Utente:Monozigote/Sandbox3

La parola Shekhinah (leggi: sce-chi-nà ) è una traslitterazione del sostantivo ebraico femminile singolare שכינה , reso talvolta dagli omofoni Shechinah, Shekina, Shechina, Schechinah. La sua etimologia è connessa al verbo שכנ (sciakhàn), dimorare, e può essere resa letteralmente come "dimora", "abitazione".
All'interno della tradizione biblica e teologica ebraica indica la presenza fisica di Dio o YHWH (il Signore, appellativo con cui ci si riferisce alla divinità, altrimenti impronunciabile).
Di Shekhinah si parla, in particolare, relativamente a:
- la tenda del convegno costruita da Mosè durante il soggiorno di 40 anni del popolo ebraico nel deserto (XIII secolo a.C.), narrato nel libro dell'Esodo;
- il Tempio di Gerusalemme, costruito da Salomone nel X secolo a.C.;
- le manifestazioni epifaniche del Signore ai suoi fedeli.
Etimologia
Shakhan designava il Sancta Sanctorum e, per traslato, dell'intero Tempio.
Note
Bibliografia
- Giulio Busi, Simboli del pensiero ebraico, Torino, Einaudi, 1999
- G. Scholem, Von der mystischen Gestalt der Gottheit, Zurigo, 1962 (trad. inglese On the Mystical Shape of the Godhead, New York, 1991)
- Arthur Green, Shekhinàh in Queste sono le parole, Firenze, Giuntina, 2002, pp. 61–62; e Sefiròt, ivi, pp. 56 – 59
- Moshe Idel, Qabbalah. Nuove prospettive, Milano, Adelphi, n. ed. 2010
Voci correlate