Wikipedia:Oracolo
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Mi trovo in un impasse "logico" sulle definizioni
Procedo con un esempio per rendere più facile la spiegazione: definiamo ad esempio <<colorare = azione di impregnare di inchiostro un supporto (es: foglio, tela...) in modo mirato.>>
In questo modo il <<colorare>> è già intrinsecamente un'azione, però nel parlato si dice anche <<quell'individuo svolge l'azione di colorare>>.
E qui mi sorge il dubbio perché sostituendo <<colorare>> con la definizione data si avrebbe <<quell'individuo svolge l'azione di [azione di impregnare di inchiostro un supporto]>> e a livello logico si compie un errore sebbene capiti frequentemente. Sarebbe per assurdo più coretto a livello logico dire: <<quell'individuo svolge colorare>> ovvero <<quell'individuo svolge [azione di impregnare di inchiostro un supporto]>>. Eppure non è così.
Vedo solo due modi per "uscirne":
- Non trattare azione come parte assegnata alla "variabile" (esattamente come in programmazione) colorare, ma utilizzare azione come una sorta di rafforzativo del concetto espresso dal verbo, quindi quando vado ad assegnare il valore colorare lo associo a impregnare carta cioè: colorare = (azione) di impregnare carta.
- Associo effettivamente inizialmente alla variabile colorare = azione di impregnare carta, ma quando dico: <<quel bambino svolge l'azione di colorare>> non rispetto il valore dato inizialmente e a colorare associo il concetto di impregnare carta.
Non so se mi sono spiegato ma.... voi che dite? A parte che sono pazzo :P, ma ogni tanto mi diverto a ragionare su queste cose :D --31.159.98.11 (msg) 20:15, 2 lug 2015 (CEST)
- Secondo me devi cambiare dizionario. Leggi il mio...
- Colorare - v.tr. impregnare di inchiostro un supporto (es: foglio, tela...) in modo mirato.
- Stando al mio dizionario, tu potresti fare opera di sostituzione 1 a 1 tra il termine "colorare" e la sua definizione in qualunque frase. Esempio:
- Quell'individuo svolge l'azione di colorare
- oppure
- Quell'individuo svolge l'azione di impregnare di inchiostro un supporto (es: foglio, tela...) in modo mirato.
- Cosa ne pensi? :-) --Lepido (msg) 20:36, 2 lug 2015 (CEST)
- La prima, anche se in senso stretto non è un rafforzativo: si tratta di una locuzione perifrastica "azione di/del colorare" che non fa altro che rendere esplicito l'uso sostantivato del verbo "(il) colorare". La tua definizione originale ti trae in inganno perché sottintende l'uso sostantivato del verbo, ovvero non definisce "colorare", bensì "il colorare", quindi nella tua sostituzione la variabile da rimpiazzare è l'intero blocco "azione di colorare", cui va assegnata la definizione di "(il) colorare" (abusando di terminologia matematica, si potrebbe dire che "(il) colorare" è la forma ridotta della più estesa locuzione "azione di colorare", cui devi ricondurre l'espressione prima di poter effettuare qualsivoglia altra sostituzione).
- La frase "svolge (il) colorare" non ti piace solo perché effettivamente è, da un punto di vista stilistico, un obbrobrio... ma il fatto che nessuno sano di mente si esprimerebbe in quel modo non significa che sia semanticamente errata: è invece corretta, e vuol dire esattamente quel che vuoi. -- Rojelio (dimmi tutto) 20:52, 2 lug 2015 (CEST)
- @Lepido: Si certo avevo letto anche io il tuo dizionario :P, effettivamente notavo che così funzionava ma non capivo il perché il mio non funzionasse. Grazie della risposta :)
- @Rojelio: Hai centrato il punto, grazie ora ho compreso. Seguo spesso l'oracolo per curiosità e per le belle domande poste e mi stupisce sempre come tu riesca a spaziare in tutti gli ambiti, la mia prossima domanda è: come cavolo fai XD? --37.176.135.67 (msg) 23:36, 2 lug 2015 (CEST)
- Molto gentile. :-) Una combinazione di eclettismo spinto, tendenza alla formalizzazione (deformazione da ingegnere, suppongo) e passione per l'insegnamento (benché non professionalmente).
- Poi in questo caso particolare sei andato a toccare un argomento che mi è relativamente familiare: lavoro su motori di ricerca, e anche se non è mai stato il mio campo specifico conosco i rudimenti dell'elaborazione del linguaggio naturale, dove è estremamente comune "annotare" le parole con la loro funzione grammaticale proprio per eliminare l'ambiguità tra usi diversi della stessa parola. Ciò serve per i casi ovvi, tipo distinguere tra "tu coloriV" (verbo) e "i coloriS" (sostantivo), ma aiuta anche proprio per casi come quello che hai descritto: usando questa notazione avrei potuto scrivere che "colorareS = azione di impregnareV" e l'ambiguità viene eliminata, rendendo impossibile effettuare la sostituzione diretta di tale equivalenza all'interno della frase "svolge l'azione di colorareV" perché si tratta di un token diversi, uguali nella scrittura ma funzionalmente distinti. -- Rojelio (dimmi tutto) 12:22, 3 lug 2015 (CEST)
- Anche io sono per l'eclettismo e la formalizzazione di ogni risposta per ogni piccolo dubbio, peccato che non riuscirei a ricordarmi così tante cose da avere risposta pronta... da qui l'ammirazione XD.
- Molto interessante come argomento quello che hai sommariamente delineato :). Grazie. --37.176.46.234 (msg) 15:47, 3 lug 2015 (CEST)
Significato termine cue
Potrei gentilmente sapere il significato del termine cue in questo contesto (da en:Wikipedia). Grazie --62.134.129.74 (msg) 11:03, 3 lug 2015 (CEST)
- "Indizio" o "imbeccata", in pratica qualcosa che sfrutti per capire qualcos'altro, ad esempio dedurre la diversa distanza di vari oggetti muovendo la testa e usando il loro diverso spostamento (parallasse) come "cue visivo" della profondità o usare il diverso riverbero di un suono sui padiglioni auricolari come "cue auditivo" della sua direzione di provenienza.
- In giro per la rete trovo esempi di traduzione come "indizio sensoriale", "indizio visivo", però devo ammettere che non mi piace un granché: benché estremamente simili, c'è una sottile differenza (che avrei seria difficoltà ad esprimere) tra ciò che noi chiamiamo "indizio" (e in inglese clue) e cue, e in effetti noto che non è infrequente trovarlo intradotto ("cue visivo"). -- Rojelio (dimmi tutto) 12:36, 3 lug 2015 (CEST)
- Più che indizio userei qualcosa tipo imbeccata, una traccia che poi va sviluppata. Nel caso specifico è come trovare il capo di un filo in una matassa: trovandolo si può iniziare a sbrogliarla. --Vito (msg) 12:43, 3 lug 2015 (CEST)
Altri fiori da identificare
Buongiorno a tutti! Ho un po' di altre foto di fiori più o meno ignoti che avrei bisogno di identificare:
- File:Arbusto fiore giallo.JPG
- File:Albero fiori rosa 01.JPG, File:Albero fiori rosa 02.JPG, File:Albero fiori rosa 03.JPG e File:Albero fiori rosa con bombo.JPG (riuscite anche a dirmi che bombo è?)
- File:Fiore viola con api 01.JPG, File:Fiore viola con api 02.JPG e File:Fiore viola con api 03.JPG (allium? E gli insetti sono apis mellifera, giusto?)
- File:Fiore di campo rosa 2.JPG
- File:Fiore alto blu 1.JPG, File:Fiore alto blu 2.JPG e File:Fiore alto blu 3.JPG
- File:Fiori bianco-rosa 1.JPG e File:Fiori bianco-rosa 2.JPG
- File:Margherita 01.JPG, File:Margherita 02.JPG e File:Margherita 03.JPG (non capisco che tipo di margherite sono)
- File:Malva 01.JPG e File:Malva 02.JPG (questa dovrebbe essere malva di qualche genere)
Grazie a chi vorrà cimentarsi :) --Syrio posso aiutare? 11:24, 4 lug 2015 (CEST)
- L'albero dai fiori rosa (n. 2) potrebbe essere della famiglia degli alberi di Giuda? Le foglie del 3 mi fanno pensare ad un cardo. Un Echinops ritro? --Postcrosser (msg) 15:15, 4 lug 2015 (CEST)
- Per la 2 i fiori sono quasi uguali, ma le foglie non sono quelle... il 3 invece potrebbe essere lui, sì, anche se da questa cartina in Trentino non risulta (forse qualche specie affine?). --Syrio posso aiutare? 15:35, 4 lug 2015 (CEST)
- 1: Hypericum sp., 2: Robinia, probabilmente R. hispida, il bombo non ho idea 3: Non è un Echinops ma probabilmente un Allium, non so di quale specie, le api sono in effetti api Apis mellifera 4: Ahimè non ho idea, forse una Dipsacaceae 5: Echium vulgare o E. plantagineum 6: Una Clematis ornamentale 7: Assomiglia molto alla comune pratolina (Bellis perennis) ma la certezza non c'è 8: Credo che sia la comune Malva sylvestris. Ciao ciao :)--l'etrusco (msg) 20:10, 4 lug 2015 (CEST)
- Grazie mille, risolutivo come sempre! :D --Syrio posso aiutare? 12:32, 6 lug 2015 (CEST)
- 1: Hypericum sp., 2: Robinia, probabilmente R. hispida, il bombo non ho idea 3: Non è un Echinops ma probabilmente un Allium, non so di quale specie, le api sono in effetti api Apis mellifera 4: Ahimè non ho idea, forse una Dipsacaceae 5: Echium vulgare o E. plantagineum 6: Una Clematis ornamentale 7: Assomiglia molto alla comune pratolina (Bellis perennis) ma la certezza non c'è 8: Credo che sia la comune Malva sylvestris. Ciao ciao :)--l'etrusco (msg) 20:10, 4 lug 2015 (CEST)
KBr
Ma è vero oppure è una leggenda metropolitana il fatto che a chi faceva servizio militare (come ad esempio la leva, detta anche naia) somministravano KBr (bromuro di potassio) per trasformare "Gongolo" in "Pisolo"? E se fosse vero, come facevano a farlo somministrare ai militari o alle leve? --79.16.134.153 (msg) 19:47, 5 lug 2015 (CEST)
- Il bromuro di potassio effettivamente è un sale che ad opportune concentrazioni ha effetti sul sistema nervoso centrale, essenzialmente sedativi. In passato, infatti, veniva usato come antiepilettico. Di fatto non ti saprei dire se venisse somministrato "di routine" alle leve per sedare gli stimoli sessuali, personalmente lo trovo un tantino inverosimile, perchè è vero che ha attività sedativa, ma la sedazione è "generale", e dubito che fosse un effetto desiderato avere un esercito di "pisoli", in tutti i senti--Samuele Madini 23:55, 5 lug 2015 (CEST)
- La costituzione vieta espressamente certe pratiche. Probabilmente la legenda nasce dal fatto che la stanchezza dovuta all'addestramento sopiva la libido.--Pierpao.lo (listening) 17:21, 7 lug 2015 (CEST)
madonna del passo
mi sapreste dire se il titolo mariano di madonna del passo è un sinonimo di un titolo più conosciuto o un titolo a se? e se ha una data per festeggiarlo?
--87.11.179.121 (msg) 13:24, 6 lug 2015 (CEST)
- io chiederei a chi la festeggia. (ma credo ci sia più di un passaggio intitolato alla Madonna) -- .mau. ✉ 13:12, 14 lug 2015 (CEST)
- quindi è uno di quei titoli mariani non univoci?--82.61.146.101 (msg) 15:32, 14 lug 2015 (CEST)
Crisi economica islandese
Gentili wikipediani, ho letto la voce in capitolo, ed ho fatto alcune ricerche in internet, ma non ci ho capito un tubo: Le tre principali banche sono fallite, il governo si è assorbito i loro debiti. I debiti erano troppi, l'economia è stata svalutata, compresa la corona. Misteriosamente è scoppiata una bolla immobiliare, quindi le case costavano un patrimonio. Potrei sapere, anche a grandi linee, cosa è successo e come si sono tirati fuori? Grazie in anticipo.
--62.134.129.74 (msg) 11:23, 7 lug 2015 (CEST)
- Se ti interessa l'argomento ti consiglio di vedere Inside Job (film), che proprio all'inizio parla approfonditamente della questione islandese, tenendo ben presente che si tratta si di un documentario ma utilizza toni molto critici nei confronti della new economy.--StefBiondo 16:25, 7 lug 2015 (CEST)
- Il succo è che, come hanno fatto altri in precedenza, non hanno pagato i debiti pubblici. --2.239.205.179 (msg) 18:51, 7 lug 2015 (CEST)
- Totale falsità.
- In pratica le banche islandesi avevano fatto fortissimi investimenti finanziari, indebitandosi all'estero.
- La banca centrale islandese, tuttavia, stampava corone praticamente a richiesta, tuttavia la domanda restava alta e il cambio di conseguenza era alto: la massa del circolante però era spropositata rispetto all'effettiva dimensione dell'economia islandese.
- Per reagire all'inflazione la banca centrale islandese alzo moltissimo i tassi, finendo però per attirare capitali esteri che inflazionarono ancora di più l'economia locale (quindi anche il mercato immobiliare).
- In particolare una delle maggiori banche aveva una filiale in UK e Paesi bassi che attirava un sacco di capitali in valute forti ma operava come filiale della banca di diritto islandese. In altri termini gli utili erano in valuta inflazionata (la corona) i debiti in valute forti.
- Lo Stato rifinanziò le banche con una cifra pari a circa il 30% dell'intero PIL nazionale.
- Nel mentre il cambio alto con l'euro divenne completamente indifendibile e dopo oscillazioni abbastanza violente la corona più che dimezzò il suo valore, con gravi conseguenze sul mercato di beni e capitali ma dando il via alla risoluzione della crisi.
- In pratica la svalutazione causò un cut-off reale del debito, che fu in parte coperto da altri governi. Alcune misure ridiedero fiducia ai mercati (richiesta d'ingresso nell'UE) e tagli alla spesa, il rifinanziamento fu ben negoziato e soprattutto i debito non fu scaricato sull'economia reale locale.
- Infine diciamo che è più facile risolvere i problemi di un Paese con soli 300.000 abitanti!
- --Vito (msg) 20:51, 9 lug 2015 (CEST)
- Il succo è che, come hanno fatto altri in precedenza, non hanno pagato i debiti pubblici. --2.239.205.179 (msg) 18:51, 7 lug 2015 (CEST)
Tre angoscie di Freud
Buongiorno. Ho sentito parlare di una troria di Freud, secondo il quale tra i tanti elementi che condizionano il comportamento umano ci sono le angoscie. Lui ne aveva rilevate tre principali: angoscia di solitudine, angoscia di morte e angoscia di castrazione. Su wikipedia non ho trovato nulla, dove posso trovare qualcosa a riguardo (google aiuta poco)
Filtro lenticolare
Cos'è? --62.134.129.74 (msg) 15:16, 9 lug 2015 (CEST)
- Un filtro a forma di lente. Pare essere usato, ad esempio, nella filtratura del vino e della birra: vari filtri vengono impilati ed racchiusi in un contenitore cilindrico attraverso cui viene fatto passare il liquido in pressione. -- Rojelio (dimmi tutto) 20:18, 9 lug 2015 (CEST)
bauer bicicletta sportiva da donna
– Il cambusiere --Fringio – α†Ω 17:23, 10 lug 2015 (CEST)
cerco la sua storia e l'anno di fabricazione
Giochi Europei 2015
A me sembra che i Giochi Europei svoltisi a Baku in giugno non abbiano suscitato un grande interesse: i media ne hanno parlato poco o niente, e le uniche notizie sulle gare io le ho lette sul Televideo Rai. --Mauro Tozzi (msg) 11:00, 13 lug 2015 (CEST)
- E la domanda è...? -- Rojelio (dimmi tutto) 11:55, 13 lug 2015 (CEST)
- Siete d'accordo con me su questo?--Mauro Tozzi (msg) 12:01, 13 lug 2015 (CEST)
- Mmmm... tieni conto che l'Oracolo (e Wikipedia tutta) non è un forum. --Lepido (msg) 12:02, 13 lug 2015 (CEST)
- Penso che i giochi abbiano avuto una certa risonanza, potrebbero avere un posto in qualche voce se è questo che ti interessa. Qui di seguito degli articoli di giornali che se ne sono occupati.
- http://www.panorama.it/sport/altri-sport/giochi-europei-baku-calendario-guida-dirette-tv/
- http://www.wired.it/attualita/politica/2015/06/10/baku-2015-giochi-olimpici-europei/
- http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2015/06/28/ARzcB7wE-medaglie_europei_italia.shtml
- http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/06/25/news/giochi_europei_quattro_azzurri_in_finale_per_la_boxe-117672858/
- --SebastianoPistore 24/07/2015
- Io sono uno che segue assiduamente i Giochi (invernali ed estivi), ma francamente per me questa trovata dei Giochi "continentali" è una gran pagliacciata, infatti quando scoprì per caso quelli europei su Wiki pensavo fossero il frutto di un burlone perdigiorno (anche perché l'Azerbaigian è in Asia...). --Umberto NURS (msg) 18:57, 24 lug 2015 (CEST)
- Mmmm... tieni conto che l'Oracolo (e Wikipedia tutta) non è un forum. --Lepido (msg) 12:02, 13 lug 2015 (CEST)
- Siete d'accordo con me su questo?--Mauro Tozzi (msg) 12:01, 13 lug 2015 (CEST)
- Perfettamente d'accordo. Secondo Wikipedia in inglese, l'evento è stato trasmesso da diversi membri della EBU. Non dalla RAI, però — forse anche per violazioni dei diritti umani? — e ciò ha probabilmente influito sull'opinione pubbica italofona. --Ricordisamoa 22:08, 24 lug 2015 (CEST)
Frontiera fra Slovenia e Croazia
Buondì! Io e un paio di amici siamo appena stati in Croazia e ci siamo stupiti per la presenza di una frontiera fra Slovenia e Croazia (al contrario del confine fra Italia e Slovenia, che era "libero"); essendo la Croazia entrata nell'UE, non dovrebbe essere stata rimossa? Per quale motivo c'è ancora? --Syrio posso aiutare? 12:13, 13 lug 2015 (CEST)
- Credo che c'entri la faccenda dell'adesione all'area Shengen. La Slovenia è nell'area dal 2007-2008, la Croazia a quanto pare entrerà nel 2016 --Lepido (msg) 12:23, 13 lug 2015 (CEST)
- Ah, capito, grazie :D --Syrio posso aiutare? 12:34, 13 lug 2015 (CEST)
Calcolo della superficie di un terreno
Osservando i dati sulla superficie delle riserve naturali su Wikipedia, mi e' venuto un dubbio, che forse potrebbe estendersi al calcolo delle superfici dei terreni in generale: come si calcola la superficie di tale terreno?
Piu' specificatamente, la superficie viene calcolata "semplicemente" come l'area racchiusa dalla curva che rappresenta i limiti del terreno vista come proiezione dall'alto, cioe' come integrale di una superficie bidimensionale o tiene conto anche dei cambi della pendenza del terreno, cioe' come un integrale di una superficie tridimensionale?
--Daniele Pugliesi (msg) 18:00, 14 lug 2015 (CEST)
- Le misure di superficie riportate ufficialmente (per lo meno quelle catastali) sono cosiddette "superfici nominali" (SN), così come appaiono dalla loro proiezione sul piano orizzontale, e sono quindi sempre minori o uguali delle effettive superfici reali (SR) misurate seguendo la curvatura del terreno.
- Se poi i dati riportati in quella specifica voce siano quelli nominali o reali lo ignoro (però spannometricamente punterei per le nominali). -- Rojelio (dimmi tutto) 18:10, 14 lug 2015 (CEST)
- Grazie per la risposta. Anche se il dubbio in parte rimane, almeno adesso e' chiaro che i termini che si usano sono "superficie nominale" e "superficie reale". Dando un'occhiata veloce ai risultati su Google cercando tali termini sembra che i dubbi in tal senso sono ancora maggiori, a tal punto che al catasto spuntano ogni tanto cavolate a causa della confusione tra queste due definizioni. --Daniele Pugliesi (msg) 21:23, 14 lug 2015 (CEST)
Titolo di in film
In gioventù (Una quindicina di anni fa forse?) mi ricordo di aver visto un film nel quale un seriale killer scioglieva in una base forte alcune persone e, alla fine, faceva la stessa fine cadendo in una specie di piscina piena di questa sostanza. Mi è tornato a mente ora a guardare una puntata simile di Breaking Bad... Qualcuno per caso sa di che film si tratti?
Grazie!
- chissà perché mi viene in mente Roger e Rabbit , ma li il killer scioglieva cartoni animati. :) Peterbarbarossa (msg) 12:46, 1 ago 2015 (CEST)
Problema di titolazione redox
Qualche anima pia potrebbe darmi una mano col procedimento del seguente problema?:
- 5 ml di una soluzione 0,1 M di Ce4+ vengono aggiunti a 5 ml di una soluzione 0,3 M di Fe2+. Calcolare il potenziale di un elettrodo di platino immerso nella soluzione.
Il risultato è 0,753 Volt. Grazie --Samuele Madini 11:59, 22 lug 2015 (CEST)
- Vado così a colpi di rimembranze. In pratica devi ragionare per step in base alla scala dei potenziali di riduzione. All'inizio è fe2+ < pt < ce4+, poi quando il ce passa a ce3+ si inverte rispetto al fe3+ formatosi, poi...non ho continuato ma il gioco è capire le concentrazioni finali e impostarci su l'equazione di Nernst. --Vito (msg) 12:28, 22 lug 2015 (CEST)
Film a episodi
Mi sapreste dire qual è il film a episodi con il maggior numero di episodi?
--95.234.182.110 (msg) 20:14, 16 lug 2015 (CEST)
- Se consideri anche i documentari, direi che Life in a Day può avere buone possibilità. --Postcrosser (msg) 22:20, 16 lug 2015 (CEST)
- Per i film di animazione segnalo Fantasia 2000 con 8 episodi. --Lepido (msg) 08:23, 17 lug 2015 (CEST)
- Heimat 2 - Cronaca di una giovinezza (vedi Wikipedia:Oracolo/Archivio/Settembre - Ottobre 2013#cinema episodi). --Nungalpiriggal (msg) 08:37, 17 lug 2015 (CEST)
- quello li potrà essere il più lungo film a episodi, ma non sono sicuro che sia quello con più episodi--87.7.180.94 (msg) 12:36, 17 lug 2015 (CEST)
- Heimat 2 - Cronaca di una giovinezza (vedi Wikipedia:Oracolo/Archivio/Settembre - Ottobre 2013#cinema episodi). --Nungalpiriggal (msg) 08:37, 17 lug 2015 (CEST)
- Per i film di animazione segnalo Fantasia 2000 con 8 episodi. --Lepido (msg) 08:23, 17 lug 2015 (CEST)
aliquota unica
Sento in TV alcune proposte di passare dall'attuale stato delle tasse a un sistema con aliquota unica. cosa vuol dire? (ho sentito di aliquota al 20%, ma ciò vuol dire che l'IVA, l'IRPEF, l'IMU, la TASI, la TARI avrebbero tutte un aliquota del 20%). vi avverto che in materia non sono preparato, però mi piacerebbe capire cosa hanno proposto. --79.11.151.238 (msg) 20:24, 19 lug 2015 (CEST)
- Dubito si intenda un'unica aliquota per tasse diverse, anche perché credo avrebbe ben poco senso; ad esempio l'IMU è calcolata in funzione della cosiddetta "rendita catastale" degli immobili di proprietà (avviso: anch'io non sono un esperto e qui e là semplifico orrendamente), i cui valori sono sensibilmente diversi da quelli, ad esempio, del reddito lordo annuale di un nucleo familiare (alla base dell'IRPEF), e applicare la medesima aliquota ad entrambi sarebbe... beh, per lo meno discutibile. :-)
- Nella fattispecie suppongo tu ti riferisca all'idea di un'aliquota unica per l'IRPEF, anche nota come flat tax, in contrapposizione all'attuale sistema che prevede un'aliquota progressiva. Ti consiglio di leggere quest'ultima voce dell'enciclopedia, per maggiori dettagli, ma in estrema sintesi in un sistema progressivo il reddito lordo annuale viene suddiviso in "fascie", o "scaglioni", ciascuno soggetto ad una diversa aliquota di tassazione, "progressivamente crescente" (da cui il nome): facendo un esempio arbitrario (non corrisponde alle effettive aliquote in Italia, che non conosco e non sto a cercare perché irrilevante ai fini della comprensione del meccanismo di base), una persona con un reddito di 50.000€/anno potrebbe essere tassata come:
- 10% per i primi 10.000€ -> 1000€
- 25% fino a 30.000€ (ovvero per i 20.000 che vanno da 10.001 a 30.000, perché i primi 10.000 li abbiamo già considerati) -> 5.000€
- 40% oltre i 30.000€ (ovvero per i 20.000 che vanno da 30.001 a 50.000) -> 8.000€
- per un totale di 14.000€. Ne risulta che l'aliquota "media", o "effettiva", (in questo esempio il 28%, pari al rapporto 14.000/50.000) cresce all'aumentare del reddito: i redditi più bassi sono soggetti solo alle aliquote più basse, mentre i redditi più elevati ricadono sempre di più negli scaglioni con aliquote superiori alzando la pressione fiscale media.
- Un sistema ad aliquota fissa, invece, consiste nel dire che il reddito viene tassato (per esempio) al 25% costante, sia che sia di 10.000€ sia che sia di 100.000€. In realtà la questione non sarebbe comunque così immediatamente semplice, perché sto totalmente ignorando il sistema delle detrazioni, ovvero le cifre che lo Stato consente di sottrarre dal reddito prima che, alla rimanenza, venga applicata l'aliquota di tassazione (fissa o progressiva che sia). Se, per esempio, una persona ha un reddito di 10.000€ e detrazioni per 4.000, il 25% dei rimanenti 6.000 sarebbe 1.500€ ovvero un'effettiva pressione fiscale del 15% rispetto il reddito lordo originale; le stesse detrazioni di 4.000€ applicate a un reddito di 100.000€ darebbero 100.000 - 4.000 = 96.000 * 25% = 24.000€, ovvero una pressione fiscale effettiva del 24%.
- Stringi stringi (e di nuovo: sto semplificando ignobilmente) la "battaglia" tra i due sistemi si gioca essenzialmente sui redditi più alti: il sistema progressivo è visto con maggior favore da chi privilegia la visione della tassazione sul reddito come strumento sociale di ridistribuzione della ricchezza (maggior pressione sui redditi più alti e minore su quelli più bassi) mediata dallo Stato, mentre la flat tax rispecchia più da vicino l'idea, di stampo liberista, che i redditi più alti non debbano essere "afflitti" da una pressione fiscale più elevata nella convinzione che siano proprio tali redditi, opportunamente reinvestiti dai privati, a trainare e motivare l'economia generale dalla nazione e, in fin dei conti, ad incrementare la ricchezza generale. -- Rojelio (dimmi tutto) 23:11, 19 lug 2015 (CEST)
Impressionismo
Mi sapreste dire se la pittura Impressionista è divisa in periodi o sotto-movimenti?
--79.18.192.140 (msg) 10:24, 21 lug 2015 (CEST)
- In parte il movimento dei Macchiaioli potrebbe essere considerato un sotto-movimento impressionista, perché ha premesse ed esiti diversi. Ebbe come conseguenza il Neo-Impressionismo o Post-Impressionismo di Seurat, che pure si differenziava nella metodologia e filosofia. A mio parere, più ci avviciniamo alla contemporaneità, più è difficile distinguere con chiarezza dove comincia o finisce un movimento, visto che le contaminazioni tra artisti sono innumerevoli e spesso non definibili. --Ghess-hu (msg) 09:56, 29 lug 2015 (CEST)
Soldatessa Melissa O'Nealy
Buondì! Ho trovato citata, in un libro di onomastica (questo, generalmente molto attendibile), una soldatessa statunitense di nome Melissa O'Nealy che, secondo il libro fu la prima donna soldato statunitense ad essere catturata dal nemico (durante la Guerra del Golfo); poi fu rimpatriata sana e salva. Non trovo però alcun riscontro online della sua storia, o anche solo della sua esistenza; qualcuno riesce ad aiutarmi? --Syrio posso aiutare? 13:35, 21 lug 2015 (CEST)
- Il nome non è corretto, pare. Qualcosa si trova [1]. --« Gliu » 14:30, 21 lug 2015 (CEST)
- Ho trovato questi articoli d'epoca su La Repubblica: 1, 2 e 3. Si trova qualcosa anche nell'archivio dell'Unità. --79.44.26.32 (msg) 15:03, 21 lug 2015 (CEST)
- Eh, lo supponevo. Grazie mille! :D --Syrio posso aiutare? 15:37, 21 lug 2015 (CEST)
Storia di Paperino
Caro Oracolo, so che può sembrare una stupidaggine, ma ti chiedo questa cosa che per me sarebbe importante (motivi personali, se proprio volete vi spiegherò).
Ricordo che anni fa ho letto una storia a fumetti dove Paperino andava (anzi.. veniva obbligato ad andare) con zio Paperone a ricercare dei particolari francobolli (se non ricordo male erano stampati al contrario) dall'alto valore. Dopo una serie di eventi, nei quali Paperino perdeva questi francobolli, la storia si concludeva con Paperino che lasciava zio Paperone nel deposito, ed attaccato alla sua zampa era rimasto uno ddi quei francobolli. La storia la ricordo approsimatamente, e non ricordo a che anno risale la storia (forse era sui classici), però chiedo se qualcuno mi aiuterebbe ad identificare la storia (almeno il titolo, se poi sapete anche il numero meglio). Grazie mille anticipatamente --79.41.172.208 (msg) 21:04, 22 lug 2015 (CEST)
- Potrebbe essere Paperino e la missione filatelica, apparsa su I Classici e I Grandi Classici? --Ricordisamoa 06:09, 23 lug 2015 (CEST)
Crossover per cavo rca... Stessa teoria del post amplificato?
O sommo oracolo, eccomi ancora al tuo cospetto, col disperato bisogno di luce, nella tenebra della mia ignoranza...
Mi trovo a costruire un crossover per audio, che sia applicabile a qualsiasi cavo rca pre amplificatore, mi chiedevo se potessi costruirlo con gli stessi criteri che userei per un crossover post amplificazione... Ovvero se sia sufficiente utilizzare un condensatore per fare un passa alto, e una induttanza per il passa basso... E in tal caso come regolarmi per quanto riguarda le varie impedenze...
In commercio esistono già dei filtri passivi inline della harrison lab, chiamati fmod, che praticamente filtrano il segnale prima della amplificatore scimmiottando l'effetto di un crossover attivo, l'ideale sarebbe sapere come sono fatti per cercare di farne di simili con tagli di frequenza che in commercio non trovo...
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione
Cordiali saluti --95.237.132.211 (msg) 01:50, 23 lug 2015 (CEST)
- La risposta è: 42.--79.21.202.244 (msg) 14:31, 23 lug 2015 (CEST)
Titolo film italiano
Onnisciente Oracolo, a te mi appello!
Sto cercando il titolo di un film italiano, girato diciamo negli anni '60-'70, ambientato nell'Est milanese (Gorgonzola mi pare fosse uno dei paesi presenti), che narra le vicende di due coppie di sposi mal assortite che finiranno per innamorarsi l'uno con la moglie dell'altro e viceversa.
Ho un ricordo dei protagonisti che si recano al lavoro in fabbrica in bicicletta, attraversando un fiume su un barcone (forse il traghetto di Leonardo a Imbersago? Però saremmo molto lontani da Gorgonzola...).
Inoltre le zone dove si svolge il film nel finale sono vittima di una violentissima alluvione (dell'Adda?).
Qualcuno riesce a darmi una mano? Non riesco a trovare nulla! Grazie grazie grazie!
Uscita HDMI dal contatto ballerino
Gentile Oracolo, ho un problema sull'uscita HDMI del mio mediaplayer, qualsiasi cavo HDMI che ho inserito nell'uscita ha un contatto lasco (capita anche con altri cavi hdmi, quindi il cavo non è difettato ed il problema è sorto solo negli ultimi mesi), basta spostare il lettore di pochi centimetri, magari per pulirlo ogni tanto, che devo impegnarmi decine di minuti spostando il cavo di pochi mm sull'uscita a destra e sinistra, in alto e in basso, per riottenere il segnale a video. Come posso fare per aggiustarlo? Avevo pensato ad alzare di pochissimo i piccoli contatti interni tramite un ago o qualcosa del genere, oppure cercare di stringere l'anima metallica esterna, ho cercato di stringere il tutto tramite l'apposita piccola vite superiore all'uscita HDMI, ma senza esito. Prima di fare danni, cosa mi consigli?--79.27.114.94 (msg) 17:46, 24 lug 2015 (CEST)
Trasfusioni di sangue
Mi chiedevo: come mai le trasfusioni di sangue non danno rigetto come invece succede per gli altri organi? (A parità di gruppo sanguigno ovviamente) --37.176.107.116 (msg) 09:48, 25 lug 2015 (CEST)
- Appunto perché c'è parità di gruppo sanguigno, e quindi l'organismo riconosce il sangue trasfuso come "self" (pare che in alcuni casi tuttavia anche per le trasfusioni di sangue esista il fenomeno del rigetto). C'è da dire inoltre che gli elementi cellulari del sangue trasfuso hanno una vita relativamente breve (qualche mese per gli eritrociti, che sono i più longevi), e ciò immagino comporti a scongiurare l'insorgenza del fenomeno del rigetto--Samuele Madini 14:32, 26 lug 2015 (CEST)
- Inoltre i globuli rissi non hanno nucleo e quindi neanche un proprio codice genetico, diversamente da un organo trapiantato che è fatto di cellule. --93.49.120.59 (msg) 15:32, 26 lug 2015 (CEST)
Pianta da identificare
Sapete aiutarmi a identificare questa pianta? E' nata da sola (probabilmente con l'aiuto di qualche merlo) nell'aiuola di casa mia. Le fogliepiù grandi sono di circa 5 cm e in inverno cadono. Il mio primo pensiero è stato una vite, ma le foglie sono diverse. Foto 1 Foto 2 --Postcrosser (msg) 22:23, 25 lug 2015 (CEST)
- Probabilmente ci hai parzialmente imbroccato, penso che sia una vite americana (ornamentale e dai frutti non commestibili) del genere Parthenocissus. Ottima pianta rampicante per coprire muri anche alti (tende un tantino ad allargarsi però), in autunno le foglie prendono un suggestivo solore rosso vermiglio.--l'etrusco (msg) 09:37, 26 lug 2015 (CEST)
- Ti ringrazio della risposta. Avevo escluso il Parthenocissus perchè, a qualche metro di distanza, ne ho una pianta e ha le foglie totalmente diverse (divise in cinque spicchi ben distinti) ma vedo ora che in realtà ne esistono diverse specie con foglie diverse. Provo a cercare tra quelle. --Postcrosser (msg) 10:48, 29 lug 2015 (CEST)
House of lords e parlamento inglese
Caro Oracolo. Leggendo la pagina sulla House of Lords non ho capito una cosa: Ma come cavolo vengono nominati i membri. Ok, ci sono i membri ereditari, ma gli altri membri chi li nomina? Ogni quanti anni si rinnova? Perchè nella pagina si vedono i colori dei partiti politici? Sono eletti o nominati? In secono luogo, non ho capito se il parlamento inglese è bicamerale perfetto o imperfetto, e se quindi la house of lords deve dare la fiducia al governo. Potresti togliermi i dubbi, per favore?
--79.54.130.144 (msg) 22:40, 25 lug 2015 (CEST)
- A parte i membri ereditari, gli altri sono nominati dal monarca su consiglio del Primo Ministro di un'apposita commissione, e sono nominati a vita. La Camera dei Lord non vota la fiducia, e per l'approvazione delle leggi è sufficiente il voto della Camera dei Comuni. --Cruccone (msg) 14:50, 29 lug 2015 (CEST)
Università italiane
Salve. Non ho capito come funziona il sistema universitario italiano, nel senso: una volta c'erano le facoltà, ma ora non ci sono più. La pagina di wikipedia non mi aiuta, e internet è un casino. Ho visto che ci sono dipartimenti e corsi e dottorati e magistrali e triennali e biennali, ma non ci capisco un tubo. Poi su internet vedo che si ragiona ancora in termine di facltà, che non ci son più.... insomma, come è gia chiaro non ci sto capendo niente, e il giorno in cui finirò le superiori e dovrò decidere cosa fare è in avvicinamento. Qualcuno potrebbe spiegarmi, anche a grandi linee, come è impostato il siustema universitario italiano e cosa sono le cose elencate prima (dipartimenti, corsi etc.) Grazie --95.237.158.203 (msg) 14:12, 30 lug 2015 (CEST)
- Semplicemente i corsi ora afferiscono ai dipartimenti e non alle facoltà. Le facoltà avevano già da prima i dipartimenti, ora mancano le facoltà come struttura intermedia fra il dipartimento e l'università, ma dal punto di vista dello studente non cambia praticamente nulla. --Vito (msg) 15:40, 30 lug 2015 (CEST)
- Provo a schematizzare: si parte dal dipartimento, che raggruppa insegnamenti di una o più materie simili tra loro e organizza le lezioni e altre attività (es: dipartimento di storia antica, gestisce i corsi di storia greca, romana, ecc). Poi ci sarebbe la facoltà (che pare non esserci più) che raggruppa i vari dipartimenti per indirizzo: es, Facoltà di Lettere e filosofia. Poi l'Università vera e propria, che ha al suo interno diversi indirizzi (Lettere, Lingue, Economia, ecc). A te, in pratica, serve decidere cosa vuoi studiare e cercare nelle università vicine o di tuo interesse dove si studia la data materia. Ho chiarito un poco? --Ghess-hu? (Indovina chi) 12:17, 31 lug 2015 (CEST)
- PS: tu partirai dalla triennale, poi ci sarà il biennio specialistico o magistrale, poi se vuoi il dottorato di ricerca. --Ghess-hu? (Indovina chi) 12:18, 31 lug 2015 (CEST)
- Le Facoltà esistono ancora, anche se svuotate poderosamente dalle accresciute competenze dei Dipartimenti (prima la Facoltà era responsabile della didattica e il Dipartimento della ricerca). Dalle Facoltà deriva il titolo di "dottore", sia triennalistico sia specialistico.--Cloj 20:24, 31 lug 2015 (CEST)
Fisica della corda
O sommo oracolo, io e un mio amico non ci troviamo d'accordo sulla risoluzione di un "esperimento mentale". Immaginiamo due scalatori che si stanno arrampicando su una parete rocciosa. Entrambi piantano il picchetto da cui si diparte la corda di sicurezza. Lo scalatore A ha una corda abbastanza corta, mentre B ha una corda assai più lunga. Entrambi, una volta superato, sulla parete rocciosa, il picchetto, inavvertitamente cadono.
Io credo che B sia più a rischio di rottura della corda: nella lunga caduta ad accelerazione costante di 9,8 m/s^2, consentita dalla lunghezza della corda, arriverà ad una notevole velocità. Quando la corda finisce la velocità si azzera, l'accelerazione è Vmax - 0 / tempo di arresto (immagino molto piccolo), la massa è nota, e quindi la forza sulla corda è F=m*a. Essendo Vmax più piccola per A, la forza esercitata sulla corda è minore e quindi non si strappa.
Secondo il mio amico invece l'accelerazione vale per entrambi 9,8 m/s^2 e quindi, a parità di massa dei due, la lunghezza è ininfluente per la forza esercitata sulla corda.
Sebbene il mio ragionamento mi sembra più logico e intuitivo, non riesco a capire perché il suo dovrebbe essere sbagliato.
Grazie!
--79.24.6.167 (msg) 15:18, 30 lug 2015 (CEST)
- Ma il tempo di arresto non varia col variare della lunghezza della corda? L'accelerazione è ovviamente identica per entrambi: 9,8 m/s^2, ma è la s che col variare della lunghezza della corda varia anch'essa. Ho capito bene? --Lepido (msg) 15:54, 30 lug 2015 (CEST)
- Se ho capito bene all'aumentare della lunghezza della la corda aumenta la lunghezza della caduta: in tal caso all'aumentare della lunghezza della caduta aumenta la velocità dello scalatore cadente e quindi anche la sua quantità di moto. Integrando (ambo i membri di dp=Fdt) la la forza nel tempo di frenata (che come giustamente si osserva è molto piccolo) si ha la forza subita dalla corda, che sarà un valore all'incirca simile alla quantità di moto stessa. Per sapere se la corda si rompe questa forza va confrontata con il massimo peso sopportabile dalla corda. --^musaz † 16:20, 30 lug 2015 (CEST)
- In sintesi quindi corda più lunga -> maggior quantità di moto -> maggior forza sulla corda. --Vito (msg) 16:24, 30 lug 2015 (CEST)
- Se ho capito bene all'aumentare della lunghezza della la corda aumenta la lunghezza della caduta: in tal caso all'aumentare della lunghezza della caduta aumenta la velocità dello scalatore cadente e quindi anche la sua quantità di moto. Integrando (ambo i membri di dp=Fdt) la la forza nel tempo di frenata (che come giustamente si osserva è molto piccolo) si ha la forza subita dalla corda, che sarà un valore all'incirca simile alla quantità di moto stessa. Per sapere se la corda si rompe questa forza va confrontata con il massimo peso sopportabile dalla corda. --^musaz † 16:20, 30 lug 2015 (CEST)
OK, quindi, da quello che dice musaz, la corda dello scalatore che ha quella più lunga subisce una forza maggiore, più vicina al punto di rottura, rispetto a quella dell'altro scalatore, giusto? --79.24.6.167 (msg) 16:29, 30 lug 2015 (CEST)
- Sì, senza dubbio. --Vito (msg) 16:34, 30 lug 2015 (CEST)
- (conflittuato)Il tuo amico ha torto: sarà anche vero che, ipotizzando che i due soggetti abbiano la stessa massa, per cadere impiegano la stessa forza (massa*accelerazione, ma alla fine bisogna considerare l'energia potenziale e l'impulso.
- B cade per maggior spazio, quindi maggior tempo (t). Nel moto rettilineo accelerato la velocità finale vf = a * t + eventuale velocità iniziale. Quindi la Vf di B è palesemente più alta di quella di A. Se consideri che passano dalla Vf a 0 in un istante, quando sono caduti per la lunghezza della corda, ti rendi conto della quantità di forza che subisce la corda semplicemente considerando l'impulso (prodotto tra Newton e secondo, quindi per formula inversa F = I/t; L'impulso è la differenza di quantità di moto): se l'impulso è dato da I = massa * (0 - Vf), considerando il valore assoluto, la forza sarà F = m * |vf|/t. Se consideri che il tempo è minimo ti rendi conto che la corda di B subisce un impulso maggiore di quella di A
- Se consideri che l'energia potenziale Ep = m * g * h (massa * accelerazione di gravità * altezza/lunghezza), ti rendi conto che la corda B, avendo altezza maggiore di quella di A, sarà soggetta ad energia potenziale molto più alta.
- Spero di essermi spiegato bene. --Belumat (msg) 16:47, 30 lug 2015 (CEST)
- (conflittuato)Il tuo amico ha torto: sarà anche vero che, ipotizzando che i due soggetti abbiano la stessa massa, per cadere impiegano la stessa forza (massa*accelerazione, ma alla fine bisogna considerare l'energia potenziale e l'impulso.
- E se vi dicessi che avete torto entrambi? XD Come spesso accade, la situazione è un pelino più complessa di quanto non sembri.
- Nei nostri conti abbiamo assunto un tempo di arresto identico per entrambi, che sembra ragionevole ma in realtà non funziona. Le funi hanno un coefficiente di elasticità, e a parità di fune (e quindi di coefficiente) più sono lunghe più sono in grado di assorbire energia distribuendo il lavoro su uno spazio di allungamento maggiore. Assumere che il tempo d'arresto sia lo stesso per le due funi, di lunghezza diversa, corrisponde implicitamente ad assumere che la corda più lunga sia anche più rigida di quella più corta. È vero che, in tale scenario, la corda più lunga si spezzerebbe per prima... ma abbiamo perso di vista la causa: si spezza perché più rigida, non perché ha consentito una caduta più lunga. :-)
- Se invece consideriamo l'elasticità della fune (il valore esatto qui non importa) e si evita quindi di assumere che il tempo d'arresto debba necessariamente essere identico per i due scalatori, si fa una scoperta non così immediatamente intuitiva, ovvero che l'altezza della caduta è praticamente ininfluente: se la fune è più lunga, il corpo raggiunge una velocità superiore, ma al momento dell'arresto c'è anche più corda a disposizione, che quindi si può allungare di più e per un tempo superiore, sino ad arrivare ad una tensione di picco sostanzialmente identica.
- L'unica cosa che davvero conta, quindi, è quello che in gergo viene chiamato "fattore di caduta", ovvero il rapporto tra la distanza percorsa in caduta libera e la lunghezza della fune che dovrà accusare il colpo al momento dell'arresto. Il tuo esempio è definito esattamente in maniera tale da garantire che entrambi i rocciatori abbiano un fattore di caduta pari a 1, essendo per entrambi la distanza di caduta esattamente pari alla lunghezza della corda, e quindi in buona approssimazione le loro funi tenderanno o a resistere entrambe o a spezzarsi entrambe, essendo soggette alla medesima tensione massima durante l'arresto.
- Trovi una spiegazione relativamente dettagliata ed interessante qua. -- Rojelio (dimmi tutto) 17:22, 30 lug 2015 (CEST)
- Sì nella realtà la costante d'elasticità diventa un elemento critico ma loro si concentravano sulle accelerazioni. Comunque se si cade per più di un centinaio di metri iniziano ad avvicinarci alla velocità limite ^^ --Vito (msg) 17:29, 30 lug 2015 (CEST)
- Ok abbiamo scoperto il segreto di Rojelio: prima si fa le domande da IP e poi si risponde loggato :-) Comunque, sicuramente l'allungamento della fune è proporzionale all'altezza di caduta, e questo rende più importanti altri fattori come il peso dell'alpinista, però non è stato specificato il materiale di cui è fatta la corda, e di quante cadute la corda ha già subìto! --^musaz † 18:12, 30 lug 2015 (CEST)
- Però Rojelio è un grande...! Propongo per lui una medaglia al "pensiero laterale" :-) --Lepido (msg) 19:35, 30 lug 2015 (CEST)
- Ok abbiamo scoperto il segreto di Rojelio: prima si fa le domande da IP e poi si risponde loggato :-) Comunque, sicuramente l'allungamento della fune è proporzionale all'altezza di caduta, e questo rende più importanti altri fattori come il peso dell'alpinista, però non è stato specificato il materiale di cui è fatta la corda, e di quante cadute la corda ha già subìto! --^musaz † 18:12, 30 lug 2015 (CEST)
- Sì nella realtà la costante d'elasticità diventa un elemento critico ma loro si concentravano sulle accelerazioni. Comunque se si cade per più di un centinaio di metri iniziano ad avvicinarci alla velocità limite ^^ --Vito (msg) 17:29, 30 lug 2015 (CEST)
Domanda assoluta
Qual è l'indirizzo dell'attrice Karen Ciaurro abitante nel quartiere Montesacro di Roma?
--Spipfede (msg) 16:10, 1 ago 2015 (CEST)
- 612-bis--Samuele Madini 16:30, 1 ago 2015 (CEST)
- Ma soprattutto... che diavolo è una domanda assoluta? --Dry Martini confidati col barista 18:02, 3 ago 2015 (CEST)
- Si porta avanti e chiede l'assoluzione. --Vito (msg) 18:05, 3 ago 2015 (CEST)
- Ma soprattutto... che diavolo è una domanda assoluta? --Dry Martini confidati col barista 18:02, 3 ago 2015 (CEST)
Domanda
Caro Oracolo, ma è vero oppure è una bufala che se si mette nell'acqua la mano di uno che sta dormendo, questo urina senza accorgersene?
--79.16.133.246 (msg) 19:23, 2 ago 2015 (CEST)
- Credo che presso quest'altro oracolo potrai trovare la tua risposta. --Lepido (msg) 20:43, 2 ago 2015 (CEST)
- Se ne sono occupati anche i Mythbusters (che mi sembrano più affidabili di Yahoo Answers), non ricordo con che esito (ma googolando un po' in giro troverai sicuramente qualche dettaglio in più). --Dry Martini confidati col barista 17:21, 3 ago 2015 (CEST)
- Sì, le risposte di answers mi sembrano nella migliore delle ipotesi ironiche. --Vito (msg) 17:33, 3 ago 2015 (CEST)
- Ritengo in questo caso che una risposta ironica sia l'unica possibile :-) --Lepido (msg) 18:26, 3 ago 2015 (CEST) PS: per quanto riguarda i Mythbusters, qui c'è il resoconto dei loro esperimenti. Il mito è "BUSTED", ovviamente...
- (sono quello che ha posto la domanda)Caro Lepido. La pagina che mi hai linkato, se non te ne fossi accorto, contiene solamente una serie di commenti (a parer mio idioti) di persone che sbraitando volevano provare questa cosa a tutti i costi. Ho posto la domanda non per fare il cretino, ma per sapere se era vero, e nel caso lo fosse che scienza ci fosse.
- Caro Dry Martini, quella puntata di Mythbusters l'ho vista, l'hanno trasmessa una decina di giorni fa su Focus. Il quesito mi è venuto proprio guardando quella puntata, perchè è vero che è risultato BUSTED, però se guardi come hanno messo alla prova il mito, ti accorgi che hanno immerso le dita dell'addormentato nella ciotola, ma egli dopo qualche minuto si è mosso, rovesciando il liquido. Nel sistema c'era un sensore che ha emesso un rumore quando il letto si è bagnato, svegliando la persona. Dopo di quello è stato dichiarato sfatato. Ma come metodo mi è sembrato troppo sbrigativo, perchè si sarebbe dovuto lasciare le dita per maggior tempo.
- A questo punto, considerando che ho già sentito di questa storia molte volte, che ho sentito gente che ha visto che ha funzionato (ricordo che quando ho fatto la naia c'erano tre della mia camerata che hanno dichiarato di averlo fatto con una altro, ed ha avuto successo), e considerando l'esperimento di Jamie ed Adam con il giusto rilievo, e senza considerare Yahoo answer (sito che evito proprio per la mancanza di serietà), qualcuno saprebbe dirmi se è vero? E se lo fosse, c'è una spiegazione scientifica?--79.44.156.206 (msg) 19:30, 3 ago 2015 (CEST)
- Per farmi perdonare :-) Qui si parla della faccenda (e dell'ormai famoso episodio dei Mythbusters) e si azzarda un'ipotesi... ma anche se è un po' che se ne parla, come dice anche chi ha scritto il pezzo, «il plurale di "aneddoto" non è "dati"» :-) --Lepido (msg) 20:11, 3 ago 2015 (CEST)
- Ritengo in questo caso che una risposta ironica sia l'unica possibile :-) --Lepido (msg) 18:26, 3 ago 2015 (CEST) PS: per quanto riguarda i Mythbusters, qui c'è il resoconto dei loro esperimenti. Il mito è "BUSTED", ovviamente...
- Sì, le risposte di answers mi sembrano nella migliore delle ipotesi ironiche. --Vito (msg) 17:33, 3 ago 2015 (CEST)
- Se ne sono occupati anche i Mythbusters (che mi sembrano più affidabili di Yahoo Answers), non ricordo con che esito (ma googolando un po' in giro troverai sicuramente qualche dettaglio in più). --Dry Martini confidati col barista 17:21, 3 ago 2015 (CEST)
Colore dei floppy
Buondì! Oggi al lavoro mi sono trovato a dover formattare un buon numero di floppy disk e mi è saltata definitivamente all'occhio una cosa che avevo già notato altre volte in passato: la quasi totalità dei floppy di colore blu (es) risultava danneggiata (ossia: non riuscivo a formattarli, né ad aprirli), e ho dovuto buttarli, al contrario di quelli neri (es) che invece erano quasi tutti sani; grande percentuali di "defunti" anche fra i bianchi (es). Al che mi viene da chiedermi se, almeno per i floppy di una certa età (perché poi quando ero ai primi anni di superiori c'erano i floppy tutti colorati, es), il colore avesse un qualche significato (cioè identificasse diverse categorie di floppy con diverse caratteristiche). Qualcuno ne sa qualcosa? --Syrio posso aiutare? 17:18, 3 ago 2015 (CEST)
- Dubito che ci fosse un vero e proprio "codice" basato sul colore. È possibile che fossero, più banalmente, di produttori differenti, e quindi di diversa qualità/affidabilità sul lungo periodo? -- Rojelio (dimmi tutto) 17:31, 3 ago 2015 (CEST)
- Anche diverse linee dello stesso produttore direi, quindi sarebbero magari di annate diverse. --Vito (msg) 17:36, 3 ago 2015 (CEST)
- Uhm, non saprei, può essere... i 4 floppy grigi che ho buttato hanno il logo della 3M sulla parte metallica, poi ci sono due bianchi anonimi e dieci floppy blu anche loro anonimi, almeno da quello che posso vedere. --Syrio posso aiutare? 17:39, 3 ago 2015 (CEST)
- Invece l'unico blu che si è salvato è targato Sony. --Syrio posso aiutare? 17:41, 3 ago 2015 (CEST)
- Uh, che nostalgia... Ricordo che ai miei tempi (roba del secolo scorso), i floppy blu (come quello che hai indicato) generalmente erano da 720 Kb (singloa faccia), mentre quelli neri erano da 1440 Kb (doppia faccia). Non era una regola fissa, ma almeno per la mia zona era così. Girava però voce (leggenda o forse no) che i "singola faccia" fossero dei "doppia faccia" falliti, cioè non avevano superato un controllo qualità e fossero stati declassati a "singola faccia" (tant'è vero che esistevano degli apparecchietti per trasformare i floppy "singola faccia" nei ben più costosi "doppia faccia". Tutto questo discorso per dire che forse i tuoi floppy blu erano degli scarsi "singola faccia", mentre quelli neri erano dei più qualitativi "doppia faccia". --Lepido (msg) 18:23, 3 ago 2015 (CEST)
- Due di quei floppy blu hanno su un'etichetta che li identifica in effetti come 720 kb, gli altri non c'è scritto niente (e credo di non aver più modo di controllare); la storia del doppia faccia e singola faccia non la sapevo :)--Syrio posso aiutare? 10:41, 4 ago 2015 (CEST)
- La distinzione tra SS e DS era data da un foro quadrato sul contenitore dal lato opposto alla linguetta di protezione scrittura. C'era la macchinetta per aprire il foro ma io usavo il trapano e vi assicuro che la cosa funzionava (non ne ho fatti tantissimi ma qualcuno si). La cosa funzionava anche sui floppy da 5 1/4 solo che facevo una tacca con un roditore.--Camillo (msg) 12:29, 4 ago 2015 (CEST)
- Non vorrei quindi che uno dei problemi fosse semplicemente che tu stessi tentando di formattare a 1440 Kb dei floppy a 720 Kb. Non so quanto sia furbo il programma di formattazione e non ho modo di fare esperimenti, sia per mancanza di floppy sia per mancanza del buco dove infilarli. :-) --Lepido (msg) 13:29, 4 ago 2015 (CEST)
- Lepido, ci hai beccato in pieno! Non avevo idea che andassero formattati in maniera diversa (non sapevo neanche si potesse), effettivamente dal menu a tendina si può selezionare la diversa capacità... e i floppy si formattano senza problema :) svariati floppy già cestinati ti sono debitori! --Syrio posso aiutare? 13:46, 4 ago 2015 (CEST)
- Dai retta a me... butta via tutto e usa le chiavette USB :-) --Lepido (msg) 13:57, 4 ago 2015 (CEST)
- Eh oddio non possiamo, fanno parte di un vecchio sistema integrato nelle nostre macchine da stampa; dovremmo cambiare quelle per levarci di torno i floppy :) --Syrio posso aiutare? 14:00, 4 ago 2015 (CEST)
- Dai retta a me... butta via tutto e usa le chiavette USB :-) --Lepido (msg) 13:57, 4 ago 2015 (CEST)
- Lepido, ci hai beccato in pieno! Non avevo idea che andassero formattati in maniera diversa (non sapevo neanche si potesse), effettivamente dal menu a tendina si può selezionare la diversa capacità... e i floppy si formattano senza problema :) svariati floppy già cestinati ti sono debitori! --Syrio posso aiutare? 13:46, 4 ago 2015 (CEST)
- Non vorrei quindi che uno dei problemi fosse semplicemente che tu stessi tentando di formattare a 1440 Kb dei floppy a 720 Kb. Non so quanto sia furbo il programma di formattazione e non ho modo di fare esperimenti, sia per mancanza di floppy sia per mancanza del buco dove infilarli. :-) --Lepido (msg) 13:29, 4 ago 2015 (CEST)
- Uh, che nostalgia... Ricordo che ai miei tempi (roba del secolo scorso), i floppy blu (come quello che hai indicato) generalmente erano da 720 Kb (singloa faccia), mentre quelli neri erano da 1440 Kb (doppia faccia). Non era una regola fissa, ma almeno per la mia zona era così. Girava però voce (leggenda o forse no) che i "singola faccia" fossero dei "doppia faccia" falliti, cioè non avevano superato un controllo qualità e fossero stati declassati a "singola faccia" (tant'è vero che esistevano degli apparecchietti per trasformare i floppy "singola faccia" nei ben più costosi "doppia faccia". Tutto questo discorso per dire che forse i tuoi floppy blu erano degli scarsi "singola faccia", mentre quelli neri erano dei più qualitativi "doppia faccia". --Lepido (msg) 18:23, 3 ago 2015 (CEST)
- Invece l'unico blu che si è salvato è targato Sony. --Syrio posso aiutare? 17:41, 3 ago 2015 (CEST)
- Uhm, non saprei, può essere... i 4 floppy grigi che ho buttato hanno il logo della 3M sulla parte metallica, poi ci sono due bianchi anonimi e dieci floppy blu anche loro anonimi, almeno da quello che posso vedere. --Syrio posso aiutare? 17:39, 3 ago 2015 (CEST)
- Anche diverse linee dello stesso produttore direi, quindi sarebbero magari di annate diverse. --Vito (msg) 17:36, 3 ago 2015 (CEST)
Problemi con un bot IA che si rivela un nonsense
Ho letto, per caso, la pagina Cleverbot, dove si parla di questo robot, intelligenza artificiale sul web capace di sostenere una conversazione decente e giudicato umano al 59,3% Visto che è un bot on-line, e c'è pure il sito, ho provato a collegarmi (http://www.cleverbot.com/). Gli scrivo ciao, lui mi risponde Ciao amore. Io gli chiedo come ti chiami? e lui mi risponde Are you God? (sei Dio?). Incuriosito, clicco Think about it, e lui mi chiede Why are you alive? (perchè sei vivo?) poi clicco Think for me e lui mi scrive I'm alive to live. (non so tradurla). Io infine gli scrivo come ti chiami? e lui mi risponde De javu. Ora, a seguito di ciò:
- Cosa servono i tasti Think about it e Think for me?
- Ma siamo davvero sicuri che sia un intelligenza artificiale umana al 60% circa? A me sembra un po stupido, però potete dirmi se ho sbagliato qualcosa? Come mai questa catapecchia risulta così umana nella pagina di wikipedia? aggiungo che quando gli ho chiesto Qual'è la capitale dell'Egitto? lui mi ha risposto Parigi, io sono Dio so tutto.
- Ma tutto quello che la gente scrive a questo coso, e quello che lui risponde, viene letto da qualcuno? Penso che in tutti questi anni ci siano state persone che hanno scritto sconcerie, perchè quando gli ho chiesto come stai, lui mi ha invitato ad avere un rapporto sessuale con lui.
Grazie
--95.244.164.159 (msg) 21:03, 3 ago 2015 (CEST)
- Ho letto la voce. Non è stato giudicato umano al 59,3%, ma il 59,3% degli intervistati l'ha giudicato umano, il 63,3% degli stessi intervistati ha giudicato "umani" gli umani veri. Il fatto che tra un bot e un umano ci siano solo 4 punti di percentuale, la dice lunga sull'affidabilità del test :-) Tra l'altro il test di Turing mi ha sempre lasciato perplesso, perché non basta dire "Test di Turing", ma occorre anche conoscere le regole del gioco. Gli umani devono ingannare gli esaminatori sembrando IA? Perché basterebbe questo per far saltare tutte le teorie a riguardo. Se l'IA si comporta da stupido e gli umani pure, lo scopo del test è scoprire se lo stupido è umano o no :-) e questo giustificherebbe le percentuali strampalate di cui sopra --Lepido (msg) 21:22, 3 ago 2015 (CEST)
- Se non ricordo male come funziona, il bot si autoaggiorna con le risposte che gli vengono date (cioè "impara" a rispondere mano a mano che la gente dialoga con lui), il che significherebbe che parlarci in italiano piuttosto che in inglese porta a due risultati molto diversi. I due tasti non so a cosa servano. --Syrio posso aiutare? 21:32, 3 ago 2015 (CEST)
- Comunque ci ho messo due battute per fargli ammettere che quello che scrivo io "is indeed clever", eh U.U --Syrio posso aiutare? 21:33, 3 ago 2015 (CEST)
- Se non ricordo male come funziona, il bot si autoaggiorna con le risposte che gli vengono date (cioè "impara" a rispondere mano a mano che la gente dialoga con lui), il che significherebbe che parlarci in italiano piuttosto che in inglese porta a due risultati molto diversi. I due tasti non so a cosa servano. --Syrio posso aiutare? 21:32, 3 ago 2015 (CEST)
Nocciolo delle pesche
Caro Oracolo, nei miei ricordi di gioventù le pesche e le pesche noci avevano la polpa che si staccava dal nocciolo molto facilmente, tanto che bastava tagliare a metà il frutto e ruotare le due parti per aprirlo. Ora invece la polpa sembra come saldata al nocciolo, con conseguenti difficoltà nel consumare il frutto. Sai spiegarmi perché? Grazie --Ghess-hu? (Indovina chi) 08:40, 4 ago 2015 (CEST)
- Non lo so. Si potrebbe ipotizzare una mutazione nel corso degli anni della Varietà (biologia) per mano dell'uomo forse per finalità di carattere economico-commerciale. --Pracchia 78 (scrivimi) 09:49, 4 ago 2015 (CEST)
- In teoria le pesche sono duràcine, quindi bisognerebbe chiedersi perché prima si staccavano così facilmente, lasciando il nocciolo bello asciutto. --93.49.127.44 (msg) 09:50, 4 ago 2015 (CEST)
- Io pensavo che si fosse cominciato a raccoglierle più acerbe per farle durare di più, ma non so se abbia senso. --Ghess-hu? (Indovina chi) 09:56, 4 ago 2015 (CEST)
- [× Conflitto di modifiche] Mah, io conosco solo una specie di pesca duracina, ma non credo che sia il caso di Ghess-hu (anche perché ha chiesto anche a riguardo delle pesche noci). In attesa che il Sommo Oracolo si pronunci, ipotizzo che si tratti di un problema di maturazione, soprattutto quando chiediamo di mangiare tali cibi fuori dalla propria stagione. --Umberto NURS (msg) 09:57, 4 ago 2015 (CEST)
- Decisamente è un problema di maturazione: le pesche colte mature si "svitano" senza problemi, mentre quelle del supermercato (che sono ancora verdi) sono durissime. Ovviamente le pesche-noci hanno consistenza più dura a prescindere, quindi è più difficile aprirle. --Holapaco77 (msg) 14:09, 5 ago 2015 (CEST)
- Allora non avevo tutti i torti :) Grazie! --Ghess-hu? (Indovina chi) 15:20, 5 ago 2015 (CEST)
- Precisazione: per pesca "matura" intendo che, incidendola in alto (vicino al picciolo), si può pelare la buccia semplicimente tirandola. --Holapaco77 (msg) 14:51, 6 ago 2015 (CEST)
- Allora non avevo tutti i torti :) Grazie! --Ghess-hu? (Indovina chi) 15:20, 5 ago 2015 (CEST)
- Decisamente è un problema di maturazione: le pesche colte mature si "svitano" senza problemi, mentre quelle del supermercato (che sono ancora verdi) sono durissime. Ovviamente le pesche-noci hanno consistenza più dura a prescindere, quindi è più difficile aprirle. --Holapaco77 (msg) 14:09, 5 ago 2015 (CEST)
- [× Conflitto di modifiche] Mah, io conosco solo una specie di pesca duracina, ma non credo che sia il caso di Ghess-hu (anche perché ha chiesto anche a riguardo delle pesche noci). In attesa che il Sommo Oracolo si pronunci, ipotizzo che si tratti di un problema di maturazione, soprattutto quando chiediamo di mangiare tali cibi fuori dalla propria stagione. --Umberto NURS (msg) 09:57, 4 ago 2015 (CEST)
- Io pensavo che si fosse cominciato a raccoglierle più acerbe per farle durare di più, ma non so se abbia senso. --Ghess-hu? (Indovina chi) 09:56, 4 ago 2015 (CEST)
- In teoria le pesche sono duràcine, quindi bisognerebbe chiedersi perché prima si staccavano così facilmente, lasciando il nocciolo bello asciutto. --93.49.127.44 (msg) 09:50, 4 ago 2015 (CEST)
Dimesioni cervello e gonadi alla nascita
E' vero che alla nascita il cervello e le gonadi sono gli organi più grossi rispetto alle dimensioni che avranno da adulti?
--79.27.23.42 (msg) 17:54, 4 ago 2015 (CEST)
- Per il cervello sicuramente sì. E' dovuto alla particolare distribuzione dell'ossigeno durante la circolazione fetale.
Lo shunt atrio destro-atrio sinistro permette, anche con l'ausilio dalla valvola di Eustachio (indirizza il sangue verso la finestra ovale impedendo la commistione con il sangue refluo dalla testa), che il sangue ricco di ossigeno (1:1 con sangue venoso) proveniente dalla placenta vada nel ventricolo destro. Da qui il dotto di Botallo lo porta subito alla succlavia e quindi all'encefalo.
L'ossigeno quindi viene trasportato soprattutto alla testa rispetto che agli altri organi, e quindi può aumentare di dimensioni rispetto al resto del corpo (motivo per cui i neonati hanno la testa proporzionalmente più grande).
Per le gonadi non saprei. --79.24.6.167 (msg) 15:58, 6 ago 2015 (CEST)
Controsenso
Qualcuno mi potrebbe spiegare come è possibile che da questa situazione siamo oggi a questo? --79.25.133.1 (msg) 14:54, 5 ago 2015 (CEST)
- Il (lungo) dettaglio delle modifiche intervenute nel frattempo lo trovi in Senatori della XVII Legislatura della Repubblica Italiana#Modifiche intervenute nella composizione del Senato. L'elemento di maggior spicco è la disgregazione del Popolo delle Libertà e la nascita di un certo numero di nuovi gruppi parlamentari. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:27, 5 ago 2015 (CEST)
Micheal Jackson & Bubbles
Gentile Oracolo, ho una curiosità di forse difficile soluzione: vorrei sapere dove è stata realizzata la scultura Michael_Jackson_and_Bubbles di Jeff Koons. A suo tempo ricordo che fosse legata a Nove ma non trovo riferimenti ultili. Grazie --Ghess-hu? (Indovina chi) 09:23, 6 ago 2015 (CEST)
- In Michael_Jackson_and_Bubbles mi par di capire sia scritto che è stata realizzata in Italia, ma il tedesco non è proprio il mio forte... --Ghess-hu? (Indovina chi) 09:26, 6 ago 2015 (CEST)
- In un'intervista l'autore riporta che la statua era effettivamente in produzione in nord Italia, ma non specifica il luogo esatto. -- Rojelio (dimmi tutto) 13:45, 6 ago 2015 (CEST)
giochi senza barriere
Mi sapreste dirmi cosa sono i giochi senza barriere?
--87.11.211.57 (msg) 19:32, 6 ago 2015 (CEST)
- Vai qui e leggi quello che c'è scritto sotto l'immagine grande. Il titolo ovviamente richiama i Giochi senza frontiere che parecchi anni fa venivano trasmessi in TV durante l'estate. --Lepido (msg) 19:45, 6 ago 2015 (CEST)
Citazione (forse)
Ciao Oracolo, sono sempre io: prometto che è l'ultima per questo mese! Sto cercando una citazione ma non riesco a trovarla, a memoria fa "dai alla gente qualcosa di cui non sapeva di avere bisogno" (e forse finisce con "e ti amerà"), credo sia tratta da un film. Grazie infinite! --Ghess-hu? (Indovina chi) 12:08, 7 ago 2015 (CEST)
- In rete c'è una frase che somiglia alla tua: "se dai alla gente qualcosa di cui ha bisogno ti ripagherà". Prova a cercarla con Google (usa le virgolette) e scoprirai dove l'ho trovata, non so però se è quella che intendi tu. --Lepido (msg) 19:58, 7 ago 2015 (CEST)
- La frase citata da [@ Ghess-hu] è, per quanto ne so, un concetto abbastanza famoso del marketing e dell'innovazione tecnologica. L'esempio tipico è la Apple che "crea" il mercato dei tablet con l'iPad (esempio molto mainstream, ma del resto l'azienda stessa ha fatto di questo approccio un manifesto). La contrapposizione di solito è con un altro approccio all'innovazione, più tradizionale, che mira a soddisfare bisogni già esistenti (mentre quanto visto prima crea il bisogno e poi lo soddisfa). La distinzione non è sempre netta, ovviamente. Poi non so se Confucio o qualche altro saggio barbuto l'abbiano detto molto prima e in modo molto più poetico :) --Dry Martini confidati col barista 20:17, 7 ago 2015 (CEST)
- Grazie a entrambi; purtroppo il concetto del suggerimento di Lepido non è lo stesso che ho in mente io, è più azzeccato quello di Dry Martini. Credo di averla sentita in un film, ma vattelo a ricordare! :P Grazie ancora :) --GhessHu (sloggato)
- Su wikiquote:Steve Jobs trovo «You can't just ask customers what they want and then try to give that to them. By the time you get it built, they'll want something new.» e «A lot of times, people don't know what they want until you show it to them.» --Ricordisamoa 16:44, 10 ago 2015 (CEST)
- La frase citata da [@ Ghess-hu] è, per quanto ne so, un concetto abbastanza famoso del marketing e dell'innovazione tecnologica. L'esempio tipico è la Apple che "crea" il mercato dei tablet con l'iPad (esempio molto mainstream, ma del resto l'azienda stessa ha fatto di questo approccio un manifesto). La contrapposizione di solito è con un altro approccio all'innovazione, più tradizionale, che mira a soddisfare bisogni già esistenti (mentre quanto visto prima crea il bisogno e poi lo soddisfa). La distinzione non è sempre netta, ovviamente. Poi non so se Confucio o qualche altro saggio barbuto l'abbiano detto molto prima e in modo molto più poetico :) --Dry Martini confidati col barista 20:17, 7 ago 2015 (CEST)
Albero ignoto da identificare
Buondì! Qualcuno sa dirmi che albero è questo (1, 2, 3, 4) che ho fotografato a Rovigno? Il proprietario mi ha anche detto il nome, che ovviamente ho dimenticato nel giro di pochi millisecondi (suonava come "Azalea", una roba tipo Azenia, Azelia, ma non sono sicuro)... --Syrio posso aiutare? 15:08, 7 ago 2015 (CEST)
- Albizia?--Postcrosser (msg) 15:20, 7 ago 2015 (CEST)
- Proprio lui! Grazie! :D --Syrio posso aiutare? 15:27, 7 ago 2015 (CEST)
- Per l'esattezza è Albizia julibrissin o acacia di Costantinopoli.--l'etrusco (msg) 15:30, 7 ago 2015 (CEST)
- Arigrazie! :D --Syrio posso aiutare? 15:32, 7 ago 2015 (CEST)
- Albero dei piumini - Acacia di Costantinopoli - Albizia Julibrissin --Muzio Scevola (msg)
- Grazie anche a te ^^ --Syrio posso aiutare? 23:18, 7 ago 2015 (CEST)
- Albero dei piumini - Acacia di Costantinopoli - Albizia Julibrissin --Muzio Scevola (msg)
- Arigrazie! :D --Syrio posso aiutare? 15:32, 7 ago 2015 (CEST)
- Per l'esattezza è Albizia julibrissin o acacia di Costantinopoli.--l'etrusco (msg) 15:30, 7 ago 2015 (CEST)
- Proprio lui! Grazie! :D --Syrio posso aiutare? 15:27, 7 ago 2015 (CEST)
Olimpiadi Rio 2016
Mi sapreste dire se alle Olimpiadi di Rio 2016 oltre ad aver aggiunto due sport hanno aggiunto o tolto specialità dagli sport già presenti?
--82.49.130.203 (msg) 11:00, 8 ago 2015 (CEST)
- Alle Olimpiadi non so, al tuo testo hanno sicuramente tolto le lettere maiuscole, un accento, una "g" e una "h" L'oracolo in italiano --11:19, 8 ago 2015 (CEST)
- A margine: un grazie per la sistemazione: un grazie che puoi consideralo elevato al quadrato se leggendo le voci dell'enciclopedia sarai così volenteroso di correggere qualora ne trovassi. Non so però rispondere alla tua domanda... --Pracchia 78 (scrivimi) 11:47, 8 ago 2015 (CEST)
- No, non hanno tolto nessuna disciplina (e si scrive corretto, con due r). --79.21.48.89 (msg) 13:12, 8 ago 2015 (CEST)
Godzilla
Mi sapreste dire di chi é il diritto d'autore su Godzilla ?
--82.49.130.203 (msg) 12:47, 8 ago 2015 (CEST)
- La Toho Company Ltd (comunque la grammatica e la sintassi non sono il tuo forte, vero‽). --79.21.48.89 (msg) 14:32, 8 ago 2015 (CEST)
Onde elettromagnetiche
Buonasera Oracolo. C'è una cosa riguardante le onde elettromagnetiche che proprio non riesco a spiegarmi: Prendendo uno spettro elettromagnetico (tipo questo, sperando che non sia in copyviol), si osserva che con l'aumentare della λ diminuisce la frequenza; Essendo con minor frequenza, le onde radio sono meno penetranti degli UV, mentre i raggi γ sono molto penetranti per via della alta frequenza. É pure vero che un fotone di un onda con λ piccolo ha energia maggiore (infatti i raggi gamma sono estremamente ionizzanti). Dopo questa premessa, vorrei sapere:
- Come è possibile che le onde visibili o gli infrarossi non provochino alcun danno al nostro organismo, mentre le onde radio e microonde possono nuocerci (quante volte si è detto che il cellulare può farci male al cervello per via delle onde radio, o che bisogna stare attenti alle onde del forno a microonde), considerando che visibile ed IR hanno una λ minore delle radio e delle micro, quindi maggior frequenza, maggior penetranza e maggior energia? A rigor di logica dovrebbe essere più lesivo un visibile rispetto ad un onda radio. Inoltre posso capire che γ e X penetrano, ionizzano dando origine a radicali liberi (cancerogeni), che gli UV legano due timine formando un dimero di timina (che causa una malformazione nel codice genetico della cellula ---> cancro), ma quali danni dovrebbe causare un onda radio o le microonde?
- Se una minor λ - maggior ferquenza comporta ad una maggior penetranza, come mai le lunghe onde radio attraversano i muri di casa (infatti se accendiamo una radio in casa la sentiamo bene), mentre le molto più corte onde visibili no? A rigor di logica se un onda radio mi attraversa il muro, allora lo dovrebbe fare pure la luce della mia lampadina.
Chiedendo scusa per la lunghezza e l'agglomerato di domande, ringrazio in anticipo per la risposta (e auguro una buona estate, ed un buon Ferragosto).
--79.51.84.235 (msg) 20:53, 8 ago 2015 (CEST)
- Semplificandola di molto, l'interazione fra le onde e la materia dipende da varie caratteristiche del mezzo trasmissivo: alle varie frequenze i mezzi sono variamente opachi. Ciò dipende da caratteristiche quali la dimensione delle loro molecole e la distanza fra di esse. In fondo anche nel visibile hai fenomeni simili: una filtro ottico è opaco rispetto ad alcune frequenze mentre è trasparente rispetto ad altre. --Vito (msg) 21:02, 8 ago 2015 (CEST)
Per quanto riguarda il problema della radio: sembra una battuta ma le onde radio non attraversano i muri, entrano dalla finestra (anche se è chiusa): infatti un radio posta all'interno di una stanza completamente murata non riceverebbe alcun segnale, basti pensare al fatto che in galleria (che a parte l'entrata e l'ucita è praticvamente chiusa e circondata da metri e metri di roccia)l'autoradio non prende. Per quanto riguarda il grado di penetrazione e gli effetti sulla salute: vero che bisogna stare attenti alle microonde, falso che queste hanno elevata capacità penetrativa. Se stai pensando che, giustamente, il forno a microonde scalda omogeneamente tutto il cibo e non partendo dall'esterno, cosa che farebbe pensare che le microonde sono molto penetrative, considera il fatto che il forno <<genera un campo elettrico alternato nella frequenza delle microonde>>, che è un po' diverso da una semplice radiazione luminosa--Samuele Madini 22:55, 8 ago 2015 (CEST)- P.S. La pericolosità (presunta, mai accertata, ricordiamolo) delle onde radio sulla salute umana non è da attribuirsi quindi al grado di penetrazione, ma ad altri motivi non ancora chiariti (sempre che ci sia di fatto qualcosa da chiarire)--Samuele Madini 23:13, 8 ago 2015 (CEST)
- Aspé, un muro di casa è abbastanza trasparente per tutta una serie di onde radio. Le microonde scaldano perché sono belle potenti (oltre 700W) e quindi trasportano un bel po' di energia, che viene trasferita (mi si perdoni l'uso di termini popolari) alle vibrazioni delle molecole d'acqua: è selettivo rispetto all'acqua per il succitato rapporto dimensione delle molecole e lunghezza d'onda. Quindi le microonde "vanno a cercare l'acqua e le danno energia sotto forma di calore". Sono onde elettromagnetiche, così come la luce: differiscono solo in termini di potenza e frequenza. Nei metalli invece inducono delle correnti che possono veicolare un segnale, altrimenti scaldano il metallo per effetto Joule (da notare che il meccanismo è diverso rispetto ai cibi e ai tessuti del corpo umano). La penetrazione delle onde dipende quindi dal modo in cui interagiscono con la materia. Per quanto riguarda la pericolosità esistono tre meccanismi: interazioni con gli acidi nucleici (anche se non parliamo di radiazione ionizzante), trasferimento di calore (un mio amico s'è beccato una botta di magnetron in pancia, non è stato piacevolissimo) e alterazione della solubilità di alcune soluzioni organiche. Non esistono studi epidemiologici definitivi (sono quasi impossibili, quantomeno per ora), ma diciamo è meglio non mettersi a giocare coi magnetron, anche perché il calore delle microonde danneggia gli occhi in un nonnulla. --Vito (msg) 23:24, 8 ago 2015 (CEST)
- Eh già... in effetti le onde radio possono attraversare un muro... niente, mea culpa, parlavo a nome di qualche riminiscenza liceale mal interpretata.--Samuele Madini 00:00, 9 ago 2015 (CEST)
- Forse ti ricordi qualcosa sul cemento armato, ma lì pesa molto il ferro. --Vito (msg) 00:05, 9 ago 2015 (CEST)
- (Sono 79.51.84.235) Sì, ma allora da che cosa è determinato il fatto che un muro è trasparente alle lunghe onde radio, ma impermeabile alle corte onde visive? Perchè risulta maggiormente penetrante un onda radio? --95.232.138.113 (msg) 08:51, 9 ago 2015 (CEST)
- Mi sembra che si stia complicando una cosa semplice. Tanto più bassa è la frequenza tanto più grande è la sua capacità di penetrazione. Teoricamente la capacità di penetrazione è proprio pari alla lunghezza d'onda. Quindi è normale che le onde radio attraversino un muro e la luce visibile no. Per comunicare dai sottomarini in immersione si usano onde ELF a bassissima frequenza (e lunghezza d'onda di migliaia di chilometri) poiché le normali onde radio verrebbero schermate dall'acqua. Le onde ad alta frequenza (raggi X e gamma) sono nocive proprio perché interagiscono con i corpi anziché attraversarli. In breve è il tuo secondo postulato ad essere sbagliato (> frequenza = > penetranza): è proprio l'inverso.--StefBiondo 11:02, 9 ago 2015 (CEST)
- Una cosa semplice? se esistesse una risposta che occupa meno di 47876686 righe a questa domanda significherebbe che la fisica non ha scoperto nulla nell'ultimo secolo emmezzo :-) --^musaz † 11:24, 9 ago 2015 (CEST)
- Mi sembra che si stia complicando una cosa semplice. Tanto più bassa è la frequenza tanto più grande è la sua capacità di penetrazione. Teoricamente la capacità di penetrazione è proprio pari alla lunghezza d'onda. Quindi è normale che le onde radio attraversino un muro e la luce visibile no. Per comunicare dai sottomarini in immersione si usano onde ELF a bassissima frequenza (e lunghezza d'onda di migliaia di chilometri) poiché le normali onde radio verrebbero schermate dall'acqua. Le onde ad alta frequenza (raggi X e gamma) sono nocive proprio perché interagiscono con i corpi anziché attraversarli. In breve è il tuo secondo postulato ad essere sbagliato (> frequenza = > penetranza): è proprio l'inverso.--StefBiondo 11:02, 9 ago 2015 (CEST)
- (Sono 79.51.84.235) Sì, ma allora da che cosa è determinato il fatto che un muro è trasparente alle lunghe onde radio, ma impermeabile alle corte onde visive? Perchè risulta maggiormente penetrante un onda radio? --95.232.138.113 (msg) 08:51, 9 ago 2015 (CEST)
- Forse ti ricordi qualcosa sul cemento armato, ma lì pesa molto il ferro. --Vito (msg) 00:05, 9 ago 2015 (CEST)
- Eh già... in effetti le onde radio possono attraversare un muro... niente, mea culpa, parlavo a nome di qualche riminiscenza liceale mal interpretata.--Samuele Madini 00:00, 9 ago 2015 (CEST)
- Aspé, un muro di casa è abbastanza trasparente per tutta una serie di onde radio. Le microonde scaldano perché sono belle potenti (oltre 700W) e quindi trasportano un bel po' di energia, che viene trasferita (mi si perdoni l'uso di termini popolari) alle vibrazioni delle molecole d'acqua: è selettivo rispetto all'acqua per il succitato rapporto dimensione delle molecole e lunghezza d'onda. Quindi le microonde "vanno a cercare l'acqua e le danno energia sotto forma di calore". Sono onde elettromagnetiche, così come la luce: differiscono solo in termini di potenza e frequenza. Nei metalli invece inducono delle correnti che possono veicolare un segnale, altrimenti scaldano il metallo per effetto Joule (da notare che il meccanismo è diverso rispetto ai cibi e ai tessuti del corpo umano). La penetrazione delle onde dipende quindi dal modo in cui interagiscono con la materia. Per quanto riguarda la pericolosità esistono tre meccanismi: interazioni con gli acidi nucleici (anche se non parliamo di radiazione ionizzante), trasferimento di calore (un mio amico s'è beccato una botta di magnetron in pancia, non è stato piacevolissimo) e alterazione della solubilità di alcune soluzioni organiche. Non esistono studi epidemiologici definitivi (sono quasi impossibili, quantomeno per ora), ma diciamo è meglio non mettersi a giocare coi magnetron, anche perché il calore delle microonde danneggia gli occhi in un nonnulla. --Vito (msg) 23:24, 8 ago 2015 (CEST)
Stefanobiondo: guarda che ti sbagli. Affermeresti che la penetranza è direttamente proporzionale alla lunghezza (e inversamente alla frequenza), quando i raggi X, molto corti ma con alta frequenza, riescono a fotografare le ossa all'interno (dubito fortemente che la luce di una lampadina illuminerebbe la mia tibia, sempre stando alla tua affermazione) oppure quando si proteggono le centrali nucleari con piombo perchè i raggi gamma rilasciati sono estremamente penetranti. Se poni un libro davanti ad una pila accesa la luce non lo attraversa, ma invece se usi un cannone a raggi gamma (a parte che moriresti di cancro, perchè appunto i gamma penetrano all'interno ionizzando) il libro lo perfora.--79.51.162.254 (msg) 13:15, 9 ago 2015 (CEST)
- In effetti la faccenda è più complicata di quel che sembra... di fatto le onde radio attraversano i muri, la luce no, mentre i raggi gamma sì, e questo perchè la frequenza non è l'unica discriminante che determina il comportamento di un'onda. Ho cercato un po' in giro, qui c'è un riassunto di un po' tutto quello che ho trovato--Samuele Madini 13:40, 9 ago 2015 (CEST)
- Occhio che non ci sono onde lunghe ad alta frequenza o corte a bassa frequenza.
- È sempre la frequenza a discriminare il comportamento (la polarizzazione lo fa ma non nei casi che abbiamo citato): se un'onda ha dimensioni paragonabili a quelle delle molecole del mezzo subisce fenomeni di scattering, se ci sono particolari rapporti fra le costanti di propagazione dei mezzi coinvolti si hanno invece fenomeni di riflessione (cfr. leggi di Fresnel e leggi di Snell), infine, strutture quali l'armatura di un edificio in cemento armato sono simili a una gabbia di Faraday, nel caso elettrostatico. Insomma a varie frequenze s'innescano (o cessano) fenomeni diversi che hanno come risultato un ventaglio così ampio di risultati macroscopici. --Vito (msg) 14:14, 9 ago 2015 (CEST)
- Ecco dai, facciamo finta che era più o meno quello che volevo dire anch'io xD... nel senso che "il grado di penetrazione non è direttamente proporzionale alla frequenza". Così va meglio?--Samuele Madini 14:27, 9 ago 2015 (CEST)
- Questa mi sta bene! --Vito (msg) 14:42, 9 ago 2015 (CEST)
- Ecco dai, facciamo finta che era più o meno quello che volevo dire anch'io xD... nel senso che "il grado di penetrazione non è direttamente proporzionale alla frequenza". Così va meglio?--Samuele Madini 14:27, 9 ago 2015 (CEST)
Traduzione
Cari Wikipediani
So che adesso divento odioso ed insopportabile, specie dopo la domanda di ieri sull'elettromagnetismo, ma purtroppo una pecora saprebbe parlare l'inglese meglio di me. Qualcuno potrebbe gentilmente tradurmi le didascalie di questa immagine, che sembra essere la risposta a tutte le mie domande dell'argomento. Grazie --79.16.130.114 (msg) 20:48, 9 ago 2015 (CEST)
- Onde radio: Il corpo (umano) è trasparente. Tu sei normalmente attraversato dalle radiazioni di questo intervallo emesse da radio locali, stazioni TV ed altre forme di comunicazione
- Microonde: Abbastanza trasparente (sempre riguardo al corpo umano), piccole quantità di radiazione assorbita causano rotazioni molecolari e contribuiscono al riscaldamento (della materia organica), ma non hanno altri effetti se non quello del riscaldamento
- Infrarossi: l'assorbimento provoca vibrazione molecolare. L'effetto fisiologico è il riscaldamento, dal momento che la radiazione assorbita agita le molecole
- Luce visibile: fortemente assorbita, perchè causa il salto energetico degli elettroni ad un livello energetico superiore. Non trasportano abbastanza energia per ionizzare
- Ultravioletti: assorbiti molto intensamente nel processo del "salto" energetico degli elettroni, non attraversano la pelle, le radiazioni dello spettro ad energia più alta possono ionizzare
- raggi X e Gamma: Abbastanza trasparentre (corpo) dal momento che i quanti di energia sono così elevati che gli atomi non sono in grado di assorbire tali radiazioni e si ionizzano
- Didascalia. per avere un effetto fisiologico l'energia della radiazione deve essere assorbita. per essere assorbita devono esserci paia di livelli quantici di energia che combacino con l'energia del fotone della radiazione. Se tali paia di livelli energetici non sono disponibili nell'intervallo di frequenza, il materiale sarà trasparente alla radiazione--Samuele Madini 21:26, 9 ago 2015 (CEST)
- Beh la didascalia ti dice approssimativamente quanta radiazione viene assorbita, immagino facendo un rapporto (fotoni che passano)/(fotoni che non passano), tuttavia questa stima non è affatto indicativa del danno causato al corpo: il solo numero di fotoni che viene assorbito, o se vuoi l'energia totale assorbita, non è un fattore che da solo basta a quantificare il danno al corpo: ad esempio il fatto che per i raggi X e Gamma il corpo sia "Abbastanza trasparentre dal momento che i quanti di energia sono così elevati che gli atomi non sono in grado di assorbire tali radiazioni e si ionizzano" significa che i fotoni intrappolati sono pochi rispetto a quelli che passano, ma quelli "intrappolati" ionizzano gli atomi, il che significa che portano via elettroni e li fanno diventare elettricamente carichi, il che è molto dannoso alla salute (quando furono scoperti i raggi x non si conosceva ancora la loro pericolosità e molti personaggi noti si ammalarono gravemente dopo essere stati protagonisti di "film" a raggi x). --79.21.128.94 (msg) 21:56, 9 ago 2015 (CEST)
- Occhio che ci sono meccanismi diversi di assorbimento. Da ciò dicende che ci siano due aspetti da considerare: "quanta" energia viene trasferita e "come" viene trasferita.
- Delle microonde ti scaldano: fa male se ti riscaldano "tanto" e per "tanto tempo". I raggi X invece danneggiano gli acidi nucleici: ci sono considerazioni dosimetriche ma la pericolosità in termini statistici è decisamente più alta.
- Un colpo di carabina equivale a un cazzotto bello potente: quale preferiresti ricevere?
- --Vito (msg) 20:07, 10 ago 2015 (CEST)
- Beh la didascalia ti dice approssimativamente quanta radiazione viene assorbita, immagino facendo un rapporto (fotoni che passano)/(fotoni che non passano), tuttavia questa stima non è affatto indicativa del danno causato al corpo: il solo numero di fotoni che viene assorbito, o se vuoi l'energia totale assorbita, non è un fattore che da solo basta a quantificare il danno al corpo: ad esempio il fatto che per i raggi X e Gamma il corpo sia "Abbastanza trasparentre dal momento che i quanti di energia sono così elevati che gli atomi non sono in grado di assorbire tali radiazioni e si ionizzano" significa che i fotoni intrappolati sono pochi rispetto a quelli che passano, ma quelli "intrappolati" ionizzano gli atomi, il che significa che portano via elettroni e li fanno diventare elettricamente carichi, il che è molto dannoso alla salute (quando furono scoperti i raggi x non si conosceva ancora la loro pericolosità e molti personaggi noti si ammalarono gravemente dopo essere stati protagonisti di "film" a raggi x). --79.21.128.94 (msg) 21:56, 9 ago 2015 (CEST)
TESTI ANTICHI
Buongiorno! Se è possibile, mi occorrono un paio di informazioni.
La prima domanda è: Come si chiama la raccolta originaria delle parole di Gesù, fonte di tutti i Vangeli successivi, quelli canonici e quelli ignostici? C'è un termine tedesco che dovrebbe essere "Qu" o "Ku", corrispondente all'italiano (credo) "quelle" o qualcosa del genere. Il suono/pronuncia della parola è come l'ho scritta io, ma non mi occorre sapere come si scrive graficamente.
La seconda domanda, invece, è: Come viene definita la pienezza della manifestazione divina? Anche in questo caso c'è un termine che dovrebbe corrispondere a "Clerma" o qualcosa del genere, ma non sono sicuro di come si scriva graficamente.
Se potete aiutarmi ve ne ringrazio molto... --195.32.24.254 (msg) 13:33, 10 ago 2015 (CEST)
- La risposta alla prima domanda dovrebbe essere Fonte Q che però è un testo ipotetico la cui possibile esistenza è stata inferita dalle somiglianze di contenuto nei tre vangeli sinottici (Marco, Matteo e Luca), che si suppongono ispirati alla fonte Q (oltre che a Marco, il vangelo più antico).--l'etrusco (msg) 13:54, 10 ago 2015 (CEST)
- Per inciso, il "quelle" cui ti riferisci non è italiano: è il sostantivo tedesco Quelle (pronuncia "kvelle"), che vuol dire proprio "fonte".
- Il secondo che cerchi, invece, è il pleroma. -- Rojelio (dimmi tutto) 19:56, 10 ago 2015 (CEST)
Problemi di sintassi: lo "spagnolo maccheronico"
Buongiorno. Mi scuso in anticipo nel caso abbia sbagliato spazio, ma vorrei usare l'Oracolo per una segnalazione e un parere. Da tempo ho notato la diffusione di errori sintattici, che stanno diventando capillari, sull'uso di delle locuzioni del/dell' e nel/nell', seguite da numeri. A seguito di questo errore scovato e corretto (nel '84 e nel '89), mentre leggevo un articolo, mi sono deciso a segnalarvi la cosa. La capillarità con cui si espande questa abitudine, forse figlia dell'analfabetismo di ritorno di cui si diceva che anche l'Italia non fosse immune, è preoccupante. Espressioni come "del 8" e "del 11" vanno forse bene per la Wikipedia spagnola (del ocho y del once), ma qui sono cataclismi sintattici al pari del "ma però" e del "se avrei". Vi sono soluzioni ipotizzate, magari dei filtri con cui istruire dei bot, per arginare questa nuova "moda"? Perché io vorrei porre alla vostra attenzione che persino delle categorie di servizio presenti qui sopra sono afflitte da tale problema. Sarà perché sono categorie create in automatico o non so perché, ma le sottocategorie della Categoria:Pagine in cancellazione per anno, quelle divise per giorno, sono stracolme di categorie "del 8" e "del 11", credo 166. Un esempio recente: le Cancellazioni del 8 agosto 2015 e le Cancellazioni del 11 agosto 2015. Senza contare le cancellazione del 1, che si legge 1°, ma sarebbe meglio scriverlo proprio 1°. Il mio suggerimento è che queste categorie siano rinominate in maniera grammaticalmente corretta. Sebbene siano tecniche e create in automatico credo dai bot, sono comunque parte di un'enciclopedia in italiano, sono visibili, e credo sortiscano l'effetto di amplificare la diffusione degli errori sintattici sopra citati, dando la convinzione a chi scrive in "pseudospagonolo", di scrivere correttamente. Ve lo segnalo senza saccenza, ma proprio perché ritengo Wikipedia un'enciclopedia dinamica ed eccellente. PS: Scusate, mi è saltata la connessione ed è tornata ora, ma l'edit di correzione nella pagina su Craxi è mio. Grazie. --79.33.153.100 (msg) 06:44, 11 ago 2015 (CEST)
- Alcune considerazioni: "ai miei tempi" quando frequentavo le elementari, il maestro ci aveva insegnato che l'apostrofo andava messo solo quando precedeva una vocale, intendo dire precedeva "fisicamente". Se ad esempio si fosse reso necessario andare a capo dopo un apostrofo, non si sarebbe dovuto scrivere:
l' imbuto
- bensì
lo imbuto
- perché nel caso dell'a capo, l'apostrofo non sarebbe stato "in contatto" con la vocale seguente. Avevo solo sei anni, ma già da allora mi sembrava una cretinata ed ecco da dove ho imparato a non andare mai a capo in zona apostrofo. La cosa (sia pur errata) mi è però rimasta impressa e la ritrovo anche con i numeri: a me "l'8 maggio", cioè un apostrofo non seguito fisicamente da una vocale, non mi è mai andato giù, anche se mi rendo conto che durante la lettura della frase, la vocale "o" di "otto" ci sarebbe, ecco perché in quel caso io scrivo sempre "il giorno 8 maggio" (per conciliare le mie turbe grammaticali coll'evidenza dei fatti).
- Tutto questo discorso per dire che forse il problema sollevato non è un calco dello spagnolo, ma un retaggio di vecchie regole grammaticali (sbagliate, a mio avviso) che erano effettivamente insegnate nelle scuole di qualche decennio fa, anche se non so come sia ora la situazione.
- Per quanto riguarda l'NS0 (anche questo non saprei effettivamente come scriverlo, ma si legge enne-esse-zero, quindi ci va l'apostrofo, no?) credo che le regole che hai indicato siano effettivamente quelle da seguirsi, ovviamente se i contributori sbagliano c'è poco da fare :-) Per gli altri namespace io sarei più tollerante, visto che a volte le categorie che hai indicato sono generate automaticamente e non so se introdurre complicate regole nell'automatismo valga effettivamente la pena. --Lepido (msg) 11:01, 11 ago 2015 (CEST)
Sega Mentale
da "nibbio" nel scrivere su Wp (termine appena imparato qui e che uso proprio perchè lo trovo demenziale) faccio una cosa che spero solo giusto un pò scorretta, ma d'altronde accettabile perchè ugualmente solo ironicamente provocatoria e liberamente eliminabile a patto di farlo come si deve: appallottolandola e ingoiandola (ciò partendo dalla constatazione che non è seriamente possibile sostenere la totale serietà di questa particolare sezione. altrimenti elimino questa ma la prossima domanda che faccio è: perchè se è vero come si dice che gli asini possono arrivare a volare, perchè invece certe "autorità intellettualmente superiori" di Wp sono al contrario tristemente preda della gravità? proprio noi non vorremmo certo spiegarlo diffondendo l'idea malsana e del tutto antitetica ad un enciclopedia, che il sapere è un peso! specie una che è immensa ma più light del philadephia, perchè non ci abbotta di tomi la libreria ma manco di file l'HD! ma gira on line grazie a dei server, ma che nemmeno ce ne dobbiamo occupare per forza - l'unica cosa che potrebbe preoccuparmi, nel caso riuscisse a nascere dal web una forma di intelligenza artificiale, nel senso di una singolarità autonoma, presumibilmente la utilizzerebbe come uno dei suoi primi nuclei centrali fondanti. questa sì è una storia pesante, da brivido - ma "fantascienza" (soltanto?) a parte, di nuovo, perchè?).
ed eccola qui - è una domanda come le altre: ho sempre detestato profondamente l'espressione "sega mentale" perchè trovavo che non avesse di fondo alcun significato (menchemeno vero), non corrispondendo direttamente a nessun tipo di pensiero in sè, ma fosse esclusivamente un basso e denigratorio escamotage da usare a piacere per rivoltare la frittata, quando un qualsivoglia discorso fosse inarrivabile per i limiti intellettuali di un certo ascoltatore o lettore. ma dopo aver seguito qui per la prima volta questa simpatica bizzarria, per un enciclopedia pur totalmente innovativa nelle sue modalità, come questo "Oracolo" e specificamente alcune domande e relativi dibattimenti in risposta, mi sono decisamente ricreduto a riguardo. ha un significato eccome, quantomeno iniziando indicandone degli esempi, e qui di certo non si può dire che manchino. quindi vorrei sapere se altri hanno avuto una simile sensazione e quindi ritengono che non sarebbe del tutto scorretto fondare (istituire aprire o come è più in uso dire) su Wp una voce su questa espressione, ma per cominciare semplicemente rimandando a: vedi un pò certe voci dell'Oracolo (con link allo stesso annesso, ovviamente). che se non costituisce nemmeno un abbozzo di descrizione in altre parole del significato dell'espressione stessa, come sarebbe auspicabile enciclopedicamente, di sicuro però come già detto dà inizio (non poi così male) alla voce col darne degli esempi concreti, perdipiù altamente emblematici. questa mia compresa, chiaro. ^_^
ps. nel caso ora mi banniate, faccio appello alla leggerezza di chi di dovere, anche nella pena: che me lo si imponga esclusivamente dallo scrivere mai più alcunchè su Wp, ci sta, lo ammetto, dopo sta fesseria... ma non siate ingiusti... se volte riportarmi ad un contegno adeguato a luogo e circostanza, maturo (che non mi credessi fosse la ricreazione qui!), lasciatemi quindi almeno continuare a consultare la parte strettamente enciclopedica, quella almeno è... sì, davvero seria!
- a parte gli scherzi, ne faccio larghissimo uso da che esiste, ma non smetto sinceramente ancora di essere sorpreso dall'impegno profuso con totale, quanto rara oggigiorno, gratuità da tutti coloro che l'hanno scritta e dagli altri che ogni giorno contribuiscono a migliorarla, avendo una qualità media assolutamente più che accettabile (il punto sulle caratteristiche tecniche dei calciatori escluso :-) ), oltre a coprire una quantità di argomenti mai vista in una enciclopedia ed essere ugualmente di un incredibile facilità di accesso e consultazione ipertestuale - infatti ho fatto sempre qualche offerta in sostegno - fosse mai che avessi bisogno di comprarmi un indulgenza... oltre a sta sviolinata non basta? ok, allora dite pure voi... se accettate una cambialona... ;-) - quindi pardon, e grazie... ^_^
--2.36.178.78 (msg) 04:16, 12 ago 2015 (CEST)
- Oh, mamma mia...! Porta pazienza ma ho già una certa età e per giunta sono maschio, quindi come molti della mia razza ho evidenti limiti intellettuali che mi mettono in paranoia quando trovo un testo più lungo di cinque righe, composto da frasi più lunghe di cinque parole. Comunque sì, secondo me la voce sega mentale ci può stare, è un'espressione molto comune in italiano che ben si adatta a molte linee di pensiero presenti anche in queste pagine. Se era questa la tua proposta (gli evidenti miei limiti intellettuali non mi permettono di esserne sicuro), se vuoi puoi cliccare sul link rosso e scrivere la voce, inserendo fonti serie a corredo. --Lepido (msg) 08:21, 12 ago 2015 (CEST)
porte sante
La voce porta santa dice che oltre quelle delle quatro basiliche papali cene sono altre e riporta alcuni esempi,mi sapreste dire dove potrei trovare un elenco completo delle altre porte sante? --213.26.205.146 (msg) 13:51, 12 ago 2015 (CEST)
Ancora sul concetto di funzione
Curiosando nell'archivio mi sono imbattuto casualmente in questa discussione che ha catturato il mio interesse e fatto sorgere alcuni dubbi, soprattutto nella parte finale dove leggo:
<<[...] A margine: i due esempi che hai fatto "elevamento al quadrato" e "relazione madre-figlio" sono strutturalmente identici, non c'è assolutamente nulla che renda la prima una trasformazione e la seconda no. La differenza sta solo nel fatto che tu trovi più facile visualizzare la prima come rappresentazione di una trasformazione, ma la seconda no (i numeri non hanno faccia, è per questo che ti torna più semplice, anche se in senso stretto 4 è del tutto diverso da 2, così come la madre è del tutto distinta dal figlio). -- Rojelio (dimmi tutto) 13:35, 17 mar 2015 (CET)
Grazie per la risposta.
In realtà vedevo l'elevamento a quadrato come una "trasformazione" nel senso che applicando una "operazione elevamento" passavo da 2 a 4 mentre non trovavo alcuna "operazione" che facesse passare da madre a figlio, agendo su madre. Cioè nella prima vi è alla base un'azione nella seconda no, ma che fossero due enti distinti in entrambi i casi sono d'accordo. [...]>>
È come se mi avesse fatto venire un dubbio sull'interpretazone delle operazioni e del simbolo =, vi illustro con un esempio:
- Premetto che quando scrivo "due" o "quattro" intendo il numero vero e proprio come numerosità e non la cifra che lo rappresenta 2, 4.
- Potrei interpretare come dice l'IP (mettiamo con X=2) la scrittura X²=Y, 2²=4 come se dicesse "operando" su 2 si arriva a 4 (2²=4), cosa che in effetti non posso fare su madre per giungere a figlio. Praticamente l'uguaglianza 2²=4 può essere letta in tal modo come se dicesse: svolgendo una operazione elevamento su "due" avrò "quattro" ("due" op.elevamento="quattro", una trasformazione a tutti gli effetti).
- Però d'altra parte l'uguale dovrebbe suggerirmi con la scrittura 2²=4 che i due estremi sono la stessa cosa: quattro=quattro ovvero 2² non è altro che un diverso modo di esprimere con un simbolo il "quattro" (2² non contiene all'interno una operazione da svolgere), esattamente come 4 esprime "quattro". In questo modo in effetti l'uguaglianza non esprime più alcuna operazione che cambia X in Y cioè non opero su X con ^2 per arrivare a Y, ma semplicemente suggerisce che Y è esprimibile anche come X². Non capisco però quale dei due modi sia l'interpretazione corretta. --31.159.79.62 (msg) 14:24, 12 ago 2015 (CEST)
- Se hai due pere (X) esiste un'operazione che le fa diventare otto (X^3)? Puoi prenderne altre sei ma non puoi elevarle al cubo. --Vito (msg) 15:19, 12 ago 2015 (CEST)
- Non c'è contraddizione: il primo punto si concentra sul perché 2²=4 (il primo membro è un elevamento a potenza, una generica funzione in due variabili baseesponente, che in particolare con base=2 e esponente=2 vale proprio 4), mentre il secondo punto si concentra su cosa puoi fare adesso che hai stabilito tale uguaglianza (puoi usare l'uno o l'altro membro ogniqualvolta ti vuoi riferire proprio a quel valore, uguale, che entrambi rappresentano).
- Se io ti dicessi che esiste una funzione chiamata "genoveffa" e che genoveffa(3.2)=14, tu potrai anche non sapere nulla di che razza di funzione sia, ma crollasse il mondo quella uguaglianza ti dice che se dovessi mai incontrare in un'espressione proprio "genoveffa(3.2)" sei liberissimo si sostituirla con "14" perché rappresentano lo stesso valore. :-)
- Nel tuo caso, genoveffa(2)=4: ti posso spiegare perché vale proprio 4, svelandoti che "genoveffa" non è altri che l'elevamento al quadrato in incognito, oppure lo puoi prendere per buono e accettare semplicemente che i due membri sono equivalenti, ma in entrambi i casi il significato o l'interpretazione di quella specifica uguaglianza non cambia di una virgola. -- Rojelio (dimmi tutto) 16:08, 12 ago 2015 (CEST)
- PS: il copyright sul nome della funzione è del mio vecchio prof di matematica del liceo, che amava sottolineare come il "nome" di funzioni, variabili e incognite fosse del tutto arbitrario e convenzionale, e proponeva quindi per le incognite delle equazioni nomi quali "genoveffa", "asino" e "transatlantico": «se sai risolvere un'equazione di secondo grado in x, devi saperne risolvere anche una in genoveffa». XD -- Rojelio (dimmi tutto) 16:08, 12 ago 2015 (CEST)
- PPS: [@ Vituzzu], giuro che non ho capito la tua risposta io che so di cosa stiamo parlando. :-P -- Rojelio (dimmi tutto) 16:08, 12 ago 2015 (CEST)
- Se hai due pere (X) esiste un'operazione che le fa diventare otto (X^3)? Puoi prenderne altre sei ma non puoi elevarle al cubo. --Vito (msg) 15:19, 12 ago 2015 (CEST)
Grazie Rojelio che mi stai facendo chiarezza,
sempre premettendo che quando scrivo "quattro" intendo il numero vero e proprio come numerosità e non la cifra che lo rappresenta 4.
In sostanza il problema è questo: non capisco se l'uguaglianza mi dice che 2 (op.elevamento^2) = 4 come risultato (cioè leggo = come "mi da come risultato"), oppure dice che 2 (op.elevamento^2) che vale "quattro" = 4 che vale "quattro" (leggendo l'= come "è"). Sono sfumature, però a ben ragionarci sono molto diverse infatti il segno = a rigore dice che i due termini che paragona sono la stessa cosa. Nel primo esempio però non lo sono perché uno è una operazione su numero paragonato all'altro che è un numero; nel secondo caso invece i due termini dell'= sono identici perché son solo due modi diversi di chiamare la stessa cosa (sono appunto uguali). --31.159.197.230 (msg) 18:01, 12 ago 2015 (CEST)
- Ok, so cosa intendi: l'unica e universalmente vera interpretazione è la seconda. Ciò che viene uguagliato non sono "l'operazione e il numero", bensì il valore dell'operazione (ovvero il suo risultato) e il numero.
- La prima in realtà è anch'essa corretta, ma è una conseguenza della seconda, un caso particolare che discende dal fatto che il tuo secondo membro è una costante invece di essere, a sua volta, un'espressione più complessa: dire che "il risultato dell'operazione è un numero, e tale numero è uguale a 4" e dire che "il risultato dell'operazione è 4" è solo una scorciatoia. Ci si accorge della differenza se scrivo l'uguaglianza, solo marginalmente più complessa, 3+2=9-4. Diresti mai che "il risultato di 3+2 è 9-4"? Credo di no. Semmai diresti che "il risultato di 3+2 è un numero uguale a il risultato di 9-4" (usualmente accorciato in "3+2 è uguale a 9-4"); e tale numero, lo stesso ad entrambi i membri e quindi giustificante l'uguaglianza, è quello identificato dalla costante "5". :-) -- Rojelio (dimmi tutto) 19:39, 12 ago 2015 (CEST)
- Un concetto analogo a quello di "confronto tra un'operazione e un numero" lo si trova in alcuni linguaggi di programmazione, che offrono due tipi distinti di operatori di uguaglianza, che credo corrispondano a quello che avevi in mente:
- l'"==" confronta il valore dei due oggetti e ti dice se "valgono uguale";
- l'"===" confronta i due oggetti e ti dice se sono "lo stesso oggetto".
- In tali linguaggi, se hai due variabili A e B e ad entrambi assegni lo stesso valore (diciamo A=5 e B=5), il confronto "A==B" è vero (valgono entrambi 5), mentre "A===B" è falso (sono variabili distinte, il fatto che abbiano lo stesso valore è irrilevante).
- In questi termini, 22==4 è vera (sono espressioni dello stesso valore), ma 22===4 è falsa (una è una potenza, l'altro è un numero). La matematica usa sempre "==". -- Rojelio (dimmi tutto) 19:49, 12 ago 2015 (CEST)
- Un concetto analogo a quello di "confronto tra un'operazione e un numero" lo si trova in alcuni linguaggi di programmazione, che offrono due tipi distinti di operatori di uguaglianza, che credo corrispondano a quello che avevi in mente:
Grazie :), chiarissimo. Null'altro da aggiungere ^^ --31.159.233.118 (msg) 12:51, 13 ago 2015 (CEST)
Palloncini pieni d'elio in un auto
Gentili wikipediani. Stavo guardando ieri la tv, e avevo visto in un programma un tizio che toglieva i sedili posteriori del suo furgoncino e ci aveva legato dei palloncini pieni d'elio, mentre al soffitto aveva legato dei palloncini gonfiati con il proprio fiato. Quando l'auto era in movimento tutti i palloncini restavano al loro posto, ma ad un certo punto ha volontariamente inchiodato. Ovviamente, in una situazione del genere ciò che sta all'interno della macchina conserva la propria quantita di moto (prima legge di Newton), ed infatti se non ci fosse la cintura di sicurezza, in caso di inchiodata noi faremmo il volo di Icaro. Eppure, subito dopo l'inchiodata i palloncini gonfiati con l'aria normale hanno giustamente proseguito nelle stessa direzione in cui procedeva il mezzo, quindi verso il davanti, mentre i palloncini pieni d'elio si sono mossi vreso il dietro della macchina, ovvero in senso contrario al movimento di essa. Il tizio ha detto che ciò è dovuto dal fatto che l'elio è più leggero dell'aria, ma la mia domnanda è: ma cosa cavolo c'entra questo? È vero che l'elio è più leggero dell'aria, ma questo lo si vede guardando il palloncino che tende a salire, ma cosa c'entra questo col fatto che frenando va in senso opposto. Quindi, vi vorrei chiedere:
- Cosa è successo, fisicamente parlando, in quella scena?
- Cosa intendeva il tizio con è più leggero, nel senso, perchè ha detto quella frase?
Grazie anticipatamente.--79.40.219.171 (msg) 15:50, 12 ago 2015 (CEST)
- Puoi vederla in due modi: uno spiega cos'è successo, e il secondo è così schifosamente semplice che non crederesti mai che è una spiegazione valida se non spiegassi il primo. :-D
- Durante la frenata, per inerzia tutto il contenuto dell'auto tende a proseguire in avanti con la velocità originale. Ciò include anche l'aria all'interno dell'abitacolo, che si "schiaccia" con maggior pressione davanti e minor pressione nel retro. Per palloncino con aria normale prevale il suo peso e prosegue in avanti; per il palloncino con elio, prevale la sua "preferenza" ad andare verso la minore densità dell'aria circostante, e quindi va indietro. Per inciso, con "è più leggero dell'aria" intendeva proprio questo: il galleggiamento è la tendenza a muoversi nella direzione di minore pressione del fluido circostante: normalmente è "in alto" perché l'atmosfera aumenta di pressione nella direzione della gravità, ma in questo caso la decelerazione ha alterato la direzione dei "piani a egual pressione" (più propriamente i "piani isobarici") e la minor pressione non è più sul tettuccio, ma sul lato posteriore del tettuccio.
- Dal punto di vista degli occupanti dell'auto (palloncini e aria compresi), quello che percepiscono è del tutto equivalente all'improvvisa nascita di una "nuova accelerazione di gravità", in aggiunta a quella del pianeta, che li tira orizzontalmente in avanti. La "gravità totale" cui sono soggetti è la somma vettoriale di tali due componenti, ovvero un'accelerazione di gravità diretta obliquamente in basso e in avanti. Per sapere cosa è ragionevole aspettarsi che succeda... basta ricondurci al caso che conosciamo già bene: ruotiamo l'intera auto a muso in giù finché questa nuova gravità non punta "dritto in basso" e vediamo che succede:
- gli occupanti si sentono tirare sulle cinture di sicurezza (la macchina li sta "disarcionando" come un cavallo che si è impuntato :-) );
- il palloncino con l'aria continua a puntare dritto in basso come al solito (solo che adesso il basso è verso il muso dell'auto);
- il palloncino ad elio continua a puntare dritto in alto come al solito (solo che adesso l'alto è verso il retro dell'auto).
- Torna? -- Rojelio (dimmi tutto) 16:27, 12 ago 2015 (CEST)
- Torna tutto. Grazie. --79.45.160.143 (msg) 15:23, 13 ago 2015 (CEST)
Fisica in una caduta
Gentile Oracolo (e volontari che lo curano), Leggendo la domanda dal titolo Fisica della corda qualche riga qui sopra, mi è sorto un dubbio: ipotizzando che io mi trovo sopra un ponte a 100 metri sopra il suolo, e un uomo prende una corda di 30 metri con un alto modulo di Young (quindi poco elastica, per non entrare nel campo della legge di Hooke), e lega un capo al ponte, l'altro alla sua vita. Poi si butta giù dal ponte. Alla fine della sua caduta avrà una quantità di moto alta e molta energia cinetica, ma fermandosi all'improvviso genera un forte impulso e libera all'improvviso tutta l'energia (per dirla molto volgarmente). Ora non so se alla fine di tutto questo si rompa la corda o le sue ossa, ma comunque, cos'è che causerebbe la rottura, la forza generata dall'impulso (differenza di quantità di moto fratto tempo impiegato a fermarsi, che sarà sicuramente minore di 1 secondo) oppure la quantità di energia cinetica (ovvero la potenziale di 30 metri trasformata in essa) che da qualche parte si deve liberare? Grazie in anticipo. --79.54.128.242 (msg) 15:19, 13 ago 2015 (CEST)
- In teoria sarebbero entrambe corrette, ma nel secondo caso hai dimenticato di specificare "in uno spazio ristretto": così come il problema non è applicare quell'impulso, ma farlo in breve tempo, dissipare l'energia cinetica non è di per sé un problema, ma lo è farlo in uno spazio ristretto. Sono due facce della stessa medaglia, a causa del fatto che (a parità di tutto il resto) tempo di arresto, spazio di arresto e forza media esercitata non sono indipendenti: date due, la terza è univocamente determinata.
- Prendiamo l'approssimazione di forza di frenata (tensione della fune) F costante, tempo di arresto t, massa m e velocità iniziale v. Per l'impulso si ottiene:
- Questo corrisponde ad un moto uniformemente decelerato con a=F/m=v/t, da cui discende lo spazio di arresto:
- L'energia cinetica E dissipata da una forza costante F per uno spazio s è E=Fs:
- ovvero esattamente tutta l'energia cinetica iniziale del corpo, come era lecito aspettarsi. -- Rojelio (dimmi tutto) 16:01, 13 ago 2015 (CEST)
L'acqua gassata
Molti (me compreso) bevono acqua gassata. Essa diventa così introducendo CO2 nell'acqua. Ma se, per le reazioni di formazione degli ossiacidi, H2O + CO2 da H2CO3 (acido carbonico), allora l'acqua gassata che bevo è un acisdo, non acqua. E qui parte il mio impasse: Se introducendo anidride in acqua diventa "Acqua con bolicine di gas" (che, tra l'altro, agitando si separano) perchè la reazione prevede la formazione di acido carbonico? e se introducendo CO2 in acqua da acido carbonico (stando fedeli alla reazione), perchè mi disseta e agitando ritorna acqua e gas separati? (Sono le due domande che mi sorgono nelle due opzioni, qualunqe sia quella corretta)?
--80.180.55.16 (msg) 16:33, 14 ago 2015 (CEST)
- Molto di quanto chiedi trova risposta in Acido carbonico. L'acqua gassata è tale proprio perché l'acido carbonico spontaneamente non tende a formarsi, oddio un po' ma molto lentamente, per poi subito decomporsi di nuovo. Non tutte le reazioni chimiche sono uguali, anche se la "formula" può farle sembrare tali (vedi Reazione_chimica#Aspetti_termodinamici). --AlessioMela (msg) 16:50, 14 ago 2015 (CEST)
Agitando si separa per due motivi: fornisci energia meccanica e aumenti la superficie dell'interfase. --94.34.251.254 (msg) 22:09, 14 ago 2015 (CEST)
Domanda nella domanda
E poi, se ho acqua gassata, che comprende x volume di acqua e y volume di gas, e chiudo la bottiglia il volume resta tale. se agito, perchè aumenta la pressione, quindi il volume del gas? Nel senso, agitando non dovrebbe aumentare il volume di CO2, se quel volume è già dentro l'acqua. Eppure, agitando, la bottiglia diventa dura e sotto pressione.
Se in un litro d'acqua metto mezzo litro di CO2 diventa un litro e mezzo. Se chiudo tutto in una bottiglia di plastica da 2 l, dentro quella bottiglia avrò:
- 1 litro di acqua
- 1/2 litro di CO2
- 1/2 litro di aria
Se agito, il volume dovrebbe restare tale, eppure aumenta, e non capisco il senso di ciò. mi potete aiutare? E potreste spiegarmi meglio la domanda sopra? So che sembro ignorante, ma sto cercando di capire come funziona. --80.180.55.16 (msg) 20:51, 14 ago 2015 (CEST)
- Nella bottiglia chiusa il volume è costante, volume e pressione sono due cose diverse. La "bottiglia che diventa dura" indica un aumento di pressione e non di volume. La CO2 in acqua è disciolta (è un soluto, è una particolare caratteristica dell'acqua quella di sciogliere piccole quantità di molecole apolari). --94.34.251.254 (msg) 22:07, 14 ago 2015 (CEST)
Voti per corrispondenza Florida 2000
Ciao. L'argomento è un po vecchiotto, me ne rendo conto, ma cercando, non riesco a trovare nulla che fughi i miei dubbi, o appaghi la mia curiosità. Credo alla fine, tolto oggigiorno il procedimento, dovrebbe essere lo stesso, se solo lo sapessi, a parte le antiche macchine conta voti obsolete e antiquate, che sono state accantonate, per il resto tutto dovrebbe essere inalterato, credo. Ora so, che la domanda sembra sciocca, piuttosto anche frivola, come chi ve la pone, ma che qualcuno ricordi nella contesa in Florida quindici anni fa, anche i voti postali venivano contate sempre dal sistema Votomatic (risultato poi difettoso, come ho detto sopra) che scrutinava anche i cosiddetti voti tradizionali. Che poi, per via di quell'infortunio elettronico, si sia passata alla conta manuale questo è un altro discorso, un'altra storia, ma in principio era così? Grazie di cuore. Qualcuno potrà anche riconoscermi, segno particolare e facilmente distinguibile dagli altri? Il fatto che mi sono dimenticato di firmarmi, e che non so più farlo. Buon proseguimento. 17:56, 14 ago 2015 etc...
nome dei faraoni
Ho letto le voci titolatura dei faraoni,faraone, lista dei faraoni e ecc ma non capito da dove proviene il nome tradizionale dei faraoni quello che Wikipedia utilizza pure come titolo delle voci, melo sapreste dire?
--213.26.205.146 (msg) 19:05, 14 ago 2015 (CEST)
- Essere chiari nell'esporre la domanda è importantissimo quando si desidera avere una risposta. A parte la sintassi e la grammatica che evidentemente non ti sono molto amiche, ammetto che proprio non ho capito dove stia il problema che ti attanaglia, puoi fare qualche esempio? A proposito: naturalmente hai già letto Wikipedia:Titolo della voce, vero? L'Oracolo perplesso --19:25, 14 ago 2015 (CEST)
- so bene che il nome della voce è il più comune, ma la domanda era appunto la fonte prima del uso di questi nomi (Ramses teti e ecc?) a dila di wikipedia sono usati in quasi tutti i libri di storia.--109.52.43.13 (msg) 19:54, 14 ago 2015 (CEST)
- Sai che è davvero complicato leggerti? Prova a scrivere in italiano, il dialogo ne guadagnerebbe. A parte questo, ti sei risposto da solo: se le fonti storiche (cioè gli storici) dicono Ramses II, la voce di Wikipedia si chiamerà Ramses II, anche se il nome originale è Usermaatra Setepenra Ramess(u) meriamon (e tralascio volutamente i geroglifici, altrimenti non ne veniamo più fuori). Il nome originale è stato traslitterato migliaia di anni fa in ebraico, greco antico, latino, eccetera e alla fine il risultato è stato Ramses II. Credo (ma non vorrei sbagliare, è una reminescenza piuttosto antica...) che buona parte della responsabilità dei nomi sia da attribuire al buon Manetone, ma in migliaia di anni ci saranno state sicuramente evoluzioni ripetute. Azzardo un paragone: la tua domanda equivale a chiedere "perchè Maometto si chiama Maometto?" Beh, se la dizione più diffusa è Maometto, mica possiamo chiamare la voce Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muţţalīb al-Hāshimī, poi chi la trova? Nel corso del Medioevo il nome è stato latinizzato e trasformato più e più volte, fino al risultato odierno, che è la dizione più diffusa. Comunque continuo ad avere l'impressione di non aver capito con esattezza la domanda, suppongo sia un mio limite L'Oracolo egittologo (per caso) --21:14, 14 ago 2015 (CEST)
- la domanda non è perché Wikipedia utiliza quei nomi ma la loro origine, da quello che ho capito dovrebbero essere dovuti a una serie di trascrizioni e adattamenti sucessivi; fin qui ci sono ma i nomi ufficiali erano formati da più parti ma il nome comune è uno.--213.26.205.142 (msg) 10:28, 15 ago 2015 (CEST)
- Perchè non ha senso riferirsi ad un personaggio (chiunque esso sia) con una serie infinita di appellativi, altrimenti viene notte che stai ancora pronunciando il suo nome. Tre esempi: da Usermaatra Setepenra Ramess(u) meriamon si è preso l'appellativo più importante (Ramess), che evidentemente nel tempo si è trasformato in Ramses; da Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muţţalīb al-Hāshimī l'appellativo che si è trasformato è stato Muḥammad, che è diventato nel tempo Maometto; per un esempio più vicino a noi, nessuno parla di Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tommaso di Savoia ma tutti lo conoscono come Vittorio Emanuele II (e se nel tempo il nome si modificherà, si traslitterà, si trasformerà, credo che saranno sono Vittorio ed Emanuele a trasformarsi, non tutto il resto). Poi chiaramente ogni nome fa storia a sè e non sarebbe giusto generalizzare, però credo che come idea di partenza possa andare. L'Oracolo ferragostano --11:28, 15 ago 2015 (CEST)
- la domanda non è perché Wikipedia utiliza quei nomi ma la loro origine, da quello che ho capito dovrebbero essere dovuti a una serie di trascrizioni e adattamenti sucessivi; fin qui ci sono ma i nomi ufficiali erano formati da più parti ma il nome comune è uno.--213.26.205.142 (msg) 10:28, 15 ago 2015 (CEST)
- Sai che è davvero complicato leggerti? Prova a scrivere in italiano, il dialogo ne guadagnerebbe. A parte questo, ti sei risposto da solo: se le fonti storiche (cioè gli storici) dicono Ramses II, la voce di Wikipedia si chiamerà Ramses II, anche se il nome originale è Usermaatra Setepenra Ramess(u) meriamon (e tralascio volutamente i geroglifici, altrimenti non ne veniamo più fuori). Il nome originale è stato traslitterato migliaia di anni fa in ebraico, greco antico, latino, eccetera e alla fine il risultato è stato Ramses II. Credo (ma non vorrei sbagliare, è una reminescenza piuttosto antica...) che buona parte della responsabilità dei nomi sia da attribuire al buon Manetone, ma in migliaia di anni ci saranno state sicuramente evoluzioni ripetute. Azzardo un paragone: la tua domanda equivale a chiedere "perchè Maometto si chiama Maometto?" Beh, se la dizione più diffusa è Maometto, mica possiamo chiamare la voce Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muţţalīb al-Hāshimī, poi chi la trova? Nel corso del Medioevo il nome è stato latinizzato e trasformato più e più volte, fino al risultato odierno, che è la dizione più diffusa. Comunque continuo ad avere l'impressione di non aver capito con esattezza la domanda, suppongo sia un mio limite L'Oracolo egittologo (per caso) --21:14, 14 ago 2015 (CEST)
- so bene che il nome della voce è il più comune, ma la domanda era appunto la fonte prima del uso di questi nomi (Ramses teti e ecc?) a dila di wikipedia sono usati in quasi tutti i libri di storia.--109.52.43.13 (msg) 19:54, 14 ago 2015 (CEST)
Gioco di carte col Fante di Bastoni
Ciao a tutti, tantissimi anni fa giocavo con mio nonno ad un gioco di carte di cui non ricordo più il nome e nemmeno le regole, ma ricordo bene che la carta col valore più alto era il fante di bastoni. Qualcuno sa di quale gioco può trattarsi? Non ditemi l'Uomo Nero perché lì il Fante di Bastoni è la carta da evitare...
Forno a microonde
Caro Oracolo, buongiorno e buon Ferragosto. C'è una cosa del forno a microonde che non mi è chiara, e per esporla devo anche citare alcune affermazioni fatte qualche domanda più sopra:
- Samuele Madini: <<Se stai pensando che, giustamente, il forno a microonde scalda omogeneamente tutto il cibo e non partendo dall'esterno, cosa che farebbe pensare che le microonde sono molto penetrative, considera il fatto che il forno <<genera un campo elettrico alternato nella frequenza delle microonde>>, che è un po' diverso da una semplice radiazione luminosa>>.
- Vito: <<Le microonde scaldano perché sono belle potenti (oltre 700W) e quindi trasportano un bel po' di energia, che vinene trasferita (mi si perdoni l'uso di termini popolari) alle vibrazioni delle molecole d'acqua: è selettivo rispetto all'acqua per il succitato rapporto dimensione delle molecole e lunghezza d'onda. Quindi le microonde "vanno a cercare l'acqua e le danno energia sotto forma di calore>>.
- Pagina di Wikipedia Forno a microonde: <<Il magnetron [...] genera un campo elettrico alternato nella frequenza delle microonde, normalmente 2,45 GHz [...] che la guida d'onda invia alla camera di cottura. L'acqua, i grassi, e i carboidrati che costituiscono il cibo assorbono l'energia delle microonde in un processo chiamato riscaldamento dielettrico: le molecole sono in generale dipoli elettrici, ovvero hanno una estremità con carica elettrica positiva e un'altra con carica negativa; sono per questo sensibili al campo elettrico (alternato), che cambiando continuamente il suo verso induce le molecole a modificare ripetutamente la loro orientazione in base alla frequenza del campo. Questo movimento genera calore attraverso forze di attrito con le molecole vicine e si ha quindi un riscaldamento. A volte il riscaldamento viene spiegato erroneamente con la risonanza delle molecole d'acqua alla frequenza delle microonde. La frequenza di risonanza dell'acqua è molto più alta, dell'ordine dei THz, e si riferisce ai moti di vibrazione molecolari, mentre le microonde eccitano i moti di rotazione>>
- Se si prende il sito http://www.laleva.cc/ambiente/microonde.html, nella sezione IL FUNZIONAMENTO DI UN FORNO A MICROONDE: <<Gli apparecchi domestici o industriali usano una frequenza di 2.45 gigahertz (Ghz) ad una potenza di 400-900 watts [...] La frequenza di 2.45 Ghz si usa perché l'acqua assorbe l'energia elettromagnetica più velocemente e al massimo grado a questa frequenza, dando così modo al cibo che contiene acqua di riscaldarsi rapidamente. Le molecole contenute nel cibo sono costrette a allinearsi con il campo elettrico molto rapidamente e ad oscillare intorno al proprio asse. Il calore viene prodotto dalla notevole frizione intermolecolare>>.
In parole povere, c'è la versione che dice che nella camera di cottura si forma un campo alternato che fa ruotare le molecole polari e la versione che dice che le microonde fanno vibrare le molecole d'acqua: Ma come funziona allora sto forno a microonde? Come fa a scaldare gli alimenti? Grazie in anticipo. --79.54.129.249 (msg) 10:53, 15 ago 2015 (CEST)
- en:Dielectric heating. --^musaz † 17:06, 15 ago 2015 (CEST)
- Guarda: grazie perché mi hai risposto, ma sinceramente il problema c'è ancora: innanzitutto non so l'inglese, poi penso che un link di internet si debba aggiungere al listone di sopra. Visto che dovunque si va a cercare si trovano le due versioni differenti, mi sono rivolto qui perché almeno so che ci sono persone che sanno. --79.51.134.92 (msg) 18:00, 16 ago 2015 (CEST)
- In realtà è sempre la stessa cosa, sopra ho parlato di "vibrazioni" per semplificare, ma in realtà è una rotazione. --Vito (msg) 18:15, 16 ago 2015 (CEST)
- Guarda: grazie perché mi hai risposto, ma sinceramente il problema c'è ancora: innanzitutto non so l'inglese, poi penso che un link di internet si debba aggiungere al listone di sopra. Visto che dovunque si va a cercare si trovano le due versioni differenti, mi sono rivolto qui perché almeno so che ci sono persone che sanno. --79.51.134.92 (msg) 18:00, 16 ago 2015 (CEST)
- en:Dielectric heating. --^musaz † 17:06, 15 ago 2015 (CEST)
- Ok. Ma qual è l'opzione corretta?:
- Le microonde trasferiscono energia alle molecole d'acqua e le fanno ruotare secondo uno strano fenomeno che io non saprei spiegare (un po come uno che suona la chitarra, che passa la mano sulle core trasferendo energia, ma le corde, metafora delle molecole, anziché vibrare ruotano)
- Le microonde NON cedono energia alle molecole, ma essendo alternate si palesano formando un campo magnetico alternato che fa ruotare tutte le molecole polari (ovvero, è come mettere i supermag (i magnetini allungati col quale giocano i bambini), che sono le molecole, e poi ipotizzare che in mezzo al tavolo arrivi una forza con campo magnetico che alterna ogni secondo, e tutti i magnetini che ruotano a ritmo)
--95.232.138.174 (msg) 18:25, 16 ago 2015 (CEST) (sono sempre io, è appena saltata la corrente e quindi il router ha avuto un altro IP)
- Le microonde trasferiscono energia alle molecole facendone variare l'orientamento spaziale, non ci sono due opzioni diverse. --Vito (msg) 19:00, 16 ago 2015 (CEST)
- La seconda è una ragionevole descrizione del fenomeno, però assumi erroneamente che essa corrisponda a non cedere energia, mentre è proprio quello che sta succedendo. Il fatto è che far ruotare quelle molecole non è "gratis": se prima erano ferme (si fa per dire, "ferme" non lo sono mai) e poi si mettono a ruotare, vuol dire che hanno acquisito un'ulteriore energia che prima non avevano, e da qualche parte quell'energia dev'essere sbucata (per il principio di conservazione). Quella "qualche parte" non è altro che il lavoro compiuto dalla forza esercitata su di esse dal campo alternato, da cui si giustifica l'espressione "il campo cede energia alle molecole". -- Rojelio (dimmi tutto) 13:39, 17 ago 2015 (CEST)
- Le microonde trasferiscono energia alle molecole facendone variare l'orientamento spaziale, non ci sono due opzioni diverse. --Vito (msg) 19:00, 16 ago 2015 (CEST)
PROCESSI NELL'ANTICA ROMA
Qualche giorno fa ho visto un documentario sui processi dell'antica Roma. Ad un certo punto mi sono imbattuto nella spiegazione che i grandi casi giudiziari erano un po’ l’intrattenimento dell’epoca: gli spettatori seguivano, applaudivano, a volte interrompevano con i loro commenti. Gli avvocati più furbi si portavano addirittura una clack: erano i cosiddetti “laudiceni”, pronti a sostenere l’arringa di chi li pagava e a influenzare così il verdetto finale dei giudici. Ecco, ciò che mi occorre sapere sono le parole che ho riportato in grassetto: siccome purtroppo, devo riconoscerlo, non le ho ben capite, volevo sapere quali erano di preciso, così da dare un significato preciso a tutto quanto ho ascoltato.
Grazie per l'aiuto!
--195.32.24.254 (msg) 17:12, 15 ago 2015 (CEST)
- Claque, i laudiceni sono i componenti di questa claque.--79.37.86.18 (msg) 17:57, 15 ago 2015 (CEST)
Walt Whitman
Mi potreste aiutare a tradurre questa citazione?
--Ghibellin Fuggiasco (msg) 11:42, 16 ago 2015 (CEST)
- La trovi qui.--79.37.86.18 (msg) 22:00, 16 ago 2015 (CEST)
Domanda
Chiedo davvero scusa a tutti, ma davvero non riesco a capire una cosa. Qui sopra avevo posto una domanda sul forno a microonde, ma dalle risposte non ho capito la versione corretta. Rinnovo qui, in modo più esplicito: Su vari siti internet (Wikipedia inclusa) sono descritti i modi d'azione delle microonde sui cibi, spesso in contraddizione tra di loro per quanto riguarda il trasferimento o meno di energia alle molecole, per il fatto di un magnetismo che non sempre viene descritto, per l'interazione secondo alcuni solo con l'acqua, per altri con tutte le molecole polari. C'è chi dice di vibrazioni, chi di rotazioni, chi di allineamenti. Poi non vi dico per quanto riguarda i metalli le varianti che ho trovato! Ora la domanda ufficiale: Dopo che le microonde sono state prodotte dal magnetron e trasferite nella camera di cottura con una guida d'onda, come interagiscono con le molecole, per causarne il riscaldamento. Cosa succede tra quelle microonde lanciate nella camera di cottura e gli alimenti che ci metto?
Grazie, so che sono logorroica, ma davvero vorrei capire come funziona questo forno a microonde.
--95.232.138.174 (msg) 19:57, 16 ago 2015 (CEST)
- Il campo *elettromagnetico* (si può parlare di campo magnetico o elettrico solo in regime statico) fa variare l'orientamento spaziale delle molecole polari (sostanzialmente l'acqua). Il movimento di tali dipoli causa, attraverso l'interazione di forze columbiane, urti e movimenti molecolari, aumentandone l'energia cinetica media, cioè la temperatura, ciò va a dissipare l'energia trasferita dall'onda elettromagnetica secondo il teorema di Poynting. Mi rendo conto che, cercando di riassumere e semplificare ho forse creato più confusione parlando di "vibrazioni" ma il primo passaggio implica variazioni di momento. --Vito (msg) 20:42, 16 ago 2015 (CEST)
Quando c'era Marnie
Ebbene sì, questa volta la domanda all'Oracolo Musicologo e Cinefilo la devo fare io :-) Tra qualche giorno uscirà al cinema il film animato Quando c'era Marnie. Coloro che lo andranno a vedere potrebbero una volta tornati a casa scrivere qui sopra qual è il titolo della musica che Marnie canta ad Anna sia nella parte centrale del film sia proprio nelle ultimissime scene (e di più non posso dire per non rovinare la trama)? Non è una musica composta per il film, ma è talmente riconoscibile e famosa che quasi mi vergogno a non ricordarne il titolo. Ho guardato nella tracklist della colonna sonora pubblicata su Wikipedia, ma purtroppo non riconosco il titolo, quindi l'Oracolo è la mia ultima speranza Ah, ho provato anche con quei siti dove si fischietta la musica e loro te la indovinano, ma o sono stupidi come una mucca o io sono stonato (sempre come una mucca) :-) --Lepido (msg) 00:13, 18 ago 2015 (CEST)
Traduzione Walt Whitman / 2
Sì, è ancora Walt Whitman ahah
qualcuno potrebbe aiutarmi con la traduzione di questa citazione? grazie in anticipo! (ebbene sì, l'inglese di Whitman mi è molto ostico) --Ghibellin Fuggiasco (msg) 10:04, 18 ago 2015 (CEST)
Nazionalità
Buongiorno esymio Oracolo, un dubbio mi attanaglia da un sacco di tempo e nessuno di coloro a cui ho chiesto lumi mi ha saputo aiutare. Rimani solo tu. La mia domanda è questa: se una donna partorisce su un aereo che sta sorvolando l'oceano, le acque internazionali, che luogo di nascita avrà il nascituro? Grazie.--l'etrusco (msg) 10:18, 18 ago 2015 (CEST)
- In attesa che passi qualcuno con la risposta rapida, potrebbe essere utile en:Birth aboard aircraft and ships (che non ho letto) :) --Syrio posso aiutare? 12:20, 18 ago 2015 (CEST)
Penna con tintura o pigmento?
Chiedo all'illustre Oracolo quali siano le differenze tra una penna/pennello orientale (tipo queste) che fa uso di una tintura nera piuttosto che un pigmento nero. Grazie.