Frenchy
The Eagle Path è un film indipendente d'azione del 2010 scritto, diretto, prodotto e interpretato da Jean-Claude Van Damme.
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Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Durata | 108 min |
Genere | azione, thriller |
Regia | Jean Claude Van Damme |
Soggetto | Jean Claude Van Damme |
Sceneggiatura | Jean Claude Van Damme |
Produttore | Jean Claude Van Damme, Eugene Van Varenberg, Moshe Diamant, Pairoj Rojlertjanya |
Montaggio | Jean Claude Van Damme, Noureddine Zerrad |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Frenchy è un veterano dell'esercito ed un ex mercenario che lavora come tassista in un paese asiatico, tentando di scordare una parte del suo passato, i cui ricordi spesso riaffiorano alla memoria e lo tormentano. Dopo il turno di lavoro, l'uomo frequenta un locale che contiene un'aquila in gabbia che serve per attrarre i visitatori. Una sera nel ben mezzo dello stressante traffico asiatico, Franchy fa salire sul proprio taxi una bella donna che gli cambierà la sua esistenza per sempre.
Produzione
Jean Claude Van Damme lavorò a questo film girandolo tra la Thailandia, Hong-Kong e gli U.S.A. Le riprese si sono svolte nell'estate del 2008. Il budget stimato è stato di 5 milioni di dollari.
Distribuzione e promozione
Il primo trailer è stato pubblicato il 14 agosto 2009. Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso al Festival di Cannes, il 13 maggio 2010 e al Festival di Shanghai, il 20 giugno 2014. Negli Stati Uniti d'America, la pellicola ha avuto una distribuzione limitata nel 2015.
Curiosità
Questo è stato il film più personale di Van Damme perché ha preso parte rilevante anche in tutti quelli che sono gli altri aspetti fondamentali del film e non solo come principale interprete a livello attoriale. La causa principale per la quale il film ha avuto una distribuzione molto limitata, non è completamente chiara, ma è stata attribuita all'insoddisfazione che Van Damme ha percepito da una parte consistente del pubblico al Festival di Cannes, soprattutto per quanto riguarda il montaggio. Van Damme s'è preso così la responsabilità di ritornare a montare il lungometraggio, introducendo più scene d'azione aggiuntive rispetto a quelle che sono già presenti.[1]. In un'intervista ha ammesso la notevole difficoltà nel gestire tutta la fase complessa di post-produzione del film, dovuta alla poca esperienza che reca nelle vesti di montatore, di supervisore e di quelle competenze che vengono specificamente richieste di avere in quell'ambito. D'altra parte, Van Damme ha dichiarato che l'aver diretto e non solo interpretato questa pellicola è stata un'esperienza unica e molto coinvolgente, che gli ha permesso di evolversi di più anche a livello personale."[2].
In un reality-show di natura biografica in cui è stato coinvolto come protagonista assoluto, uscito nel 2011, Van Damme si è espresso, sul film per pochi minuti in lacrime ed inginocchiato davanti ad una chiesa della sua città natale, dicendo che si è pentito di farlo..
Altre possibili cause per le quali il film non ha trovato una regolare distribuzione, sono dovute o ad una mancanza dei fondi necessari per poterlo vendere ad un'ampia gamma di corrispondenti case di distribuzione indipendenti, a livello mondiale e chi sta alla fonte della sua produzione o non li ha, oppure non crede nel fatto che il film, possa essere visto da un pubblico necessario perché possa avere un discreto successo finanziario, finendo quindi per avere una distribuzione limitata solo ad alcuni paesi e/o al solo circuito VOD. Questo è il principale rischio del cinema indipendente.
Nel cast, hanno avuto un ruolo di minor calibro anche i figli Blanca Bree e Kristopher Van Varenberg.
Nel 2014, Van Damme ha scelto il Festival di Shanghai per fare promozione al proprio film, perché oltre che avere la residenza dal 1987, è amante della filosofia cinese. Durante l'occasione ha avuto modo di ritornare ad incontrare l'amico e collega Jackie Chan."[3]."