Chiesa dei Santi Carpoforo e Gottardo

chiesa di Mergoscia

La chiesa parrocchiale dei Santi Carpoforo e Gottardo[1] si trova a Mergoscia, su un terrazzamento artificiale. Si tratta di un complesso monumentale composto, oltreché dal luogo di culto, anche dalla canonica, l'ossario con portico a colonne del 1733 e la colonna cimiteriale del 1715.

Chiesa dei Santi Carpoforo e Gottardo
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone  Ticino
LocalitàMergoscia
IndirizzoAlla Chiesa 4, 6647 Mergoscia
Coordinate46°12′38.56″N 8°50′55.21″E
ReligioneCattolica
DiocesiLugano
Consacrazione1354
Stile architettonicotardo barocco,
Inizio costruzionesecolo XIV
Completamento1765
Il campanile della chiesa parrocchiale

Esterno

Documentata dal 1338 e consacrata nel 1354, la chiesa fu trasformato ed ampliato forse su progetto di Giuseppe Perpellini negli anni 1761-1765 assumendo la forma attuale, cioè a pianta allungata con coro semicircolare. La facciata tardobarocca è caratterizzata da una finestra trilobata sormontata da un'insegna vescovile in stucco, della fine del secolo XVIII. Il campanile del 1697 è collegato alla chiesa mediante un portico: ha un concerto di sei campane, due delle quali provenienti dalla fonderia Bizzozero di Varese.

Interno

L'altare maggiore del 1828 in stile neoclassico è di Giuseppe Maria Buzzi e G. Olgiati. Sulla parete sinistra vi sono tracce di un dipinto murale seicentesco. Su quella destra invece c'è lo strappo di un affresco tardogotico della Madonna del Latte fra sant'Antonio abate e san Gottardo, eseguito alla maniera di Antonio da Tradate (1490-1510 circa), proveniente da una casa di Lissoi.

Il coro è coperto da una cupola a pennacchi, e all'entrata è presente una tela] del pittore locale Giacomo Beretta del 1766, raffigurante "San Gottardo e la Madonna col Bambino"[2]. Le volte a botte lunettate della navata e nella cappella laterale destra furono decorate da Giacomo Antonio Pedrazzi[3] del 1868. Furono poi rinnovate nel 1907.

Le due piccole cappelle laterali presentano affreschi in cornici a stucco del XVI secolo; gli altari ottocenteschi sono uno dedicato alla Madonna col Bambino e uno a San Giacomo.

Note

Bibliografia

  • Johann Rudolf Rahn, I Monumenti Artistici del Medio Evo nel Cantone Ticino, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, Bellinzona 1894.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 142-143.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 164.

Collegamenti esterni