Il massacro di Fort Apache
Il massacro di Fort Apache è un film western del 1948 diretto da John Ford. È il primo della trilogia sulla Cavalleria Usa girata dal regista, che proseguirà con I cavalieri del Nord Ovest (1949) e Rio Bravo (1950). Nel doppiaggio italiano del film il personaggio di Owen Thursday (Henry Fonda) è chiamato Oswald Turner.
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Paese di produzione | Stati Uniti |
Durata | 125 min |
Genere | western |
Regia | John Ford |
Soggetto | James Warner Bellah |
Sceneggiatura | Frank S. Nugent |
Produttore | John Ford per RKO |
Fotografia | William H. Clothier, Archie Stout |
Montaggio | Jack Murray |
Musiche | Richard Hageman |
Scenografia | James Basevi |
Costumi | Michael Meyers, Ann Peck |
Trucco | Emile LaVigne |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Stati Uniti, 1864. Il colonnello Thursday (Henry Fonda), dopo una gloriosa campagna in Europa, viene trasferito a Forte Apache, nel west come comandante. Si trasferisce lì con la giovane figlia Philadelphia (Shirley Temple).
La guarnigione del forte è composta in gran parte da esperti veterani che poco apprezzano il rigido formalismo militare del colonnello, deciso a voler far parlare di sé ed a ricoprirsi di gloria con le sue imprese contro gli indiani Apache.
Tra i giovani si distingue il sergente maggiore O'Rourke, appena diplomato a West Point. Suo padre è un ex-ufficiale sudista, ora sottufficiale nell'esercito riunito, di stanza nello stesso forte. Il giovane O'Rourke si invaghisce a prima vista di Philadelphia. Ma dopo una rischiosa cavalcata con la ragazza fuori dalle mura del forte (durante la quale trovano i resti di un assalto indiano ad un carro militare), il colonnello Thursday gli proibisce di portarla fuori altre volte. Durante la successiva missione di ricognizione, il plotone di soldati salva un altro carro militare dall'ennesimo attacco Apache (classica sequenza d'azione, sul modello di Ombre rosse).
Per scovare i mandanti degli attacchi, i soldati vanno a trovare Silas Meacham, responsabile governativo della riserva indiana apache stabilita in quei dintorni. Micham sostiene di non sapere chi siano i colpevoli, ma il capitano York (John Wayne) lo accusa di aver tradito lo spirito dell'accordo con gli indiani. Sfruttandone il lavoro e riempiendoli d'alcool ne ha fatto degli sbandati e ha fatto fuggire Cochise con i migliori guerrieri, oltre il confine del Messico.
York è convinto che riportando nella riserva Cochise si risolverebbe il problema delle scorrerie indiane; ma per riportarlo è necessario offrire a lui e alla sua gente delle condizioni di vita migliori. Il colonnello Thursday gli concede di andare in missione esplorativa (York conosce Cochise e crede che questi si possa fidare di lui).
Mentre York è in viaggio, il giovane O'Rourke decide di chiedere la mano di Philadelphia al colonnello. Ma questi rifiuta, non ritenendo la famiglia del ragazzo all'altezza (il padre, benchè ex-ufficiale sudista è ora un suo sottoposto); e decide di far rientrare la figlia a casa. Philadelphia ci resta malissimo perchè ama il ragazzo.
La missione di York ha successo: riesce a convincere Cochise a tornare per trattare le condizioni del rientro pacifico nei confini della riserva. Ma il colonnello Thursday decide di approfittare dei rientro del capo indiano sul suolo americano per affrontarlo in campo aperto. York si oppone violentemente: ha dato la sua parola e, mostrando di essere un uomo d'onore, difende strenuamente, contro il suo superiore, il patto stipulato con il capo Apache. Ma il colonnello non vuole sentire ragioni.
Quando le due forze si incontrano, il sovrannumero degli indiani induce per un attimo Thursday a trattare con Cochise; ma il suo orgoglio è smisurato e il colloquio finisce con una rottura. Gli Apache decidono dunque di combattere. York tenta di dare consigli a Thursday, dissuadendolo dall'attaccare in campo aperto; ma questi lo accusa di codardia e lo solleva dall'incarico, relegandolo nelle retrovie. Ovviamente gli indiani hanno la meglio e spazzano il plotone di Thursday, che fino all'ultimo mantiene un atteggiamento irragionevole e insolente.
York prova ad organizzare la difesa nelle retrovie. Quando vede piombare gli indiani, che hanno già travolto il grosso del plotone, teme il peggio. Ma Cochise si dimostra clemente e risparmia la vita a lui e ai suoi.
Vari mesi dopo, York è al comando del forte. il giovane O'Rourke e Philadelphia sono sposati e hanno un bimbo. York, di fronte ad alcuni cronisti, tiene alto l'onore del defunto Thursday, ma ricorda soprattutto i valorosi soldati che sono morti con lui e per lui.
Commento
Il racconto è una palese allusione alla vicenda del generale Custer a Little Bighorn.
Prima del drammatico epilogo, il film si sofferma sulla vita militare (le riunioni di comando, l'addestramento dei nuovi, le sbornie, le punizioni,...) e su quella delle famiglie a seguito degli ufficiali e sottufficiali nel forte (i pasti, i canti, le feste e i divertimenti,...). I toni di queste scene toccano sia il registro della commedia brillante (con caratteristi e macchiette), sia quelli della commedia romantica (con la corrente di simpatia tra Philadelphia e il giovane O'Rourke).
Tra gli altri interpreti si distinguono: Victor McLaglen, Pedro Armendariz (doppiato da Alberto Sordi) e Shirley Temple (nella sua terzultima apparizione in un film).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Il massacro di Fort Apache, su IMDb, IMDb.com.
- Il massacro di Fort Apache, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo.