Civiltà
È possibile definire la "civiltà"?
La definizione dei parametri che hanno segnato il passaggio da una cultura primitiva (v. primitivo) alla Civiltà, è oggi sempre più rara da trovare. La cosiddetta stratificazione sociale, comprendente la comparsa di persone più rappresentative ed influenti di altre (lo si deduce dalle case più grandi e dalle tombe con corredi funerari più ricchi), è certo un indicatore archeologico importante, ma essendo attestata nei villaggi del Medio Oriente fin dal V millennio a.C. (cfr. J. Cauvin) non può entrare a far parte delle caratteristiche specifiche e distintive di una Civiltà. Al momento di decidere se una specifica cultura antica debba essere considerata una civiltà, gli archeologi ritennero di individuare almeno tre parametri (cfr. C. Renfrew): 1) Città, che indichino un notevole concentramento di popolazione (superiore almeno alle 10000 unità). 2) Edifici Monumentali, quali Palazzi o Templi. 3) Scrittura. Poi si osservò che fra tutte le civiltà antiche tradizionali (egiziana, minoica, shang, maya, inca, ecc.), soltanto <<la civiltà sumerica in Mesopotamia, la più antica del mondo, le aveva tutte e tre>> (C. Renfrew). Ciò spiega l'odierno relativismo, per cui oggi è sufficiente il riscontro di almeno due dei tre parametri suddetti, per attribuire lo status di civiltà (e quindi di città) anche alla cultura espressa da un grande villaggio neolitico (Gerico, Çatal Hüyük o alla civiltà precolombiana, ecc.). Forse sarebbe doveroso e corretto non solo ripristinare tutti e tre parametri citati, ma aggiungerne un altro: 4) Popolo, intendendo con tale termine la consapevolezza, individuale e collettiva, del senso di appertenenza (per lingua, religione, riti, miti, consuetudini socio-economiche, ecc.) ad un gruppo umano la cui estensione nel territorio va ben oltre i confini del proprio sito abitativo (capanna, villaggio o città che sia). In base ai parametri qui esposti, possiamo considerare che la prima, vera, civiltà della storia umana è la civiltà di Uruk (cfr. J-D. Forest e G. Pettinato) e che la sua più importante caratteristica fu l'invenzione della scrittura. Se, viceversa, ...
Bibliografia
- Cauvin J., Nascita delle divinità e nascita dell'agricoltura. La rivoluzione dei simboli nel neolitico. Jaca Book, Milano 1994; p. 91.
- Renfrew C., L'Europa della preistoria. Laterza, Roma-Bari 1996; p. 198.
- Forest J-D., Mesopotamia. L'invenzione dello Stato. Jaca Book, Milano 1996.
- Pettinato G., I Sumeri. Rusconi, Milano 1992.