Lucio Elio Cesare
Lucio Elio Cesare o Lucio Elio Vero (latino: Lucius Aelius Caesar; 13 gennaio 101 – 1º gennaio 138) è stato un politico generale dell'Impero romano.
Lucio Elio | |
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Cesare dell'Impero romano | |
In carica | 136 – 138 |
Nome completo | Lucius Ceionius Commodus Verus Lucius Aelius Verus Caesar |
Nascita | 13 gennaio 101 |
Morte | 1º gennaio 138 |
Dinastia | dinastia degli Antonini |
Padre | Lucio Ceionio Commodo Vero |
Madre | Fundania Plauzia |
Consorte | Avidia Plauzia |
Figli | Lucio Vero Ceionia Fabia Ceionia Plauzia |
Lucio Elio Cesare: denario[1] | |
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L AEL CAESAR, testa di Elio Cesare verso destra. | TR P COS II, la Concordia seduta verso sinistra, tiene nella mano destra una patera, il gomito appoggiato a una cornucopia appoggiata a terra. In basso la scritta CONCORDIA |
3.29 g, coniato nel 137. |
Lucio Elio fu il figlio adottivo e successore designato dell'imperatore romano Adriano (24 gennaio, 76 - 10 luglio, 138), ma non divenne mai imperatore in quanto morì poco prima di Adriano. Era il padre di Lucio Vero (15 dicembre, 130 - 169) che sarà co-imperatore di Marco Aurelio (161-169).
Biografia
Nato con il nome di Lucio Ceionio Commodo, appartenava ad una famiglia di rango consolare originaria dell'Etruria: suo padre, anche lui di nome Lucio Ceionio Commodo, fu console nel 106 e suo nonno, anche lui con lo stesso nome, fu console nel 78.
Prima del 130 sposò Avidia Plauzia, figlia del senatore Gaio Avidio Nigrino, da cui ebbe due figli e due figlie: Lucio Ceionio Commodo, che diventerà poi Lucio Vero; Gaio Avidio Ceionio Commodo, Ceionia Fabia e Ceionia Plauzia.
Era un senatore che beneficiava di grandi alleanze politiche, ma non godeva di ottima salute. I suoi gusti erano lussuriosi e stravaganti e la sua vita frivola. Si diceva che avesse vicino al letto un libro di poesie erotiche di Ovidio e "un libro riguardo Apicio" (presumibilmente Sulla lussuria di Apicio di Apione); si diceva anche che avesse inventato il lussurioso tetrafarmacum, un costoso e complicato piatto culinario.
Nel 136 fu adottato dal vecchio e malato Adriano e nominato suo successore al trono contro la volontà delle persone a lui vicine. In seguito all'adozione imperiale cambiò nome in Lucio Elio Cesare. Fu quindi inviato in Pannonia, a Carnuntum, quello stesso anno per combattere le popolazioni suebe di Marcomanni e Quadi che avevano compiuto scorrerie lungo il limes di questo settore strategico.
Lucio Elio tornò a Roma per pronunciarvi, il primo giorno del 138, un discorso davanti al Senato riunito. La notte prima del discorso, però, si ammalò e morì di emorragia nel corso della giornata. Il 24 gennaio del 138 Adriano scelse allora Aurelio Antonino come suo nuovo successore che a sua volta adottò il giovane Lucio Vero e il nipote di Adriano, Marco Aurelio (26 aprile, 121 - 17 marzo, 180)..[2]
Note
- ^ Roman Imperial Coinage, Hadrianus, II, 436; BMC 981 (Hadrian). Cohen 1. Hill 837.
- ^ Birley 1990, pp. 51-52.
Bibliografia
- Fonti primarie
- Historia Augusta, Aelius.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LXIX.
- Fonti secondarie
- Guido Migliorati, Cassio Dione e l’impero romano da Nerva ad Antonino Pio – alla luce dei nuovi documenti, Milano 2003.
- Antonio Aste (a cura di), La Vita Aelii dell'Historia Augusta, Aracne, Roma, 2007.
- Giuseppe Pellino, Un nuovo ritratto di Lucio Elio Cesare da Lecce e l'immagine della città nella media età imperiale, in Roemische Mitteilungen 117, 2011, pp. 201-220.
- Fonti letterarie
- Elio Vero è uno dei personaggi del romanzo di Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano.
Altri progetti
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