Immersione tecnica
Una immersione tecnica è una forma di immersione subacquea che va oltre gli scopi di una immersione sportiva. L'immersione tecnica richiede infatti di un'addestramento avanzato, di una grande esperienza e di attrezzatura specifica.

Definizione
Profondità
Le immersioni tecniche posso essere considerate quelle praticate ad una profondità superiore ai 40 metri oppure quelle in particolari ambienti in cui non vi sia un accesso diretto alla superficie o senza luce solare.
Questi ambienti particolari possono essere grotte di acqua dolce o salata o relitti sommersi. In molti casi l'immersione prevede anche tappe di decompressione a più stadi durante la risalita.
La definizione basata sulla profondità nasce dal fatto che l'aria è respirabile fino a circa 35-40 metri, dopo i quali sopraggiungono problematiche relative alla narcosi da azoto. L'aumento della pressione aumenta inoltre la tossicità dell'ossigeno. Per questi motivi si devono utilizzare miscele diverse dalla comune aria, che aumentano il fattore di rischio e richiedono quindi un'addestramento specifico superiore a quello richiesto per un'immersione sportiva.
Tappe di decompressione
L'immersione tecnica può essere definita anche in base alla lunghezza dell'immersione stessa, che richiedendo tappe obbligate per la decompressione richiede tempi meggiori, usando magari miscele particolari come Nitrox od ossigeno puro. Questa definizione nasce dal fatto che gas metabolicamente inerti, come azoto e elio, sono assorbiti dall'organismo se respirati in condizioni di forte pressione. Bisogna quindi consentire il rilascio graduale di tali gas dai tessuti per prevenire problemi come la malattia da decompressione. Questa forma di immersione di immersione richiede una preparazione approfondita e un'attrezzatura specifica, dato che non è possibile un'ascesa diretta nel caso di problemi sott'acqua.
Mix di gas
L'immersione tecnica puà essere definita anche in base alla necessità di respirare gas differenti dall'aria, come trimix, heliox e heliair. Questa definizione deriva dal fatto che la respirazione di mix di gas con una concentrazione di ossigeno pari a quella dell'aria (circa 21%) a profondità maggiori di 55 metri risulta assai pericolosa per via della tossicità dell'ossigeno. Questo causa sintomi gravi, come allucinazioni visive e uditive, perdita del controllo muscolare e sincope. L'aumento della profondità provoca la narcosi da azoto, che può essere prevenuta però aumentando la percentuale di elio nella miscela respirata, che diminuisce anche la tossicità dell'ossigeno.
Difficoltà nella risalita
L'immersione tecnica è indicata talvolta dall'impossibilità di una risalita diretta in superficie, per via di ostruzioni o ostacoli tecnici: in particolare tappe di decompressione obbligatorie o un impedimento fisico. Ad esempio immersioni in grotta, a grandi profondità, sotto superfici ghiacciate o all'interno di un relitto.
Equipaggiamento
L'immersione tecnica richiede spesso un'attrezzatura specifica per essere praticata. Spesso, per via della durata dell'immersione, si ha la necessità di aumentare il numero di bombole o di utilizzare un rebreather, e nel caso di tappe forzate si deve isporre di apposite bombole di riserva alle quote di decompressione.
Didattica
L'addestramento per questo tipo di immersione è specifico e approfondito, dato che bisogna spesso spingersi oltre i normali limiti di un'immersione sportiva. Associazioni come la PADI, la CMAS o la BSAC hanno corsi appositi per questo tipo di immersione.
Esistono inoltre didattiche che si dedicano soltanto alla subacquea tecnica; citiamo ad esempio la UTR, la IANTD , il TDI, la NAUI Tec, la TSA, l'ANDI e la PTA. Queste sono solo alcune delle tante didattiche disponibili con standard di insegnamento abbastanza simili tra loro.Alcune di queste didattiche inoltre propongono nei loro programmi anche corsi ricreativi.