Milazzo
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Milazzo è un comune di 32.550 abitanti in provincia di Messina. Questa città offre il meglio di sé nella stagione balneare: la città, essendo posta su un golfo possiede due spiaggie, una ciottolosa (a ponente) e una sabbiosa (a levante). È inoltre il punto di partenza per tutti i collegamenti con le Isole Eolie, svolti attraverso un servizio di aliscafi e traghetti.
Fa parte del circuito dei Borghi Marinari, una associazione che ha lo scopo di favorire le capacità di internazionalizzazione della cultura dei comuni aderenti evidenziandone gli elementi di maggior pregio, il patrimonio naturale e storico-culturale e le tradizioni enogastronomiche promuovendone le opportunità turistiche sia presso gli addetti ai lavori che presso gli utenti finali.
È anche associata all'Associazione Nazionale Città del Vino. L'Associazione opera per la promozione e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino compresi nei Comuni che aderiscono, coadiuvandoli nel favorire il loro sviluppo economico e sociale.
I monumenti più importanti sono il castello e la cattedrale antica, sorti nella sommità del borgo antico.
Curiosità
La tradizione vuole che Giuseppe Garibaldi, durante la spedizione dei Mille, si sedette a mangiare pane e cipolle sulla scalinata della chiesa di Milazzo (Santa Maria Maggiore) in fondo alla marina Garibaldi.
Personalità legate a Milazzo
- Milazzo ha dato i natali a Luigi Rizzo, l’Affondatore, due volte medaglia d’oro, che la Marina Militare Italiana celebra il 10 Giugno.
- Giovan Battista Impallomeni, nato a Milazzo, è stato giurista italiano dell'inizo '900.Ha contribuito alla stesura del Codice Zanardelli.
- Francesca Chillemi (Milazzo, Messina, 25 luglio 1985) è stata eletta Miss Italia dell'anno 2003 con il numero 070.
Amministrazione comunale
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Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

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Storia
Dalla Colonizzazione Greca all'Impero Romano
Milazzo fu fondata dagli abitanti di Zancle (Ζάγκλης), l'odierna Messina, perché l'importanza della pólis risiedeva nella colocazione strategica sullo Stretto ed era serrata tra il mare e il monte: dunque ciò condizionava il suo sviluppo territoriale. Gli Zanclei fondarono una subcolonia in una penisola e promontorio, tutto proteso verso l'arcipelago delle Isole Eolie: Mylái (Μυλάι), chiamata dai Romani Mylæ e,poi, dagli Arabi Melaz (ﺰﻠﻣ), quindi Milazzo. L'acropoli sorgeva sulla collina, dove oggi è situato il castello medioevale, il centro abitato ai piedi e lungo la collina, dove oggi si trova il Borgo Antico, il centro storico, e la necropoli sull'istmo che delimita il promontorio, dove c'è il centro abitato odierno.
Milazzo non fu mai un centro culturale nell'Isola, bensì un importante centro mercantile e portuale, soprattutto per la prossimità con le Isole Eolie e con i Fenicio-cartaginesi della zona occidentale della Sicilia. Infatti, durante la prima guerra punica fu combattuta la famosa battaglia navale (260 a.C) che sbaragliò definitivamente i Cartaginesi e il loro predominia sul mare, guidata dal comandante Caio Duilio, e che fece dare al mar Tirreno l'appellativo di «Mare nostrum» («il nostro mare»).
Il Medioevo
I primi, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.), a insediarsi a Milazzo furono gli Arabi saraceni, provenienti dal sud della Sicilia e dal Nordafrica (Tunisia, Libia) nel VIII secolo d.C., edificando ciò che sarà, in seguito, il primo nucleo del Castello, il Mastio, con la tipica decorazione a spina di pesce, la pietra lavica agli angoli e spigoli dei muri e delle apertur, e gli archi a ogiva delle porte, e all'interno con una piccola moschea: infatti ancora oggi è possivile vedere la nicchia che indicava la direzione di La Mecca. Gli Arabi, inoltre, diedero per primi il simbolo di Milazzo, non l'aquila, attinta dal patrimonio romano, ma lo Scarabeo. su un muro di cinta è disegnato in pietra lavica uno scarabeo, le cui ali sono occhi. Non si conosce con certezza il significato, ma si è supoosto a una funzione mistico-religioca (forse gli occhi di Dio) o a una funzione apotropaica, oppure a una sotra di calendario gioranliero, infati, la penisola è perfettamente rivolta a Nord, mentre le ali-occhi sono rivolti uno perfettamente a Oriente e l'altro a Occidnete sì, da sembrare un memento delle fasi giornaliere. Molti scrittori arabi, anche postriori, rimasero sempre incantati dalla bellezza del paesaggio. il poeta, geografo, storico della corte di Ruggero II d'Altavilla, Idrisi o Eidrisi, scrisse in un reportage commissionatogli direttamente dal re, che "non esiste terra né paese più bello ed emozioante di Milazzo". Infine, venne a Milazzo l'imperatore Federico II di Svevia, che vi pose una sede militare ampliando e cingnedo con una cinta muraria il mastio, seguendo, però, lo stile arabo con la pietra lavica e gli archi a ogiva, e scrisse in una lettera che a Milazzo egli avrebbe dato vita alla sua "creatura", a Milazzo Federico II creò il suo parco personale di caccia, che ancora oggi prende il nome di Parco ed è una frazione del Comune di Milazzo.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.