronologia degli sponsor tecnici
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Cronologia degli sponsor ufficiali


Settore giovanile

Nella stagione 2008-2009 la formazione Berretti del Benevento, capitanata da Stefano Furno, si è laureata Campione d'Italia. Nella finale contro il Monza si è imposto in casa per 3-2 e, al ritorno in Brianza, ha pareggiato 1-1. Si è trattato, questo, di uno storico traguardo: per la prima volta una squadra di calcio beneventana ha conquistato un tricolore.

Allenatori e presidenti

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  • 1929-?   Francesco Minocchia
  • 1942-1943   Vesce
  • 1945-1946   Mariano Russo
  • 1953-1963   Licurgo Bartolucci
  • 1963-1977   Italo Bocchino
  • 1978-1979   Ciro Verde
  • 1979-1981   Ernesto Mazzone
  • 1981-1982   Donato Callisto
  • 1982-1983   Romano Monero
  • 1983-1984   Leonardo Lampugnale
  • 1984-1986   Ernesto Mazzone
  • 1986-1988   Antonio Paglia (Amm. unico)
  • 1988-1989   Giovanni Perugini
  • 1989-1990   Guido Sparandeo
  • 1990-1991   Mario Peca
  • 1991-1996   Mario Cotroneo
  • 1996-1998   Gianraffaele Cotroneo
  • 1998-2001   Renato Pedicini
  • 2002-2005   Giuseppe Spatola
  • 2005-2006   Older Tescari
  • 2006-2015   Oreste Vigorito
  • 2015-   Fabrizio Pallotta


Giocatori

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Palmarès

Competizioni nazionali

1945-1946
2007-2008
1959-1960, 1973-1974
1993-1994

Competizioni giovanili

2008-2009

Altri piazzamenti

finalista: 2007-2008

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione 1 1934-1935 40
Serie C 17 1935-1936 1977-1978
Serie C1 15 1978-1979 2004-2005
Lega Pro Prima Divisione 6 2008-2009 2013-2014
Lega Pro 1 2014-2015
Seconda Divisione 1 1931-1932 26
IV Serie 4 1952-1953 1958-1959
Serie D 11 1959-1960 1973-1974
Serie C2 10 1987-1988 2007-2008
Campionato Interregionale 3 1989-1990 1991-1992 5
Campionato Nazionale Dilettanti 2 1992-1993 1993-1994

Il Benevento ha partecipato complessivamente a 71 stagioni sportive a livello nazionale. Sono considerate professionistiche, in ossequio alle NOIF della FIGC in tema di tradizione sportiva cittadina, le 49 annate giocate in Serie C, C1, C2 e Lega Pro. Sono escluse le annate dal 1953 al 1956 e dal 1965 al 1967, nelle quali il Benevento ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano.

Statistiche individuali

Record calciatori

Aggiornato al 27 aprile 2015

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Record di presenze in campionato

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Record di reti in campionato


Tifoseria

Storia

 
La Curva Sud dello Stadio "Ciro Vigorito" di Benevento, prima denominato "Santa Colomba"

La tifoseria del Benevento è unita in curva sud (secondo anello) con il nome di "Curva Sud 1929 Benevento" che raggruppa altre diverse piccole realtà ultras come i "Mods Benevento" e gli "Sconvolts 1996", mentre al primo anello sono presenti solo le "Teste Matte 1996".

Gemellaggi e rivalità

  Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Campania.

I tifosi degli stregoni contano un gemellaggio con gli oplontini e dunque con i "Fratelli" sostenitori della squadra campana di Torre Annunziata, il Savoia.[20][21]

Amicizie sono sostenute con Lecce e le tifoserie siciliane di Catania e Acireale[20], con i lombardi della Pergolettese. Dal 2011 esiste una amicizia con i tifosi della Pro Vercelli. Un'amicizia ormai sciolta vedeva legati i giallorossi campani ai rossoneri foggiani.

Le rivalità più accese sono per lo più nei riguardi di altre tifoserie campane come quelle di Avellino,[20][21] Juve Stabia,[20][21] Nocerina,[20][21] Cavese,[21] Turris,[21] Casertana[21] e Battipagliese.[21]

In Puglia i rapporti sono tesi con le tifoserie di Bari,[20][21] Taranto,[20][21] Foggia[21] e Monopoli.[20][21] Altre rivalità sono sostenute con i calabresi di Catanzaro[20][21] e Crotone,[20][21] con i laziali del Frosinone e con i lucani del Potenza.[20][21]

Organico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Benevento Calcio 2014-2015.

Rosa

Rosa e numerazione aggiornate al 2 Luglio 2015

N. Ruolo Calciatore
  P Piergraziano Gori
  P Riccardo Piscitelli
  D Giuseppe Mattera
  D Fabio Lucioni
  D Emanuele Padella
  D Gennaro Scognamiglio
  D Enrico Pezzi
  D Thomas Fabrice Som
  D Simone D'Angelo
  C Daniel Kofi Agyei
  C Mamadou Yaye Kanoute
N. Ruolo Calciatore
  C Andrea De Falco
  C Cristian Buonaiuto
  C Andrea Doninelli
  C Carlo De risio
  A Alessio Campagnacci
  A Umberto Eusepi
  A Alessandro Marotta
  A Fabio Mazzeo
  A Mattia Montini

Staff tecnico

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Staff dell'area tecnica[22]
  •   Gaetano Auteri- Allenatore
  •   Sebastiano Aprile - Preparatore dei portieri
  •   Alessandro Ciullini - Preparatore atletico
  •   Mario Luciano - Responsabile sanitario
  •   Raffaele Fuiano - Medico sociale
  •   Walter Giorgione - Medico sociale
  •   Ernesto Galliano - Fisioterapista
  •   Raffaele Canonico - Nutrizionista

Note

  1. ^ «Sospetti sulla partita Crotone-Benevento». Striscia la notizia del 17-05-2006, su striscialanotizia.mediaset.it. URL consultato l'11-09-2011.
  2. ^ «Scommesse, ridotta penalità al Benevento, su ansa.it.
  3. ^ Imbriani: «Farò gol anche al destino», su tuttolegapro.com.
  4. ^ Martinez si è dimesso, su beneventofree.it.
  5. ^ Benevento, arriva Ugolotti, su tuttolegapro.com.
  6. ^ L'avventura di Ugolotti è durata 93 giorni, su beneventofree.it.
  7. ^ Benevento, è Carboni il nuovo allenatore, su tuttolegapro.com.
  8. ^ Il Littoriale, 21 ottobre 1938, pag. 4
  9. ^ a b c La Storia - Pagina 2, su beneventocalcio.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
  10. ^ Il miracolo calcistico della Sanvito nella Benevento del 1960, su bmagazine.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
  11. ^ La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 9 giugno 2014.
  12. ^ Il 19 settembre intitolazione dell’antistadio a Carmelo Imbriani, su ilquaderno.it, http://www.ilquaderno.it/, 13 settembre 2013. URL consultato il 30 luglio 2014.
  13. ^ Organigramma Societario, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 10 giugno 2014.
  14. ^ a b La Serie C / Benevento-MATER, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, 21 novembre 1936 n. 286 pag. 4. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  15. ^ http://benevento.ottopagine.net/2014/10/24/i-precedenti-sorridono-al-benevento-aversa-mai-vittoriosa-sui-giallorossi/
  16. ^ http://benevento.ottopagine.net/2014/08/31/zica-benevento-sei-favorito-ma-contro-lischia-attento-alle-insidie/
  17. ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 313
  18. ^ Almanacco Illustrato del calcio 1972, edizioni Panini, pag. 316
  19. ^ Specchia nuovo allenatore, su tvsette.net. URL consultato l'11-09-2011.
  20. ^ a b c d e f g h i j k Tifonet
  21. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Tifoseria beneventana
  22. ^ Prima squadra - lo staff, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 10 giugno 2014.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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