Cliff Morgan
Template:Infobox sportivo rugby a 15 Clifford Isaac Morgan (Trebanog, 7 aprile 1930 – Bembridge, 29 agosto 2013) fu un rugbista a 15 internazionale per il Galles e per i British Lions e, dopo la carriera agonistica, commentatore televisivo di rugby e conduttore di numerosi programmi, sia sportivi che di intrattenimento. Come cronista sportivo è ricordato per essere stato il commentatore BBC dell'incontro del gennaio 1973 tra i Barbarians e la Nuova Zelanda a Cardiff in cui Gareth Edwards marcò quella che passò alla storia del rugby come «la meta».
Biografia
Nato in una famiglia di minatori e cresciuto a Trebanog, villaggio del circondario di Rhondda[1], entrò nel Cardiff RFC subito dopo la fine delle scuole superiori nel 1949[1], imponendosi quasi subito all'attenzione per tecnica e accelerazione[1].
Attività sportiva
Già nel 1951 era internazionale per il Galles, avendo debuttato nel Cinque Nazioni contro l'Irlanda a Cardiff, opposto al suo modello Jack Kyle[1]. Un anno più tardi, nel Cinque Nazioni 1952, guidò il Galles al Grande Slam.
All'epoca impiegato in una impresa di ingegneria[2], fu trasferito nel 1955 a Dublino, in Irlanda, e dovette cercare un club dove giocare, trovandolo finalmente nel Bective Rangers[2] presso il quale, nel breve periodo in cui vi militò, contribuì alla vittoria della Coppa del Leinster, che il club non vinceva da vent'anni, realizzando una meta nella finale contro Old Belvedere[2].
In quello stesso anno fu incluso nella squadra dei British Lions che si recò in tour in Sudafrica, divenendo capitano in corso di spedizione[3]; nel primo incontro della serie, disputatosi all'Ellis Park di Johannesburg davanti a quasi 100 000 spettatori[1], Morgan realizzò la meta che diede ai Lions il vantaggio nella serie, che poi terminò 2-2[1].
Tornato al Cardiff, divenne capitano anche della Nazionale gallese e continuò a giocare fino al 1958; la sua ultima partita in assoluto fu a Nairobi (Kenya) contro un XV degli East African, nelle file dei Barbarians[4], squadra nella quale fu invitato a più riprese a partire dal 1950.
Attività giornalistica
Smesso di giocare, fu contattato dalla BBC che gli propose di curare l'organizzazione dei propri programmi sportivi[1]; i suoi interessi tuttavia non si limitavano solo allo sport, in quanto fu autore di This Week, programma di attualità prodotto e trasmesso tra il 1964 e il 1966 da ITV[1]; ancora per la BBC produsse Grandstand e Sportsnight with Coleman oltre a curare le telecronache degli incontri di rugby trasmessi dall'emittente televisiva di Stato britannica.
La telecronaca con la quale divenne internazionalmente famoso fu quella dell'ultimo incontro nelle Isole britanniche degli All Blacks nel corso del loro tour 1972-73 in Europa: il 27 gennaio 1973 si tenne al vecchio Arms Park di Cardiff il consueto incontro con cui i Barbarians "salutano" la Nazionale dell'Emisfero Sud; secondo una storia mai confermata il cronista titolare avrebbe dovuto essere lo scozzese Bill McLaren[4], ma un impedimento dell'ultima ora portò Cliff Morgan al microfono. Dopo circa novanta secondi di gioco un'azione dei Barbarians iniziata da JPR Williams e proseguita tramite John Pullin, John Dawes, Tom David e Derek Quinnell, liberò Gareth Edwards che, lanciato in piena corsa con il pallone saldamente tra le mani, realizzò una spettacolare meta passata alla storia del rugby come «La meta più bella» (The Greatest Try)[5] o, più perentoriamente, «La meta» per antonomasia (The Try); la telecronaca di quell'azione di gioco, enfatizzata dal commento di Morgan («Se il più grande autore del mondo della letteratura avesse scritto questa storia, nessuno l'avrebbe creduta!»[5]), ancora nel 2002, in un sondaggio del canale televisivo britannico Channel 4 risultò essere al ventesimo posto tra le 100 più memorabili dello sport[6].
In seguito, nel 1974, gli fu affidata la direzione delle squadre esterne radiofoniche della BBC e, dopo due anni, assunse analogo incarico per quelle televisive; tra gli eventi da lui diretti figurano il matrimonio reale tra il principe Carlo e Diana Spencer il 29 luglio 1981 a Londra, la regia di varie edizioni dei Giochi del Commonwealth, delle Olimpiadi e della Coppa del Mondo di rugby[1]; ritiratosi dal servizio attivo nel 1987, continuò comunque nella conduzione di Sport on Four, programma da lui ideato nel 1977, su BBC Radio 4[1], e mantenne l'incarico fino al 1998, quando la trasmissione chiuse i battenti.
Nel giugno 1977 fu insignito dell'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico per i suoi servizi alla comunità gallese in Inghilterra come presidente della Glamorgan London Society[7][8] e, nel 1986, di comandante dell'Ordine reale vittoriano per i suoi servizi all'emittenza radiotelevisiva[9].
ha pubblicato alcuni libri, tra cui Rugby The Great Ones (1970) e la sua autobiografia, Cliff Morgan: Beyond the Fields of Play (con Geoffrey Nicholson), nel 1996.
Quando nel 1997 è stata creata l'International Rugby Hall of Fame, Cliff Morgan è stato tra i primi ad esservi ammesso, insieme al suo compagno nei Lions Tony O'Reilly ed alle altre leggende gallesi Barry John e Gareth Edwards.
Onorificenze
— 11 giugno 1977[8]
— 31 dicembre 1986[9]
Note
- ^ a b c d e f g h i j (EN) Richard Williams, Cliff Morgan obituary, in The Guardian, 29 agosto 2013. URL consultato il 22 settembre 2015.
- ^ a b c (EN) David Robbins, For the love of the game: Morgan's amateur attitude was a class above, 13 ottobre 2013. URL consultato il 22 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
- ^ (EN) Ashleigh Crowter, Cliff Morgan funeral: Rugby stars join hundreds for service, in BBC, 13 settembre 2013. URL consultato il 22 settembre 2015.
- ^ a b Cimbrico, pag. 44
- ^ a b (EN) Brendan Gallagher, Barbarians v New Zealand '73 - the greatest try of them all, in The Daily Telegraph, 4 dicembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2012.
- ^ (EN) 100 Greatest Sporting Moments, su channel4.com, Channel 4. URL consultato il 22 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
- ^ Morris, pag. 139-40
- ^ a b (EN) 1977 Silver Jubilee and Birthday Honours, in London Gazette, 47234 (supplemento), Londra, 11 giugno 1977, p. 7092. URL consultato il 22 settembre 2015.
- ^ a b (EN) 1986 New Year Honours (PDF), in London Gazette, 50361 (supplemento), Londra, 31 dicembre 1985, p. 4. URL consultato il 22 settembre 2015.
Bibliografia
- (EN) John Morris, Fifty Years in Politics and the Law, in University of Wales Press, Cardiff, 2011, ISBN 0-7083-2421-5.
- Giorgio Cimbrico, Gli Implaccabili 2. Altre cronache ovali, Roma, Absolutely Free, 2014, ISBN 88-6858-024-1.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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- Cliff Morgan Obituary
- Cliff Morgan
- For the love of the game: Morgan's amateur attitude was a class above
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