Con Housing Sociale si intende un nuovo modo di abitare che combina in un unico complesso alloggi sociali, alloggi privati e spazi comuni accessibili e condivisi da tutti gli abitanti. La differenza con i Cohousing, che pure prevedono degli spazi in condivisione, è proprio la presenza di alloggi sociali oltre a quelli privati.

Un'altra caratteristica dell'Housing Sociale è l'offerta di case e servizi a prezzi calmierati rispetto a quelli di mercato, le formule di contratti offerti sono di tre tipi: affitto, affitto con patto di futura vendita (conosciuto in inglese come Rent-to-buy) e vendita a prezzo convenzionato.

Caratteristiche e struttura

Un complesso di Housing Sociale può accogliere centinaia di famiglie contemporaneamente. Per questo motivo e per la presenza dell'amministrazione pubblica per la quota di alloggi sociali, non sussiste il concetto di "vicinato elettivo" proprio invece del Cohousing. La comunità gode quindi di una sorta di naturale biodiversità.

Gli spazi dei singoli alloggi sono di dimensioni leggermente ridotte rispetto a quelle dell'edilizia tradizionale in modo da ridurre i costi di gestione, in compenso vi è libero accesso a tutti gli spazi comuni.

Gestione e amministrazione

Il gestore sociale[1]

Il cohousing si sta affermando come strategia di sostenibilità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata[2] e la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la mutualità tra gli individui, dall'altro questa pratica, unitamente ad altri approcci quali ad esempio la costituzione di gruppi d'acquisto solidale, il car sharing o la localizzazione [non chiaro] di diversi servizi, favoriscono il risparmio energetico e diminuiscono l'impatto ambientale della comunità.

Voci correlate

Collegamenti esterni