Routing Information Protocol

protocollo di routing di tipo distance vector

Il Routing Information Protocol (RIP) è uno dei protocolli di routing più usati su reti locali ed aiuta i router ad adattarsi dinamicamente ai cambiamenti dei collegamenti di rete comunicando le informazioni quali reti ogni router può raggiungere e quanto lontano siano. Anche se il RIP è ancora attivamente usato, è generalmente sostituito da protocolli di routing link-state come OSPF e EIGRP.

RIP è stato sviluppato nel 1969 come parte di ARPANET e usa l'algoritmo Bellman-Ford. RIP è un protocollo di routing distance-vector che inpiega il conteggio dei numeri di salti (hop count) come metrica di routing. Il massimo numero di hop permessi è 15. Ogni router RIP trasmette di default, ogni 30 secondi, la propria tabella completa di routing a tutti i vicini direttamente collegati; generando grandi quantità di traffico di rete su reti a bassa capacità trasmissiva. Lavora sopra il livello di rete della suite Internet Protocol, usando User Datagram Protocol Porta 520 per trasportare i relativi dati. Un meccanismo denominato split horizon è usato per evitare i anelli (loop) nel percorso di inoltro dei pacchetti.

In molti ambienti di rete RIP non è la prima scelta tra i protocolli di routing poichè il tempo di convergenza e scalabilità della rete sono scarsi se confrontati con OSPF o IS-IS, inoltre il basso numero di hop supportati limita severamente la grandezza della rete. D'altra parte, è molto facile da configurare ed è implementato anche nei router di fascia bassa.

Versioni

Ci sono 3 versioni di RIP: RIPv1, RIPv2, e RIPng.

  • RIPv1, definito da (RFC 1058), usa il routing "classful". Gli aggiornamenti delle tabelle di routing non contengono la maschera di sottorete rendendo impossibile la creazione di sottoreti di dimensione diversa all'interno della stessa rete. Non viene supporta nessuna forma di autenticazione, lasciando RIPv1 vulnerabile ad attacchi.
  • RIPv2, è stato sviluppato nel 1994 e definito da (RFC 2453), include il trasporto delle informazioni sulla maschera di sottorete, supportando così il Classless Inter-Domain Routing, CIDR. Per garantire la sicurezza degli aggiornamenti sono disponibili 2 metodi: autenticazione semplice con testo in chiaro e MD5, (RFC 2082). Per mantenere la compatibilità all'indietro il limite di hop count rimane a 15.
  • RIPng, (RFC 2080), è una estensione del protocollo originale RIPv1 per supportare IPv6.

Vedi anche