La Canottieri Pallanza è un'associazione sportiva dilettantistica fondata nel 1896 per volere di alcuni nobili pallanzesi dell'epoca, membro dell'UNASCI e affiliata alla Federazione Italiana Canottaggio(FIC) e alla Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso (FICSF). La sede storica della Società si trova sul Lungolago di Pallanza (Verbania). Centro di avviamento allo sport del C.O.N.I. l'obiettivo della Canottieri Pallanza è da sempre diffondere e praticare il Canottaggio a livello agonistico e a livello amatoriale, nonchè diffondere lo sport tra i giovani e mantenere vive le tradizioni locali pallanzesi come ad esempio il Palio Remiero.

Storia

La canottieri pallanza viene fondata nel 1896 per desiderio di un nobile insieme ad un gruppo di facoltosi, Cav. Carlo Eugenio Erba, la Canottieri Verbano (Questo fu il primo nome) inizio' subito a promuovere lo sport del canottaggio sulle rive piemontesi del Lago maggiore, gia nel 1897 vennero affidati all'organizzazione della neonata Canottieri i campionati Italiani e i Campionati Europei solle coste antistanti Pallanza.

Durante le due guerre la Canottieri ha visto grandi risultato, era infatti il periodo di "Pallanza-Regina del Canottaggio". Infatti si vide lo svolgersi di nove campionati italiani (1921-26-28-29-32-37-39-40-41) e nel 1927 si tennero anche i Campionati Mondiali Universitari.

Gabriele D'Annunzio di passaggio sul Maggiore lascia una dedica agli atleti GialloBlu.

Nel 1927nasce l'inno della Canottieri Pallanza, composto dall'Avv. Bolongaro e musicato dal Maestro Sigurini, donato dalla Patronessa Teresina Citterio:

Sull'acqua azzurra del Verbano

la jole scivola - l'outrigger va.

Spinta da giovani - al cuore sona

corre ogni barca a gran velocità.

Voga

con slancio e foga

o canottiere di Pallanza.

Voga

con la speranza

di una voittoria che non sfuggirà.

Voga

con tutto il cuore:

tien alto il nome del Lago Maggiore.

Bello è vogare, o canottiere

andare rapido - tra lago e sol:

correre agile - per le riviere,

da mare a lago spiccare il vol.

Voga

con slancio e foga

o canottiere di Pallanza.

Voga

con la speranza

di una voittoria che non sfuggirà.

Voga

con tutto il cuore:

tien alto il nome del Lago Maggiore.

Nelle regate, o in fiume o in mare

o in lago placido - si correrà:

se tutta l'anima - sapremo dare

la maglia giallo-azzurra vincerà!

Voga

con slancio e foga

o canottiere di Pallanza.

Voga

con la speranza

di una voittoria che non sfuggirà.

Voga

con tutto il cuore:

tien alto il nome del Lago Maggiore

In seguito alla vittoria della Coppa D'annunzio da parte dell'equipaggio "Patronessa Teresina Citterio" il Vate scrisse in risposta al Presidente Erba:

"Ero già molto commosso nel vedere il remo della MIA Pallanza vincere con esemplare maestria la difficilissima gara; ma la vostra parola affettuosa mi tocca ancora più profondamente. Ripenso agli anni lontani quando ero più assiduo tra i rematori del Verbano. Ripenso che avevo promesso al mio CAPO di venire a riabbracciarlo scendendo sul Lago col mio idrovolante. Più veloce della mia ala fu la Morte. Abbracciate per me i vincitori, e fate che siano bene allenati a stravincere nella prova futura."

Nel 1932 il comune decide di dare delle nuove strutture agli atleti, viene cosi costruita la nuova sede della Canottieri, dove ora sorge l'attuale sede. L'idea progettuale incontra il favore delle autorità del tempo che la fanno cosi rientrare in un progetto piu' vasto di riqualificazione di tutte le strutture ricettive lacustri di Pallanza.Nel 1935 iniziano i lavori di sistemazione del Lungolago che congiunge Pallanza a Suna che porteranno all'inaugurazione della nuova sede il 28 Ottobre 1934.

Negli anni 1937-39-40-41 si svolgono di nuovo nelle acque di Pallanza le edizioni dei Campionati italiani di Canottaggio.

Anni '50

La Seconda Guerra Mondiale è ormai finita e come tutte le associazioni sportive italiane trova un momento di crisi che pero' la Canottieri Pallanza riesce a superare in breve tempo ritornando ai livelli pre-bellici. I Campionati Italiani non si svolgono piu' cosi spesso sul Campo di Gara di Pallanza ma gli allenti degli atleti gialloblu danno comunque buoni risultati. In quegli anni la Canottieri Pallanza venne sponsorizzata dalla Rhodiatoce che in quegli anni è un'azienda leader nella produzione di filati che sostiene attivamente la Canottieri per diversi anni.

Testimonianze

Luciano Giovenzani timoniere di quei tempi ricorda gli allenamenti, non diversi dagli attuali allenamenti degli atleti, e le emozioni condivise con i compagni di barca:

"Alcuni decenni addietro a Pallanza chi voleva praticare uno sport non aveva molte occasioni, le attrezzature sportive erano praticamente nulle, specialmente per i giovani: c'erano solo due possibilità: o il nuoto alla famosa scuola dell'Arena o il cannottaggio se non si aveva un raccomandazione paterna, come nel mio caso.

A quindicianni mio padre mi propose all'allenatore della Canottieri, il Signor Pierino Sala. Con la mia statura che si avvicinava al metro e sessanta e anche a causa dell'esiguo peso non potevo certo diventare un atleta del remo. Dopo l'accurata visita medica fatta dal Dottor Pisano perennemente con la sigaretta spenta in bocca e una forte tosse, questi mi disse: - vai tranquillo a remare però stai attento a non fare sforzi eccessivi, perchè il tuo cuore non ha la forza dei ventenni. Non capii molto della diagnosi medica ma subito capii di dover perfezionare la tecnica del remo. Da buon lacustre, seppur giovane, ero già avvezzo ai remi fin da quando il Signor Domenico mi consegnò la mia prima barca, una tipica lancia di lago non poi molto diversa dalla grande -jole- a otto vogatori con carrello mobile costruita in mogano su cui avrei passato la pelle di daino per asciugarne il fasciame prima di ritirarla dopo le uscite in acqua.

La nave ammiraglia della Canottieri Pallanza e i cavalletti che la sorreggevano, si dice derivanti da antichi strumenti di tortura, erano così pesanti che come minimo erano richiesti dieci uomini per portarla in acqua a braccia o ,rare le volte, l'allenatore ordinava sulle spalle. Era una manovra affascinate e complicata al tempo stesso, ma non per me, essendo il primo timoniere mi limitavo a seguire con il timone e un cuscino, dopo aver ovviamente allineato sullo scivolo le otto pale. Non potevo sbagliare poichè tutte erano numerate dal capo-voga al numero otto. "Allora mi raccomando" mi diceva il Signor Pierino fai fare un bel giro: Fondodote, Feriolo, Baveno le isole, il giro del Isolino Canottieri, mi raccomando l'assieme, che tirino bene in acqua, e sopratutto conta..."

Per i profani erano ordini in codice per me e il Zucchetti, capo-voga erano chiari; ricordo che gridava, Avanti ragazzi ascoltate bene il Pic-Nic! E Si, pic-nic era il mio soprannome. Sistemato il cuscino dietro la schiena, poi vi dirò a cosa serviva. Iniziava il lungo rosario che dalla riva di Suna si sentiva scandire: Uno..Due..Tre..Quattro..Cinque..Sei....Op!...Laaa. a lunghi intervalli, questo era il famoso sincronismo per l'assieme. Passarono le ore e l'armo della Canottieri ritornava alla base, a volte con una gelida Inverna e spesso calavano le prime luci della notte.

Il lavoro era duro. Si eseguiva una partenza in acqua che era micidiale per le membra dell'equipaggio e la mia schiena. Le voghe dello Zucchetti, dei fratelli Dolci, il più anziano al numero, due, il più giovane alla voga otto, del Martinelli, del Bernasconi, del Calvene, detto Calvenin, piegavano i remi. La lunga jole alzava la prua, almeno così diceva l'allenatore, senza troppo affondare. La velocità era superiore a qualsiasi altra imbarcazione. Lungo il fasciame l'acqua correva impetuosa come la corrente di un fiume in piena, poi gridavo "lungaaaa" e il ritmo forsennato della partenza passava alla lunga passeggiata perimetrale del golfo Borromeo, che non osservavamo, tranne guando incrociavamo le ultime due corse dei battelli. Allora dovevo fermare la jole e mettere la prua in attesa della 7 onde del battello, le prime tre alte e corte, le altre quattro grosse e lunghe, con le pale appoggiate di traverso in acqua che attendevamo le turbolenze, mentre la vecchia jole si alzava e incurvava la schiena sù e giù come un grande drago e spesso imbarcava acqua e allora si decideva di tornare. Naturlamente la pompa a braccia era manovrata dal sottoscritto per alleggerire la sentina e fare meno doccia.

Alla fine di Febbraio e Marzo i tramonti sul golfo di Pallanza erano bellissimi, ci facevano sentire felici di essere in mezzo a quelle sfumature di colori di cielo, acqua e montagne. Poi si rientrava e ad attenderci il Sig Pierino, molto attento nel controllare l'assieme e il lavoro in acqua. Naturalmente prima ci fermavamo alla boa dell'Instituto De Marchi per l'ultima partenza che terminava con la planata e le pale pari rialzate quel tanto da sfiorare la zattera. Rientrando a casa trovavo la cena fredda.

Pallanza è sempre stata unica per la sua bellezza naturale, in poche occasioni il nome di Pallanza appariva sulla stampa nazionale, quest'anno per le vittorie dei giovanissimi cannottieri, ieri, per i papà e prima ancora i nonni, che a mio avviso ci avevano trasmesso la tecnica del remo, la sensibiltà di padroneggiare l'imbarcazione, conoscere i segreti del legno, ed altre cose che provengono dal nostro DNA celtico: Eh, Sì ragazzi miei mi ricordo la senzazione che avevo sul lago alle tenui luci del tramonto che diffondevano una atmosfera del passato. Non eravamo semplici vogatori, ma antichi vichinghi sui loro lunghi drakkar. Dai libri imparai che anch'essi si divertivono remando e giocando sulle dolci acque dei fiordi."

Anni '60

Negli anni che intercorrono tra la fine del quinto decennio e l'inizio del sesto decennio del XX secolo i canottieri di Pallanza tornano a imporsi in campo nazionale riportando in auge i colori societari. Negli anni di presidenza di Cambiaggio e sotto l'aiuto dell'allenatore Pierino Cabria ritornano a Pallanza diversi titoli Italiani conquistati da diversi quipaggi.

Tempi Recenti

A ridosso del XXI secolo la storia della Canottieri Pallanza è sempre piu' legata al mondo del Canottaggio naziona e internazionale. Nel 1990 si svolgono a Pallanza i Campionati Italiani di tipo Regolamentare e una Regata Master. In comcomitanza di questi eventi il consiglio federale si è riunito a Pallanza. Inoltre il comitato federale della regione Piemonte ha presentato il suo nuovo logo composto da quattro remi sulla bandiera regionale e le Poste Italiani hanno emesso un annullo speciale.

Agli inizi del XXI secolo la Canottieri Pallanza torna a brillate grazie all'equipaggio della coppia Carola Tamboloni ed Elisa Pedretti, che conquistano un titolo Italiano del 2002 sulle acque dell'IdroPark FILA Milano. Carola ed Elisa diventano portacolori dell'Italia ai Campionati del Mondo e a diverse prove di Coppa del Mondo.

Colori

Due sono i colori che contraddistinguono fin dal 1896 la Canottieri Pallanza, Giallo e Blu. Colori che stanno a simboleggiare i due piu' antichi rioni di Pallanza, la Piazza (Blu) e la Villa (Giallo).

Attività Contemporanea

Attualmente la Società Canottieri Pallanza è affiliata alla FIC e alla FICSF, due federazioni che si occupano di due differenti generi di canottaggio, la prima a sedile scorrevole e la seconda a sedile fisso. Gli atleti gareggiano indifferentemente sia per l'una che per l'altra federazione.

Oltre ad essere un centro di avviamento allo Sport la Canottieri Pallanza si occupa anche di aiuto nell'organizzazione di eventi folkloristici nel comune di Verbania e da anni ormai si ooccupa dell'organizzazione dei Campionati Regionali Piemontesi sulle acque del Lago di Mergozzo.

Il calendario Societario è ricco di cene che oltre a raccogliere fondi utili per le trasferte e le gare degli atleti tende anche a essere un punto di ritrovo per i Soci, Consiglieri, Atleti con le rispettive famiglie e amici.

Nell'ottobre del 2014 la Canottieri Pallanza ha organizzato il suo primo "Open Day", con l'obbiettivo di far conoscere lo sport del Canottaggio e in città e di far conoscere la Canottieri stessa agli occhi dei Verbanesi.

Durante l'estate è meta di centri estivi locali che scelgono il canottaggio come attività giornaliera del proprio programma.

Manifestazioni Organizzate

La Canottieri Pallanza ha all'attivo numerose regate Nazionali e Regionali, organizzate sia sulle acque di Pallanza che sul Lago di Mergozzo e a Stresa.

Anno Luogo TIpo di manifestazione
1889 Stresa I Campionato Italiano
1890 Pallanza II Campionato Italiano
1894 Stresa VI Campionato Italiano
1895 Pallanza VII Campionato Italiano
1897 Pallanza Campionato Europeo
1897 Pallanza IX Campionato Italiano
1906 Pallanza Campionato Europeo
1906 Pallanza XVIII Campionato Italiano
1921 Pallanza XXVIII Campionato Italiano
1926 Pallanza XXXIII Campionato Italiano
1927 Pallanza Campionati Mondiali Universitari
1928 Pallanza XXXV Campionato Italiano
1929 Pallanza XXXVI Campionato Italiano
1932 Stresa XXXIX Campionato Italiano
1937 Pallanza XLIV Campionato Italiano
1939 Pallanza XLVI Campionato Italiano
1940 Pallanza XLVII Campionato Italiano
1941 Pallanza XLVIII Campionato Italiano
1947 Pallanza LI Campionato Italiano
1951 Pallanza LV Campionato Italiano
1958 Pallanza LXII Campionato Italiano
1990 Pallanza Campionati italiani in tipo regolamentare

Gara Nazionale Master

1996 Pallanza VI Festival dei Giovani
1999 Pallanza Seconda Regata Regionale
2002 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2003 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2004 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi (Cat. Giovanili)
2004 Mergozzo Campionati Reg. Piemontesi (Cat. Agonistiche)
2005 Mergozzo Regata Regionale Piemonte
2006 Torino Regata Regionale Piemonte
2006 Pallanza III Meeting delle Società Centenarie di Canottaggio
2007 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2008 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2009 Mergozzo Campionati Reg. Piemontesi (Cat. Agonistiche)
2010 Mergozzo Campionati Reg. Piemontesi (Cat. Agonistiche)
2011 Mergozzo Campionati Reg. Piemontesi
2012 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2013 Mergozzo Regata Regionale Piemonte
2014 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi
2015 Mergozzo Campionati Regionali Piemontesi