Traghettamento ferroviario Civitavecchia-Golfo Aranci
Il traghettamento ferroviario Civitavecchia-Golfo Aranci consisteva in servizi di linea marittima per il trasporto di persone, veicoli e rotabili ferroviari effettuati con traghetti tra il porto di Civitavecchia (nel Lazio settentrionale) e il porto di Golfo Aranci in Sardegna.
Traghetti Civitavecchia-Golfo Aranci | |
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Collegamento | Civitavecchia-Golfo Aranci |
Inaugurazione | 1961 |
Chiusura | 2009 |
Gestore | Ferrovie dello Stato Bluvia |
Tragitto | 213[1] km |
Dopo la sospensione del servizio regolare era attivo un servizio di traghettamento a chiamata[2] fino al 2010[3] effettuato da Civitavecchia e trasferito, dopo la demolizione degli impianti, agli scali di Messina Marittima e Villa San Giovanni.[3]
Storia
Il primo traghettamento di rotabili ferroviari interessante la rotta della Sardegna avvenne nel 1928 e per motivi legati a impellenti necessità di trasferimento di nuovi veicoli e locomotive a vapore a scartamento ordinario dalla terraferma all'isola[4] per sostituire quello ormai obsoleto e inadeguato ereditato dalla vecchia Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde; il collegamento avvenne tra il porto di Civitavecchia e Terranova Pausania utilizzando la nave traghetto Messina, distolta dal servizio sullo Stretto di Messina, che in tutta una serie di viaggi trasportò ben 90 locomotive a vapore, 50 carrozze viaggiatori e 1300 carri merci. Il tutto venne svolto mediante l'installazione di ponti mobili provvisori che vennero utilizzati, alla bisogna, in altre occasioni successive. Nonostante le varie istanze, tuttavia, fu solo dopo la seconda guerra mondiale che si ricominciò a parlare di un collegamento regolare di traghetti e il 24 ottobre 1955 il Ministro dei trasporti Angelini relazionò alla Camera dei Deputati circa la possibilità di realizzarlo. Il 1º agosto 1956 il Consiglio dei ministri, il cui presidente era Antonio Segni (futuro Presidente della Repubblica), deliberò il piano di finanziamento a cura della Cassa del Mezzogiorno dell'opera. L'anno dopo, in una riunione dei ministri competenti dell'epoca, venne deciso di affidare alle Ferrovie dello Stato il compito di realizzarla. Individuato nel percorso Civitavecchia - Golfo Aranci il percorso più breve (115 miglia) si procedette alla costruzione dei moli, delle invasature e dei ponti mobili. Il 1º ottobre 1961 venne inaugurato il servizio di traghettamento ferroviario con la prima nave, la Tyrsus alla quale, il 29 gennaio si affiancò nel servizio la gemella Hermaea[5]. Una volta varata la seconda unità il servizio fu strutturato inizialmente svolgendo una coppia di relazioni giornaliere tra i due porti.
Il successo fu immediato e a dicembre del primo anno (1962) erano stati trasportati circa 20.000 carri merci, altrettante autovetture e 50.000 passeggeri. Il proposito che stava alla base dell'investimento si realizzava in pieno; tuttavia si raggiunse presto la saturazione determinando la necessità di contingentamento del numero di carri da spedire e di prenotazione per stabilire le priorità di partenza. Nel 1965, il 12 agosto, entrò in servizio la terza nave, la Gennargentu e il 16 aprile del 1969 la quarta, la Gallura. L'entrata in servizio delle due navi portò a 59.000 il numero di carri trasportati nel 1971 che successivamente si stabilizzò intorno a 50.000 ma il problema divenne insolubile per quanto riguardava il trasporto di autoveicoli nel periodo estivo data la scoperta della Sardegna da parte di un sempre crescente flusso turistico, che indusse le FS ad incrementare inoltre il numero delle corse giornaliere, specie durante il periodo estivo.
Nel 1974 le FS distaccarono temporaneamente in sussidio la nave San Francesco di Paola della flotta dello Stretto di Messina e così venne fatto negli anni successivi fino al 1982 quando entrò in servizio la nuova e più capiente nave traghetto Garibaldi, costruita per l'esclusivo trasporto di carri merci e rotabili in generale e per container. Anche questa volta si raggiunse presto la, ormai cronica, situazione difficile di traghettamento estivo. Nel 1985 per far fronte alle esigenze del traffico turistico stagionale venne distaccata per un mese, da Messina a Civitavecchia, la nuova nave traghetto Villa anch'essa in grado di operare sulla rotta della Sardegna. Negli anni successivi venne ordinata all'industria cantieristica la nuova nave Logudoro. Nel 1977 ebbero anche inizio i lavori di potenziamento del porto di Golfo Aranci, che portarono alla realizzazione di una seconda invasatura attrezzata per le navi FS e per l'intermodalità ferro-navale, per poter far fronte al sempre crescente traffico verso l'approdo gallurese.
Il processo di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato iniziato a gennaio 1986, che ha portato allo scorporo del settore navigazione FS e alla creazione della società Bluvia, ha comportato tuttavia la progressiva riduzione delle attività di trasporto ferroviario marittimo con conseguente accantonamento di navi, poi di alienazione delle stesse. Nel 2001 veniva interrotto il servizio di trasporto di passeggeri e automezzi[6] e rimanevano per il solo servizio merci le navi Garibaldi e Logudoro, occasionalmente sostituite dalle navi Villa e Scilla in distacco dallo Stretto di Messina.
Infine all'inizio del 2008 la società annunciava la cessazione del regolare servizio di traghettamento per il 30 giugno[7], salvo poi attuare tale proposito l'anno successivo[8]. Nel mese di ottobre del 2009 risultava già aggiudicata la vendita delle due navi traghetto Sibari e della Garibaldi.[9][10]. Il servizio era attivo su richiesta fino al 2010[2]: a livello di volumi di traffico nel primo semestre 2010 sono stati movimentati 164 carri FS[11]. L'ultima nave rimasta in servizio, la Logudoro, è stata trasferita a Messina, mentre la Garibaldi a fine marzo 2010 ha raggiunto il porto turco di Aliaga dove successivamente è stata demolita. Con la definitiva chiusura dell'impianto di Civitavecchia Marittima, e il successivo trasferimento di mezzi e gran parte del personale a Messina, i collegamenti con Golfo Aranci avvengono da Messina utilizzando le navi Villa o Scilla.[3]
Le navi
Nome | Lunghezza m | N° binari | Velocità in nodi | Capacità max di passeggeri | Anno di inizio/disarmo | Note |
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Tyrsus | 121 | 3 | 18 | 494 | 1961/2002 | 44+30 autovetture-28 carri ; demolita nel 2005 |
Hermaea | 121 | 3 | 18 | 494 | 1962/1998 | 44+30 autovetture-28 carri ; demolita nel 1999 |
Gennargentu | 122 | 3 | 18 | 587 | 1965/1999 | 85 autovetture- demolita in Turchia nel 2001 |
Gallura | 123 | 3 | 18 | 587 | 1969/2001 | 85 autovetture-demolita in Turchia nel 2002 |
Garibaldi | 146 | 4 | 19,5 | Solo merci e container | 1985/2008 | 80 carri-alienata per demolizione nel 2009; demolita in Turchia nel 2010 |
Logudoro | 145 | 4 | 20 | 998 | 1989/? | 82 autovetture-43 carri; dal 2012 trasferita a Messina |
Attrezzature a terra
- Porto di Civitavecchia:
Il porto era dotato di una invasatura ordinaria dotata di ponte mobile ferroviario e ponte mobile per l'imbarco di mezzi su gomma. Un secondo approdo di emergenza permetteva il carico e lo scarico in caso di necessità ma era realizzato su una normale banchina del porto adiacente al Molo Vespucci. L'invasatura ordinaria era collegata alla linea ferroviaria tirrenica. Nel 2015 sono iniziati i lavori per la demolizione di entrambi i manufatti e la rimozione delle rotaie nell'aria del porto[3].
- Porto di Golfo Aranci:
È dotato di due invasature (oggi ridotte ad una soltanto) e di un approdo sussidiario di emergenza; ambedue le invasature sono dotate di ponti mobili specializzati.[12]. L'invasatura ferroviaria superstite è collegata alla linea ferroviaria per Cagliari.
Note
- ^ 115 miglia, cfr. F. Barbieri, Il collegamento marittimo con la Sardegna, op. cit, p. 696
- ^ a b Navigazione, nessuno stop ai collegamenti con la Sardegna, su FSNews, 13 gennaio 2010. URL consultato il 3 ottobre 2010.
- ^ a b c d Via le invasature dal porto di Civitavecchia/Ferrovie.it, su ferrovie.it. URL consultato l'11 luglio 2015.
- ^ F.Barbieri,Il collegamento marittimo con la Sardegna, op. cit,p.695
- ^ F.Barbieri,Il collegamento marittimo con la Sardegna, op. cit,p.697
- ^ Golfo Aranci - Le Fs smantellano nell'indifferenza della politica, su La Nuova Sardegna, 20 novembre 2001. URL consultato il 15 settembre 2010.
- ^ Interpellanza alla Camera dei deputati,(5-00043)Seduta n. 10 del 28/5/2008, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
- ^ Lanfranco Olivieri, Trasporto merci, FS dice addio, su L'Unione Sarda, 26 giugno 2009. URL consultato il 15 settembre 2010.
- ^ RFIcomunica:Aggiudicato l'appalto:DLE.PA.2009.049 - Mediazione marittima per la vendita della nave traghetto Sibari e della nave traghetto Garibaldi facenti parte della flotta della Direzione Navigazione di RFI SPA.
- ^ Sulla rottamazione della Garibaldi veniva presentata lunedì 11 gennaio 2010, seduta n.263 della Camera dei Deputati, l'interpellanza 2-00574 presentata dalla deputata Amalia Schirru
- ^ Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci, Traffico 2009 2010 a giugno (PDF), su porto.olbiagolfoaranci.it, 2. URL consultato il 3 ottobre 2010.
- ^ F.Barbieri, il collegamento marittimo con la Sardegna, op.cit p.708-709
Bibliografia
- Francesco Santoro, In Sardegna con le navi traghetto, in Ingegneria ferroviaria, 16 (1961), n. 3, pp. 241-244
- Saverio Trozzi, Le navi traghetto, in Ingegneria ferroviaria, 16 (1961), n. 7-8, pp. 762-768
- Pietro Buccarelli, Il Settore Autonomo della Navigazione FS. Vecchi e nuovi problemi, in Ingegneria ferroviaria, 38 (1983), n. 3, pp. 75-80
- Mario Giannarelli, Il traghettamento sulla relazione Continente-Sardegna. Organizzazione, realizzazione e prospettive, in Ingegneria ferroviaria, 38 (1983), n. 3, pp. 98-105
- Aniello Gargiulo, Franco Bau, La nuova nave traghetto per la Sardegna. Progettazione e realizzazione, in Ingegneria ferroviaria, 38 (1983), n. 3, pp. 106-114
- Catullo Vitiello, Samuele Cosso, Gli impianti a bordo ed a terra per la movimentazione dei carri sulla nuova nave per la Sardegna. Contributo del calcolatore, in Ingegneria ferroviaria, 38 (1983), n. 3, pp. 115-120
- Francesco Barbieri, Il collegamento marittimo con la Sardegna, Roma, Cifi,La Tecnica Professionale, pp. 695-700, 1986.
- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, pp. 129-136, ISBN 88-85909-31-0.
- Adriano Betti Carboncini, Ferry-boats un secolo. Navi traghetto, approdi e collegamenti dalla Rete Sicula alle Ferrovie dello Stato, Cortona, Calosci, 1997, ISBN 88-7785-125-2
- Ettore Caliri, Treni sulle navi, in I treni, 18 (1997), n. 178, pp. 23-27
- Rotta sarda, su Navi FS. URL consultato il 13 marzo 2008.
- Giovanni Russo, Storia Navi FS Sardegna, su navifs.it. (2012)