I racconti dello zio Tom

film del 1946 diretto da Harve Foster e Wilfred Jackson

I racconti dello zio Tom (Song of the South) è un lungometraggio in tecnica mista del 1946 diretto da Harve Foster e Wilfred Jackson e prodotto da Walt Disney, trasposizione cinematografica dei classici della narrativa statunitense "Le Storie dello Zio Remo" (Uncle Remus Stories) del giornalista Joel Chandler Harris (Eatonton, 9 dicembre 1845 – Atlanta, 3 luglio 1908).

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fotogramma del film in cui compare il protagonista, lo zio Tom
Paese di produzioneUSA
Durata91 min
Genereanimazione
RegiaHarve Foster e Wilfred Jackson
SoggettoRaymond Dalton
SceneggiaturaRaymond Dalton
ProduttoreWalt Disney
MontaggioMorgan William
Interpreti e personaggi

Trama

Il protagonista del metraggio è lo Zio Tom (in lingua originale Uncle Remus), un anziano e allegro afroamericano del Profondo Sud che passa il suo tempo a raccontare, ai bambini della piantagione, le divertente favole dell'astuto Fratel Coniglietto contro la spietata Comare Volpe e il tontolone Compare Orso. Un giorno nella piantagione giungono da Atlanta la Sig.ra Sally, il Sig.re John e il Signorino Jonny. A cause di alcuni scottanti articoli scritti sul suo giornale, il Sig.re John decide di lasciare la famiglia presso la tranquilla piantagione di proprietà della madre. La separazione è amara. La Sig.ra Sally (che non approva gli articoli del marito) è rattristita dal suo allontanamento. Jonny, da parte sua, non vuole vivere lontano dal suo papà. La notte stessa del suo arrivo, il bambino fugge dalla villa e cerca di raggiungere a piede il padre a Atlanta. La fuga viene scoperta dalla madre e iniziano subito le ricerche nella piantagione. Ma Jonny non è andato molto lontano. Durante la fuga, s'imbatte in una compagnia di bambini attorno al vecchio Zio Tom che sta loro raccontando un'altra favola sull'intrepido Fratel Coniglietto. Jonny a sentito tanto parlare dello Zio Tom da parte dei genitori (anche loro da bambini adoravano le favole di Fratel Coniglietto) e si nasconde dietro un albero per ascoltare divertito la storia. A fine favola, sopraggiunge la Zia Tempy che da l'allarme sulla scomparsa di Jonny. Lo Zio Tom risponde calmo che la Sig.ra Sally non deve preoccuparsi: il Signorino Jonny è infatti con lui. La Zia Tempy non capisce ma lo Zio Tom ribatte e questi si allontana. Lo Zio Tom si era accorto della presenza del piccolo Jonny fra gli alberi. Infatti lo scova poco dopo mentre questi si dispera per aver perso la strada. Con l'astuzia e l'allegria che gli è tipica, riesce a convincere Jonny a fare una capatina nella sua capanna perché Atlanta è lontana e senza viveri (Jonny non ne ha portate) non andranno tanto lontano. Jonny accetta. Alla capanna, lo Zio Tom riesce a far desistere il bambino dal suo piano narrandogli della favola nel quale Fratel Coniglietto parte alla ricerca di un posto senza guai. Ma è costretto a tornare sui suoi passi (non prima di un bel tafferuglio con Comare Volpe e Compare Orso) perché, come afferma l'anziano narratore "Non esiste un posto così lontano". Accompagnato dallo Zio Tom, Jonny rincasa.

Jonny e lo Zio Tom diventano grandi amici. La trama continua tra altre favole su Fratel Coniglietto, l'adozione di un cagnolino, l'amicizia con il vispo Toby, la solare Ginny Favers e la lotta con i suoi due fratellacci, l'eccessiva apprensione materna della Sig.ra Sally per Jonny, l'incidente con il toro e infine il ritorno del Sig.re John dalla propria famiglia.

Il sipario de metraggio si conclude con un finale pittorico. Lungo un viottolo della piantagione, lo Zio Tom, Jonny, Toby, Ginny, Fratel Coniglietto e altri personaggi delle favole corrono e cantano allegri e spensierati Zip-A-Dee-Doo-Dah mentre un fulgido sole tramonta oltre l'orizzonte.

Riconoscimenti

"Vittoria Mutilata" degli Afroamericani e accuse di Revisionismo

Il lungometraggio è la prima produzione cinematografica nel quale fu premiato con un Oscar un attore afroamericano. Tuttavia, James Baskett (l'attore che interpreto lo Zio Tom e che presto la voce a Comare Volpe e al Narratore) non poté ritirare il premio in quanto nessun albergo di Los Angeles fu disposto ad alloggiare un afroamericano. Oltre a ciò, il metraggio fu tacciato di revisionismo di comitati civili antisegregazionisti, in quanto la condizione di vita degli schiavi, e il loro rapporto con i padroni della piantagione, rispecchiava le falsità narrate dalla cosiddetta "Letteratura anti-Tom", ossia i racconti scritti dai narratori degli Stati Confederati d'America per ribattere i temi e la visione delle piantagioni del Profondo Sud riportate nel romanzo del 1852 "La capanna dello zio Tom" dell'abolizionista Harriet Beecher Stowe (Litchfield, 14 giugno 1811 – Hartford, 1º luglio 1896). L'accusa di revisionismo pesa tuttora nel giudizio dei Racconti dello Zio Tom, ed è possibile indicarla come la causa della mancata diffusione del metraggio in VHS, in DVD e BLU-RAY.

In lingua italiana, del metraggio sono solo disponibili alcuni spezzoni (solo del doppiaggio del 1973 in quanto quello del 1950 è andato perduto) sul canale telematico You Tube, DailyMotion e altri. Il film non è stato ancora editato in DVD o in formati qualitativamente superiori ad esso. Di esso si annoverano solo svariate VHS destinate al noleggio e due edizioni degli anni '90 in regolare vendita su videocassetta.

L'Eredità nei Fumetti

L'eredità artistica dei Racconti dello Zio Tom, troncata nel mercato televisivo e cinematografico, continuo però nel panorama fumettistico mondiale della Walt Disney. In Italia, le testate Disney pubblicarono le avventure di Fratel Coniglietto per tutta la seconda metà del Novecento, dapprincipio in modo copioso per poi troncarne la pubblicazione agli inizi del nuovo secolo. Nell'Aprile 1949, sul primo numero del Topolino (libretto) (la testata ammiraglia dell'editoria italiana Disney) fu pubblicata la storia Fratel Coniglietto e l'Arcobaleno d'Oro (sceneggiature di George Stallings, matite di Dick Moores). Tutt'oggi, l'unica testata italiana che ristampa (saltuariamente) tali storie è I Grandi Classici Disney.

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Collegamenti esterni

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