Teoria dell'ottimalità
La '''Teoria dell'Ottimalità''' (abbreviata frequentemente '''OT''', dall'inglese ''Optimality Theory'') è un modello linguistico secondo il quale le forme osservate nel linguaggio emergono dall'interazione di vincoli (''constraints'') in competizione. L'OT differisce da altri approcci di analisi fonologica, come la fonologia lineare e quella autosegmentale, le quali fanno uso tipicamente di regole e non di vincoli. Secondo l'OT, le grammatiche sono concepite come sistemi che mappano input linguistici ai propri output. In genere, gli input sono considerati come rappresentazioni soggiacenti e gli output come le loro realizzazioni.
Teoria
La teoria è formulata attorno a tre componenti di base:
- GEN, il quale da uno specifico input genera una lista di possibili output, chiamati "candidati";
- CON, che fornisce i criteri (sotto forma di vincoli violabili gerarchicamente ordinati) usati per decidere quale tra i candidati è il migliore (secondo i vincoli), ossia il candidato "ottimale";
- EVAL, il quale sceglie il candidato ottimale, il quale diventa l'output.